Ti ho cercata sulla sterrata che sale veloce da chialvetta tra i colori struggenti di questo mattino d'autunno.
Ti ho cercata tra le altissime carrarecce che s'incrociano tra le ultime baite lassù sul colle del ciarbonet.
Ti ho cercata accanto al surreale cancello di legno appoggiato al cielo blu per delimitare il nulla e fermare il vento, là dove la carrareccia scavalca la cresta e diventa serpente sentiero che scende sinuoso tra rosse grasse rose canine spinose e sfacciate.
Ti ho cercata nel fango del sentiero che spiana s'infossa si rialza, negli anfratti tra le pietre muschiose, tra i verdi pascoli di larici gialli che piovono luce accecante.
Ti ho cercata nello stagno immobile macabro e solo che anche il sentiero lo schiva e gli passa lontano.
Ti ho cercata dal margaro di poche parole un po' lontano dalle sue mucche col cane fremente di correre, mi ha risposto che no, non ti ha trovata.
Ma forse ti ha preso proprio lui, e ti nasconde nella sua malga nascosta dietro la grande pietra, tra i formaggi, e la sera ti guarda alla luce della luna ti tocca ti esamina ti studia per imparare come funzioni.
Poi ti posa sul tavolo e dorme , ci riproverà domani.
Ti ho cercata nella lunga divertente discesa in sella sul liscio tratturo che và a sbattere contro le canterine sorgenti del maira. Ho sentito che non eri lontana. Ma non ti ho trovata.
E poi ti ho cercata ancora risalendo al lago visaisa tra sentieri che gli arrivano sopra, senza passargli accanto.
Ti ho cercata se ti vedevo sulle rive del lago che muore a prendere il sole o nelle sue acque verdi a nuotare, troppo verdi da lassù, ne vedo anche il fondo ma tu non ci sei.
Ti ho cercata pedalando nei lunghi traversi ascendenti sui fianchi possenti dell'autovallonasso, sugli altipiani ai suoi piedi che aspettano metri di neve soffice e calda.
Ti ho cercata seduta sui gradini di legno del bivacco bonelli, da cui il tuo sguardo curioso accarezzò le sponde tranquille e deserte del lago di apsoi e le tenne nella sua memoria per sempre.
Ma non eri più lì.
Ti ho cercata nei raggi di sole che mi trafigge sguainando le sue sciabolate di tra i denti aguzzi delle cime del sud.
Ti ho cercata sulle ali delle nuvole che ora arrivano a far tacere la luce ed a rendere più pesante e faticosa la tua assenza su per il pietroso canale dell'enchiausa.
Ti ho cercata nel vento che mi schiaffeggia e che tenta di buttarmi a terra perché io torni indietro e che non ti trovi mai.
Ti ho cercata nello sguardo vitreo dello stambecco che mi osserva paziente ed immobile da mezz'ora sulla cresta più alta lassù.
Ti ho cercata arrancando nell'affannoso portage sul pendio detritico e franoso giusto prima dell'ultimo colle a 2740 su di una scorciatoia di quelle che ci metti due volte il tempo normale ma che ti fa sentire più grande e più inutile.
Ti ho cercata tra le note sublimi scaricate almeno un secolo fa sul mio ipod dalla struggente malinconia di federico chopin, nel secondo movimento del notturno numero sei, su quel si bemolle che pollini ritarda a schiacciare sul tasto nero del pianoforte per un decimo di secondo che lo fa apparire anche più divino e mi ha portato ad un millimetro dal trovarti.
Ti ho cercata sul colle, da dove si vede quasi tutto il mondo.
Ti ho cercata tra le prime timide ed impalpabili gocce di pioggia mischiate ad un raggio di sole, quel velo magico che ha il potere di rendere visibili i sogni dei bimbi.
Ti ho cercata ripetendo la filastrocca di allora: ….piove e fa sole La madonna va per viole Con gli angeli cantando Ed i sogni regalando…
Da bimbo i miei sogni si avveravano sempre. sarà che avevo dei sogni più facili, allora, io sognavo sempre e solo una caramella, chiudevo gli occhi nella pioggia di sole e quando li riaprivo la caramella compariva sempre, nelle profonde tasche del grembiule della mamma.
Ti ho cercata oggi tra le gocce di pioggia bagnate di sole Ma quando ho riaperto gli occhi dopo un'ora non c'eri più.
Ti ho cercata nelle pareti ripide a Nord tra le nuove timide lingue di neve futura e nei lontani ghiacciai del passato remoto
Ti ho cercata nelle curve ghiaiose in sella al mio cavallo furioso nella rotonda conca del canale che porta a valle anche i pensieri più alti e irraccontabili, tra le note allegre e fresche di una vecchia canzone di paul anka, perché con chopin non potrei mai correre; e, andando troppo piano in discesa si finisce per cadere vittime dei burroni della mente.
Ti ho cercata ancora tra le note di battiato e le profonde parole di un filosofo che parla per me, quando il sentiero spiana un po' e ti lascia il cuore leggero e la pioggerella si fa più convinta, il sole se ne và per sempre, ma io non mi coprirò, oramai.
Ti ho cercata a viviere, tra una fontana e due muratori che aggiustano una casa nella pioggia, ai quali non ho chiesto di te.
Ti ho cercata a prato rotondo nel vicolo bagnato tra la fontana e due muratori che aggiustano una casa nella pioggia e non ho chiesto di te.
Ti ho cercata a chialvetta nel vicolo bagnato tra la fontana e due muratori che aggiustano una casa nella pioggia ma non ho fatto parola di te.
Ti ho cercata nel bicchiere di vino rosso sul tavolaccio di legno umido dell'osteria e nel fondo del caffè, mentre fingevo di parlare di un mucchio di cose con l'oste.
Mi ha anche detto, credo, che ne hanno trovata un' altra lassù tra le pietraie.
Ma non eri tu.
E' passato il giorno dopo un tale che ha detto che ti aveva persa. E ti ha portato via.
Ma senz'altro non eri tu.
Sappi che io ti ho cercata.
Data: 03/10/2007 Partenza: chiavetta, 1500m Colle del ciarbonet,2215m tutto cicl. Sorgenti maira, 1650m, tutto cicl. Colle enchiausa, 2740m, cicl. 50% (1.5h portage) Chialvetta, 1500m, cicl.99% Lunghezza: 40km forse Disliv. 1917m Tempo indicativo: 7h Difficoltà: ec
Data: 03.10.2007 Quota max: 2740 Partenza da: Chialvetta Quota partenza: 1500 Dislivello: 1917 Zona: Valle Maira Difficoltà: ec
Itinerari della ricerca, Ciarbonet, Enchiausa
indicazioni inutili per cercare te
nei bei traversi ciclabili sui fianchi possenti verso l'apsoi
con la rocca provenzale che mi segue e che ti vede
il colletto, pendìi sui quali presto ti cercheremo con altri cavalli
lago visaisa, chiappera, la rocca, il maurin, il ciaslaras
sui gradini di legno del bivacco bonelli, sulle rive del lago apsoi
sopra il lago apsoi
tra le pietraie del canale dell'enchiausa, una scorciatoia tutto a sinistra!!
curiosi pazienti immobili guardiani dei silenzi
é quasi fatta, ok il colle dell'enchiausa é quello a sinistra
da sx: la Meyna, Souberain, Sautron e.. forse..Rocca Blancia..
al di là : da sx: piutas, boscasso cassorso cassin, feuillas?
due scivolate coi talloni sulla ghiaia, poi tutto a cavallo!!!
Colle dell'enchiausa, verso l'autovallonasso
primo pezzo canale ok, ho dei dubbi se sia meglio con la tavola... o no..
secondo pezzo di disceda nel canale enchiausa, anche meglio
e via verso prato ciorliero con una leggera pioggerella
no!! scendi!!! lì non c'é...
a viviere, tra una fontana e i muratori sotto la pioggia gentile