Data: 07 luglio 2007 Partenza da: Bar Cenisio m.1483 Arrivo: Rifugio Avanzą m.2574 - Monte Giusalet m.3313 - Cima di Bard m.3150 - Rifugio Vacca m.2670 - Lago Arpone m.1825 - Bar Cenisio m.1483 Dislivello: 1829 m. Zona: Valle di Susa Difficoltą: EEA Tempo impiegato:8 h
Partiti per la traversata Lamet-Roncia, abbiamo ripiegato su quest'altra cavalcata di tutto rispetto a causa della molta neve presente sul Roncia. Da Bar Cenisio siamo saliti per la via normale che porta al Rifugio Avanzą, prima nel fitto bosco (i moscerini e le mosche si potevano mangiare) poi per pascoli e pietraie, in un ambiente tra i pił belli. Raggiunto il rifugio (aperto solo su ordinazione) abbiamo deviato a destra passando accanto allo stupendo Lago della Vecchia, e da qui lungo una scomoda pietraia di enormi blocchi, siamo giunti alla base del canale sotto la cima del Giusalet. Il sentiero č ottimamente segnato, ma un po' di neve ci ha fatto compiere deviazioni un po' scomode su ripide pietraie instabili; con non poca fatica arrivaiamo finalmente al colle, dove in 10 minuti si raggiunge la panoramica e ampia cima, 4 ore dalla partenza. Vento freddo e forte ci fa pensare se proseguire o meno, poi vediamo dei francesi che arrivano dalla nord del Giusalet, e il vento inizia a calare, quindi scesi di pochi metri sul versante settentrionale su detriti, raggiungiamo il ghiacciaio di Bard, o almeno quello che ne rimane. Inizialmente seguiamo il filo di cresta, tracciato dai francesi, poi quando le pendenze del pendio diminuiscono con un semicerchio iniziamo a scendere verso la cima di Bard, alternando tratti di ghiacciaio ad altri su pietraia, si possono seguire alcuni ometti piazzati lungo il percorso. Ci sono solo due passaggi obbligati nella traversata, cioč due colletti poco prima della cima di Bard, meglio stare sul lato italiano (dx) per evitare cornici; Dal Giusalet in 30' siamo alla Cima di Bard, che si rivela una vetta scarsamente pronunciata, molto pił imponente se vista da sotto. Stabilito quale sia il punto effettivamente considerato vetta, un ora di meritato riposo non ce la toglie nessuno (Simone era anche stato male). Ripresa la marcia ci attende una lunga discesa, quasi tutta lungo la cresta che collega il Bard al rifugio Vacca, su noiosi massi che costringono numerose peripezie; Ci sono parecchi ometti sui quali fare riferimento, ma č altrettanto facile perderli, bisogna stare sempre tutto sulla sinistra della discesa. In qualche modo arriviamo al bel rifugio Vacca (chi ci capita apra le finestre perchč la puzza di fuliggine č insopportabile) dove notiamo una colonia di almento 40 stambecchi sull'altro versante, sotto le cascate. Approfittando del vento nostro favore ci avvicinamo a loro per fare un po' di foto. Il resto della discesa si svolge sul comodo ma lungo sentiero che porta al lago dell'Arpone, e da qui su sterrata con qualche scorciatoia nota solo ai pochi conoscitori del luogo, fino a Bar Cenisio, dopo 8 ore effettive di cammino (10 comprese le soste). Giornata meravigliosa climaticamente, gita lunga ma degna di essere fatta grazie all'ambiente del Moncenisio, uno dei pił belli in assoluto.
Primo scorcio panoramico sulla bassa valle
Dalle Grange Marzo verso il Lamet
Si sale verso il Toasso Bianco
I ruderi delle Grange della Vecchia
In lontananza si intravede il rifugio Avanzą
Rifugio Avanzą e Toasso Bianco
Il vallone della Vecchia, teatro della seconda parte di salita
Rifugio Avanzą e Toasso Bianco
Salendo lungo la faticosa pietraia
Il lago della Vecchia
Si vede gią il Monviso
Simone impegnato nella faticosa salita sulla rampa detritica
Bel panorama su Lago della Vecchia e valle di Susa
Simone ed io sul monte Giusalet
Il pendio nord del Giusalet
I residui del ghiacciaio di Bard, al fondo la Cima di Bard