Sapevo che sarebbe arrivato il freddo... ma non così tanto da trasformare questa gita in una sofferenza. Partito dalla Grange della Rho (raggiungibili con una sterrata abbastanza in un buono stato, ma vietata ai non autorizzati fino al 30 settembre) appena il sole ha fatto capolino nel vallone. Temperatura rigida ma il sole ha subito scaldato, ma sarà un illusione. Si segue la sterrata che si inoltra verso il fondo valle, toccando la bella chiesetta della Madonna del Serrat, poi transita in un fitto bosco fino a scendere leggermente per attraversare il torrente.
Quota 1800 metri, fa caldo mi tolgo il pile con cui ero partito e proseguo con maglietta e maglia maniche lunghe leggera.
Si sale prendendo velocemente quota su una vecchia mulattiera militare ormai invasa dai detriti, di quelli che fai un passo avanti e due indietro, neanche fossero sabbie mobili. Con molta fatica arrivo in vista della casermetta del piano dei morti, il sole splende ancora ma per poco, le nubi si stanno addensando proprio sulla Punta Nera.
Quota 2300 metri, mi rimetto un pile leggero, il vento inizia a farsi sentire. La maglietta sudata che mi son cambiato nel frattempo è diventata di ghiaccio e il camel back si è congelato.
Dietro la caserma si prosegue verso il Colle della Rho su un comodo sentiero quasi pianeggiante, per seguire una traccia non troppo visibile sulla destra, qualche centinaio di metri prima del colle, tagliando il costone del Roc du Jany, raggiungendo un colletto tra quest'ultimo e il Rocher de la Femme.
Quota 2500 metri, il sole è un ricordo, metto i guanti e capello.
Si compie ora un lungo semicerchio per portarsi sotto il pendio detritico della Punta Nera, composto di rocce rotte e sfasciumi, ma il sentiero è sempre ben evidente e permette di salire velocemente.
Quota 2700 il vento è insopportabile, sopra la maglietta, la maglia lunga, il pile leggero, metto un pile più pesante e una la giacca.
Verso quota 2900 si prosegue su una facile dorsale che permette di giungere ad un colletto posto tra le due cime della Punta Nera.
Quota 3000 il vento mi taglia la faccia, quasi mi viene da piangere, sostituisco il berretto col passamontagna. I guanti di pile non bastano più, per fortuna mi son portato dietro anche i guanti da sci!!
Dal colletto verso sinistra si tocca rapidamente la Punta Nera 3047 m. Proseguendo lungo la dorsale detritica priva di ostacoli, in 15' circa si tocca la sommità del Grand Argentiere 3042 m., che offre un bel panorama sul versante francese del Colle delle Rho, sul Tabor e su Valfrejus.
Quota 3042, il vento quasi mi butta a terra, inizia anche un po' di tormenta; il bello è che tutto attorno, specie in Francia, il sole splende!
Una foto di rito, e ritorno sui miei passi, prima una breve sosta sulla Punta Nera, poi raggiungo anche la cima italiana quotata 3041 m. dove è presente una croce.
Il vento non accenna a diminuire e il sole si fa desiderare, non ce la faccio più a stare in quota, devo scendere.
Pian piano scendendo la temperatura, pur restando rigida, sale di qualche grado.
Sarei voluto salire anche sui vicini Roc Jany, Rocher de l'Homme e de la Femme, ma davvero non ne potevo più del freddo, sarà per un altra volta in condizioni climatiche più favorevoli.
Naturalmente scendendo anche il tempo migliorava, regalando begli squarci d'azzurro e un sole più caldo, ma anche questo fa parte del gioco. Lungo la discesa mi godo i beui colori autunnali nella Valle della Rho. In discesa ho trovato una scorciatoia, segnata sulla carta IGC 1:25.000, che passa a sinistra del Rocher de l'Homme seguendo una dorsale, ex confine con residui di filo spinato, che conduce rapidamente sotto la caserma di Pian dei Morti. Da qui un po' sulla mulattiera un po' su tracce di bestiame son ridisceso sulla sterrata che mi ha ricondotto alle Grange della Rho.
Data: 20 Ottobre 2007 Quota max: 3046 Partenza da: Grange della Rho Quota partenza: 1686 Dislivello: 1456 Zona: Bardonecchia - Valle della Rho Difficoltà: E
Colle del Frejus
Quasi raggiunta la Punta Nera (Cima italiana)
La cresta verso Cima delle Blave
Punta Nera Cima Italiana
La lunga cresta dalla Punta Nera al Grand Argentiere