Bellissima escursione sopra al lago del Moncenisio. 'Percorso complessivamente non elementare', come dice il Berutto, ma neanche particolarmente difficile, e che riesce a dare a chi come me non arrampica l'illusione di fare alpinismo. Chiaramente è necessario avere il piede fermo, ma il percorso mi è sembrato più facile dell'Orsiera, per dare un punto di riferimento. Mi ha ricordato la salita al Taou Blanc. In un punto è necessario arrampicarsi per un paio di metri alla fine di un canalino, ma gli appigli sono grandi per cui il passaggio è molto facile. In un paio di altri punti bisogna salire aiutandosi con le mani, ma i passaggi non sono mai esposti, il che aiuta. Per rendere perfetta questa escursione bisognerebbe proseguire fino alla Punta Roncia, ma questa volta era troppo tardi e mi è mancato il tempo. Chi poi è più simile ad un cavallo che ad un uomo potrebbe continuare lungo la cresta fino al Lamet, facendo una cavalcata da sogno. Il nostro webmaster ci è riuscito, io avrei bisogno di dosi colossali di doping... Sono partito con l'idea di andare solo al Sommet de la Nunda, quindi sono partito abbastanza tardi. Dal Plan des Fontainettes si sale fino al Forte Roncia, poi si prosegue in piano lungo una strada fino al ponte sul torrente Roncia. Subito dopo il ponte si sale verso l'evidente vecchia mulattiera militare che sale verso il Col du Lou. Dopo numerosi tornanti si raggiunge un pianoro a quota 2700: fino a qui il sentiero è facilissimo e poco faticoso. Questo itinerario potrebbe essere utile per fare gustare una montagna un po' 'ruspante' a chi di montagna è digiuno. Dopo il pianoro il sentiero continua a salire e si deteriora progressivamente, la parte finale verso il colle si percorre in mezzo agli sfasciumi ma la traccia è sempre evidente. Appena superato il colle si volta a sinistra ed un facile sentiero porta al Sommet de la Nunda: la cima è pianeggiante ed ospita quello che sembra un ripetitore radio. Da qui si ha un bel panorama sul lago del Moncenisio. Fino a qui il percorso è facile e non presenta problemi, tutto su sentiero. Ho guardato verso il Signal du Grand Mont Cenis ma il percorso sembrava impossibile, per cui mi sono fermato parecchio tempo. Tornato al Col du Lou ho visto una traccia di sentiero che dal colle si porta verso nord procedendo in leggera discesa. Dopo pochi metri il sentiero porta ad una spaccatura orizzontale nella roccia che permette di superare un piccolo salto. Subito dopo la sorpresa: un sentiero permette di salire senza problemi! Anche se era già un po' tardi ho provato a salire per vedere come si presentava la situazione: in qualche punto c'era neve dura ma si passava senza problemi, il sentiero aggira sulla sinistra il primo torrione che sembrava impossibile da risalire. Continuando a salire il sentiero continua ad aggirare il punti di cresta più difficili, per il resto molto del percorso si svolge sul bordo della cresta che precipota verso il lago del Moncenisio. Più avanti c'è un punto dove si risale un canalino e bisogna arrampicarsi per gli ultimi metri, ma il passaggio è facile e non è esposto. Di seguito si sbuca sulla cresta che porta all'ultimo torrione prima della cima. Questo torrione si aggira seguendo il sentiero sul lato sud, alla fine una breve salita porta finalmente alla cima. Poco prima della cima uno sci rotto è piantato nelle rocce. Dalla cima si gode un bellissimo panorama, e non si può fare a meno di pensare come sarebbe dalla cima della Roncia. Il panorama in sé è meno ampio di quello che si vede dal Lamet, cima della stessa zona che si raggiunge interamente su sentiero senza difficoltà e che è parecchio più alta, ma questo percorso di salita è molto più interessante: si ha appunto l'impressione di fare alpinismo, anche se in realtà si cammina quasi sempre su sentiero.
Data: 12/10/2006 Quota max: 3377 Partenza da: Plan des Fontainettes Quota partenza: 2093 Dislivello: 1284 Zona: Moncenisio Difficoltà: EE
21 Immagine(i), Inserita il 13/10/2006
Tete Pierre Muret (5 ottobre 2006)
La Tete Pierre Muret si trova all'inizio delle spartiacque tra la Valfredda e il vallone di Almiane, al di sopra di Rochemollers. Dalla cima si ha un panorama molto esteso. Particolare è la visuale sul vallone di Almiane e sulla zona che va dalla Pierre Menue al Monte Sommeiller. La salita non presenta particolari difficoltà, ma è abbastanza faticosa dato che non c'è praticamente sentiero. La carta 1:50000 dell'IGC (malfamata!) segna un bel sentiero che va fino in cima: come in altri casi quel sentiero ormai esiste solo più nella mente di chi ha disegnato la carta: Nel mondo reale è scomparso da almento cinquant'anni. Ne rimane un po' all'inizio e qualche traccia evanescente in quota, ma si riesce a trovarlo solo durante la discesa, quando ormai serve a poco. Sono salito per la strada che porta in Valfredda; alle Granges de la Croix ho seguito la strada vecchia, che passa più in basso e si imbocca tenendosi sulla destra. Più avanti, dopo che la strada si è riunita con quella nuova che passa un po' più in alto, sono arrivato a due tornanti vicini tra loro. Lì mancavano alberi, credo a causa di una slavina, e ho cominciato a salire per i prati, parecchio ripidi. Verso i 2500 metri si inizia a vedere la croce della vetta che aiuta a trovare la direzione, ed il pendio diventa meno ripido. In cima ho anche sbagliato strada: nell'ultima parte si devono salire degli sfasciumi molto instabili, così ho deciso di salire a destra (est) della croce per abbreviare il percorso. Pensavo di poter arrivare alla cima passando sulla cresta, ma una volta arrivato ho visto che avrei dovuto percorrere qualche decina di metri di cresta che richiede abilità alpinistiche che non ho. Il percorso corretto passa probabilmente a sinistra (ovest) della croce e risale la breve cresta. Con il senno di poi sembra migliore e si vedono anche tracce di discesa negli sfasciumi che fanno pensare al passaggio di alcune persone. Un po' più in basso della cima c'è una fascia con pendenze moderate che permetterebbe di spostarsi verso est, verso la Testa del Coin, con una certa facilità. Al ritorno sono riuscito a seguire il percorso del vecchio sentiero che scende fino alle Granges de la Croix. Il percorso passa a sud della spalla sud-est, seguendo una serie di balconi naturali che permettono di scendere con una pendenza costante. Rientrato nel bosco, molto più in basso, ho trovato una traccia di sentiero percorso anche dalle mucche che alla fine mi ha portato direttamente fino alla strada nuova (superiore), poco sopra le grange. Per chi volesse tentare la salita per il sentiero il percorso è il seguente: arrivati alle Granges de la Croix prendere a sinistra, passando sotto l'alpeggio, e seguire la strada che con un largo giro sale e punta verso la Valfredda. Dopo alcune centinaia di metri si trovano due tornanti: poco dopo il secondo un evidente sentiero sale a sinistra. E' sufficiente seguire quel sentiero, ricordandosi che il percorso corretto è sempre quello più ripido. Il sentiero permette di uscire agevolmente del bosco: la traccia diventa progressivamente meno visibile ma una volta usciti dal bosco in un modo o nell'altro si riesce a raggiungere la cima. Ovviamente la gita mi sembra poco consigliabile in caso di nebbia.
Data: 06/10/2006 Quota max: 3035 Partenza da: Gr. Mouchecuite Quota partenza: 1829 Dislivello: 1206 Zona: Bardonecchia Difficoltà: EE
16 Immagine(i), Inserita il 06/10/2006
Rocher Blanc e Pic du Lac Blanc (30 luglio 2006)
Escursione tra la Valle Stretta e la valle di Nevache. Dalle Grange di Valle Stretta si risale la vallata fino alla Maison de Chamois seguendo il sentiero per il Tabor, poi si prende a sinistra per il Col du Vallon. Appena oltre il colle abbiamo girato a destra (ovest) attraversando una ripida pietraia fino ad arrivare sopra al Lac Blanc. Da lì siamo saliti verso nord fino al Pas du Rocher Blanc, poi abbiamo salito la cresta verso est fino al Rocher Blanc (m 2856). Da qui si ha una visuale notevole sulla testata della Valle Stretta. Poi siamo ridiscesi al colle ed abbiamo seguito la cresta verso ovest fino ad arrivare al Pic du Lac Blanc (m 2980), molto frequentato dai francesi che salgono da Nevache. Dopo abbiamo seguito brevemente verso nord la cresta che separa Valle Stretta dalla valle di Nevache, fino a raggiungere il Pas de la Tempete. Da lì siamo scesi 'sciando' (e franando) in direzione del Lac Lavoir e siamo ridiscesi a valle. In definitiva abbiamo fatto una bella cura di pietraie, ma il panorama ne valeva la pena.
Data: 30/07/2006 Quota max: 2980 Partenza da: Grange di Valle Stretta Quota partenza: 1765 Dislivello: 1215 Zona: Valle Stretta Difficoltà: EE
17 Immagine(i), Inserita il 31/07/2006
Gros Peyron (23 luglio 2006)
Escursione ad una cima detritica al di sopra del Rifugio Scarfiotti. Dal rifugio si sale fino al Col d'Etache, poi si gira a destra (est) e si risale il pendio (una vera e propria pietraia) seguendo gli ometti che indicano la via. La cima è pianeggiante e molto estesa. In questa stagione non c'è un filo d'acqua, quindi è meglio portarsene.
Data: 23/07/2006 Quota max: 3046 Partenza da: Rifugio Scarfiotti Quota partenza: 2156 Dislivello: 890 Zona: Vallone di Rochemolles - Bardonecchia Difficoltà: E
11 Immagine(i), Inserita il 23/07/2006
Plan de la Miglia - Plan de l'Enfourant (22 giugno 2006)
Escursione ad un paio di anfiteatri che creano degli altipiani a circa 2300 metri di quota, sul versante destro orografico di Valle Stretta. Si tratta di una zono molto poco visitata in cui non ero mai stato, ma che offre degli scorci fuori dall'ordinario sulla valle. Si parte dalle Grange di Valle stretta e si sale fino al Colle di Thures, poi si gira a destra (nord-ovest) e si sale fino alla cresta della Pointe Muratiere. Oltre la cresta si estende il Plan de la Miglia, quasi tutto coperto da pietraie. Un'altra cresta separa il Plan de la Miglia dal successivo Plan de l'Enfourant che è invece prevalentemente erboso e si trova ad una quota un po' inferiore. Appena oltre questa cresta c'è l'imboccatura di una grotta, purtroppo l'ho vista solo quando ero già molto più avanti e non sono andato a vedere com'è. Mi ha sorpreso il fatto che anche in questa zona ci fosse una traccia di sentiero: l'ho percorso fino alla fine del Plan de l'Enfourant. Quando è stata ora di scendere non me la sono sentita di tornare indietro fino al Colle di Thures così ho seguito una vaga traccia che scendeva direttamente verso il fondovalle: l'ho persa un paio di volte ma sono arrivato in fondo senza grossi problemi. L'importante è trovarla all'inizio della discesa per evitare di finire in qualche precipizio da cui non si può proseguire.
Data: 22/06/2006 Quota max: 2350 Partenza da: Grange di Valle Stretta Quota partenza: 1765 Dislivello: 585 Zona: Valle Stretta Difficoltà: EE
20 Immagine(i), Inserita il 22/06/2006
Lac Clair (15 giugno 2006)
Salita al Lac Clair, nel vallone sotto la Punta Roncia. Arrivando al lago si trova una targa che commemora un evento che ha dell'incredibile: nel marzo 1945 un soldato tedesco, appassionato di alpinismo, era salito alla Punta Roncia, suppongo passando dal Lamet. Intercettato da una pattuglia francese, piuttosto di arrendersi si è buttato dal Pas du Chapeau (m 3283). La parete precipita per 300 metri prima di cambiare pendenza e diventare pianeggiante nei pressi del lago. Quell'anno c'era parecchia neve ed il tedesco se la cavò con un braccio spezzato. Se si guarda il percorso di discesa (vedi foto) sembra un miracolo. Nel 1985 c'è stata una riunione di veterani ed il tedesco è stato salutato come un eroe dagli ex-nemici. Perlomeno questo è quello che ho capito leggendo la targa. Il mio francese è scarso, ma il senso dovrebbe essere quello.
Data: 15/06/2006 Quota max: 2785 Partenza da: Plan des Fontainettes Quota partenza: 2093 Dislivello: 692 Zona: Moncenisio Difficoltà: E
14 Immagine(i), Inserita il 16/06/2006
Punta Sbaron (2 aprile 2006)
Pellegrinaggio annuale alla Punta Sbaron. Credevo che ci fosse più neve e mi sono portato le racchette. Le ho usate solo per gli ultimi metri, dato che le avevo, ma si sarebbe potuto andare anche senza come hanno fatto in molti. Sempre bello il panorama, vento freddo in cima.
Data: 02/04/2006 Quota max: 2223 Partenza da: Prato del Rio Quota partenza: 1350 Dislivello: 873 Zona: Valle di Susa Difficoltà: E
11 Immagine(i), Inserita il 03/04/2006
Alpe del Colletto (25 novembre 2005)
Salita ad un alpeggio abbandonato sopra a Bruzolo che si vede bene dalla cima di Rocca Patanua, sopra ad una sella. Salito un po' più in alto seguendo un sentiero che dovrebbe portare alla cresta di Rocca Patanua.
Data: 25/11/2005 Quota max: 1700 Partenza da: Bigiardi Quota partenza: 1086 Dislivello: 600 Zona: Valle di Susa Difficoltà: E
11 Immagine(i), Inserita il 02/12/2005
Monte Palon (30 ottobre 2005)
Salita al Monte Palon dalle pendici del Rocciamelone. Bella escursione con un notevole panorama sulla testata della valle di Viù.
Data: 30/10/2005 Quota max: 2965 Partenza da: Tra Tour e la Riposa Quota partenza: 1950 Dislivello: 1015 Zona: Valle di Susa Difficoltà: E
18 Immagine(i), Inserita il 01/11/2005
Denti di Chiomonte (16 ottobre 2005)
Salita da sopra Ramats. Bella e calda giornata, con un filo di vento.
Data: 16/10/2005 Quota max: 2106 Partenza da: Case Alberet Quota partenza: 1245 Dislivello: 861 Zona: Valle di Susa Difficoltà: E