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Album Foto > Album personali > ste67 5551 immagini in 389 albums visti 442038 volte
Mare di nebbia al monte San Giorgio.



Piacevole escursione con salita al monte San Giorgio ( la n° 90) in occasione delle festività natalizie. Partenza nella nebbia e cielo completamente sereno in cima con spettacolare mare di nebbia verso la pianura.
Dalla vetta discesa al colle della Serva e risalita al Rocas - Rubataboè con proseguimento poi fino al colle di Prè.
Poco oltre il colle seguito il sentiero che sul lato esposto a nord costeggia i limiti del Parco fino ad arrivare al cippo degli Alpini ove con la sterrata si rientra al punto di partenza.

Buone gite e soprattutto Buon 2013.

Data: 26/12/2012
Partenza da: Piossasco loc. Ca' Dorina
Dislivello: complessivo 550 m
Zona: Comune di Piossasco.
Difficoltà: E

5 Immagine(i), Inserita il 28/12/2012

Il concatenamento San Giorgio - Pietraborga.



Titolo scherzoso per descrivere una bella e facile passeggiata che collega il monte San Giorgio con il Pietraborga.
Partenza da Ca Dorina a Piossasco da dove percorrendo il 'viol d'asu'mi raccordo con il sentiero che arriva dalla croce dei castelli e che sale alla vetta.
Raggiunta la sommità del monte San Giorgio scendo lungo il ' sentiero delle lame ' fino ad incrociare la sterrata diretta al colle della serva e poi alla vetta del monte S.Giorgio. Seguo la sterrata, in direzione di salita, ed in breve arrivo alla bacheca della betulla dietro alla quale inizia il percorso di discesa.
Quasi al termine della discesa incrocio un sentiero e svoltando a sinistra lo seguo fino a quando confluisce in una sterrata.
Seguo la sterrata in discesa fino a quando sulla sinistra si stacca una stradina asfaltata che percorro fino al termine posto in corrispondenza di una villa immersa nel bosco. Oltre la costruzione imbocco la sterrata che trasformandosi in un sentiero prosegue fino a quando, nei pressi di un gigantesco traliccio, confluisce nella strada asfaltata che da Sangano conduce alla vecchia polveriera ormai in disuso.
Percorrendo un breve tratto di strada bitumata, in salita, individuo il sentiero De Vitis che sale al monumento ai Caduti della Resistenza.
Dietro il monumento inizia la mulattiera che transitando nei pressi dell'edicola dedicata a S. Barbara, confluisce nel tracciato che sale alle prese di Sangano.
Poco oltre il punto di conflueza imbocco il sentiero che sulla destra sale nel bosco. Il percorso dopo aver toccato la località del colletto porta, con divertente salita , alla panoramica vetta del monte Pietraborga.
Giunto sulla cima ho notato che è stato restaurato il basamento di sostegno della croce di vetta che era in condizioni precarie.
Proseguo con la discesa dalla vetta lungo il breve tratto di sentiero che porta alla pista forestale la quale transitando nei pressi di una zona caratterizzata dalla presenza di grossi massi ( presente pannello esplicativo ) e poi con una risalita nei pressi di un grosso ripetitore, va a confluire sulla strada che arriva dalle prese di Sangano e poi poco oltre con quella che sale da Pratovigero.
A questo punto imbocco il sentiero che transitando nei pressi della cima della Montagnazza e poi nei pressi della Pera Luvera scende al colle di Prè.
Dal colle lungo il sentiero scendo fino ad incontrare il percorso fatto all' andata e seguendo il ' viol d'asu ' rientro a Ca Dorina ove termina il giro.

Tempo complessivo per il giro 4 ore e 30 minuti.

Data: 8/12/2012
Partenza da: Piossasco - Ca' Dorina
Dislivello: complessivo 1050 m
Zona: Comuni Piossasco, Sangano, Trana
Difficoltà: E

17 Immagine(i), Inserita il 13/12/2012

Escursione al monte Cristetto partendo da Cumiana.



Facile e piacevole escursione al monte Cristetto partendo dal parcheggio nei pressi della pradera dei Picchi transitando per la borgata Ravera e i colli Pra l' Abba e Ceresera. Seguendo tratti di sentiero e piste forestali, con un ultimo tratto di salita diretta alla cima senza sentiero dopo aver abbandonato la sterrata che prosegue in direzione del colle del Besso. In discesa al colle Ceresera ho optato per il sentiero che transita alla fontana Attila e che purtroppo in alcuni tratti è stato trasformato in pista di esbosco.
Poco oltre il roc Galur il sentiero confluisce in una pista d'esbosco seguendo la quale si scende nel vallone del rio Romarolo raggiungendo la località Tre Rii.
Da quest'ultima località seguendo la strada sterrata ho raggiunto il pian delle Benne e la borgata Ravera ove ripercorrendo il percorso fatto all'andata ho chiuso il giro.

Buone gite

Tempi puramente indicativi
Salita ore 2 e 40 minuti
Discesa ore 2 e 30 minuti.

Data: 25/11/2012
Quota max: 1612
Partenza da: Cumiana Pradera dei Picchi.
Quota partenza: 566
Dislivello: 1046
Zona: Cumiana
Difficoltà: E

14 Immagine(i), Inserita il 29/11/2012

Colle del Lys - colle Grisoni - Molar del Lupo - Richiaglio - col del Lys.



Un giro al contrario perchè di solito si inizia a camminare in salita per poi affrontare al rientro la discesa.
In questo caso, invece, partenza dal colle del Lys e seguendo la strada sterrata che a tratti in discesa alterna falsipiani giungo alla chiesetta di S.Vito .
Dietro alla casetta in legno, per tracce di sentiero, salgo al colle Grisoni punto più alto del giro.
Dal colle inizio la discesa in val di Viù lungo un sentiero tracciato con segni bianco rosso sbiaditi, reso scivoloso da erba e pietre umide. A monte di Molar del Lupo il sentiero confluisce in una pista sterrata.
Raggiunto Molar del Lupo, ove di fatto termina la discesa, occorre raggiungere il tornante prima dell'abitato per trovare la mulattiera che, sulla sponda destra del fiume, porta al ponte di Comba Nera o del mulino. Raggiunto il ponte occorre imboccare il sentiero per Richiaglio ed iniziare la parte di salita della gita.
La mulattiera che sale al Richiaglio è veramente bella in quanto risale in un vallone selvaggio a pochi metri dal torrente.
A monte di Richiaglio nei pressi di un pilone inizia il percorso per ritonare a S. Vito. Anche in questo caso bella mulattiera lastricata che solo nella parte alta è stata intaccata da lavori di scavo di una pista posta, forse, a servizio di un acquedotto.
Raggiunto San Vito non resta che percorrere a ritroso la pista sterrata in direzione del Colle del Lys con l'ausilio della pila frontale visto che ormai è buio.
Gita pomeridiana che ha richiesto complessivamente 5 ore per poter essere portata a conclusione.

Buone Gite.

Data: 13/11/2012
Partenza da: colle del Lys - Rubiana.
Dislivello: complessivi 840 m
Difficoltà: E

17 Immagine(i), Inserita il 18/11/2012

Da Cumiana ai colli Ceresera e Pra l' Abbà.



Breve gita pomeridiana partendo dalla Pradera dei Picchi ove oltrepassato un ponte imbocco la sterrata, con il piano viabile sistemato di recente e risalgo il vallone fino ad oltrepassare una lapide partigiana e di li a poco incontrare un fabbricato rustico ed un secondo ponte.
In corrispondenza del fabbricato una palina segnavia di recente installazione indica il bel sentiero che sale alla borgata Ravera.
Occorre far rilevare che la zona è stata oggetto di un accurato lavoro di recupero e segnalazione dei sentieri con collocazione di paline e cartellonistica riportante i dati essenziali per l'escursionista.
Raggiunta la borgata Ravera, proseguo su di una strada sterrata in direzione del pian delle Benne raggiunto il quale continuo in direzione della località tre Rii posta nel vallone del rio Romarolo.
Raggiunta la località tre Rii proseguo lungo la pista sterrata che dopo una leggera discesa inizia a risalire in una zona soggetta ad un notevole disboscamento . A questo punto cerco di raggiungere, tramite una ripida pista d'esbosco tracciata sulla cresta che separa il vallone del Rio Romarolo dal vallone della Merlera, il sentiero che da quest'ultima borgata sale in direzione del colle Ceresera.
Purtroppo sarà per la neve presente al suolo o forse per l'esagerata opera di disboscamento in conseguenza della quale sono state aperte numerose piste di esbosco, non riesco a rintracciare il sentiero e così inizia un opera di ravanamento nella boschina non molto entusiasmante fino a quando rintraccio il sentiero poco prima della fontana ' Attila'. Il percorso al di fuori della zona interessata dalla realizzazione dei tracciati d'esbosco risulta un gradevole sentiero contrassegnato dal n° 1 e segnato con le consuete tacche bicolori.
Oltre la fontana raggiungo il colle Ceresera e da quì lungo la immancabile pista sterrata, al momento della gita coperta da neve, arrivo al colle Pra l'Abba.
Dal colle discesa al pian delle Benne seguendo la pista sterrata e poi in breve a Bastianoni ove incrocio la strada asfaltata che collega Cumiana alla Verna.
Oltrepasso la strada proseguo fino alla borgata Ronco dalla quale un sentiero mi riporta sulla sterrata diretta alla Pradera, poco a monte del punto in cui all'inizio del giro ho imboccato il sentiero diretto alla Ravera.
Bel giro peccato però che i lavori di realizzazione delle piste di esbosco e le operazioni di taglio alberi nella parte del percorso compreso tra i tre Rii e il colle Ceresera abbiano cancellato, o comunque reso introvabile, il sentiero.
Non demordo e in futuro tornerò sul posto per cercare l'esatto tracciato del sentiero che collega il colle Ceresera con la b.ta Merlera.
Buone gite

Data: 1/11/2012
Quota max: 1300
Partenza da: Area Pradera a monte frazione Picchi di Cumiana presso casa del parco
Quota partenza: 566
Dislivello: 734
Zona: Cumiana ( To)
Difficoltà: E

12 Immagine(i), Inserita il 07/11/2012

L'anello delle Certose.



Escursione ad anello sulle mulattiere attorno a Villarfocchiardo passando dalle Certose di Banda e Monte Benedetto , transitando dal rifugio Geat Val Gravio e dall'alpeggio oramai diroccato di Piansignore.
Partenza da Villarfocchiardo già a piedi lungo la via Castagneretto fino all'angolo con la via Chiaberto ove poco a monte della Chiesetta di S. Anna, sulla destra, si stacca la strada diretta alle borgate Parore e Fucina.
Seguendo tale via, superato un torrentello, giro a destra ad un bivio e seguo la strada che oltrepassato un ponte termina nella borgata.
Al termine della strada, tra le case, parte la mulattiera per Banda.
A Banda, oltre la Certosa, inizia la mulattiera contrassegnata con il segnavia 512 per l'Adret. Il percorso molto bello è dotato di segnavia che sembrano di recente realizzazione.
Raggiunto l'Adret imbocco la mulattiera diretta al rifugio del Gravio che seguo per un buon tratto fino ad una evidente mulattiera, delimitata da muretti in pietra, non segnata e poco battuta che sale fino a raccordarsi al sentiero che da Travers a Mont porta alle borgate di Pois e poi Passet.
Raggiunto il sentiero ( un tratto del Sentiero dei Franchi) lo seguo fino alla borgata Passet ove il percorso confluisce nel percorso che sale al rifugio del Gravio.
Dal rifugio, oltre il torrente, dopo una breve salita imbocco il sentiero che conduce a Piansignore ove sono presenti vecchi alpeggi ormai abbandonati.
Da Piansignore seguendo un bel sentiero nel bosco, scendo direttamente alla Certosa di Monte Benedetto.
Oltre la Certosa, dopo un ponticello in pietra, imbocco la mulattiera che scende a Villarfocchiardo. Il percorso, itinerario 506, si presenta ben curato rispetto ad alcuni anni fa. La mulattiera giunge a valle, tagliando più volte la carrozzabile diretta alla Certosa di Montebenedetto, ove si innesta nella via Limbo, seguendo la quale, in breve, arrivo all'incrocio con la via Chiaberto e la via Castagneretto chiudendo così l'anello.
Tempo compessivo per effettuare il giro 4 ore e 30 minuti.
Buone gite.


Data: 24/10/2012
Partenza da: Villarfocchiardo (To)
Quota partenza: 470
Dislivello: Complessivo 1030 m
Zona: Bassa Val Susa.
Difficoltà: E

14 Immagine(i), Inserita il 31/10/2012

Escursione al Gran Truc



Partenza da Ruata con il buio e gioco forza salita in direzione del colle Lazzarà lungo la strada.
Dopo il bivio per l'Eiretta, incomincia ad albeggiare ed è possibile effettuare un taglio del percorso seguendo i prati in direzione del colle.
Raggiunto il colle seguo il sentiero che percorre la cresta Lazzarà. Lungo il percorso incontro un primo bivio, segnalato con cartello, per il Lausun. Proseguo dritto, in salita, fino ad incontrare il bivio per l'alpe del Colletto e poco oltre, un secondo bivio per il Lausun. Da questo sentiero arriverò al ritorno.
Proseguo la salita sulla traccia diretta al Gran Truc e dopo aver raggiunto l'anticima in breve sono sulla panoramica vetta.
Dalla vetta discesa su tracce di sentiero sulla cresta che separa il vallone di conca Cialancia con il versante di Riclaretto. L'obiettivo è intercettare il sentiero che taglia il versante del Gran Truc e porta al Lausun. In corrispondenza di una spalla erbos lungo la cresta, ove è presente un ometto in pietra, trovo il sentiero, contrassegnato da tacche bianco - rosse, che mi riporta sulla traccia percorsa in salita.
A questo punto seguo a ritroso il percorso fatto all'andata fino al primo bivio incontrato in salita, il primo diretto al Lausun, ove sul versante di Pramollo scende una traccia di sentiero, segnata con tacche rosse, che transita nei pressi di un pilone in pietra per poi scendere alla località Piazzale Belvedere posta a quota 1460 m, nei pressi della borgata Eiretta.
Al piazzale giunge una sterrata che seguo in discesa fino a poco oltre la borgata Abeouroou ( nome copiato tale e quale dal cartello local) ove, sulla destra, si stacca la bellissima mulattiera selciata che scende a Gardalin e poi prosegue fino a Bocchiardi giungendo poi a Ruata.

Importante ricordare che il tratto di percorso dall'Eiretta a valle presenta, nei punti caratteristici, delle tabelle esplicative sui toponimi del luogo e sulle vicende storiche che li hanno caratterizzati.

Buone gite.

Data: 20/10/2012
Quota max: 2366
Partenza da: Pramollo borgata Ruata
Quota partenza: 1124
Dislivello: 1242
Zona: Pramollo - Pinerolo (To)
Difficoltà: E

20 Immagine(i), Inserita il 22/10/2012

Giro Balmafol, colle Croce di Ferro, monte Palon e colle delle Coupe.



Piacevole escursione ad anello sui monti sopra a Chianocco sulla cresta che separa la val Susa dalla val di Viù.
Partenza lungo la strada che sale alle Combe, in corrispondenza di un tornante posto a quota di circa 1360 m nei pressi del quale transita il sentiero che sale a Balmafol.
Raggiunta quest'ultima località il sentiero prosegue in direzione del colle della Croce di Ferro.
Nei pressi del colle sono presenti due edifici, uno fatiscente che era, nell'estate del 1944, il comando della formazione Stellina, gruppo partigiano di Giustizia e Libertà operante nella val di Susa.
Il secondo edificio, completamente ristrutturato, prende il nome di Capanna Ravetto, dotata anche di locale invernale ovviamente sempre aperto agli escursionisti in transito..
Dopo la salita al vicino monte Palon, la cui vetta è posta a quota 2965 m ed raggiungibile con un facile sentiero che corre lungo la cresta spartiacque, il giro prosegue in direzione del Colle delle Coupe.
La traversata avviene lungo un bel sentiero balcone che si affaccia quasi interamente sulla val di Susa fatto salvo l'ultimo tratto, in discesa, poco prima dell'arrivo al Colle delle Coupe.
Da quest'ultimo discesa su un facile sentiero fino all'alpeggio Le Druge e poi alternando alla strada la vecchia mulattiera rientro al punto di partenza.

Buone gite.

Data: 10/10/2012
Partenza da: Strada Chianocco- Molè - Combe tornante a quota 1360 m
Dislivello: 1610 m complessivi
Zona: Bassa Val Susa - Chianocco
Difficoltà: E

21 Immagine(i), Inserita il 15/10/2012

Giro al monte San Giorgio.



Il monte San Giorgio, per ragioni logistiche, rappresenta una comoda possibilità di fare una camminata quando non ho molto tempo a disposizione o non voglio affrontare trasferimenti eccessivi visto anche il costo del carburante.
Nella gita odierna partenza direttamente da Piossasco e poi seguendo la via Cellini fino ad ove inizia il sentiero che, passando ben lontano dalla vecchia cava a rischio di frane. sale a San Valeriano.
Raggiunto San Valeriano, dopo una breve discesa, trovo la strada sterrata che sale alla vetta ed oltrepassata la quale inizia il sentiero ripido e divertente che sale lungo la cresta est e che seguo fino in vetta.
La gita prosegue con la discesa fino al colle della Serva e di quì breve risalita al monte Rocas, il dirimpettaio del San Giorgio.
Discesa al colle del Pre ove il sentiero confluisce nella strada che porta alle prese di Sangano. Seguendo la strada per un breve tratto, in direzione delle Prese, sulla destra si stacca un sentiero, poco battuto, che porta al cippo degli Alpini sulla strada di salita alla vetta del San Giorgio.
A questo punto discesa a valle lungo la sterrata fino a San Valeriano e poi seguendo il percorso di salita rientro al punto di partenza.

Buone gite .


Data: 7/10/2012
Partenza da: Piossasco (To)
Dislivello: 690 m complessivi
Zona: Comune di Piossasco
Difficoltà: E

4 Immagine(i), Inserita il 11/10/2012

La punta Costabruna passando dai colli Vallette e del Vento.



Escursione nel vallone del Sangonetto in direzione della punta Costabruna, passando, in salita, dal colle delle Vallette e scendendo poi al colle del Vento.
Occorre segnalare che il consueto punto di parcheggio delle auto in borgata Tonda non è più raggiungibile a causa del divieto di transito ai non residenti ed occorre lasciare l'auto poco più a valle.
Nella gita ho percorso il sentiero che sale in direzione del colle del vento passando per le borgate Dogheria e Sisi fino al bivio per l' alpe di Giaveno.
Lasciata la traccia diretta al colle del vento ho proseguito in direzione dell'alpe di Giaveno Inferiore e poi Superiore. Superato l'alpeggio più alto tracce di sentiero contrassegnate con tacche sbiadite conducono prima la lago superiore o lago blu e poi al colle delle Vallette, intaglio posto tra le punte Pian Real e Costabruna.
Questo tratto di percorso si svolge lungo un vallone poco battuto dagli escursionisti ma comunque molto bello e merita una gita.
Dal colle in breve raggiunta la vetta del monte Costabruna.
Se non si volesse raggiungere la punta è possibile seguire un percorso che a mezza cota sul versante della val Sangonetto raggiunge direttamente il colle del Vento.
La vetta del Costabruna è un punto molto panoramico in particolare sulle cime che vanno dalla Cristalliera al Villano, poste di fronte, nonchè sul vallone che sale dal rifugio del Gravio.
Raggiunta la cima proseguo la gita seguendo tracce di sentiero in discesa fino a raggiungere il vicino colle del Vento.
Da quest' ultimo colle seguendo il sentiero che scende nel vallone del Sangonetto raggiungo la cappelletta dell'alpe di Giaveno fino a ritrovare il sentiero percorso in salita che utilizzo per il rientro.

Buone gite a tutti.

Tempistiche:
Tonda a colle Vallette circa 2 ore e 40 minuti
Colle delle Vallette - punta Costabruna 15 minuti
Punta Costabruna - colle del vento 15 minuti.
Discesa dal colle del Vento : 1 ora e 50 minuti.


Data: 27/09/2012
Quota max: 2401
Partenza da: A valle della borgata Tonda - prima del divieto di transito ai non residenti.
Quota partenza: 1130
Dislivello: 1271
Zona: Valle Sangonetto
Difficoltà: E

21 Immagine(i), Inserita il 29/09/2012

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