Un paio di settimane fa avevo lanciato l'idea della Grande Aiguille Rousse ad Enrico... per la via normale dal Colle della Vacca... una gita tranquilla, veloce, senza grossi problemi, dislivello abbastanza contenuto... non potevo certo immaginare cosa sarebbe successo e soprattutto quante persone sarebbero rimaste coinvolte nella faccenda. Qualcuno, già sabato scorso, al primo tentativo, aveva fatto un pensierino per sostituire la normale alla parete nord... all'insaputa di tutti... ma questo non ha molta importanza in quanto siamo arrivati a mala pena al Pian della Ballotta e poi... la pioggia ha avuto la meglio e... ritirata per i primi quattro! Domenica invece... è vero, andiamo proprio a cercarcela a tutti i costi... la schiera degli sconfitti si è allungata a dismisura... ma soprattutto ha avuto 'vittime' veramente illustri (la banda dei ripidisti). Già la sera precedente, organizzando la gita, qualcuno aveva proposto di cambiare meta... il tempo si sapeva che non sarebbe stato una meraviglia e due ritirate consecutive nello stesso posto non sono proprio il massimo... la determinazione di Emilio inoltre la diceva tutta... ma niente... si va lo stesso... Sveglia alle solite ore 'criminali' e partenza con Enrico, Emilio ed Alberto... per tutto il viaggio piove, no anzi, diluvia... ma niente... si prosegue lo stesso e così, ormai quasi deciso il locale dove andare a rintanarsi prima del ritorno a casa, arriviamo al parcheggio del lago Serrù dove c'è solo il furgone del Cardonatti (in tre infatti sono addirittura saliti la sera precedente per vedere... come piove meglio a quella quota!). Attendiamo l'arrivo degli ultimi due partecipanti... pioviggina, il cielo è coperto, l'umidità altissima e la prevista schiarita mattutina non sembra proprio arrivare. Poi... storia già vista... 'siamo venuti fino qui'... 'vedrete che si apre'... 'per metà mattinata è previsto bello'... e naturalmente la più bella di tutte... 'andiamo solo a vedere'... morale... verso le 7.00 nove 'desperados' attraversano il coronamento della diga e si incamminano verso il ghiacciaio della Capra. Poi... appena allontanati di quel tanto che basta per non avere possibilità immediate di riparo... naturalmente inizia a piovere... ma dura poco... infatti inizia a nevicare come non mi ricordavo da un bel po'... ma si continua a salire e si formano due gruppi... i velocisti (i più motivati) partono in fuga, mentre il gruppetto di coda cerca di mantenere le distanze. Superato il colletto e messo piede sul ghiacciaio del Carro... uno squarcio d'azzurro... sembra che si apra, il tempo sta migliorando... e qui naturalmente si sprecano i commenti: 'l'avevo detto', 'il meteo l'aveva previsto', 'esce il sole', 'pensa se non fossimo partiti'... Tutto ciò ci da' nuova carica a salire... peccato che l'illusione duri circa 7 minuti, poi.... la nebbia ed il nulla ci avvolgono completamente; arriviamo comunque al Colle d'Oin dove i soci ci attendono e il gruppo si ricompatta, ma il vento freddo e la visibilità di pochi metri convincono la maggior parte a scendere immediatamente... in tre decidono di raggiungere almeno la Cima del Carro e in pochi minuti li vediamo scomparire nella nebbia. Quindi... discesa abbastanza veloce su neve fresca ma un po' pesante... e ritorno all'auto... anche oggi ben umidi. Dicono che chi la dura la vince... ma anche che non c'è il 2 senza il 3.... vediamo chi avrà il coraggio di proporre la Grande Aiguille Rousse per il prossimo fine settimana...
Data: 03 giugno 2007 Quota max: 3192 m Partenza da: Lago Serrù Quota partenza: 2247 m Dislivello: 1052 m Zona: Valle di Locana Difficoltà: BRA