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Album Foto > Album personali > andrea72 15041 immagini in 651 albums visti 1612138 volte
Croux de Bouque (30 agosto 2007)



Svanita la gita all'Aiguille de Trélatete a causa del maltempo dei giorni passati, oggi inizia a migliorare... si parte (con l'ombrello) per una passeggiata nei luoghi frequentati da Giovanni Paolo II, durante le sue vacanze estive. Raggiungiamo in breve Les Combes e addentrati nel piccolo paesino, si arriva alla casa-museo del Papa. Questa è la prima delle dimore utilizzate dal Papa molti anni fa... molto semplice e trasformata in museo... decidiamo di visitarlo al ritorno. Subito dietro le ultime costruzioni imbocchiamo il ripido sentiero che prende velocemente quota nel bosco. Attraversata una strada sterrata il sentiero prosegue a tornanti e raggiunge un bivio. Seguendo la traccia di sx e rimontando una serie di scalinate in tronchi di legno ci si porta sotto le rocce sommitali della Croux de Bouque che si raggiunge in breve. Bellissimo il panorama sulla vallata centrale e sulla parte iniziale della Val di Rhemes. Ci concediamo una lunga sosta poco sopra la croce dove è stato sistemato un ottimo tavolo con panche. Ritorniamo quindi sui nostri passi. All'incrocio con la sterrata, deviamo sulla stradina che conduce al 'Lieu dit du Saint-Pére', bellissimo pianoro erboso frequentato dal Santo Padre. Qualche centinaio di metri sull'asfalto ci riportano in breve a Les Combes e... breve visita alla casa-museo. Chiudiamo la giornata con un giretto ad Introd e la visita del Castello.

Data: 30 agosto 2007
Quota max: 1720 m
Partenza da: Les Combes, Introd
Quota partenza: 1325 m
Dislivello: 450 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: E

26 Immagine(i), Inserita il 18/09/2007

Ru des Cotes (29 agosto 2007)



Dopo il diluvio di ieri anche stamattina... piove e sembra sia arrivato l'autunno. Oggi le passeggiate sono compromesse, tuttavia parto da solo in una breve pausa della pioggia per fare un giretto sulle colline di Morgex. Da Morgex risalgo la strada per Villair e superato l'abitato, nei pressi del ponte sul torrente seguo la stradina sterrata per Liconi. Ben presto si trova il sentiero che taglia i tornanti e con percorso più diretto sale nel bosco. Ad una quota di circa 1300 m, poco sotto al ricongiungimento con la sterrata, si lascia il sentiero per seguire la traccia di sx (indicazioni per Lavancher). La traccia costeggia subito il 'Ru des Cotes', antica ed ingegnosa canalizzazione delle acque che permette di portarle a fondovalle tramite una serie di canali che aggirano gli ostacoli del terreno. Seguendo la traccia lungo il Ru si superano alcuni speroni rocciosi e con ampie vedute sulla vallata sottostante, si raggiunge la stradina poderale che porta a Lavancher. Naturalmente a metà percorso circa riattacca a piovere per bene e i passaggi sulle roccette a picco sulla vallata sottostante sono stati molto divertenti... sembrava di camminare su saponette. In breve rientro a Lavancher e di corsa sotto l'acqua... a Morgex.

Data: 29 agosto 2007
Quota max: 1300 m
Partenza da: Morgex
Quota partenza: 970 m
Dislivello: 360 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: E

7 Immagine(i), Inserita il 17/09/2007

Cascata di Frenay (27 agosto 2007)



Rientrato dalla gita alla Punta Lechaud, il tempo di una doccia e di un boccone e via... si riparte con la famiglia. Visita al bellissimo parco degli animali di Introd, dove le bimbe si sono divertite tantissimo, quindi sul rientro, breve deviazione per andare a vedere la cascata di Frenay. Dalla S.S. 26, in corrispondenza di Avise, si risale la strada a tornanti che porta a Cerellaz e si parcheggia in corrispondenza di un tornante dove si trova la bellissima area pic-nic Lo Crou. Evidenti cartelli indicano l'inizio del sentiero che a lieve pendenza in discesa raggiunge un bivio: si segue la traccia di dx e con una breve salita si raggiunge la bella cascata. Una passerella sulla dx permette di avvicinarsi e portarsi nei pressi della cascata per osservarla meglio. Ritorno per il percorso di andata e... di corsa al supermercato prima che chiuda... se vogliamo mangiare nei prossimi giorni! Finalmente rientro a casa e conclusione di un'altra 'tranquilla' giornata di vacanza.

Data: 27 agosto 2007
Quota max: 1210 m
Partenza da: Area attrezzata Lo Crou, Avise
Quota partenza: 1160 m
Dislivello: 138 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: E

5 Immagine(i), Inserita il 15/09/2007

Punta Lechaud (27 agosto 2007)



Questa gita era in programma già la settimana scorsa ma il brutto tempo, qualche imprevisto e le bellissime gitarelle con la famiglia mi hanno costretto a rimandare. Stamattina parto da solo in direzione La Thuile. La meta di oggi è la Punta Lechaud, non difficile e sicuramente molto poco frequentata. Inoltre dovrebbe essere un ottimo punto di osservazione sul Monte Bianco ed in particolare sulle condizioni, dopo le recenti nevicate in quota, dell'Aiguille de Trélatete che, con Enrico, vorremmo salire nei prossimi giorni... si vedrà. Raggiungo il Piano dell'Abbondanza, nei pressi del lago Verney, poco sotto il Colle del Piccolo S. Bernardo. Non c'è anima viva in giro... è ancora buio e aspetto qualche minuto in macchina che rischiari un po'. Mi incammino quindi lungo la sterrata in discesa che dopo un alpeggio supera il torrente su un ponte. Abbandono la strada e per prati punto dritto agli alpeggi superiori che si raggiungono in pochi minuti. Finalmente si imbocca il sentiero che sale a mezzacosta e si immette nel vallone del Breuil. Il sentiero, ottimamente tracciato percorre sul lato sx idrografico tutto il lungo vallone quindi sale all'Alpe Le Grotti per spostarsi lateralmente e superare la scarpata rocciosa. Con una breve discesa si arriva quindi ad un pianoro (da cui finalmente si vede la meta) e con un'ultima salita a lieve pendenza si raggiunge il Colle di Bassa Serra dove si trovano dei forti militari diroccati. Già qui il panorama sul Bianco è davvero notevole. Dal colle si segue verso sx una traccia detritica che si porta sulla cresta della Bassa Serra. Fin qui nessun problema e percorso prettamente escursionistico... ma per poco. La traccia infatti, diventa piuttosto vaga, ma questo non sarebbe un problema; il problema è che attraversa in leggera discesa tutto il versante nord della Bassa Serra per andare a raggiungere il Ghiacciaio di Chavannes, o almeno ciò che resta del ghiacciaio, su un terreno che definire un 'merdaio' è veramente un complimento! Occorre infatti compiere un traverso su un ripidissimo pendio, con notevole esposizione sul ghiacciaio sottostante (sicuramente un tempo il ghiacciaio era molto più alto e quindi, non solo il traverso in discesa era più corto ma anche l'esposizione molto meno accentuata), dove i piedi appoggiano su detriti di variegate dimensioni che rotolano giù soltanto a guardarli... mentre per le mani ci sono degli ottimi rocconi che si sfilano letteralmente dal terreno a cui sembrano cementati, appena li tocchi. Quando mi accorgo dove sono finito... ormai è troppo tardi... ci sono dentro alla grande! Va beh!... niente di difficile ma con cautela cerco di togliermi da qui... non è molto piacevole... anche perchè alcuni stambecchi che si trovano più in alto sulla cresta hanno deciso di attraversare sopra di me facendo cadere qualche pietra... Alla prima occasione, cioè appena il verticale salto roccioso sottostante diventa un ripido pendio di massi, lascio la traccia che prosegue nel suo traverso e scendo direttamente al ghiacciaio sottostante. Sicuramente, col senno di poi, conviene dal colle scendere direttamente nel Vallone di Chavannes e risalire, allontanandosi dalla cresta, la morena e il ghiacciaio. A questo punto si risale il ghiacciaio e alternando qualche rampa un po' più ripida (necessari i ramponi) a qualche tratto roccioso si raggiunge la detritica cresta sud della Punta Lechaud. In breve e senza difficoltà si arriva sulla aerea vetta. Panorama veramente notevole in tutte le direzioni e magnifico colpo d'occhio sulla vetta del Bianco che è proprio vicina e sembra di toccarla... sono passati tanti anni, era il 1991 quando sono salito sul tetto d'Europa... mi sa che è quasi ora di salirci di nuovo, naturalmente per un'altra via... mah vedremo il prossimo anno. Qualche minuto in vetta e scendo. Stamattina avevo pensato di compiere la discesa per il Vallone di Chavannes... sulla cartina la mente viaggia alla grande... ma obiettivamente lo spostamento è veramente notevole già così (alla fine tra salita e discesa sono oltre 22 km) e si tratterebbe di allungare di molto il percorso... scendo quindi direttamente senza ripassare dal Colle di Bassa Serra, ma tirando dritto per i poco inclinati pendii detritici e ricongiungendomi al percorso di andata proprio in corrispondenza della risalita per riportarsi nel vallone del Breuil... così ho abbreviato già di un bel pezzo. Discesa sul sentiero ripercorrendo tutto il vallone... oggi non ho proprio incontrato nessuno per tutta la mattinata. Rimane solo... l'impietosa risalita al Piano dell'Abbondanza e finalmente verso le 13.30 sono all'auto.

Data: 27 agosto 2007
Quota max: 3127 m
Partenza da: Piano dell'Abbondanza, Colle Piccolo S. Bernardo
Quota partenza: 2104 m
Dislivello: 1610 m
Zona: Valle di la Thuile
Difficoltà: F

43 Immagine(i), Inserita il 14/09/2007

Cascate del Rutor (26 agosto 2007)



Un'altra bellissima giornata in montagna con la famiglia. Oggi ci dirigiamo verso La Thuile e di qui in breve raggiungiamo la piccola borgata di La Joux, punto di partenza dell'itinerario. Nonostante sia domenica... pochissima gente in giro e poche auto parcheggiate... il grande esodo di ieri per il rientro dalle ferie è evidente. Ci incamminiamo lungo il bel sentiero nel bosco, ottimamente segnalato, che in breve raggiunge il punto panoramico sulla 1° cascata. Conviene, poco dopo, effettuare una breve deviazione sulla traccia di dx che porta ad un vertiginoso ponte in legno proprio sopra la cascata... a dir poco spettacolare! Oltre il ponte, inoltre una traccia in salita permette in pochi minuti di raggiungere un ottimo balcone su un altro salto del torrente poco a monte della 1° cascata 'ufficiale'. Ritornati indietro, proseguiamo per la 2° cascata. Il sentiero si alza con qualche tornante, supera una caratteristica zona rocciosa, quindi raggiunge una radura da cui si vedono le altre cascate in lontananza. Ancora un breve tratto e ci fermiamo nei pressi del torrente per mangiare qualcosa; quindi ripartiamo alla volta della 2° cascata ormai vicina, che si raggiunge con una brevissima deviazione dal sentiero principale: molto bella anche questa. Proseguiamo ancora per la 3° cascata, a pochi minuti dalla 2°... qui per vederla bene occorre... bagnarsi per bene... infatti bisogna portarsi sulle rocce, bagnate e alquanto scivolose che vengono completamente lavate dalla nuvola d'acqua creata dalla cascata stessa. Qualche foto alla cascata e ritorniamo indietro. Avevo studiato un percorso ad anello per il rientro, salendo ancora per un piccolo tratto ma, un po' per l'ora, un po' per il fatto che il sentiero di discesa sul versante opposto presenta qualche incognita di percorso, un po' perchè si sta rannuvolando, preferiamo scendere per il percorso di salita e rientrare a La Thuile dove ci aspetta un bellissimo parchetto giochi per le bimbe adocchiato stamattina... anche oggi sono state bravissime e se lo sono proprio meritato.

Data: 26 agosto 2007
Quota max: 2009 m
Partenza da: La Joux, La Thuile
Quota partenza: 1600 m
Dislivello: 470 m
Zona: Val de la Thuile
Difficoltà: E

25 Immagine(i), Inserita il 12/09/2007

Rifugio Bertone (25 agosto 2007)



Oggi, dopo una settimana, finalmente una bellissima giornata di sole. Enrico, Monica ed Elisa ci raggiungono a Morgex quindi breve trasferimento in Val Ferret. La meta di oggi è il Rifugio Bertone, posto in posizione panoramica sulla cresta erbosa che scende dal Mont de la Saxe. Partiamo da Plampincieux seguendo per un breve tratto la strada asfaltata fino all'attraversamento sul ponte del torrente... si sarebbe potuto partire direttamente dal ponte ma... c'era già una mezza idea di scendere dal versante opposto e compiere il giro ad anello per cui...
Il sentiero sale ben tracciato e con stupende vedute sulle Grandes Jorasses (finalmente) portandosi nei pressi dell'Alpe Lauchè. Il sentiero prosegue quindi con un lungo tratto a lieve pendenza tagliando a mezzacosta le pendici del Mont de la Saxe raggiungendo la cresta est e il colletto contraddistinto da una tavola d'orientamento. Magnifico punto di osservazione e panorama eccezionale. In questo tratto abbiamo incrociato la 'coda' degli atleti partecipanti all'Ultra-Trail du Mont Blanc, lunghissima corsa no-stop lungo il Tour du Mont Blanc. Sosta per il pranzo quindi con una breve discesa si raggiunge il Rifugio Bertone poco più sotto. Il luogo, punto tappa della corsa è affollatissimo. Qui decidiamo di scendere dal percorso classico di salita al rifugio, cioè lungo il sentiero che a tornanti nel bosco porta a Courmayeur. La scelta si rivela azzeccata... al mattino bella salita con panorama sul Gruppo del Bianco, discesa pomeridiana al fresco e all'ombra del bosco. Raggiunta la sterrata della Val Sapin, poco dopo, in corrispondenza di una curva, troviamo il sentiero che porta direttamente a La Saxe. Breve tratto lungo la strada provinciale e raggiungiamo anche Entreves. L'ora si sta facendo tarda... risaliamo fino alla fermata dei pullman di La Palud e per abbreviare i tempi, io ed Enrico, in pochi minuti di navetta, andiamo a riprendere le auto. Recupero delle famiglie e ritorno alla base... un'altra bella giornata in compagnia passata in montagna.

Data: 25 agosto 2007
Quota max: 2000 m
Partenza da: Plampincieux
Quota partenza: 1587 m
Dislivello: 692 m
Zona: Val Ferret
Difficoltà: E

22 Immagine(i), Inserita il 12/09/2007

Lago d'Arpy (24 agosto 2007)



Dopo la gitarella mattutina al Mont Chetif ed un veloce pasto a casa, recupero la famiglia e si riparte tutti insieme per una passeggiatina pomeridiana. La giornata è molto bella; risaliamo in auto i tornanti che portano al Colle S. Carlo e naturalmente le bimbe si addormentano lungo il viaggio... come previsto, ma non importa... parcheggiamo nei pressi dell'hotel al colle e le lasciamo dormire beatamente... la passeggiata fino al lago è breve e non abbiamo nessuna fretta. Tra l'altro durante la sosta ne approfitto per sentirmi con Enrico e organizzare la gitarola di domani con le famiglie. Dopo circa un'oretta le bimbe si svegliano... si parte! Imbocchiamo il bellissimo sentiero nel bosco che a lieve pendenza e mai faticoso, ci porta al lago... naturalmente fiumana di gente che scende... ma c'è anche altra gente che sale. Breve sosta e merenda sui bei prati che costeggiano il lago e si ritorna indietro... prima che venga troppo tardi. Bella passeggiatina al lago forse più frequentato di tutta la Valle d'Aosta per bellezza e facilità del percorso.

Data: 24 agosto 2007
Quota max: 2066 m
Partenza da: Colle San Carlo
Quota partenza: 1950 m
Dislivello: 190 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: E

12 Immagine(i), Inserita il 12/09/2007

Mont Chetif - Via Ferrata (24 agosto 2007)



Dopo la sosta di ieri per cause di forza maggiore, oggi parto presto da solo per esplorare la tanto famosa ferrata del Mont Chetif. Si potrebbe partire da La Villette, ma avendo intenzione di fare il giro scendendo a Dolonne, parto direttamente dalla bella frazione di Courmayeur allungando di poco l'avvicinamento all'inizio della ferrata. Breve tratto di sentiero che si alza con numerosissimi e ravvicinatissimi tornanti e raggiungo l'inizio della ferrata. Naturalmente ho portato con me tutta l'attrezzatura... caschetto, imbrago, set da ferrata... Prime placche attrezzate con catene... non attacco neanche il moschettone al cavo... poi un passaggino bellino per superare una spaccatura della roccia attrezzata con gradini... bello! ma allora è una vera ferrata, ho fatto bene a portare l'attrezzatura! poi... beh poi... si alternano tratti di sentiero con tratti attrezzati... si ci sono le catene nei tratti un po' più ripidi, ma i moschettoni li ho tenuti in mano fino... alla fine della ferrata! Si arriva ad un bivio: a dx si va a Pré de Pascal, dove arrivano gli impianti di risalita, a sx invece si segue il sentiero che contorna il Mont Chetif e raggiunge il colletto sulla cresta est. Dal colle in breve si raggiunge la sommità del Mont Chetif... giustamente celebrato come uno dei più bei belvedere sul Monte Bianco. Ritorno indietro... stanno salendo decine di persone che arrivano da Prè de Pascal (così la salita allo Chetif si riduce a poco più di 400 m di dislivello) e scendo per il detritico canale sud-est che velocemente permette di raggiungere Pra Neiron. Lungo la sterrata o tagliando per il sentiero scendo quindi a Plan Checrouit e di qui in breve a Dolonne chiudendo l'anello. Bella mattinata con magnifico panorama sul Bianco che nei giorni passati si è negato alla vista.

Data: 24 agosto 2007
Quota max: 2328 m
Partenza da: Dolonne, Courmayeur
Quota partenza: 1220 m
Dislivello: 1250 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: EE

32 Immagine(i), Inserita il 11/09/2007

Rifugio Bonatti (22 agosto 2007)



Oggi finalmente giornata di sole. Ci dirigiamo in Val Ferret e nonostante l'ora un po' tarda e il gran affollamento riusciamo a parcheggiare un po' prima di Lavachey dove la strada è chiusa al traffico e regolamentata dai pulmini.Ci incamminiamo lungo l'asfalto e dopo i due tornanti, inizia il sentiero per il Rif. Bonatti. Bel percorso nel bosco con stupendo panorama sul versante opposto della vallata. Le cime più alte sono tutte imbiancate dalle recenti nevicate e l'aria è piuttosto freddina. In breve, grazie al fatto che le mie bimbe sono decisamente in vena e anche la piccola Giulia ha camminato per quasi tutto il tragitto, arriviamo all'affollatissimo rifugio. Sosta per il pranzo e si riparte. Seguiamo il sentiero dietro al rifugio che in pochi minuti sale all'Alpe Malatrà inferiore, quindi scende a mezzacosta superando alcuni torrentelli fino all'Alpe Gioe. Il sentiero scende quindi a tornanti... scorpacciata di mirtilli e lamponi... fino a ricongiungersi alla strada di fondovalle a poca distanza dal punto di partenza. Non ci resta che ripercorrere la strada fino a Lavachey e all'auto.

Data: 22 agosto 2007
Quota max: 2025 m
Partenza da: Lavachey
Quota partenza: 1640 m
Dislivello: 439 m
Zona: Val Ferret
Difficoltà: E

18 Immagine(i), Inserita il 10/09/2007

Da Pré-Saint-Didier a Courmayeur (21 agosto 2007)



Oggi pioggia sin dal mattino... che si fa, che non si fa... decidiamo per un giretto esplorativo di Pré-Saint-Didier e poi si vedrà. Ombrelli, mantelline, stivaletti.. tiriamo fuori tutto e ci addentriamo nelle viette del paese. In breve raggiungiamo lo stabilimento termale dove inizia il sentiero che porta all'Orrido di Pré-Saint-Didier. Dopo un breve tratto si trova il bel ponte che scavalca il torrente ma... un'ordinanza comunale vieta di raggiungere l'orrido in quanto la parete rocciosa risulta pericolosa per la possibile caduta di massi. Ma come... l'Orrido è pubblicizzato da depliand, libri, opuscoli turistici e... non si può andare! Oltretutto l'ordinanza originale è molto vecchia (di molti anni fa) e ripetutamente reiterata. La cosa non mi convince... ci vanno pochi minuti per raggiungere l'orrido e la cascata quindi... mollo un attimo la famiglia e vado di corsa a vedere. Spettacolare la stretta gola rocciosa con la cascata finale. Torno indietro e ci diamo il cambio... resto io con le bimbe mentre Mirella raggiunge velocemente l'orrido. Ritorniamo sui nostri passi e decidiamo di andare a Courmayeur... naturalmente via sentiero. Raggiunte le case di Champex lungo strada, sostiamo per il pranzo nei pressi della Dora, quindi si riparte lungo la sterrata e poi sentiero che costeggia a saliscendi il torrente, passa sotto i recenti viadotti autostradali quindi raggiunge la borgata Dolonne. Breve discesa e arriviamo a Courmayeur. Qui la pioggerellina che ci ha accompagnato per tutto il giorno aumenta decisamente... merenda in un locale e... ritorno a Pré-Saint-Didier in pullman.

Data: 21 agosto 2007
Quota max: 1222 m
Partenza da: Pré-Saint-Didier
Quota partenza: 1009 m
Dislivello: 348 m
Zona: Valdigne
Difficoltà: T

14 Immagine(i), Inserita il 07/09/2007

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