Se ieri si era faticato parecchio, la giornata di oggi non sarà da meno. In più dobbiamo cercare di arrivare presto al Barafu Camp per poter riposare il più possibile in vista della lunga notte che dovrebbe portarci in cima. La sveglia oggi è alle 6, decisamente prima dell'alba, e fa molto freddo. Per fortuna la solita abbondante colazione a base di porridge, tè, pane burro e marmellata ci scalda. Anche se a dire il vero non se ne può più di bere acqua calda e simili, ma oggi è più che mai importante immagazzinare liquidi, e bere contro voglia. L'ideale è bere 3-4 litri al giorno a queste altitudini. Ben coperti attorno alle 7, ben prima del comparire del sole (siamo in esposizione ovest) si parte, attraversando il torrente ghiacciato (la notte è scesa abbondantemente sotto zero), e arrampicandosi su una faticosa fascia rocciosa di 200 metri, con qualche passaggio di facile arrampicata, che affrontato di prima mattina ancora addormentati non è il massimo. Si parla poco, fatica e freddo si fanno sentire. Poi finalmente scolliniamo, e il sole ci riscalda: il buon umore e la voglia di scherzare tornano all'improvviso. Sosta per toglierci gli indumenti pesanti su un terrazzo roccioso molto panoramico sul ghiacciaio Heim, si prosegue in discesa tagliando le pendici del versante sud est del Kibo. Numerosi sono i saliscendi da affrontare che spezzano il ritmo, poi un ultima discesa un po0' più ripida ci porta a Karanga Valley, dove c'è l'ultimo corso d'acqua. Dopo quasi 3 ore di cammino siamo alla stessa altezza del campo di partenza!! Qui a Karanga, dove è presente una enorme grotta, i portatori hanno la loro giornata più impegnativa, infatti oltre il solito sacco pieno, devono caricarsi quanta più acqua possibile, per la cena, la colazione e il pranzo del giorno dopo, alcuni faranno due viaggi tra Karanga e Barafu! Risalita faticosa dall'altro versante della Karanga Valley, arriviamo ad un altopiano dove sorge Karanga Camp, qui mangeremo soltanto il nostro solito pranzo al sacco, per poi proseguire in salita su una ampia cresta detritica. Continuiamo a girarci indietro e Karanga Camp è sempre lì, non si sale mai, il ritmo è sempre 'Pole Pole'; poi finalmente la cresta termina e scendiamo brevemente in una conca pianeggiante, in fondo su un promontorio si possono vedere le costruzioni di Barafu Camp, che raggiungiamo con l'ennesima faticosa risalita su sentiero che attraversa facili roccette. E' il campo più spartano, le piazzole per le tende sono ricavate tra grossi massi e detriti. Arriviamo attorno alle 16, subito ci danno un po' d'acqua per lavarci seguita dalla merenda. Per non perdere tempo iniziamo a preparare lo zaino per la salita finale, mettendo tutto l'occorrente. Per tenere i vestiti caldi ci consigliano di mettere tutto all'interno del sacco a pelo in modo da scaldarli col calore corporeo. Attorno alle 18 cena abbondante ma quasi esclusivamente liquida per non appesantirci. C'è ancora il sole ma fa giù piuttosto freddo, siamo un po' preoccupati per il freddo che potrebbe fare questa notte. Terminata la cena Alex assume un tono più serio dei giorni scorsi nel consueto briefing, capiamo che il tempo per gli scherzi è davvero finito. Ci illustra la salita della notte, ci vorranno circa 6-7 ore, la sveglia è fissata alle 11.30; Non ci sono particolari difficoltà, ma con la quota non si deve scherzare, la frase che sempre ricorderò è 'your life is more important that a rock'. Siamo anche consapevoli che la statistica dice che solo il 60% di chi tenta la salita arriva sulla cima. Finita la cena si va subito in tenda, cercando di dormire o quantomeno riposarsi il più possibile.
Data: 06 agosto 2007 Quota max: 4600 Partenza da: Barranco Camp Quota partenza: 3950 Dislivello: 1000 (con risalite) Zona: Africa Centrale Difficoltà: EE
Si parte, fa ancora freddo ed è prima dell'alba
Tutti in fila, da oggi non si scherza più
Là in basso Barranco Camp illuminato dal primo sole
Arrivano il sole e il buon umore
Presto arrivano i portatori e ci superano
Uno dei numerosi saliscendi della giornata
Karanga Valley, qui si trova l'ultima acqua
Salite molto faticose
Parte del percorso, attraversamento di Karanga Valley
