Anche la bassa Valle di Susa regala scorci e posti molto belli, magari poco conosciuti e altrettanto scarsamente frequentati. E' stato così per la via di salita che ho scelto.
Dal piazzale del mercato di Bussoleno, si segue la strada per Mattie, abbandonandola poco dopo per seguire indicazioni per il Castel Borello e Pian Cervetto. In pochi minuti di salita di media difficoltà, che permette di farsi il fiato, si arriva all'incantevole altopiano dove sorge Castel Borello. Tornato indietro di qualche centinaio di metri, riprendo la strada asfaltata in salita, senza possibilità di errore. Si superano le case di Grangia della Alpi, ultima frazione prima di un lungo tratto tra boschi di castagni e faggi. Poco più avanti lo sterrato prende il posto del bitume, e anche le pendenze si accentuano.
Ma oggi la forma è discreta, e anche le rampe più erte vengono superate con discreta scioltezza. Mi fermo per una pausa sotto il Bric di Pian, modesta collinetta erbosa con terrazzamenti antichi, che ha il merito di regalare un bellissimo panorama sulla media valle di Susa. Ritornato sui pedali, si supera una rampa micidiale che precede le case Pinetti, che sorgono in un bel prato. Ancora circa 2 km, totalmente immersi nel bosco, qui è ancora inverno, i prati sono spogli e le foglie secche invadono la strada, i fiori che sotto erano dappertutto qui ancora non sono germogliati. Dopo un'ultima serie di tornanti la strada termina in un piazzale, per raggiunger Pian Cervetto, che vedo sopra il bosco, mi tocca spingere la bici lungo una dissestata mulattiera, il ripido tratto del Sentiero dei Franchi. Scollinato, si apre il vasto pianoro dove sorge la Cappella di Pian Cervetto, e poco sotto le case della piccola borgata, ben conservate.
Breve sosta, poi mi attende il tratto di bel single track, in salita, verso il rifugio Amprimo, i cui prati sono invasi da gente, salita per lo più da Travers a Mont. Pausa pranzo, mi godo il bel sole caldo al riparo dall'aria fresca, e proseguo, perchè la gita ancora non è finita. Percorro il bel sentiero che scende su Travers a Mont, direi ciclabile per il 70%, valore indicativo in base alle proprie capacità. Arrivato al Paradiso delle Rane, riprendo la salita dietro le prime case, prima seguendo una carareccia che termina alle Case Abrun, lasciando spazio al bellissimo sentiero dei Franchi, delimitato da muretti a secco su ambo i lati.
Il percorso verso il Rifugio GEAT Valgravio è molto ondulato, i metri di dislivello raddoppiano perchè si sale e scende più volte, ma si percorre praticamente in sella il 95% del percorso. Solo quando sono in vista del rifugio devo scendere dalla sella per affrontare il tratto finale più ripido. Dal Rifugio Amprimo al Valgravio ho impiegato circa 45 minuti senza strafare. Ora le fatiche sono quasi giunte al termine, potrei prendere il bivio per l'Adret, ma non so quanto sia ciclabile il sentiero, allora preferisco ritornare a Travers a Mont lungo il percorso di andata; poi lunga picchiata su strada fino a San Giorio, e da qui si ritorna a Bussoleno.
Data: 06 aprile 2008 Quota max: 1390 Partenza da: Bussoleno Quota partenza: 440 Dislivello: 1200 effettivi Zona: Valle di Susa Difficoltà: BC+