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Dal Bric Ghinivert al monte Morefreddo passando per il sentiero degli alpini del Ruetas



Giro ad anello con partenza dal parcheggio di Pount daz Itrei in val Troncea ( 1616 m), salita fino alla borgata Troncea lungo la strada, senza usufruire della navetta, poi lungo la mulattiera fino al colle del Beth e di qui alla vetta del Bric Ghinivert ( 3037 m) . Ritorno al colle del Beth ( 2786 m) e salita al Bric di Mezzogiorno ( 2986 m ) con traversata al colle dell'Arcano ( 2781 m).
Dal colle dell'Arcano lungo il sentiero degli alpini del monte Ruetas fino al colle del Morefreddo ( 2710 m). Digressione in salita al monte Ruetas ( 2935 m) prima di iniziare la discesa al colle di Morefreddo.( La traccia di sentiero per il Ruetas si stacca, scendendo in direzione del Morefreddo, pochi metri dopo la zona ove vi sono le panchine e le targhe in pietra del sentiero degli alpini e sale rioida nella pietraia).
Il sentiero degli alpini è un suggestivo percorso che collega i colli dell'Arcano e del Morefreddo e presenta un tratto intagliato nel ripido pendio che si affaccia sull'alto vallone di Massello poche decine di metri al di sotto della cresta del monte Ruetas. Allo stato attuale ( agosto 2011) presenta un breve tratto ( alcuni metri) che a causa di una frana si è notevolmente ristretto e occorre prestare MOLTA attenzione nell'attraversamento di quetso tratto evitando periodi di pioggia e valutando le condizioni di stabilità del sentiero.
Dopo il colle di Morefreddo risalita al monte omonimo ( 2769 mt) ove sono presenti i ruderi di alcuni edifici miltari. Dopo il Morefreddo discesa lungo la mulattiera che porta al colle del Pis fino in corrispondenza di un sentiero che si stacca sulla sinistra e scende fino al punto di arrivo di un impianto di risalita ove giunge una strada sterrata che si segue fino in fondovalle transitando per le borgate Joussaud e Laval.
In conclusione un gran bel giro in una giornata di tempo splendido.


Data: 4/08/2011
Partenza da: Pount daz Itrei val Troncea
Dislivello: Complessivo 1830
Zona: Val Troncea - Pragelato (To)
Difficoltà: E ( tratti EE per la salita alle punte)

70 Immagine(i), Inserita il 05/08/2011

Passeggiata da Mattie alle bergerie Orsiera



Partenza da Mattie nei pressi dell'area pic nic poco oltre le abitazioni della B.ta Gillo lungo la strada che porta a Pra la Grangia. Seguita poi la mulattiera ( segnavia 525 gta) che inizia poco prima del ponte sul rio Corrente e che sale in mezzo alla vegetazione fino ad arrivare nella zone dell'alpe Toglie.Questo forse è il tratto più bello del percorso con la splendida mulattiera che risale nel bosco fino a confluire nella sterrata che sale all'alpe Toglie poco prima del bivio con il sentiero dei franchi che porta verso il rifugio Amprimo . Oltre l'alpe Toglie seguito il sentiero ( segnavia 525) che transitando nei pressi del monte Benetto porta alle bergerie dell'Orsiera. Giunto alle bergerie sotto una leggera pioggerellina. Breve ricognizione alle bergerie ove tra l'altro è presente un bivacco sempre aperto molto utile in caso di maltempo. L'ultima volta che ero passato di qui non c'era. Discesa lungo il sentiero che porta a Pra La Grangia e da qui lungo la sterrata tagliando su sentiero ove possibile per ritornare al punto di partenza.
Bel giro d'allenamento distensivoe rigenerante su sentieri facili e ben segnalati. Non capita spesso di trovare segnalazioni così precise. Complimenti infine a chi disegna i segnavia bianco - rossi veramente ben fatti e collocati nei luoghi opportuni.

Data: 28/07/2011
Partenza da: Mattie loc. Gillo parcheggio presso area pic nic ' la Versina '
Dislivello: 1150 ( complessivo)
Zona: Val Susa comune di Mattie (To)
Difficoltà: E

16 Immagine(i), Inserita il 30/07/2011

Un giro a Balmafol



In val Susa Balmafol non è solo un' alpeggio ma è il ricordo di una importante battaglia combattuta l' 8 luglio 1944 che ha visto la vittoria delle truppe partigiane. Il posto è in un luogo molto panoramico e merita, se la giornata è serena, un' escursione.
Da un pò di tempo avevo intenzione di salire ma solo ora si è presentata l'occasione. Fortunatamente la giornata serena ed il pomeriggio libero consentono l'escursione. Salita con partenza dalla borgata Molè, sopra chianocco. Dopo un breve tratto lungo la carrozzabile che porta all'alpe le Combe, presso la borgata Gottrus inizia una mulattiera che sale nel bosco si raccorda con una strada sterrata e poi prosegue fino a raggiungere le grange Fraita. Oltre le grange Fraita, guadato il torrente Pianfè, la mulattiera sale fino in prossimità di una curva della carrozzabile per le Combe ove sono presenti dei cartelli in legno. Oltrepassati i cartelli il percorso sale sempre nel bosco fino ad un bivio anchesso corredato da cartelli in legno. Si prosegue a sinistra e si segue l sentiero che risale fino al pilone poste vicino alla pera capel. A questo punto si è in vista dell'alpeggio di Balmafol. Nei pressi dell'alpeggio vi a nche è una fontana . Ora la gita potrebbe considerarsi conclusa e si consiglia il ritorno per il medesimo itinerario.
Buoni consigli ma pessimo esempio. Infatti per la discesa avevo pensato di seguire un sentiero che lungo il vallone del rio Moletta porta a Falcemagna e di chiudere il giro seguendo un tratto del sentiero degli Orridi. Su alcune cartine il sentiero di discesa è segnato. Il sentiero esiste ma essendo poco battuto non è facilmente individuabile. Risulta contrassegnato da tacche di vernice gialla sbiadite ed occorre intraprendere tale percorso solo in caso di ottima visibilità, terreno ascitto e ottimo senso dell'orientamento nonchè abitudine a muoversi lungo sentieri poco tracciati che si sviluppano in terreni boschivi. La zona in cui si snoda il percorso è un versante molto ripido con tratti di pratiin alto e poi in basso di boschi intervallati da ripidi salti di roccia e perdere il sentiero può voler dire finire in zone non valicabili ed essere costretti a risalire con tutta la fatica che questo comporta. I punti critici del percoso, a mio avviso, sono tre. Il primo è all'inizio, a partire da Balmafol, nella zona dei pendii inerbiti ove i segni gialli tracciati sulle rocce si sono sbiaditie non è semplice individuare il tracciato. Il secondo punto è dove inizia la zona coperta dalla vegetazione, il bosco, in quanto il sentiero tracciato s'interrompe in corrispondenza di una serie di cespugli abbattuti sulla sponda di un ruscello ove mon bisogna farsi tentare dalla discesa lungo la linea di massima pendenza ma occorre farsi largo tra i cespugli e cercare il percorso segnato in giallo sulla sponda opposta del piccolo torrente. L' ultimo punto critico, forse il peggiore, si trova molto più in basso, in corrispondenza dell' attraversamento del canalone del rio Moletta, ove il sentiero segnato in giallo scompare poco prima del guado e non ' facile reperirlo sulla sponda opposta, quella destra orografica, molto ripida e invasa da cespugli ed erbe alte. In effetti è stata necessaria una risalita della ripida sponda e una traversata a mezza costa che ha comportato anche l'attraversamento di un' ulteriore torrentello. Raggiunta una zona boscata ho notato poco più in basso la mulattiera e scendendo di poche decine di metri l' ho raggiunta notando i segni gialli sulle pietre. A questo punto seguendo la mulattiera si raggiunge una vasca dell'acquedotto sulla parete della quale, con la vernice gialla, è in dicato il percorso ' Balmafol'. Presso la medesima vasca dell'acquedotto si trova la strada sterrata che si deve seguire, in discesa, fino a Falcemagna ove si segue il sentiero degli orridi che scende poco sotto la borgata al guado sul rio Moletta e risale, sulla sponda opposta, alla borgata Campobenello. Da quest'ultima borgata il sentiero degli orridi si trasforma in una strada seguendo la quale si chiude l'anello poco sopra la Borgata Molè.
Conclusione.
La mulattiera Falcemagna - Balmafol in origine doveva essere un bellissiomo sentiero anche perchè si snoda in un ambiente molto selvaggio, ed è un peccato che sia ormai abbandonato e poco agevole da percorrere . Speriamo che in futuro venga ripristinato in modo da consentire di percorrere in tutta comodità l'anello descritto.

Data: 21/7/2011
Partenza da: Borgata Molè - Chianocco
Dislivello: 1100 circa
Zona: Bassa Val Susa - Chianocco - Bussoleno
Difficoltà: E/EE ( discesa balmafol - Falcemagna)

32 Immagine(i), Inserita il 22/07/2011

Un giro ai vecchi forti del Foens e dello Jafferau.



La vetta dello Jafferau è molto panoramica ma è facilmente raggiungibile da mezzi motorizzati( o almeno lo era alcuni annifa) e ciò la rende poco appetibile dal punto di vista escursionistico - pedonale. Volevo comunque salire in cima, ovviamente a piedi, evitando d' incrociare strade battute ed allora ho seguito un percorso che dalla strada che collega Millaures con Frejusia si sviluppa tramite sentieri e collega prima il forte del Foens e poi lo Jafferau. Brevemente e per sommi capi lo descrivo.
Partenza poco prima della borgata Broue lungo la carrozzabile che da Millaures porta alla località Bacini - Frejusia. Il sentiero, con palina recante l'indicazione per il forte del Foens transita nei pressi della cappelletta dedicata a Maria Ausilitrice e poi scende a guadare il torrente Perilleux in corrispondenza di uno stretto canalone. Attualmente il guado è pieno di detriti e massi trasportati a valle dalle forti precipitazioni meteoriche e ciò fa pensare che in caso di temporali è meglio evitare l'attraversamento. Dopo il guado s'incontra un bivio, a destra, in discesa si va verso le grange Suppas. Occorre proseguirea sinistra, in salita e seguire il bellissimo sentiero che sale nel bosco di conifere fino al piazzale d'ingresso del forte del Foens. A monte del piazzale, una palina con cartello in legno indica la partenza del sentiero che sale al colletto dello Jafferau. Tale percorso è molto panoramico e prima di giungere al colletto ove si raccorda sulla sterrata che proviene dalla galleria dei saraceni transita nei pressi di una fontana probabilmente residuo delle fortificazioni presenti in zona. Raggiunta la strada sterrata la si segue fino in cima ove vi sono i resti della batteria Jafferau.

Volendo compiere un percorso circolare in discesa è possibile seguire la strada di servizio degli impianti sciistici, eventualmente tagliando lungo le piste, in modo da raggiungere la strada asfaltata Millaures - Bacini . Raggiunta la strada asfaltata occorre seguirla in discesa fino alla borgata Broue per chiudere il giro.
Considerazioni.
Vetta panoramica e fortunatamente vuoi per l'orario molto mattutino vuoi per la giornta non festiva in cima non erano presenti mezzi a motore . Particolarmente bello il sentiero di salita fino al forte del Foens immerso nella foresta di conifere. Una bella passeggiata.


Data: 15/07/2011
Quota max: 2801
Partenza da: Borgata Broue - Bardonecchia (To)
Quota partenza: 1745
Dislivello: 1056
Zona: Bardonecchia (To)
Difficoltà: E

33 Immagine(i), Inserita il 18/07/2011

Esplorazione vallone rio Pissaglio - Bruzolo - Alpe Prato Ferodo



Giro pomeridiano di esplorazione del vallone del rio Pissaglio sopra a Bruzolo con la salita fino all'alpe di Prato Ferodo e Alpe del Colletto.
Giornata di cielo coperto e a tratti di pioggia cosa che se da un lato ha reso la temperatura più mite dall'altro ha reso il giro poco panoramico rendendo nel contempo più difficile, a causa delle scarsa visibilità , individuare il percorso verso l'alpe Colletto.
Partenza dal ponte sul rio Pissaglio in via Pratosellero a Bruzolo. Salita oltre il ponte fino in corrispondenza dell'imbocco, sulla destra, di una mulattiera selciata. In corrispondenza dell'inizio della mulattiera vi è un cartello in legno della Regione Piemonte. Salita sulla mulattiera principale tralasciando un bivio sulla destra per la cascata del Pissaglio ed oltrepassato un ponte metallico si continua a salire fino a che non s'incontra uno sterrato nel quale la mulattiera confluisce. Sullo sterrato si gira a destra e lo si segue fino a quando confluisce in un'altro sterrato pavimentato con residui di fresato d'asfalto. Si gira a sinistra e si segue in salita lo sterrato appena incrociato fino ad arrivare alla borgata Combette. Attraversata la borgata si segue il sentiero balcone ( segnavia) che dopo aver oltrepassato un torrente con un rustico ponte risale in direzione di Pavaglione. Poco prima di raggiungere la borgata il sentiero confluisce nella una mulattiera che da Pavaglione porta all'alpe di prato Ferodo. A questo punto si pùo raggiungere in breve Pavaglione e approfittare della fontanella posta vicino alla mulattiera oppure salire subito lungo il percorso per Prato Ferodo.
Il percorso di salita si snoda su una bella mulattiera lastricata che dopo aver oltrepassato una zona di alberi abbattuti ed una fontanella giunge all' alpe Prato Ferodo ( 1631 m) con un'ultimo tratto del percorso quasi invisibile a causa dell'erba alta. Nel piazzale davanti all'alpe le ortiche sono altissime.
Dietro all'edificio si prosegue in mezzo all'erba alta su una traccia poco visibile diretta ad est prima in piano e poi in leggera discesa. In questo tratto sono presenti ogni tanto i resti di alcune fettucce in plastica ormai sbiadite attaccate ai rami degli alberi che permettono di non perdere troppo la traccia. Questo è l'unico tratto classificabile EE del percorso in quanto si deve avere una certa capacità di muoversi quasi fuori sentiero o su tracce ormai cancellate dal tempo.
Giunti all'alpe del Colletto ( 1614 m), ormai diroccata, si scende lungo la mulattiera che all'inizio si presenta inerbita e poi prosegue selciata, in discesa fino a confluire su una pista d'esbosco che si stacca dalla strada sterrata che da Bigiardi sale alle case Lunere. Raggiunta tale strada per il rientro a valle si può seguire interamente la strada che arriva esattamente al ponte sul Pissaglio di via Pratosellero.
Per la cronaca in discesa ho tagliato la strada utilizzando un sentiero che poco prima di giungere a Bigiardi si stacca a destra della strada ed è contrassegnato da segni rossi ( segnavia non conforme) e da una tabella Sb. Tale percorso confluisce su una pista sterrata . Dopo la pista, abbandonato il percorso contrassegnato che penso segua la pista, sono sceso nel bosco fino alla borgata Chiotetti. Da quest'ultima borgata, in corrispondenza della vasca dell'acquedotto, ho seguito una mulattiera semi abbandonata, che avevo scoperto quest'inverno durante un giro di esplorazione, che permette di raggiungere la strada asfaltata che scende a Bruzolo accorciando di parecchio il tragitto. Raggiunto l'asfalto l'ho seguito fino al ponte sul Pisssaglio.
Nel complesso un bel giro d'allenamento su belle mulattiere purtroppo non segnate e penso scarsamente conosciute. Peccato infine per il traverso che collega l' alpe Ferodo con l' alpe Colletto che andrebbe segnalato e ripristinato per permettere agli escursionisti di percorrere il giro magari partendo da Pavaglione o da Bigiardi .


Data: 7/07/2011
Quota max: 1631
Partenza da: Bruzolo ponte via Pratosellero
Quota partenza: 514
Dislivello: 1117
Zona: Bassa Val Susa Bruzolo (To)
Difficoltà: E ( tratto EE)

26 Immagine(i), Inserita il 09/07/2011

Una passeggiata a Chiomonte 3 luglio 2011



Manifestazione contro la TAV con partenza da Chiomonte.
Solo per dire che erano presenti tantissime persone di ogni età e perfino famiglie con bambini una umanità varia che ha sfilato in modo ordinato.

Purtroppo fa piu rumore un albero che cade che una foresta che cresce così le notizie trasmesse dai mezzi d'informazione sono state solo quelle negative.


Data: 03/07/2011
Partenza da: Chiomonte (To)
Dislivello: 130 circa
Zona: Val di Susa

6 Immagine(i), Inserita il 08/07/2011

Pointe Droset e lago bianco



La pointe Droset altro non è che il super gettonato, in questo periodo, Malamot, con la sua caserma attualmente 'custodita' da alcuni stambecchi. Con l'occasione è opprortuno anche un giro al lago bianco ed al vicino colle des lac Giaset. Nel complesso ambiente sempre molto bello.
.



Data: 30/06/2011
Quota max: 2917
Partenza da: Diga Moncenisio - bivio inizio strada forte Varisello
Quota partenza: 1980
Dislivello: 937
Zona: Moncenisio
Difficoltà: E

30 Immagine(i), Inserita il 04/07/2011

Escursione al colle della Rho e dintorni



Erano anni che volevo salire al colle della Rho ma non ne avevo mai avuto l'occasione. Finalmente sono riuscito a trovare il tempo e ne è valsa la pena.
Partenza da Bardonecchia in salita lungo il percorso della via crucis fino alle grange della Rho. A questo punto, visto che ero curioso di vedere la strada militare in corrispondenza del tratto in galleria, tralascio il percorso verso la chiesetta della madonna di Mont Serrat che seguirò in discesa e salgo in direzione della strada militare sfruttando una traccia di mulattiera ormai inerbita che sale nei prati a monte delle grange della Rho e consente di tagliare una buona parte della lunga strada militare. Il percorso giunge qualche decina di metri al di sotto della strada prima di un tratto ove sono state fatte numerose opere di ingegneria naturalistica. Tagliando per i prati mi ricongiungo alla strada che seguo fino al punto in cui termina ove vi è la caserma di pian dei morti ed ove arriva il sentiero che proviene dalla Madonna di Mont Serrat. Proseguo sul largo sentiero fino al colle della Rho. Dal colle risalgo ancora su un modesto rilievo che dovrebbe essere il Roc de Jany e poi raggunto il colle piccolo della Rho ove si trova il sentiero per la Punta Nera. Tale sentiero si stacca da quello del colle della Rho nel pianoro a monte della caserma. Scendo pertanto lungo tale sentiero e presso la caserma del pian dei morti, per compiere un percorso ad anello scendo lungo il sentiero 721, con fondo ghiaioso ed in parte dilavato dalle piogge, fino ad un ponte sul torrente oltre il quale arriva la strada che dalle grange della Rho conduce alla chiesetta della Madonna di Mont Serrat. Oltrepassata la chiesetta giungo alle grange e poi lungo la mulattiera della via crucis rientro in fondovalle.
Ambiente spettacolare, in particolare le pareti che formano la catena di cime che dalla punta delle Quattro Sorelle arriva fino alla punta Gran Bagna particolarmente caratteristiche con la prima luce del mattino visto anche la giornata di bel tempo.

Data: 26/06/2011
Quota max: 2657
Partenza da: Bardonecchia
Quota partenza: 1340
Dislivello: 1317
Zona: Alta val di Susa - Bardonecchia
Difficoltà: E

44 Immagine(i), Inserita il 28/06/2011

Punta della Mulattiera



Salita alla punta della Mulattiera lungo le piste da sci e le strade di servizio per gli impianti.
Raggiunta la punta proseguimento fino al passo della Mulattiera e poi discesa verso il col des Acles e il vallone di Guiaud.
Presso il passo della mulattiera occorre prestare attenzione entrando nella caserma in quanto sia i controsoffitti sia i rivestimenti delle pareti, composti da laterizi, in più punti a causa delle infiltrazioni d'acqua e dell'umidità mostrano segni di cedimento e potrebbero crollare, meglio stare fuori dall'edificio.
Per il resto bella escursione che vale la pena di fare.

Data: 19/06/2011
Quota max: 2467
Partenza da: Melezet - Bardonecchia
Quota partenza: 1367
Dislivello: 1100
Zona: Alta val Susa - Bardonecchia (To)
Difficoltà: E

34 Immagine(i), Inserita il 21/06/2011

Al Pietraborga da Trana



Salita veloce al monte Pietraborga per un sentiero semisconosciuto che porta fino alla b.ta Pratovigero. Il sentiero parte in prossimità del ponte sul Sangone lungo la strada ex statale 589 nelle vicinanze del bivio con la strada per Pianca. In corrispondenza dell'aiuola presente vicino alla fermata bus inizia un sentiero ripido che sale nel bosco e passa a monte della cava . Il sentiero si immette in una pista di esbosco che arriva fino alla frazione Pratovigero. Se fosse pulito il percorso potrebbe essere una interessante discesa per gli appassionati di MTB purchè dotati di bici idonee con freni e sospensioni adatte alle discese . Giunti in corrispondenza della prima casa della borgata, nelle vicinanze di una palina verde, si svolta a sinistra e si sale nel bosco lungo una ripida traccia che sale fino alla base del sentierino che porta alla cima del monte Pietraborga
Discesa per il medesimo itinerario appena in tempo per non prendere la pioggia.


Data: 17/06/2011
Quota max: 925
Partenza da: Trana
Quota partenza: 372
Dislivello: 553
Zona: Comune di Trana (To)
Difficoltà: E

6 Immagine(i), Inserita il 17/06/2011

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