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Chaberton per Batteria Alta



meta alpinistica per Francesca in questa estate a Monginevro sarà la vetta dello Chaberton passando per la storica via normale da Batteria Alta.
Partenza mattutina per ridurre al minimo la cottura saolare tipica di questi giorni e via!
Il sentiero bello ripido porta rapidamente alla sella erbosa appena sotto le fortificazioni di Batteria Alta, poi seguiamo l'evidente traccia a mezzacosta che si insinua nel Petit Vallon..
Siamo soli e questo non mi dispiace, visto che il pericolo di queste vie siamo soprattutto noi umani muovendo tutti i detriti..
Per il disagevole traverso su pietraie, iniziamo a legarci corti e casco obbligatorio!
Finalmente siamo alla base della paretina che offre subito le difficoltà maggiori con passi di II, quindi allungo la corda e procediamo i conserva protetta.
Più avanti è un continuo avanzare su detriti e roccia poco sana, quindi procediamo con passo felpato!
Giunti alla forcella, un passaggio un pò atletico ci consente di raggiungere l'ultima parte di salita ed è felicità appena superati gli ultimi tornantini, appare la spianata del forte sommitale!!
Francamente pensavo che la salita fosse più facile e comunque poco più di un'escursione dove usare un pò le mani.. ma probabilmente mi sto arrugginendo io, non più abituato agli 'sfasciumi alpinistici'
Brava Francy che così, si è guadagnata una 'rilassante' discesa lungo il classico sentiero di salita!!

Data: 11-08-2012
Quota max: 3131
Partenza da: Claviere
Quota partenza: 1760
Dislivello: 1371
Zona: Alta Valle di Susa
Difficoltà: F+

16 Immagine(i), Inserita il 21/08/2012

Monte Bianco!



Dopo una stagione sciistica un pò scarsa di emozioni, finalmente un bel recupero con questa idea nata per caso, in ufficio, con un giovane e forte collega di poco più di vent'anni: Federico 'Foxy'!
Giovane, ma già esperto alpinista, climber, ghiacciatore, torrentista, ecc. ecc..
Il compagno ideale per una puntatina sul Bianco.. Direttamente alla vetta!
Si tratta solo di decidere quando..
Visti gli elevati costi della gita, non possiamo toppare.. Alla fine decidiamo per andare martedì su mercoledì: due giorni di ferie per un bivacco in tenda sul plateau direttamente sotto lo scudo dell'Aiguille du Midì!
Viaggio eterno in auto.. Traforo.. Parcheggio ..a pagamento pure questo! 14 € ..azz!!..coda in biglietteria, coda di attesa in funivia, salita inscatolati come sardine.. Sembra di essere in un circo con gli animali: NOI!
Poi fuori dalla grotta di ghiaccio, il morale sale decisamente e finalmente siamo liberi sul ghiacciaio!!
Sotto un bel sole allestiamo il nostro tranquillo bivacco non invidiando affatto la bolgia del rifugio Cosmiques, poco distante..
La serata passa tra un abbiocco e l'altro.. Foxy invece se la dorme anche per 3-4 ore di fila!
Il collaudo della mia Salewa Micra (NON da ghiacciaio) è superato!
Sveglia alle 1:20, poi preparativi in tenda con acrobazie per evitare la condensa, mentre fuori è tutto gelato: bene!
Alle 2:20 ci avviamo in direzione di un lungo serpentone di luci frontali che sale lentamente sul Tacul.
Raggiungiamo e superiamo diverse cordate. Ci sentiamo bene e teniamo un buon passo.
Ancora al buio si scende verso io Maudit e iniziamo la risalita fino al ripido pendio del Col del Mont Maudit dove arriviamo all'alba.
Anche qua riusciamo a districarci dal collo di bottiglia delle cordate davanti, grazie alla corda da 60mt e due picche a testa: facciamo una variante a sx del classico passaggio e Foxy supera in un sol tiro i 50 mt di neve dura.
Lo raggiungo in cresta e poi iniziamo la lunga discesa a mezzacosta verso il colle della Brenva!
Finalmente facciamo una bella pausa di mezz'oretta, poi ripartiamo verso la lunga e facile dorsale fino alla vetta.
Gli utlimi 300mt non passano più.. Conduco io con un ritmo lento ma costante..
Alle 9:30 siamo sul tetto d'Europa!!
Tempo splendido e panorama a 360 gradi!
La quota si fa sentire e iniziamo velocemente a scendere..
La discesa dal Col del Mont Maudit è più problematica del previsto a causa delle numerose cordate che stanno ancora salendo nonostantela tarda ora!!
Con die calate, una doppia (troppo corta!) e disarrampicando un pò, siamo fuori dalle difficoltà!
Il resto è una faticosa camminata a ritroso, risalendo alla Spalla del Tacul e poi finalmente giù a bomba verso la tenda e mezz'oretta di riposo!!
..Non troppo perchè oltre a disfare il campo mi attende la penosa salita della cresta dell'Aiguille du Midì.
Foxy scendendo di quota si è ripreso.
Io sono a pezzi.. mal di testa e tanta sete..
Ancora l'ultima fatica di districarsi tra Cinesi in kway e souvenirs, poi finalmente si scende a Chamonix.
Ci attende ancora il lungo viaggio verso Genova..
..E domani alle 5 sveglia per le ferie a Malta!!!

Data: 4-7-2012
Quota max: 4810
Partenza da: Chamonix
Quota partenza: 3532
Dislivello: 1450
Zona: Alta Savoia
Difficoltà: PD

24 Immagine(i), Inserita il 11/07/2012

Tour de la Tsa ...più o meno!



Per sabato, studiando un pò le condizioni della neve dei giorni scorsi e incrociando tutti i vari meteo regionali, la decisione è abbastanza scontata: gita nelle Alpi Graie o Pennine (quindi Valle d'Aosta per comodità..) e expo rigorosamente a sud!
Chiamo Stefano, il mio testimone di nozze, e gli propongo una gita in Valpelline, nella conca di By: la Tete du Filon, 1700mt di dislivello...
..Troppo lunga! Ma Stefano ha già in mente un percorso poco battuto in Valpelline: la Tour de la Tsa da sud!!
All'appuntamento al casello di Alessandria ovest siamo in sei a -11°C
Durante il viaggio le temperature oscillano fino ai -13°, ma al parcheggio del villaggio Chez Chenaux il freddo è sopportabile.. sarà la carica iniziale, sarà l'assenza di vento, comunque iniziamo a battere traccia nel bosco ed usciamo sugli ampi pascoli soprastanti che abbiamo addirittura caldo!
La neve invece si preannuncia una goduria! 30cm di polvere leggera!
Si continua a salire alternandoci a battere la faticosa traccia fino alla vista della nostra meta.. o almeno così ci sembra..
Puntiamo all'evidente canale a destra della croce di vetta, ma a Stefano non torna con la descrizione della gita.. vabbè si và!
Il pendio si raddrizza e alla fine dobbiamo salire a piedi gli ultimi 100mt fino ad una selletta.
Decisamente troppo ripido (> 40°) per la descrizione della gita, ma io salgo volentieri, pregustandomi le curve saltate che daranno un pò di brio alla discesa!
La croce di vetta è a 20mt, ma difesa da una cornice enorme e qua la neve non è il massimo..
Rapido cambio sulla scomoda selletta e, a turno, scendiamo i primi delicati metri del canalino.. Io per primo, 'bonifico', portando via la neve recente umidificata e lasciando scoperto lo strato sottostante bello duro.. Gli altri dovranno scalettare e derapare di più..
Il resto della discesa sono 1200mt di farina da sogno, tutta per noi!!
Per me una delle più belle gite mai fatte: sole, freddo, polvere, pendii vergini... Il paradiso dello scialpinista!!

Data: 04-02-2012
Quota max: 3058
Partenza da: Chez Chenaux (Bionaz)
Quota partenza: 1700
Dislivello: 1358
Zona: Valpelline
Difficoltà: BSA (variante ripida OSA)

35 Immagine(i), Inserita il 07/02/2012

Viaggio di Nozze in Perù: Cima Valluna (5686m)



Con immenso ritardo, trovo finalmente il tempo per raccontare brevemente il nostro insolito viaggio di Nozze!
Tre settimane abbondanti per gironzolare nel Perù (voli compresi): turismo classico, naturalistico e alpinistico insieme!
Per la parte turistica, beh.. non posso aggiungere niente altro a ciò che si vede sui documentari, su internet, se non che occorre andarci di persona.
La parte stravagante del viaggio sono stati gli 8 giorni in mano alla famiglia Roca (www.incaroca.it), sopratutto con Cesar Roca che ci ha introdotti nel Perù non conosciuto dai turisti: sul suo fuoristrada attorno alla Cordillera Blanca!
Abbiamo toccato villaggi di gente povera, ma fiera ed orgogliosa, sempre pronta ad un sorriso o ad una benedizione in Quechua..
Abbiamo visto la grande opera dei volontari italiani di Padre Ugo.. Io ho addirittura usufruito delle cure dell'ospedale di Chacas, voluto proprio da Padre Ugo Censi affinchè 'anche i poveri potessero ricevere le cure dei ricchi'.
Cesar ci ha comunicato l'amore profondo che lo lega a questa terra, ci ha ospitato nella sua casa di Yanama, ci ha mostrato le vette della Cordillera, ci ha condotto in piccole valli 'private'.
Lui ed i suoi fratelli sono guide alpine / andine. La cordillera è un terreno di gioco che ha ancora moltissimo da regalare ad alpinisti ed escursionisti.
Cesar ed Edgar Roca hanno scelto per noi la cima Valluna; 5686 mt su terreno glaciale abbastanza facile che segue una notte in tenda a 4900 mt!
Così martedì mattina 18 Ottobre siamo in cinque sul pick-up di Cesar: Francesca, io, Cesar, l'altra guida Marco ed Eimer, fratello di Marco ed aspirante guida.
Dato che è pur sempre un viaggio di Nozze, i nostri amici si prodigano di farci trovare tutto confortevole e quindi, si caricano come sherpa per portarci pure la tenda e tutti i viveri!
Dopo 3 ore di salita arriviamo al campo morena a 4900 mt quando Eimer e Marco avevano appena finito di montarci la tenda e srotolato i materassini!
Il servizio cinque stelle procede con the caldo e abbondante cena!
Sveglia alle 1h30 e partenza alle 2h00.. Cesar è prudente e vuole che saliamo con calma..
La quota si fa sentire solo se compiamo sforzi violenti, per il resto saliamo con calma e senza pause. Per fortuna sono 15 giorni che facciamo turismo tra i 3000 e i 4000 e questo ci ha acclimatati anche senza camminate o trekking!
Sempre nella notte fonda e gelida, saliamo sul ghiacciaio difeso da una breve seraccata e proseguiamo su terreno facile.
Alle 5 mancano ancora 2 ore alla vetta e siamo a quota 5400, il terreno diventa più tecnico in quanto ad ottobre, l'innevamento è scarso e i crepi fanno bella mostra di sè!
Francesca è contenta così e preferisce tornare con Cesar. Può esserne fiera e farà la scelta giusta!
Io dopo uno 'sguaraus' intestinale (forse uno dei più alti del mondo), mi ripiglio e decido di proseguire con Mario!
Le condizioni non sono proprio da 'F'.. Saltiamo un crepo di un metro, un bel ponte di neve sottile, un muretto verticale e un traverso su ghiaccio, poi finalmente la bonaria calotta sommitale del Valluna!
Siamo in anticipo sui tempi e sto bene.. sono un pò preoccupato per la discesa, ma alle 7 la neve è ancora bella dura e scendiamo rapidamente senza problemi!
Alle 8 siamo già al campo dove ci godiamo il sole mattutino e ci rifocilliamo, poi iniziamo tranquillamente la discesa all'auto.
Quasi al termine del ripido sentiero purtroppo Francesca scivola e si procura quella che solo pochi giorni fa si è rivelata essere una forte distorsione del ginocchio, ma il dolore faceva presagire a qualcosa di rotto..
Nonostante tutto, facendo ampio uso di ghiaccio e antidolorifici, riusciamo a concludere il nostro viaggio rispettando il programma, visitando anche l'oasi naturalistica di Paracas e le Isole Ballestas, nell'Oceano Pacifico.
Un viaggio veramente intenso e ricco di emozioni!!

Data: 19-10-2011
Quota max: 5686
Partenza da: Valle Llaca
Quota partenza: 4350
Dislivello: 1336
Zona: Cordillera Blanca (Perù)
Difficoltà: F 'Peruviano' (AD- Francese..)

23 Immagine(i), Inserita il 01/12/2011

Chardonnet: 2 giorni di scalate, di appuntamenti con amici vecchi e nuovi!



'gbona day'.. Bello! Mi piace la definizione di Enrico!
L'idea nasce dal voler festeggiare in modo originale il mio prossimo matrimonio di sabato 1 Ottobre con Francesca!
Non lo chiamerei un addio al celibato, bensì un ritrovo aperto a tutti gli amici che hanno una passione comune nel cuore: Montagna.
Libertà per tutti! ..Io ho solo pensato all'organizzazione, alla prenotazione in rifugio e all'alcool ...pardon! Per l'alcool occorre un doveroso ringraziamento al padre di Francesca per il vino rosso di produzione propria!!

Primo ritrovo ad Alessandria da dove partiamo alla volta della Val Susa, passando da Monginevro per arrivare successivamente a Nevache e l'alta Val Clarée.
Siamo in cinque: Dario, Gianluca, Andrea, Erika ed il sottoscritto.
Erika, un'amica di Dario e Gianluca, addirittura si è già fatta 150km supplementari da sola, partendo da Crema per raggiungerci!
Appuntamento con Enzo e Alda al campeggio di Fontcouverte e la compagnia di scalata è al completo!
Al rifugio confermiamo la mia prenotazione, abbandoniamo il superfluo (compreso vino e genepi ) e ci dirigiamo alla prima torre del Queyrellin per distribuirci sulle vie di arrampicata.
La giornata scorre serena, calda e in totale rilassatezza. Le vie sono abbastanza sostenute, ma corte, protette bene e su un calcare spaziale!
Siamo tanto rilassati che quasi quasi mi dimentico dell'altro appuntamento!
Mi fiondo giù per il sentiero ed arrivo al rifugio dove trovo ad attendermi tutti gli altri amici con relative famiglie e bimbi!!
Enrico e Monica; Emilio e Susy, Andrea e Mirella, Alberto e Patrizia!
Iniziano così i primi brindisi ..e se ne vanno due di nero e una di bianco
Dopo foto ed abbracci, le famigliole scendono a valle e nel frattempo arrivano alla spicciolata i soci di arrampicata con la gola arsa dal sole e dalla brezza! Continuiamo così una lauta merenda che culminerà nella cena in rifugio!
Una notte con un plenilunio da antologia, ci separa da un'altra giornata calda e soleggiata, dedicata all'arrampicata 'plaisir' sulla struttura del Pavé.
Si scala senza patemi, in rilassatezza e su vie dalle difficoltà contenute, per permettere anche al sottoscritto di riprendere confidenza da premier de cordée!
Di ritorno ci concediamo una lunga sosta con i piedi a bagno nel ruscello e poi siamo nuovamente nel pratone davanti al rifugio, dove diamo fondo alle ultime provviste e al vino che ormai è agli sgoccioli!!
Ci raggiunge anche Alberto Tala in MTB, di ritorno da un mega-tour dei Cerces in giornata! Un'altra occasione per brindare con una birra del rifugio gentilmente offerta da Gianluca.
Ci concediamo ancora un caffè e poi ahimè, ci tocca scendere.. C'è il lungo viaggio di ritorno da considerare!
Un abbraccio con Enzo e Alda e si ritorna ad Alessandria.. Beh.. per Erika non è ancora finita: la attendono altri 150km fino a casa dove giungerà sana e salva

Per me il piacere è stato quello di aver radunato così tanti amici ed aver fatto da anello di giunzione per farli conoscere tra di loro..
PS: Attendiamo una via scalata dalla cordata dei coscritti Enzo-Dario

Ringrazio tutti gli intervenuti per il calore dimostrato e per il clima di festa che abbiamo creato!

E' mancata solo la mia dolce Francesca che si è sacrificata restando a sbrigare gli ultimi preparativi e seguendo i lavori alla ns futura casa.
La mia gratitudine va alla persona che amo e con cui voglio passare il resto della mia vita!

PS: le foto sono una scelta dei servizi fatti da Andrea, Enzo e dal sottoscritto!

Data: 10 e 11 Settembre 2011
Quota max: 2230
Partenza da: Campeggio di Fontcouverte
Quota partenza: 1880
Dislivello: vario
Zona: Alta Val Claréè (Cerces)
Difficoltà: da D+ a TD+

52 Immagine(i), Inserita il 14/09/2011

Primo Maggio al Petit Rochebrune



Con Francesca programmiamo 5 giorni a Monginevro per riprendere possesso del monolocale lasciato in affitto tutta la stagione invernale.
Dopo un mercoledì di grandi pulizie , ci facciamo qualche giorno di riposo, ma il maltempo imperversa quasi sempre..
Venerdì tentiamo un rapido e ripido tentativo allo Chenaillet per il suo canale centrale, ma dopo aver sprofondato parecchio a causa di uno scarso rigelo ed essereavvolti nella nebbia, rinunciamo saggiamente.. Non prima di aver trovato un residuo bellico apparentemente intatto ed inesploso!
Probabilmente la valanga di fondo lo ha trascinato giù da u canale laterale..
Foto della bomba, foto panoramica del luogo e denuncia alla Gendarmerie.. Non si sa mai!!
Domenica finalmente il miglioramento tanto atteso!!
Decido per vedere la neve da Les Fonts: raramente la strada è praticabile in questo periodo; generalmente quando si può arrivare in auto, anche l'innevamento è al lumicino..
Oggi invece i versanti nord e ovest sono in ottime condizioni, e lo testimonia il grande afflusso di scialpinisti Italiani e Francesi.
Alle 7h45 Ci incamminiamo sci/ciaspole in spalla e dopo 15' siamo già sulla neve!
Salita comoda e rapida su una moquettes di neve liscia, ma 'grippante'!
I pendii sono dolci, ma vedo di aggiungere qualche 'variante con brio', un pò eccessive per le ciaspole di Francesca, che deve passare a picca e ramponi.
La neve è bella dura e terrà i ramponi fino in cima!
Dopo due luuunghi traversi arriviamo sulla cresta finale!!
Già mi pregusto una discesa su neve da commozione..
Rapido cambio e inizio la discesa sul primo pendio sostenuto, su una crosta portante divertente!
Francesca sempre con i ramponi con cautela, perde quota traversando e, dove possibile, tagliando per la massima pendenza!
Dopo la neve diventa perfetta! Maturata il giusto, regala curve da antologia! Tutti gli scialpinisti corrono a godersi i pendii! C'è spazio per tutti!
Francesca fa doppia fatica, ma la neve tiene bene e continua speditamente ramponi ai piedi!
Ci prendiamo un pò di pausa al sole e rimaniamo gli ultimi a godere di questi spazi immacolati, assolati e silenziosi in completa solitudine!
Concateno curve su curve su ottimo firn fino in basso! Incredibile! Sono le 14 e la neve cede appena!!
Anche Francesca inizia un pò a sfondare: cambio configurazione calzando le ciaspole per gli ultimi 100mt di dislivello, poi via tutto e rientro a Les Fonts sotto un caldo sole primaverile
Giornata intensa (7 ore di gita), ma bellissima!
Grande Francesca che ha fatto doppia fatica ed è stata rapida!! Troppo comodo avere gli sci!!

Data: 01-05-2011
Quota max: 3083
Partenza da: Les Fonts
Quota partenza: 2050
Dislivello: 1033
Zona: Queyras
Difficoltà: MS/BR

28 Immagine(i), Inserita il 02/05/2011

Il lungo viaggio al couloir de la Clapiere. Tour del Grand Galibier



Ancora qualche variabile che non è al suo posto e domenica, nonostante il giorno deciso libero, mi ritrovo solo.
I progetti mi ronzano in testa da qualche giorno, tutti obiettivamente troppo ambiziosi da fare in solitaria.
Alla fine propendo per la zona Lautaret, dove mi sento un pò 'a casa' e questo mi tranquillizza. Poi il Couloir de la Clapiere è un sogno da molti anni e venerdì lo hanno trovato in buone condizioni!!
Parto da casa presto.. troppo presto!! Alle 6h00 sono al tunnel dul Rif Blanc per vedere di salire al Col Termier.. ma 'vedere' è una parola grossa! Attendo che albeggi e intanto mi demotivo un pò.. Forse è meglio qualcosa di più corto al Combeynot..
Alla fine via! E la decisione viene premiata in quanto mentre sto per partire sci sullo zaino, parcheggia vicino il simpatico Sébastien che viene da Grenoble proprio per questo giro!
Un compagno inaspettato, cortese e decisamente in gamba!! In discesa sarà sempre lui a fare la traccia migliore!
Verso i 2300 calziamo gli sci e alle 9h00 passiamo sotto la Tour Termier con le sue mitiche vie di arrampicata e siamo sotto il Col Termier, decisamente magro.
Secondo cambio di configurazione e superiamo l'esile striscia di neve con un breve tratto di misto e siamo al colle!
Ora di nuovo in sci per il vallone sospeso che dai 2900 porta ai 3200 del Grand Galibier.
Arriviamo all'ingresso del tanto sospirato couloir alle 10h00, ma temo sia prestino, così a piedi, percorriamo l'aerea crestina della cima Ovest del Grand Galibier.
Mentre scendiamo, ci raggiunge un grupetto di Francesi che scambiano qualche parola con Sébastien.. Io non ci capisco nulla, ma annuisco 'Ouì, ouì..'.
Sébastien apre le danze su farina pressata super. Lo seguo a distanza di sicurezza.
Siamo sui 45° che per un centinaio di metri non mollano. Per fortuna il canale è decisamente largo e si può scegliere la linea migliore.
La parte mediana e quella inferiore presenta neve un pò lavorata dal vento, ma qui i miei Legend si fanno sentire e di prepotenza spaccano ogni increspatura fastidiosa! Yeaaah!
Sébastien sempre davanti sceglie le zone migliori, poi facciamo l'errore di stare troppo alti verso sx, mentre sarebbe meglio continuare sui pendii sottostanti.
Tra sprofondamenti, dry-skiing su pietre e terra, tagliamo il più possibile e perdiamo quota fino a 2200 circa.
Io finisco nell'ennesimo tombino e rimango attardato.. Quando Séb è di nuovo in vista, assai lontano, gli faccio cenno di proseguire.. Io devo assolutamente riposare.. Sto cuocendo lentamente!
Confrontando i materiali, penso di aver dietro circa 5 kg in più del mio socio!! AZzz!
alle 12, lentamente mi avvio nel luuungo vallone nord che conduce allla Pointe de la Tete Noire e al Col du Clot Julien, che dovrò attraversare per tornare nella Valléè de la Guisane e all'auto.
Il sole è implacabile e la risalita è penosa per me.. Mi ripaga l'ambiente completamente solitario (Séb è solo più un puntino davanti a me) e la neve ancora dura, molto scorrevole, non fosse per le enormi valanghe scese dalla costa del Grand Galibier che sono malagevoli da attraversare.
Mi trascino al colle a quota 2780 e sono le 14!
Ancora 5' di pausa e poi giù sul lato sud! Chissà che polentone!!
Inaspettatamente trovo ancora dei tratti di neve che tiene bene, ma le gambe sono alla frutta e mi fermo spesso per rifiatare. a quota 2300, ultimo cambio di configurazione e sci in spalla, arrivo finalmente all'auto alle 14h45, esattamente 8 ore dopo la partenza!!
Il giro è bellissimo e il Couloir de la Clapiere è molto estetico e di grande soddisfazione.. Andrebbe fatto con temperature più basse per godere appieno di tutti i tratti nevosi.
Perdonami, Enrico, ma almeno non ti romperò più le scatole proponendoti di scenderlo!!

Data: 10-04-2011
Quota max: 3228
Partenza da: Tunnel du Rif Blanc
Quota partenza: 1933
Dislivello: 2000
Zona: Valléè de la Guisane (Hautes Alpes)
Difficoltà: 4.3 E2

22 Immagine(i), Inserita il 13/04/2011

Monte Aiona di Val d'Aveto



Far coincidere i pochissimi giorni liberi con meteo, neve sicura e soci disponibili, ormai è pura utopia..
Troppe variabili necessitano per l'equazione della 'D'iscesa di soddisfazione!
Così in questo sabato di condizioni eccezionali per la neve, mi ritrovo solo.. So che il gruppo di punta di ripidisti 'punta' a mete troppo difficili e faticose, quindi me ne vado da solo nell'Appennino Ligure / Piacentino a vedere le condizioni del monte Aiona.
Mi manca un pò l'entusiasmo dell'amico Andrea Casarino, impegnato a scalare ad Albenga, ma oggi va bene anche così..
Un via di mezzo tra voglia di esplorazione ed il relax di una parete che conosco e che ho già sceso, ma soprattutto il silenzio e la lontananza dal chiasso delle gite classiche dove ormai ogni weekend sei in coda in salita come al supermercato e in discesa devi fare a gara per godere di qualche metro di neve non arata... (Mountain comprenderà molto bene! )
Per la gita, che dire.. Neve trasformata bellissima in due canalini che ho scelto tra una decina di possibilità, oggi un pò più difficili a causa dell'innevamento inferiore a quello degli anni scorsi.
Relax senza orologi e solo il rumore della natura.
Relax per lo spirito, ma con un pò di emozioni per l'ingresso del primo canalino: decisamente più hard degli anni scorsi e anche per la neve duretta del secondo canalino.
Poi vado a curiosare dal basso anche il versante nord-ovest. Bello! alle 11 è in ombra e la neve ancora decisamente dura!
Se ci fosse Andrea, gli avrei proposto la terza discesa della giornata, ma oggi sono abbastanza pago e un pò stanco..
Faccio qualche foto alla parete che potrebbe tornare utile in futuro, poi sole e panino prima del lungo rientro all'auto.

Data: Sabato 28 Marzo 2011
Quota max: 1692
Partenza da: Casa Forestale del monte Penna - Santo Stefano d'Aveto(Genova)
Quota partenza: 1392
Dislivello: 600
Zona: Appennino Ligure-Piacentino
Difficoltà: 4.2/E3

13 Immagine(i), Inserita il 28/03/2011

Mongioie per il canale delle Scaglie



Ho questo spazio per organizzare una gita con gli sci, ma le condizioni in giro sono pessime per scivolare decentemente..
E' la situazione migliore per rischiare! Un canale pieno sud, un pò ripido per consentire al sole magior azione sulla neve! Zona Mongioie??
Mi sembra un bel tentativo: posto per me nuovo e abbastanza isolato, con molteplici possibilità aperte da Schenone e scese anche da Giorgio Sborderzena.
Chi ingaggiare?
Tento di sedurre i ripidisti appenninici Andrea Casarino e Andrea Canepa in arte 'Kaneski'..
Abbocca solo il Kaneski
Sabato mattina appuntamento ad Ovada e procediamo per la variante Ligure, da Alessandria si rivela più rapida che la strada da Asti-Alba.
A parte il litorale ligure, le temperature oscillano tra i -6° e i -11°..
In compenso il cielo è limpido, ma a Viozene notiamo che anche il paesaggio è limpido.. neve: NADA!
Esigue lingue di neve salgono e si congiungono alle basi delle assolate bastionate calcaree delle Colme, Mongioie, Garbo ecc..
Con incrollabile ottimismo ci carichiamo gli sci in spalla e procediamo a piotte fino alle prime lingue continue, a circa quota 1700 dove passiamo direttamente ai ramponi! La neve è durissima e poi la pendenza aumenta, quindi..
Lasciati perdere i vari canali, ci inoltriamo nel canale che conduce al passo delle Scaglie.
Andrea traffica con il su clinometro: ...'30° gradi!!'.. Poi nei pressi della strettoia sommitale: '40 gradiiiiii!' Ma allora èSCI-RIPIDO!! Wow.. non ho mai capito dove finisca uno e inizi l'altro oppure se ci sia veramente un confine! (secondo me no)
Dal Passo raggiungiamo il Mongioie su neve crosta dura ventata, con un freddo intenso che neanche il bel sole riesce a compensare..
La discesa si rivela essere molto al di sopra delle aspettative!! Lamine tirate e vai di curve sul biliardo!!! Un pò fastidiosa la crosta dalla cima al passo; neve durissima ma liscia sul canale; lingue di neve sciabili fino a quota 1550!!
Poi 300mt di portage fino a Viozene.
Giornatona con mega-gita assolutamente insperata! A volte bisogna rischiare di fare buca...

Data: Sabato 18 Dicembre 2010
Quota max: 2630
Partenza da: Viozene
Quota partenza: 1245
Dislivello: 1385
Zona: Alpi Liguri
Difficoltà: BS..OS.. Boh?

27 Immagine(i), Inserita il 20/12/2010

Un Breithorn per iniziare!



Devo assolutamente testare il regalone che Francesca mi ha fatto per Natale, compleanno, ecc..
Domenica è la giornata concordata con tutti, trannche con il meteo beffardo!
Ritrovo al casello di Alessandria con l'Appenninista Andrea Casarino e la sua amica Simona.
Obiettivo sicuro: Cervinia e Plateau Rosà, poi si vedrà..
Mentre saliamo la Valtournanche, ci lasciamo la fastidiosa nebbia e pioggerellina alle spalle, poi al parcheggione, ci agghindiamo per bene con imbraghi, piccozze, sci, ramponi, corda, moschettoni, ecc.. Fa sempre scena!!
Non ci districhiamo facilmente nella bolgia dei postaioli per tre impianti, ma evitando di infilzare qualcuno ed evitando sventolate di sci in faccia, veniamo vomitati fuori dall'ultima cabinovia e finalmente siamo soliiiii!
Soli no proprio.. Il vento gelido ci accoglie subito e ci terrà compagnia per quasi tutta la salita!
Gli impianti sono chiusi e si sale tranquillamente..
Siamo in compagnia di Tala, Alberto e Mauri quindi il gruppo si allarga a sei agguerriti componenti!
Dopo il Piccolo Cervino, ci appaiono i Breithorn e, tralasciando l'occidentale che sembra tutto in ghiaccio ( ) traversiamo sotto il Centrale.
A dire la verità io sono sempre più attratto dalla linea tutta a destra, contro le rocce: la via Kaspar-Mooser, ma non mi fido delle mie condizioni, della condizione della neve e degli sci nuovi!
Alla fine decidiamo di salire al colletto e arrivare in vetta per cresta, lungo la normale. Andrea e Simona si fermano sotto il pendio più ripido, mentre io ed i tre Torinesi saliamo l'ultimo pendio che una neve maffa rende insidioso, nascondendo almeno un crepo..
Arrivati in cresta, la neve spazzata dal vento è dura, ma sicura!
Passeggiata in cresta poi veloce cambio e via!
Mauri trascina i due Alberti veloci in basso, io preferisco gli sci.. Visto che sono slegato, sono molto più sicuro sugli assi.
I nuovi Legend danno molta soddisfazione (grazie Enzo per la dritta!! ) !!
Raggiungo gli amici e via scendiamo inseguiti dalla puntuale perturbazione!
Goduria immensa sulle piste del Plateau, tutte per noi!
..Sulla pista del Ventina invece, massima attenzione ai siluri che da dietro, si lanciano come folli
A Cime Bianche le gambe non si sentono più.. Dovremmo scendere nela nebbia fino a Plan Maison, poi nella pauta e nel fango fino a Cervinia... Meglio altri 7 Euri di biglietto e scendere in funivia!!
Troviamo a Cervinia lo stesso clima di Alessandria: nebbia e pioggerellina.. Ci fa apprezzare ancora di più la finestra di sole sui 4000mt che abbiamo goduto!!


Data: Domenica 14 Novembre 2010
Quota max: 4141
Partenza da: Rif.Guide del Cervino
Quota partenza: 3450
Dislivello: 691
Zona: Valtournanche
Difficoltà: OSA

21 Immagine(i), Inserita il 15/11/2010

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