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La Mulattiera della Leitera - Prarotto



Era un po che volevo salire lungo la mulattiera che da San Didero porta alla borgata Leitera. Mi piace riscoprire i vecchi percorsi selciati che partono dal fondovalle e che anticamente erano gli unici possibili accessi alle borgate di montagna. Purtroppo il più delle volte, soppiantati dalle strade, cadono nell'oblio e la vegetazione li fa scomparire. Per fortuna la mulattiera che da San Didero sale alla Leitera è ancora percorribile e prosegue poi verso la Borgata Maffiotto che è anche raggiungibile con una strada asfaltata. Lasciata l'auto all'inizo del paese, in un comodo parcheggio, si sale per via Abbeg e poi si prosegue lungo via Frassinere fino in corrispondenza del civico 22 ove si svolta a sinistra ed in corrispondenza di una palina con cartelli segnaletici in legno inizia la mulattiera.
Subito ripida, poi spiana ed aggira un vallo artificiale posto a difesa dell'abitato dalle acque di un torrente montano ora in secca. Dopo l'opera a sinistra riprende la mulattiera che prosegue verso la borgata Leitera inferiore e poi raggiunge Leitera superiore ove giunge anche una strada sterrata. Oltre la strada la mulattiera prosegue ed oltrepassa la b.ta Fontano per poi raggiungere la località Campovalente ove vi è una fontanella. La salita riprende fino a raggiungere i resti di quella che doveva essere una chiesetta e poi la mulattiera rienta nella zona boscata e con un bel percorso in salita confluisce nel sentiero balcone poco sotto al cimitero della borgata Maffiotto. Al di sotto del muro di contenimento del cimitero di Maffiotto vi è una fontanella con acqua non potabile come reca scritto la tabella affissa sul muro. L'antico cimitero, assieme alla borgata danno il senso di quanto sia abbandonata la montagna in questa zona, infatti pur essendovi ancora le tombe, all'interno l'erba è molto alta segno che sono in pochi ad entrare. Le case della Borgata, che è servita da una strada asfaltata, sono in maggior parte abbandonate, alcune sono crollate e molte altre sono pericolanti.
Giunto al piazzale asfaltato della borgata decido, per puro esercizio di stile, di percorrere la strada asfaltata fino alla bella chiesetta di Prarotto con la sua fresca fontanella e punto di partenza per escursioni sulle montagne di Condove.
Era qualche anno che non salivo a Prarotto, allora ero partito da Borgone, a piedi, ed ero arrivato passando dalla b.ta Vianaudo a segire b.ta Airassa e sentiero fino alla chiesetta. Da allora di cose ne son successe.
Una bevuta alla fresca fontanella e poi giù in fondo valle lungo il percorso di salita.



Data: 09/06/2011
Quota max: 1431
Partenza da: San Didero - Val Susa ( To)
Quota partenza: 416
Dislivello: 1015
Zona: Val di Susa
Difficoltà: E

25 Immagine(i), Inserita il 09/06/2011

Il colle delle Finestre, il giro d'Italia e il Francais Pelouxe.



L'occasione del transito del giro d'Italia offre la scusa per salire al colle delle Finestre direttamente da Meana riscoprendo vecchie mulattiere che la presenza della strada ha fatto dimenticare. Infatti da Meana è possibile salire al Colletto percorrendo tratti di sentiero e una mulattiera e l'asfalto lo si pesta poco. Dal colletto di Meana, subito dietro alla costruzione esistente parte un bel sentiero che porta al Colle delle Finestre e che per chi sale a piedi è un toccasana, permettendo di evitare la lunga strada ex sterrata .
Giunti al colle delle Finestre con largo anticipo rispetto al transito della corsa Ciclistica, per ingannare il tempo, niente di meglio che la salita al vicino monte Francais Pelouxe che offre un panorama spettacolare vista anche la giornata di cielo sereno.
A seguire discesa al colle per vedere il transito dei corridori del giro d'Italia.
Il passaggio del giro d'Italia su questo colle è molto spettacolare con tantissimo pubblico che è giunto in vetta in bici o a piedi per incitare i corridori .
Speriamo che anche in futuro il colle delle Finestre venga inserito in corse ciclistiche così importanti.


Data: 28/05/2011
Quota max: 2736
Partenza da: Meana ( To)
Quota partenza: 691
Dislivello: 2045
Zona: Val di Susa
Difficoltà: E /EE

40 Immagine(i), Inserita il 30/05/2011

Vallone rio Meinardo



Poco tempo a disposizione, non resta che un giro di ricognizione per cercare qualche nuovo sentiero. La scelta cade sul vallone del rio Meinardo, in val Sangone, per cercare un sentiero che salga in direzione della Cresta spartiacque tra il colle della Meina e la punta dell'Uja. Se il sentiero c'è sarà possibile, in futuro, utilizzarlo per fare un percorso ad anello che dalla punta dell'Uja raggiunga la punta Sarasina, la Bocciarda e poi il colle della Roussa per scendere lungo il vallone del sangone toccando gli alpeggi del Sellery.
Lasciata l'auto al termine della strada che sale al santuario del Forno, in corrispondenza di un grosso parcheggio adiacente ad un campeggio, imbocco la strada sterrata che arriva fino al guado sul Sangone. Oltre il guado la strada prosegue fino ad incontrare i ruderi di una costruzione , ciò che resta di una piccola stazione sciistica. Proseguengo sulla sterrata che porta al colletto del Forno poco oltre la costruzione, in prossimità di un canalone, noto la presenza dei resti di una gigantesca slavina la quale partita dalle pendici prossime alla punta Aquila è arrivata a riempire tutto il canalone fino a bassa quota. A questo punto abbandono la strada per seguire una pista che sulla destra sale ripida e transita vicino ad un gruppo di case abbandonate. In corrispondenza dell'ultima casa, presso la quale si vede ancora il tracciato dello skilift, svolto a sinistra e seguo per poche decine di metri la traccia dell'ex impianto. A questo punto noto sulla destra ( salendo) la presenza di una traccia di sentiero che, seppur privo di segnavia , sale nel bosco con tracccia ben battuta .
Seguo il sentiero che attraversando alcuni valloni raggiunge alcune baite diroccate presso le quali è presente una fontanella . Il sentiero prosegue oltre, in salita, con spostamento in direzione ovest raggiungendo una fontana posta in prossimità di una pietra sulla quale, in vernice gialla sbiadita , vi è la scritta ' fontana rocca piatta'. Vicino alla fontana vi è una curiosa tavola in pietra con attorno altre pietre collocate in modo da costituire le sedute.
Purtroppo i l tempo disponibile è quasi scaduto e porseguo ancora un pò in salita fino ad un nevaio dal quale si vede la cresta spartiacque che separa la Val Sangone con la val Chisone. Per raggiungere la cresta non manca molto e pertanto mi riprometto di tornare in futuro, con maggior tempo a disposizione, per compiere il percorso ad anello salendo fino alla Bocciarda per poi raggiungere il colle della Roussa e scendere lungo la strada del Sellery fino al punto di partenza.
Percorso molto bello in un vallone selvaggio quasi primordiale e penso poco conosciuto.

Data: 24/05/2011
Partenza da: Forno di Coazze zona campeggio pianas
Zona: Val Sangone Coazze (To)
Difficoltà: E

22 Immagine(i), Inserita il 25/05/2011

Giro dei valloni Ricciavrè e Balma



Giro alla scoperta di un vallone poco frequentato; il vallone Ricciavrè nel parco dell'Orsiera. Il vallone è contornato dalla costa del pagliaio sul lato orografico sinistro e dalla cresta che parte dalla Cara del Re, passa poi per la rocca di Banti e prosegue con la cresta Ciarmgranda sul lato destro. Il vallone è poco frequentato nonostante il sentiero che lo risale sia provvisto di segnavia bianco - rossi.
Partenza dell'itinerario lasciando l'auto lungo la strada che sale ripida dopo il santuario di Forno di Coazze. Imboccata la strada che porta alla borgata Molè, in corrispondenza della chiesetta si lascia a sinistra il sentiero per il rifugio alpe della Balma per seguire quello che scende e poi prosegue a mezza costa fino in corrispondenza del bivio posto vicino alla miniera della Garida . Al bivio si inizia a salire il vallone del Ricciavrè. Ad un certo punto si arriva alle baite ormai dirute dell'alpe Ricciavrè. Si prosegue a salire fino in corrispondenza di un anfiteatro ( piano di Pian Real) posto sotto alle pareti della punta Pian Real e della Punta del Lago Nord. A questo punto si piega a sinistra e si risale al colletto Ciarmgranda. Da tale colletto, quotato 2255 mt, siaccede al vallone della Balma e si scende al rifugio alpe della Balma . Lungo il sentiero di accesso al rifugio si ritorna alla b.ta Molè.
Nella gita odierna dall'anfiteatro sono salito lungo un nevaio che mi ha portato un poco a monte del colle.Ho proseguito lungo la cresta in salita fino ad un punto maggiormente panoramico dal quale si vede il vallone della Balma ed i laghi .
Gita con percorso ad anello che vale la pena fare solo in assenza di nebbia .

Data: 14/05/2011
Quota max: 2255
Partenza da: Bivio strada per b.Ta Molè - Forno di Coazze
Quota partenza: 1050
Dislivello: 1205
Zona: Coazze Val Sangone - Parco Orsiera Rocciavrè
Difficoltà: E

46 Immagine(i), Inserita il 15/05/2011

Il vallone del Sangonetto



Escursione mattutina nel vallone del Sangonetto partendo da borgata Tonda .
Mulattiera molto bella all' ombra dei faggi fino al ponte sul rio Pairent poi sentiero che sale in direzione del colle del Vento ( segnavia 420).
Raggiunta la cappella dell'alpe di Giaveno e proseguito poco oltre fino alla bacheca del percorso del geosito indicante la genesi della rocca del Montone. Da questo punto tagliato a sinistra in direzione dell'alpe di Giaveno Superiore. Dall' alpe guardando in direzione della parete del Pian Real si nota un'evidente frana che ha coperto di detriti il pendio nevoso sovrastante la zona del lago blu .
Mi ricordo, alcuni anni fa, che dall'alpe avevo raggiunto il lago e poi il colle delle Vallette, costeggiando la sommità del monte Costabruna avevo poi raggiunto il colle del vento chiudendo il giro con la discesa lungo il sentiero 420 fino a raggiungere la cappella dell'alpe di Giaveno. Allora non c'era neve ed avevo a disposizione tutta la giornata. Ades cuntentumse d'na mesa giurnà.
In discesa toccata l'alpe di Giaveno inferiore.
Rientro lungo il medesimo itinerario di salita.
Per chi fosse interessato su sito della Provincia di Torino il percorso del geosito della val Sangonetto è riportato integralmente. (www.provincia.torino.it/territorio/sezioni/difesa_suolo/geositi/sangon_01) .
Buone gite a tutti.

Data: 8/05/2011
Partenza da: Borgata Tonda - Coazze ( To)
Dislivello: 740 m circa
Zona: Coazze - Val sangone ( To)
Difficoltà: E

24 Immagine(i), Inserita il 09/05/2011

Giro della punta Costafiorita dal sentiero della Libertà



Ci avviciniamo al 25 aprile e può essere interessante cogliere l'occasione per fare una camminata lungo un tratto del sentiero della Libertà che dalla Borgata Favella raggiunge il colle del Lys.
Il percorso è segnato con cartellonistica in legno e tacche rosse ed attraversa il torrente Messa con un guado dopo una breve discesa che inizia in corrispondenza di un pilone votivo. A seguire il percorso risale fino ad incontrare, in corrispondenza di una chiesetta, la strada sterrata che sale a b.ta Suppo.
In corrispondenza della borgata Suppo, dove termina la sterrata, abbandonato il sentiero principale( quello della libertà) che si dirige verso il c.le del Lys, inizia quello che si può definire un escursionismo di ' ricerca' del sentiero quasi scomparso che risale il vallone in direzione della punta Costafiorita passando alla base del monte Rognoso.
Giunti, comunque, in corrispondenza di una serie di baite diroccate, al limitare del bosco, si attraversa una zona prativa e si scende di poco a guadare il torrente Messa. Oltre il guado si risale per tracce di sentiero e ' senso dell'orientamento' fino in corrispondenza della cresta che dal colle La Bassa sale alla punta della Croce nei pressi della punta Costafiorita, ove è collocata una croce metallica,. Dalla punta ci si affaccia sul vallone del torrente Sessi che scorre verso Caprie in bassa val di Susa .
A questo punto discesa su sentiero ben segnato fino al colle la Bassa ove si svolta a sinistra per rientrare a Favella prima su sentiero e poi su strada.

Data: 21/04/2011
Partenza da: Borgata Favella
Dislivello: 900 m complessivi
Zona: Rubiana - Val Messa ( To)
Difficoltà: E

19 Immagine(i), Inserita il 23/04/2011

Un giro al Colle del Colombardo



Salita al Colombardo con partenza da Campambiardo lungo la pista sterrata che porta all'alpe Capraio. Poi lungo il Sentiero che arriva, perdendo leggermente quota, al ponte sul torrente Sessi e si innesta sulla mulattiera che porta al Colombardo. Bella mulattiera che sale nel bosco di faggi e poi riattraversa il torrente in corrispondenza di un pilone votivo restaurato. La mulattiera continua a salire e dopo le case Anselmetti esce dal bosco e sale per i prati, incrociando tre alpeggi per poi arrivare al colle del Colombardo.
In discesa vengo tentato dalla malsana idea di compiere un percorso diverso da quello di salita e così scendo lungo il sentiero balcone che altro non è che una traccia che attraversa alcuni canaloni fino ad arrivare all'alpe Gigalot. Oltre l'alpe prosegue in quota con una leggera risalita ed allora giunto in corrispondenza dell'alpe Cormeano abbandono il percorso per scendere all'alpeggio e percorrere il sentiero che porta al colle la Bassa, che avevo percorso alcuni anni fa precisamente nel 1995. Il sentiero è ancora lungo e a tratti invaso dalla vegetazione arbustiva e non segnato. Evidentemente non fanno la coda per passare di qua. Raggiunto il colle la Bassa prendo il sentiero per la fontana Barale, il cui bivio è sempre scarsamente individuabile, scendo alla fontana, da qui proseguo verso Celle e poco prima delle case Comba, appena il sentiero costeggia un prato taglio sulla destra ed in mezzo al bosco arrivo alla Frazione Camparnaldo accorciano il percorso. Per il rientro scendo lungo la mulattiera fino a Campambiardo e con una brevissima risalita sulla strada asfaltata arrivo al punto di partenza. Che dire, il percorso del rientro è lungo e sconsigliabile in caso di pioggia e di nebbia.

Data: 12/04/2011
Partenza da: Campambiardo inizio strada alpe Capraio
Dislivello: 1200 m complessivi
Zona: Val Susa - Caprie località Campambiardo
Difficoltà: E / tratti EE

42 Immagine(i), Inserita il 14/04/2011

Punta Melmise



Salita alla punta Melmise lungo la ex strada militare spettacolare esempio di viabilità militare alpina. Partenza dal ponte sul torrente Rochemolles poco oltre il sottopasso presso l'imbocco del tunnel del Frejus. Discesa lungo il ripido sentiero che parte dalla croce Chabriere e scende lungo la cresta rivolta a sud. In corrispondenza del bivio con lo sterrato che porta a Vernets riprendo la strada ex militare percorsa in precedenza.


Data: 03/04/2011
Quota max: 2309
Partenza da: Strada per Rochemolles - ponte poco oltre sottopasso autostrada - Traforo
Quota partenza: 1320
Dislivello: 989
Zona: Bardonecchia
Difficoltà: T/E

27 Immagine(i), Inserita il 06/04/2011

La fioca a Casa Canada



Breve passeggiata durante la nevicata fino a casa Canada, can partenza da borgata Scrivanda inferiore, poco sopra Cantalupa. Il rifugio è sempre chiuso peccato, forse era meglio realizzare una struttura più semplice, meno impattante, ed ultimarla in tempo ragionevole lasciando la casa Canada in pianura, regalandola a qualche bocciofila o altro. Lasciando le riflessioni preseguo lungo la pista innevata fino al colle Ciardonet per poi scendere al colle Eremita e rientrare alla Borgata Scrivanda superiore. Gita breve, pomeridiana, nella magica atmosfera della nevicata.

Data: 13/3/2011
Partenza da: Cantalupa Borgata Scivanda Inferiore
Dislivello: 500 mt
Zona: Pinerolese - Comune Cantalupa
Difficoltà: Nessuna

17 Immagine(i), Inserita il 15/03/2011

Verso i tre denti di Cumiana dalla cresta del Bric Giaione



Ascesa ai tre denti di Cumiana partendo dalla Pradera con salita al colletto Giaione e poi lungo la cresta del bric Giaione fino a raggiungere il sentiero che collega la Borgata Bastianoni ai tre denti. Discesa lungo tale sentiero, ora completamente innevato,( penso che d'inverno non sono in molti a salire da questo versante), fino alla borgata Bastianoni dalla quale si rientra alla Pradera seguendo il sentiero Bertrand tracciato da poco.
Il tratto di percorso lungo la cresta del bric Giaione, ripido, è segnato solo da rari bolli rossi ed occorre avere un buon senso d'orientamento ed abitudine a muoversi in mezzo ai boschi senza seguire un sentiero vero e proprio.
Inoltre può capitare d'imbattersi in cinghiali che contrariamente a quanto si può pensare sono molto meno aggressivi di molti automobilisti nel traffico cittadino.
Per il resto un bel giro d'allenamento.

Data: 27-02-2011
Partenza da: Pradera dei Picchi - Cumiana
Dislivello: comp. 800 m circa
Zona: Cumiana ( To) parco dei Tre denti
Difficoltà: E / tratti EE

21 Immagine(i), Inserita il 28/02/2011

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