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Album Foto > Album personali > gbona 2234 immagini in 131 albums visti 242583 volte
Finalmente Lourousa!



Il 24 Aprile 2008 leggevo un entusiasta Enrico che descriveva la sua discesa dal Lourousa (http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=1532).
Il Lourousa è sempre stato tra i miei obiettivi ed a dimostrazione di ciò, ci avevo provato inutilmente sia nel 2009, sia nel 2012, fallendolo per errori di valutazione e di inesperienza.
Oggi finalmente posso anche io dire 'Finalmente Lourousa!!'
Che dire.. Quest'anno avevo quasi riposto gli assi in attesa della prossima stagione, quando l'arrivo dell'anticiclone africano mi fa tornare alla mente i consigli di Sborderzena: 'Il Lourousa va sceso in veste estiva..'.
Già pensavo ad un giorno di ferie per rischiare ed andare a vedere, sperando non fosse troppo svalangato.. poi un post su skitour sulle condizione di sabato 7: neve primaverile e liscia!
Deciso! Chiamo Giorgio per un ultimo suggerimento ed un invito ad unirsi (per lui sarebbe stata la decima volta o giù di lì..)
Per impegni di lavoro e temendo la perturbazione in arrivo, preferisco andare Giovedì anche se sarò da solo.
Seguendo i consigli di Giorgio, parto in giornata. Alle 6.30 sono in braghe corte e scarpe leggere alla partenza dalle Terme.
Salgo lento e tranquillo, appesantito dai Mythic Riders + scarponazzi pesanti sullo zaino, affatto preoccupato del caldo incombente, come invece, sono solito essere..
Al Lagarot, prendo l'ultima lingua di neve a quota 1950 e calzo gli sci.
Risalgo il pendio sotto al Varrone. Completa solitudine e ambiente selvaggio.
Sono quasi le 10. Al conoide cambio assetto ed inizio a tracciare dritto, su una neve un pò sfondosa.. uhmm.. speriamo bene per la parte alta!
Arriva il sole e la salita è abbastanza faticosa. Il colletto è sempre ben visibile, ma sempre irraggiungibile.
Passo gli isolotti sulla dx. Ogni tanto affondo più del dovuto, allora mi sposto a sinistra, dove la neve ha preso meno sole.
12.15 e sono fuori! 5 minuti per riprendere fiato e poi iniziano i preparativi per la discesa.
Parto da una placchetta appena sopra il colle Coolidge, vicino a delle rocce. Mi accorgo troppo tardi che la neve poggia su una roccia bella liscia abbattuta.. Vabbè.. Ormai son qua e la neve tiene bene..
Inizio le prime curve su neve morbida, facile, un pò faticosa perchè sfonda appena, ma sicura.
Parte alta da sogno.. Sfrutto le contropendenza di dx quando a sx sembra più molla. Ogni tanto parte una brevissima colata di neve bagnata superficiale, ma niente di che.
Il manto è praticamente liscio, ad eccezione di una trascurabile rigola centrale, facilmente evitabile o traversabile.
Sotto gli isolotti forse trovo la neve 'meno bella' di tutta la discesa, poi curvoni veloci nel conoide e sul pendio fino al Lagarot.
Da qui finalmente mi godo l'attimo: relax in totale solitudine prima di incamminarmi verso Terme.
Finalmente lascio che la soddisfazione mi pervada e mi sento nel luogo giusto al momento giusto.. Oggi nulla può essere più perfetto di così.
Gli ultimi anni il Lourousa è stato sceso da moltissimi scialpinisti che hanno preso fiducia grazie al Nuovo Mattino dello Sci, iniziato da Federico Negri, Enzo Cardonatti ed altri visionari.
Ciò avrebbe potute rendere il Canalun, privo di fascino, ma così non è..
A ricordamelo è stata la slavina del 4 maggio scorso che ha portato via Fabrizio e Daniele.
Oggi il pensiero è andato anche a loro.

Data: 12/06/2014
Quota max: 3220
Partenza da: Terme di Valdieri
Quota partenza: 1368
Dislivello: 1900
Zona: Val Gesso
Difficoltà: 5.2/E3

13 Immagine(i), Inserita il 15/06/2014

Cappadocia Tour 2014



Rieccomi a scrivere su LaFioca, dopo mesi di latitanza!
La verità è che la pigrizia ed il poco tempo a disposizione hanno sempre la meglio sulla voglia di scrivere qualcosa di nuovo.
Dopo la Norvegia nel lontano 2009, Francesca mi stimola la curiosità con questo bel tour proposto da Lyskam4000.
E così che ancora grazie alla mia dolce metà, partecipo con l'amico Renzo di Novi Ligure, ad uno ski-tour nel gruppo montuoso dei Tauri e Adagl, in Turchia.
Tutti i dettagli del programma li potete trovare al seguente link: http://www.lyskamm4000.com/Turchia scialp.htm
La scarsità di neve e due giornate di meteo bizzarro, ci hanno fatto deviare la prima giornata rispetto al programma.
Ambienti molto particolari che ricordano il calcare dei Cerces.
Neve complessivamente molto buona con predominanza di farina.
oltre alle cinque gite, il primo e l'ultimo giorno sono stati dedicati al turismo, alla scoperta della Cappadocia, con tanto di giro in mongolfiera!
Complimenti alla guida alpina che ci ha accompagnati, Marco Cunaccia, socio di Lyskamm 4000.

Data: 22/2 - 2/3/2014
Zona: Anatolia Centrale / Cappadocia
Difficoltà: mediamente tutte BS

55 Immagine(i), Inserita il 10/03/2014

Gran Paradiso - parete Nord, via Adami



Prima dell'anticiclone africano, che metterà la porola fine alla stagione sciistica, mi piacerebbe chiudere con qualcosa di grandioso e di soddisfazione (rapportato a me, ovviamente..).
In settimana saggio i potenziali compagni per una puntata al Gran Paradiso e alla fine i progetti e la disponibilità coincidono parzialmente con quelli di Enrico e Pasquale!
Venerdì sera parto da Genova alle 19 e ci troviamo alle 21 all'appuntamento al casello di Ivrea.
Carichiamo la Focus di Enrico con tende, zaini, sacchi a pelo, con l'intenzione di bivaccare qualche ora al parcheggio.
Salendo lo sconforto ci prende, notando che le nuvole si addensano e una pioggerellina ci accompagna fino a Pravieux
sono le 22:30 e ci rassegnamo a bivaccare incastrati in auto..
Dopo un buon riposo, alle 2:15 iniziamo preparativi con un'abbondante colazione e alle 3 ci incamminiamo alle sole luci delle frontali..
Si parla poco, ognuno immerso nella notte e nei suoi pensieri, al passo spedito quasi per lasciarci indietro la notte il prima possibile e raggiungere la neve e la luce.
Alle 5 siamo alla prima neve e calziamo sci / ciaspole.
La tenue luce dell'alba ci riscalda un pò e l'umore migliora! Appare la Nord! e il nostro percorso diventa chiaro!
continuiamo decisi fin sotto la terminale, dietro alle numerose cordate destinate alla Nord vera e propria e partite dal rifugio.
Noi invece siamo ben determinati a salira la via Adami, meglio innevata e soprattutto appena tracciata!
Picche, ramponi, due passi leggeri e veloci sopra le terminale e siamo in piena parete nord del Gran Pardiso!
Maciniamo veloci sulle tracce del solitario che ci precede. La pendenza è subito importante e non mollerà fino alla fine.
Neve dura, ma si sfonda bene con i ramponi.
Siamo all'uscita, io sono distrutto e raggiungo l'amico di Borgosesia che si è fermato poco sotto il colle per prepararsi a scendere con gli sci.
Enrico e Pasquale fedeli al programma proseguono fino in cima per effettuare la traversata dalla normale; io invece rimango per scendere con gli sci..
Un rapido saluto, 'in bocca al lupo' e ci dividiamo.
Qualche parola con il nuovo simpatico amico, attendendo l'arrivo di altri sciatori dal basso.
Alla fine siamo in quattro alla piazzola di partenza.. I dubbi sulla discesa sono tanti: la neve è dura e l'aria gelida la conserverà per tutto il giorno. Io preferisco muovermi: penso che aspettare oltre non cambi un granchè..
Prime derapate caute per saggiare la neve poi la prima curva.. continuo alternando derapate a curve, fidandomi solo delle lamine. La crosta non cede, ma per fortuna è abbastanza liscia e regolare. In ogni caso è vietato cadere: la pendenza è sempre sopra i 45°.
dopo i primi 100mt prendo più confidenza e riesco a rilassarmi di più! Poi spostamento deciso a sinistra per passare la terminale dove è ben chiusa..
FATTA!
E' andata! due parole con due bravissimi ragazzi di Milano scesi subito dopo di me e poi un pò di tregua a coscie e polpacci, rimasti in tensione per tutta la discesa!
Il resto è una divertente serie di curve su neve primaverile tendente al marcio,
Non ricordo molto del resto della discesa: i miei pensieri erano rimasti catturati in quegli istanti in parete, quando devi essere presente in ogni muscolo, in ogni tendine, consapevole di ogni movimento.. Una sensazione magica!
La neve è finita.. mi rilasso al sole, seduto su un masso. Sono le 11:30 e l'aria è frizzante in barba al caldo africano annunciato!
Prendo contatto con Enrico e Pasquale: stanno scendendo lungo la normale e ci vorrà ancora un pò: stanno facendo una traversata lunga e di soddisfazione!
Meglio, scenderò in tutta calma il sentiero, senza la fretta di dover rispettare dei tempi!
Alla fine ci riuniremo al parcheggio, e concluderemo la giornata con vino bianco, speck, pane e crostata!
Io mi porto a casa la soddisfazione di una discesa impegnativa anche se non fatta con stile impeccabile, ma grazie alla quale ho acquisito una maggior fiducia in me stesso.

Data: 15-06-2013
Quota max: 3850
Partenza da: Pravieux
Quota partenza: 1834
Dislivello: 2016
Zona: Gran Paradiso
Difficoltà: II / 5.2 / E4

22 Immagine(i), Inserita il 17/06/2013

Finalmente è couloir Davin!



Finalmente Davin!
Con il livello che c'è in giro, ormai il Davin può essere considerato una gita sociale del CAI .. ..Però personalmente ci tenevo da parecchio tempo e finalmente oggi le mie uniche tracce saranno su questa linea estremamente estetica!
Nasce tutto da un ripiego di un ripiego..
Dovevano essere due giorni allo Chabod, poi il meteo mi costringe ad anticipare e prendere ferie venerdì..
Doveva essere Les Agneaux dal Piaget.. poi ancora il meteo gelido e maffo, mi fa cambiare idea.
Rimango in costante collegamento telefonico con Scagliotti e Lurens che invece optano per una impegnativa salita del Pelas-Verney alla Breche Victor Chaud per poi scendere in sci / ciaspole nel vallone Clapouse.
Rinuncio al loro invito perchè sono più attratto da una discesa di soddisfazione.. e scendere il Pelas-Verney sarebbe decisamente sopra le mie possibilità!
Alle 5:30 inizio la scarpinata da Le Casset.. Nuove in arrivo!! Dannato meteo..
Freddo e nevischio mi accompagneranno un pò tutta la mattinata, ma la visibilità rimarrà ottima.
Arrivo fino al Lac de la Douche (1900) e calzo gli sci.
Risalgo il pendio nel bosco rado, fino alla piccola morena che separa il conoide svalangato del Davin.
Fin qui neve durissima e liscia come un biliardo..
Scendo a piedi una decina di metri su neve e terra ed entro nel catino sotto il fronte del ghiacciaio.
Il traverso verso sx per andare a prendere il canale è un pò ostico a causa delle rigole e vecchie slavine.. Meglio passare subito ai ramponi!
Procedo spedito, ma la neve fresca aumenta velocemente
Per progredire più rapidamente, in salita cerco di collegare vecchie placche gelate ricoperte da neve.
Sono quasi alla biforcazione delle due uscite, quando non ho speranza: ogni passo affondo ben oltre la coscia..
Sono solo in tutto il vallone e mi vengono dei dubbi sulla sicurezza, quindi decido di piazzolare e scendere da qua.
Mi godo una discesa tutta in farina, leggermente appesantita, ma sciabilissima, stando tutto a sx (faccia a valle). Tutte le placche sono evitabili.
Invece di scendere la parte bassa del conoide totalmente svalangato, riprendo il percorso di salita traversando a sx e risalendo a piedi la piccola morena.
Scelta azzeccata!! Da qui al Lac de la Douche sono circa 300mt di pendio che sembra un biliardo!! Tiro curvoni su neve dura, ma grippante e azzardo anche un breve slalom tra gli alberi ben distanziati!
Alle 11:40 mi concendo un pò di relax prima di iniziare la scarpinata fino a Le Casset.
Un senso di soddisfazione mi prende.. Anche se non sono uscito dal canale, sento che oggi ho fatto tutte le scelte giuste.
Essere solo in tutta la zona, in esplorazione senza avere notizie recenti del canale, vedere le mie uniche tracce sulla linea destra del Davin.. Beh, mi dà un infantile senso di realizzazione..
Maledetti noi, animi sensibili che abbiamo bisogno di queste emozioni per sentirci vivi!

Data: 24-05-2013
Quota max: 3000
Partenza da: Le Casset
Quota partenza: 1510
Dislivello: 1490
Zona: Hautes Alpes
Difficoltà: I/4.3/E2

15 Immagine(i), Inserita il 27/05/2013

Couloir 'Intimo' al Roc Noir de Combeynot



Oggi sarò al lavoro vicino (si fa per dire) a Monginevro e ..partendo molto presto al mattino ci scappa un canalino..
Opto subito per il Lautaret: ripido-rapido ottimale!
E' mia intenzione salire la Goulotte del Roc Noir del Combeynot, ma quando mi avvicino (rigorosamente con rampant), noto che tutta la zona è abbastanza svalangata e la Goulotte presenta un bel rigolone centrale.
Salgo o non salgo?
Vabbè sarebbe stupido scenderla, quindi salgo direttamente il couloir Intime, alla sx della Goulotte..
Questo alterna tratti svalangati di accumulo a piani di scivolamento.
Peccato che in ogni caso la neve sia durissima! Sui piani lisci, i ramponi mordono solo sulle punte centrale.
La pendenza non è eccessiva quindi salgo spedito.
Arrivo in cresta al sole: qualche foto delle condizioni in giro (mica male!!) e devo subito iniziare la discesa, tanto non posso premettermi il lusso d attendere che molli un pò..
Sono circa 250mt di curve saltate equilibrate e ammorbidite con i quadricipiti, che devono adattare lo sci a tutte le gobbette, dorsaline, rigolette e palle da slavina.. Per fortuna che i miei Mythic Rider ( -:pubblicità:- ) con le lamine affilate non mi tradiscono!!
Dal conoide all'auto invece è una goduria di curvoni veloci su neve appena rinvenuta che mi sparo in meno di 15 minuti..
Ah! oggi e domani è festa in Francia, quindi grande afflusso in zona!!

Data: 08-05-2013
Quota max: 3112
Partenza da: Col du Lauterat
Quota partenza: 2000
Dislivello: 1112
Zona: Hautes Alpes
Difficoltà: 4.1 - E1

20 Immagine(i), Inserita il 08/05/2013

Punta Gnifetti e pendio SudOvest



Inserisco con deplorevole ritardo questa gita fatta il 25 Aprile.. ultimo giorno bello prima di questa ondata d'instabilità meteo che sta condizionando pesantemente la fine della stagione..
Raccolgo l'idea di Renzo che per fare un pò di 'quota' mi propone il rifugio Margherita in giornata.
Alle 7 a Stafal mentre attendiamo il primo ovetto, siamo in buona compagnia: decine di scialpinisti che decidono di fare allenamento in quota, abbigliamento uguale al mio ..quando io vado a fare fondo! peso dell'attrezzatura.. pure!!
Impressionante come si siano specializzati i materiali da gara nello ski-alp!
Poco da dire sulla salita: giornata spettacolare con freddo solo dal colle Gnifetti fino in punta.
Un serpentone di gente che marcia a ritmi forzati e incalza i compagni a non perdere tempo.. Competitività allo stato puro!
..Che siano tutti incazzati a causa dell'annullamento del Mezzalama!?
Vabbè.. Per tentare di differenziarmi dalla massa, addocchio il pendio sud-ovest della Gnifetti.. chissà le cndizioni.. Uhm.. Uhm..
Sta di fatto che in cima io mi porto pure gli sci!
Poi vedo partire un tizio lungo la cresta e poi lo vedo sparire nel pendio!
E allora lo seguo!
Trovo circa 200mt di bel ripido tranquillo sempre sopra i 40° su neve crostosa che sfondava leggermente.. Poi lascio correre veloci gli sci sulla terminale parzialmente coperta e sono al colle Sesia, ad attedere Renzo che sta scendendo dalla normale.
Bella soddisfazione! Solo in due su questo pendio, mentre duecento persone sul pistone classico!
Il resto della discesa è stato un seguire la pista del Mezzalama fino a Gressoney:
prima su crosta cedevole sciabile poi su polentone umido sfondoso, pericoloso per le ginocchia.
Complessivamente 2700mt di discesa da controllare e abbsatanza fisica!
Grande giornata!!
..In attesa che il meteo si sistemi per riuscire a scedere ancora qualcosa!

Data: 25-04-2013
Quota max: 4554
Partenza da: Punta Indren
Quota partenza: 3275
Dislivello: 1330
Zona: Valle d'Aosta
Difficoltà: 4.1

9 Immagine(i), Inserita il 02/05/2013

La prima neve della stagione a Monginevro



Con francesca, decidiamo con largo anticipo, di trascorrere questo lungo ponte dei Santi a Monginevro.. indipendentemente dal meteo e dalle condizioni, abbiamo decisamente bisogno di un pò di riposo lontano dalla folla!
..Beh! E' andata di lusso!
Abbiamo trascorso tre giorni spettacolari con le recenti nevicate autunnali che hanno reso divertenti soprattutto i settori nord del comprensorio, che infatti, sono stati presi d'assalto da orde di scialpinisti assetati di neve fresca!
Giovedì 1 : uscita in ciaspole verso la Capanna dei Doganieri e discesa lungo il lato destro del settore Gondran (lato Chenaillet)
Venerdì 2: prima gita in sci della stagione : breve anello sempre lato nord con discesa su piste ancora intonse!!
Sabato 3: partiti con ciaspole, ma io viste le buone condizioni, scendo subito e raggiungo con gli sci Francesca: arriviamo in vetta al Janus e poi dal telesky dell'Osservatorio, mi fiondo a casa su neve ottima, solo un pò pesante in alto!

Ottime condizioni svanite già domenica, quando un nebbione umido avvolgeva tutta la zona, vanificando il buon fondo appena creato..
Attendiamo fiduciosi le prossime nevicate!

Data: 3-11-2012
Partenza da: Monginevro
Quota partenza: 1860
Zona: Hautes Alpes
Difficoltà: MS/MR

20 Immagine(i), Inserita il 05/11/2012

Punta J.Charrey (cresta de l'Aroletta) - via Brontolo-Balakov



L'occasione annuale per tornare a toccare la pietra, viene da un amico di Francesca, praticamente siamo vicini di casa!
Alessandro, sportivo poliedrico, è interessato a fare qualcosa un pò in ambiente montano e in quota: io ne approfitto e gli propongo una bella via lunga, abbastanza ben protetta, raggiungibile dal (anche la scelta del rifugio è condizionata dalla famosa ospitalità di Daniele e Ilenia.. )
Pensavo di ripetere la via 'Oriana' a distanza di 13-14 anni, ma poi viste le rare occasioni di scalare, facciamo almeno una via nuova per entrambi! Così la scelta cade sulla 'Brontolo-Balakov'!
Sabato, ci aspetta l'eterno viaggio da Genova a Bionaz, poi finalmente si inizia a muoversi sul sentiero che in un'ora e mezza ci porta al rifugio!
Ottima accoglienza, merenda, chiacchiere, souvenirs, cena innaffiata da un buon Gamay..
Il pomeriggio e la serata terminano, in un'atmosfera serena e pacata, di fine stagione, con poca gente in rifugio, senza il fervore serale tipico dei rifugi pieni, dovuto all'attesa delle imprese del mattino seguente e a qualche genepy di troppo..
Al mattino partiamo con calma attendendo che il sole arrivi a scaldare la parete ed attacchiamo la via alle 9 circa.
Meteo pefetto: sole tiepido e vento nullo ci consentiranno di scalare solo con un pile addosso!
Per togliermi la ruggine decido di partire io e mi lancio su un diedro di 30 mt di IV+ che l'avarizia di spit (ben due!! ), mi fa sembrare un 6a!! Arrivo in sosta un pò deluso dalla mia prestazione iniziale..
Lascio il comando ad Alessandro per i prossimi due tiri di V+ che si rivelano molto tecnici ed interessanti, soprattutto il 3° tiro! Ale li supera in scioltezza!
Dal 4° tiro, continuiamo speditamente a tiri alterni su uno spigolo aereo, su roccia mediocre, per 8 tiri su difficoltà fra il III e IV+.
Sono già le 13 e siamo alla selletta. Altri tre tiri ci separano dalla punta vera e propria della J.Charrey, e visto che sulla carta promettono nuovamente del V grado, non ce li lasciamo sfuggire!
Specialmente il penultimo che tocca ad Alessandro, regala una bella fessura da proteggere con due friends e da superare con un passo in Dulfer!
..Siamo in vetta!
Temo la lunga e complicata discesa in doppia sulla via, quindi non perdiamo tempo e iniziamo le manovre..
Seguendo il consiglio di Daniele, non uniamo nessun tiro ed usiamo quasi sempre una corda sola. Il rischio di incastrare è troppo alto!
Alle 17 siamo alla base e dopo altri 30 minuti arriviamo al rifugio, dove la famigliola Piellier ci attende per chiudere definitivamente il rifugio per la stagione!
Ilenia ci ha tenuto da parte qualche fetta di torta e una birra, mentre Daniele ci offrirà un graditissimo passaggio in jeep fino a Ruz, evitandoci 2/3 del sentiero di discesa!
Arriviamo finalmente all'auto alle 19:30 e alternandoci alla guida, saremo a casa poco prima delle 23:00!
Proprio una 'giornata piena'!!

Data: 23-09-2012
Quota max: 2900
Partenza da: Ruz (Bionaz, AO)
Quota partenza: 2600
Dislivello: 300
Zona: Valpelline (Valle d'Aosta)
Difficoltà: 5c max (5a obbl)

27 Immagine(i), Inserita il 26/09/2012

Gita gastronomico-escursionistica al Mongioie



Seconda gita dell'ufficio organizzata dal sottoscritto quest'anno!
Ammetto che ci sto prendendo gusto.. Sarà l'animo esibizionista dell'organizzatore!
Sta di fatto che sabato tra i vari appuntamenti a Genova e al casello di Ceva, siamo in otto colleghi/amici, chi già esperto di camminate in montagna chi alla sua prima esperienza.
Il viaggio fino a Viozene viene interrotto da problemi lavorativi di reperibilità e questo ci fa tardare di circa due orette.. Pazienza.. Pensavo di far provare qualche passo di arrampicata ad una falesia vicino al rifugio Mongioie ed invece ci toccherà rilassarci nelle comode sdraio a godere del sole del tramonto
Iniziamo il weekend con un giro di birre al rifugio (qualcuno se ne è scolata anche più di una..) giusto per ingannare l'attesa della lauta cena: risotto allo zafferano, arrosto di patate e budino, il tutto innaffiato dall'ormai famoso 'Vino del Papi' di Francesca, che mi sono portato nello zaino!
Ancora un giro di superalcolici e poi tutti fuori a godere della via lattea in una notte senza luna!
Al mattino sveglia alle 6:30, colazione e in marcia alle 7:15!
Tutto il gruppo parte compatto, poi per evitare scatti, Francersca si pone in testa a dettare il suo passo regolare mentre io chiudo in fondo..
Il percorso è facile e regala paesaggi particolari con torrioni e placconate di calcare che si stagliano da entrambi i lati..
Giunti al Bocchin dell'Aseo, iniziamo la ripida traccia sulla parete est del Mongioie.
Con passo tranquillo e costante, tutti arriviamo alla facile ed esposta crestina finale e finalmente vetta!
Foto e filmini si sprecano..
Sarebbe carino completare il giro ad anello e scendere per il Bocchin delle Scaglie, ma temo che il terreno sia troppo ripido e insicuro, così preferisco scendere lungo il percorso di ritorno.
Discesa velocizzata dalla promessa della polenta di mezzogiorno al rifugio ed infatti alle 14 siamo nuovamente a tavola a rimpinzarci di salsiccia, cinghiale, polenta e birra a fiumi!
Giornata tranquilla e serena e spero di spddisfazione per tutti!
Complimenti a Luca e consorte Daniela, ai due Andrea, Mauro, Luisa e naturalmente a Francesca, capogruppo insostituibile!!

Data: 16-09-2012
Quota max: 1640
Partenza da: Viozene
Quota partenza: 1245
Dislivello: 395
Zona: Alpi Liguri
Difficoltà: EE

26 Immagine(i), Inserita il 19/09/2012

Canoraft della Guisane



..E che cavolo vuol dire questo titolo??
In breve: discesa del fiume Guisane (Hautes Alpes) in una specie di kayak gonfiabile per due persone!
La classificazione coma album 'Varie' è d'obbligo in quanto trattasi di attivtà un pò rispetto al sito, ma siamo sempre in montagna..
A me e Francesca l'idea nasce al termine delle vacanze a Monginevro, dopo 2 settimane di un tale sole e caldo al punto che ci siamo stufati anche di camminare in quota dove l'ambiente è reso più arido da questo clima eccezionale per il periodo..
Abbiamo voglia di refrigerio e, perchè no? ..Di qualcosa di nuovo!!
Essendo praticamente digiuno in materia (Francesca invece, un bel pò di pagaiate l'ha date.. avendo sceso anche l'Ardeche anni fa ), ci rivolgiamo ad una delle agenzie di guide della zona: la Jour de Raft a Monetier Les Bains e prenotiamo una mezza giornata su questo kayak da due posti gonfiabile come un gommone.. una via di mezzo tra canoa e rafting: da cui il nome 'Canoraft' .
Al costo di 40 € a testa, abbiamo muta, giubbetto, casco, canoa e 45' di lezione con l'insegnante e discesa guidata di parte della Guisane sempre condotti dall'istruttore su una canoa in testa.
Al mattino siamo pronti e un pò preoccupati per ciò che ci aspetta.. Abbiamo chiarito che siamo novizi, ma siamo in Francia e sappiamo che non si fanno troppi problemi.. Poi vediamo che si unisce a noi una famgliola francese con tanto di ragazzini, quindi 'Se ce la fanno loro...'
Su un pulmino puzzolente ci portano fino all'imbarco vicino al villaggio di Les Guiberts; ci bardiamo e poi briefing con il simpatico istruttore.
Finalmente arriva il momento dell'imbarco!!!
Io davanti e Francesca dietro non ci coordiniamo molto bene.. ognuno pagaia per i fatti suoi! Sta bagnarola va dove vuole!! Pagaio come un forsennato ma non riesco a tenerla dritta..Francesca mi urla di tutto!!
Comunque la prima parte della discesa di classe 2 è divertente e dà a tutti la possibilità di sperimentare le manovre! A parte qualche incidente tra le canoe del gruppo, non succede nulla..
Ma ora arriva il bello.. Durante una sosta, l'istruttore ci spiega come affrontare le rapide di classe 3 che ci attendono nella seconda parte del percorso!
Io sono un pò perplesso, ma visto che sono stato designato il 'Jumper' della canoa (colui che salta fuori e dentro per fermare/avviare la navigazione) stavolta mi accomodo nel vano posteriore e finalmente troviamo l'accordo per la conduzione!!
Francesca davanti guida ed io correggo con la pagaia per infilarci nella giusta direzione fra i massi affioranti!
Insomma.. affrontiamo egregiamente la parte più difficile!
Dopo 7,5 km, a St Chaffrey, terminiamo la nostra discesa ed il solito pulmino più puzzolente di prima, ci riaccompagna a Monetier!
Non male come ultimo giorno di vacanza!!
..Questa primavera corso di kayak??!

Data: 20-08-2012
Partenza da: Les Guibertes (Monetier Les Bains)
Zona: Hautes Alpes
Difficoltà: classe 2 - 3

11 Immagine(i), Inserita il 21/08/2012

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