La montagna di Condove è esposta a sud, quindi si presta molto bene ad escursioni invernali, dato che la neve dura poco. Inoltre, a differenza del tratto tra Borgone e Susa che è scosceso e poco esteso, qui la montagna è molto estesa e regala dei bei panorami verso la pianura. Questa volta ho percorso la zona a confine con il vallone che sale al Collombardo, costellata di case abbandonate unite tra loro da sentieri sempre meno utilizzati. Lasciata l'auto alla chiesetta della Rocca si scende brevemente attraversando Dravugna (immediatamente sotto) e seguendo la strada carrozzabile fono ad un tornante. Da qui parte una vecchia mulattiera che punta verso est infilandosi nel vallone, attraversa il torrente e risale brevemente fino ad arrivare a Campetto. Il sentiero passa sopra le case e prosegue al di sotto del Truc Castelletto, puntando verso sud e salendo fino ad incontrare un sentiero più evidente che da Cordole sale verso il Truc Castelletto. Qui si gira a sinistra salendo verso la cima vicina. Poco dopo, ad un tornante, un sentiero meno tracciato si stacca verso sinistra: si tratta del sentiero che costeggia il lato ovest del Truc Castelletto portando rapidamente al colle immediatamente a nord del Truc. Oggi invece ho seguito il sentiero principale che sale fino ad un gruppo di case abbandonate, poi ho aggirato il Truc sul lato est: il percorso è molto più lungo e non c'è sentiero. Dalle case sarebbe anche possibile salire in cima al Truc e scendere dal lato opposto. Raggiunta l'ampia spianata del colle a nord del Truc si tratta di risalire la cresta. Il sentiero, ultimamente segnalato da un ometto, parte dall'estremità nord del colle e si dirige pianeggiante verso ovest. Dopo un po' torna verso la cresta ed inizia a salire: da qui in poi non ci sono problemi e si sale fino all'Alpe Prato Falletto, posta in una posizione incantevole. Il sentiero prosegue verso nord-est fino all'Alpe di Prafale, poco oltre una cresta, da cui si vede bene la conca del Collombardo. Poco prima dell'Alpe c'è la sorgente che era usata dagli abitanti. Ormai è solo più una pozza da cui non conviene bere, ma per un cane va benissimo. Da qui si potrebbe continuare a salire fino al Colle degli Astesiani, dove si ritrova la strada del Collombardo. Questa volta però ho voluto seguire una traccia di sentiero, non segnata su nessuna carta, che dall'Alpe Prato Falletto si vede attraversare i dirupi delle Scalance e tornare verso ovest. Il sentiero è sempre ben visibile e rapidamente mi ha portato all'Alpe Gighè: qui siamo vicino alla strada quindi le case sono ancora abitate d'estate. Sono sceso fino all'ampio piano che porta al Truc Giulianera, poi ho continuato a scendere sulla sinistra, seguendo delle tracce di sentiero che un po' ci sono e un po' spariscono, fino All'Alpe Roghetto. Qui ho incontrato un personaggio pittoresco che forse vive in una di quelle case. Non lo so per certo perché non era molto comunicativo. Dall'Alpe Roghetto una mulattiera aggira la montagna e raggiunge la strada poco sopra la Rocca.
Data: 01/12/2007 Quota max: 1787 Partenza da: La Rocca (Condove) Quota partenza: 1220 Dislivello: 567 Zona: Valle di Susa Difficoltà: E
Campetto
Scritta a Campetto
Dravugna e La Rocca
Rocciamelone e Rocca Patanua
Il Civrari
Case a sud del Truc Castelletto
Ancora il Civrari
Ancora le case
Foschia verso la pianura
Il Monviso
Alpe Prato Falletto
Sentiero che dall'Alpe Prato Falletto porta all'Alpe Gighè