Località di partenza: Borgata Villanova mt. 1230 Dislivello: mt. 975 Tempo complessivo: 5 ore e 30 minuti c.ca Difficoltà: E Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n ° 7 Val Pellice Fraternali Editore
La Conca del Pra, parte terminale della valle del Pellice, è uno dei più estesi pianori delle alpi occidentali. Può essere raggiunta a piedi o con un mezzo tramite uno stradello che percorre il lato sinistro orografico della valle. L’accesso è a pagamento con orari di salita e discesa regolamentati. Sull’opposto versante, con percorso più alpinistico, si snoda un sentiero che costeggiando inizialmente pozze e cascate del torrente si addentra poi in ascesa tra gli ammassi di rocce emergenti e le pietraie che contraddistinguono questa selvaggia parte della valle. Sempre evidente e ben segnato si utilizzerà per tornare a Villanova scendendo dalla conca del Pra. Da questo, poco sopra Villanova, si stacca il semisconosciuto sentiero per il Castelluzzo e la zona del Barant . Raggiunto l’aspro, dirupato e assai panoramico poggio, la serpeggiante traccia confluisce sul sentiero dell’Autagna proveniente da fondo valle, dal ponte della Biava. Passando per l’imponente Gugliassa si guadagna in ripida ascesa la Colletta dove transita la strada che dalla Conca del Pra sale al col Barant per poi portarsi al rifugio Barbara Lowrie nel vallone dei Carbonieri. Dalla Colletta si scende al grande piano dove sorge il rifugio Jervis e da questo si torna a Villanova utilizzando lo stradello, meglio ancora il sentiero che si snoda sull’opposta sponda del Pellice. L’alternativo sentiero Quiotta, che si stacca dal sentiero dell’Autagna poco sopra il punto in cui su questo s’immette il sentiero del Castelluzzo, traccia che doveva portare alla Conca del Pra senza dover salire sino alla Colletta e poi discendere, non si è potuto utilizzare in quanto a tutt’oggi risulta impercorribile per l’erba alta, le felci e i rododendri che lo invadono. Dalla Colletta bella vista sui monti, particolarmente sul Palavas e sull’incantevole grande Conca del Pra.
All'inizio si attraversa uno spumeggiante Pellice
Al bivio per il Castelluzzo ed il Barant
Traccia evidente e sempre ben segnata
Nel punto in cui ci s'immette sul sentiero dell'Autagna