Da Arusha di buon mattino partiamo sul solito pulmino 4x4 in direzione di Moshi, lasciando poi la strada principale per dirigersi verso Machame, oltre la quale con tratti di strada non particolarmente belli, arriviamo al Machame Gate, il punto di ingresso al Parco del Kilimanjaro della Machame Route. Lungo la strada piove, non siamo particolarmente contenti di questo, anche se sappiamo che nella fascia della foresta pluviale piove praticamente ogni giorno. Il cielo è grigio sopra di noi ma ogni tanto sbuca il sole. A Machame non piove più, anche se il terreno fangoso la dice lunga. Scesi dal pulmino troviamo le guide (Alex, Daniel e McMillan) e il folto numero di portatori, in tutto 23, che rapidamente si dividono le nostre cose e il materiale necessario per la durata del trekking. Ogni portarore porta fino a 20 kg, non è una cosa bella farsi portare la propria roba, ma qui è obbligatorio, non è possibile entrare nel parco in autonomia per salire in cima. Per la popolazione locale è uno dei pochi modi di guadagnare soldi, anche se è un lavoro assai faticoso. I portatori partono alla spicciolata, mentre noi attendiamo che Alex ci spieghi il cammino della giornata, previsto in 4-5 ore. Il motto del trekking sarà 'Pole Pole' che in italiano significa andare piano piano; così alle 13 ci incamminiamo lungo il meraviglioso sentiero di terra battuta delimitato da pali di legno che lo conservano dalle forti piogge. La pendenza è dolce ma costante, dobbiamo coprire 1500 metri di dislivello ma sembra di non salire mai. Dopo un paio d'ore pausa pranzo, mentre veniamo superati da miriadi di portatori di altri gruppi, veloce tramezzino e frutta e un dolcetto e via, si riprende a salire, qui la sera cala presto, alle 19 è già buio quindi non possiamo tardare troppo. Tutta la salita avviene in una rigogliosa e fittissima foresta che non lascia vedere nulla, numerosi i corsi d'acqua che al attraversano e che talvolta invadono il sentiero, l'idea di partire con le ghette ai piedi è stata provvidenziale. quando la vegetazione inizia a cambiare leggermente, il sentiero prende a salire più deciso, la foresta inizia a diradarsi e in breve, dopo 4 ore 30' dalla partenza con un passo davvero lento (ma si rivelerà fondamentale) arriviamo al Machame Hut, poco sotto il quale sono ricavate numerose piazzole dove i portatori hanno già montato le nostre e le loro tende, e ci accolgono con un bel tè caldo. Lungo tutto il trekking dovremo bere molto per favorire l'acclimatamento. Cena alle 19 e velocemente a dormire, la giornata è stata faticosa e i prossimi giorni saranno ancora peggio. Poco prima dell'imbrunire le nubi si dissolvono e il Kili appare per la prima volta da quando abbiamo messo piede in Africa, che spettacolo unico!
Data: 03 agosto 2007 Quota max: 2980 Partenza da: Machame Gate Quota partenza: 1800 Dislivello: 1180 Zona: Africa Centrale Difficoltà: E
Appare finalmente il Kili, grande emozione, poi tutti a nanna
La foresta attorno Machame Camp
Montaggio del campo tra una leggera pioggerellina
I portatori alla pesa dei loro sacchi
Le nebbie impediscono di godersi il panorama
Il gabbiotto del custode del Machamae Camp
La foresta si dirada, dovremmo essere vicini al Machame Camp
Fiore
Purtroppo il fango lo rende molto scivoloso
Sentiero comodo e poco faticoso
Ci si addentra nella foresta
Anche noi siamo pronti per la partenza, non piove più
Non sembrano faticare, ma i loro sacchi sono pesanti
I primi portatori partono
I portatori si caricano i sacchi
L'ingresso del Machame Gate
Alex il nostro capo guida
I tempi di percorrenza dei tratti sulla Machame Route