Dal diario delle Giovani Marmotte: oggi 8 settembre 2007 siamo stati sulla cima dell'uia di Ciamarella m 3776. Tutto è iniziato un paio di settimane fa quando, con altre famiglie di marmotte siamo andati a trovare le nostre sorelle che vivono nel parco della Vanoise, dove, secondo loro, l'erba è più buona e la vita costa meno. Comunque a parte tutto siamo stati bene e il panorama era superbo. Tra tutte quelle cime ne spiccava una al centro che era più alta e subito ho sentito un prurito ai piedi come se qualcosa mi attirasse. Qualche giorno dopo, finite le ferie ritrovo il mio amico Gino, il Camoscio, e gli propongo l'ascesa alla Ciamarella. L'entusiasmo e alle stelle, scopriamo che entrambi anelavamo a quella montagna ed ora finalmente avremo potuto soddisfare i nostri desideri. Partenza di buon ora è ancora notte quando iniziamo a salire il sentiero che dal fondo del pian della Mussa si inerpica verso il pian dei morti. Nel buio si ode solo il fragore del torrente che impetuoso scende dai valloni sovrastanti. Quando sorge il sole siamo ai piani e qui ci raggiunge e ci supera con un buon passo un Coniglio Selvatico, anche lui diretto ai 3776 metri dell'Uia. A Gino da buon camoscio gli girano un po' le scatole: farsi superare da un coniglio selvatico! Ma io da buona marmotta ho il mio passo e oltretutto siamo in autunno e le mie scorte di grasso sono quasi al massimo per affrontare l'inverno (e soprattutto sono al massimo dopo due settimane di spiaggia). Passo dopo passo arriviamo all'inizio del Pian del Gias, e attraversiamo il torrente. La giornata e a dir poco spettacolare: cielo limpido aria lieve non fa neanche freddo e infatti si suda parecchio lunga la ripida morena che ci porta fin sotto al ghiacciaio. Il Coniglio Selvatico prende la parete di ghiaccio fin dall'inizio per quella che è la via normale, noi preferiamo portarci più sotto e tagliamo a destra lungo un misto di pietre e ghiaccio nero e poi anche noi montiamo i ramponi. Nessun problema ad attraversare quel pezzo di ghiacciaio e attraversiamo il plateau per portarci verso il traverso che porta sulla cresta est. Mentre ci togliamo i ramponi ci vengono incontro tre giovani già di ritorno dalla cima e dopo qualche consiglio sulla via da seguire gli scatto la foto e gli dico che la metto sul sito e loro entusiasti si mettono in posa. Gli ultimi quattrocento metri che ci attendono sono sopra di noi. Dopo avere risalito verso la cresta ci tocca tagliare a sinistra la traccia del sentiero va e viene e spesso si perde. Gino è davanti, è tutto il giorno che mi aspetta, nell'ennesima pausa per prendere fiato alzo gli occhi e oltre al mio amico vede poco più su il Coniglio Selvatico! E' scoppiato anche lui, penso! Manca poco lo so ormai sono più in alto della Piccola Ciamarella, sono sbucati tutti, La Bessanese sembra meno imponente da qui, vedo anche il mio amico Rocciamelone, ma la fatica si fa sentire. Ebbene io sono convinto che sono questi i momenti più belli. Quando la passione, l'amore per la montagna ti trasmette la forza ti dice di andare avanti. Certo non sto scalando l'Everest, ma da buona marmotta nel mio piccolo sto facendo qualcosa di importante. Mi godo la fatica? Si può dire? Scatto qualche foto a memoria di questi momenti e finalmente il passaggio attraverso gli sfasciumi finisce e sono sulla cresta verso la val Grande. Guardo su Camoscio e Coniglio Selvatico stanno affrontando la cresta che porta alla cima. Manca poco anche per me, io preferisco fare il piccolo vallone innevato che in breve mi porta in prossimità della cima. Mentre mi levo i ramponi sopraggiunge il Coniglio Selvatico già sulla via del ritorno. Strano che non si sia goduto la cima in una giornata come questa. Mi alzo e affronto gli ultimi metri e raggiungo Gino che mi aspetta vicino al busto del beato Murialdo, una stretta di mano e stavolta c'è l'abbiamo fatta. Stiamo in cima per più di un ora, veramente uno spettacolo di giornata ma poi a malincuore ci tocca di rimetterci in marcia per affrontare l'impegnativa discesa. Sotto il ghiacciaio incontriamo una cugina di Gino il Camoscio, Naomy Stambeck. La quale si è messa in posa davanti agli obbiettivi come una vera modella e si è fatta ritrarre in tutte le pose possibili. Alle 17.00 siamo alla macchina stanchi ma felici si suol dire!
Data: 8 settemre 2007 Quota max: 3676 Partenza da: Pian della Mussa Quota partenza: 1800 Dislivello: 1876 Zona: Val di Ala Pian della Mussa Difficoltà: F