Un anello in alta valle Argentera. Dal passo della Longia al col Mayt con salita al Gran Queyron
Località di partenza: Pian della Milizia mt. 2104 Dislivello complessivo: mt. 1100 Tempo complessivo: 7 ore e 30 minuti c.ca Difficolta: E Dal Gran Queyron al col Mayt EE Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 2 Alta valle Susa – Alta Val Chisone Fraternali Editore
L’incantevole valle Argentera, dove nasce il torrente Ripa, tutta percorsa al fondo si sdoppia: sulla sinistra la valle Lunga conduce al colle di Rodoretto, sulla destra il vallone della Gran Miol porta al passo della Longia. Per entrambi questi colli si scende nelle valli del Germanasca. Il vallone della Gran Miol, che si percorre in questo itinerario, è dominato sulla sinistra dalla cima Frappier, sulla destra dal Gran Queyron. Tutte e due queste vette, pur superando i tremila metri di altitudine, sono facilmente raggiungibili. Percorsa per intero tutta la valle Argentera, al fondo, nel punto in cui si sdoppia, si prosegue sulla destra e sempre restando su uno stradello in discrete condizioni, si prende a salire nel bosco raggiungendo più sopra il Pian della Milizia, dove sorgono i ruderi del ricovero Gravier. Presso il ponte sul torrente si può lasciare l’auto. Preso lo sterrato che lascia questo incantevole pianoro lo si percorre sino al termine, sino alla bergeria della Gran Miol, praticando le svolte e i lunghi traversi che facendo guadagnare quota la raggiungono. Oltre l’alpeggio si prosegue facilmente, per vaghe tracce, e andando di conca in conca, superate per via modeste balze, si giunge al fondo nella valletta dove ci s’immette sul sentiero 607, segnato, che in ripida ascesa porta a raggiungere più sopra il passo della Longia dove all’opposto fondovalle si vede l’abitato di Prali. Di qui, volendolo, si può salire alla modesta vetta della Cima Frappier, mt. 3004. Altrimenti un evidente sentiero traversando porta al successivo passo Frappier, poi ai ruderi di un ricovero dove sul retro parte la traccia che ripida sale guadagnando alla sommità la croce di vetta del Gran Queyron, mt. 3060 con vista ampissima sulle valli e sui monti. Volendo sviluppare un anello si può percorrere l’esteso crinale che da questa cima porta allo storico col Mayt subito dicendo che questo tratto, per come è configurato, è riservato ad escursionisti aventi una certa esperienza. Giunti a questa depressione che permette di comunicare con il Queyras francese, superata la casermetta XXIII dove è stato allestito un ricovero, si scende al fondo praticando di seguito l’interminabile, piacevole traccia che stando si poco sopra il torrente riporta al Pian della Milizia superando per via l’incantevole cascata discendente dalla sovrastante Punta Ramiere.
Facile salita alla Punta Innominata
Dietro la Tete de Frappier e il Gran Queyron
Continuando sul crinale
Uno sguardo all'indietro
L'esteso attraversamento sulle rocce del crinale
Si sale e si scende in continuazione
Laggiù la bergeria. Sullo sfondo la Rognosa ed il monte Apenna