...e venne il fantastico giorno anche per le mie due stelline! Finalmente sulla neve e con gli sci ai piedi! Grazie alla bravura delle maestre della scuola di sci di Artesina (Valentina e Alessia)... e in due giorni, con due sole lezioni di un'ora, siamo già in grado di salire con papà in seggiovia e scendere in tranquillità a spazzaneve! Evviva! Inizia una nuova avventura, che mi vedrà sulla neve in compagnia delle mie due creature!!! Che bello!!!
14 Immagine(i), Inserita il 12/03/2015
Tobbio&Dama-Bianca_08Febbraio2015
Data: 08 Febbraio 2015 Quota max: 1092 Partenza da: Valico Eremiti - Bosio (AL) Quota partenza: 550 Dislivello: 542 Zona: Parco Capanne di Marcarolo (AL) Difficoltà: E
...cosa dire!? La neve farinosa, il "nostro sacro bricco", il sole e il blu del cielo, il mare a sud, l'incontro con "vecchi" e nuovi amici...non aggiungo altro!
19 Immagine(i), Inserita il 12/03/2015
Rif. Jervis W.- Sulle tracce de "L'equilibrio del gigante", 4-5 Ottobre 2014
Rifugio W. Jervis(1732) – Pian Sineive (quota...)
Data: 04-05/10/2014 Quota di partenza (m): 1225 (Villanova) quota vetta (m): ...... dislivello complessivo sino al rifugio(m): 507 difficoltà: E località partenza: Villanova (Bobbio Pellice - TO)
Un week end davvero particolare, organizzato al Rifugio W. Jervis della Val Pellice da Roby Boulard (il "gestur") e da Luca Frisoni e dedicato alla presentazione-rievocazione del libro "L'equilibrio del gigante"!!! Davvero bello entrare nei luoghi significativi in cui è ambientata la bellissima storia del libro e con la presenza nientemeno che dell'autore, Luca Frisoni, che finalmente posso incontrare dopo i recenti contatti "virtuali" sui social network! Aggiungo poi il fascino che si prova entrando per la prima volta in questa bellissima valle, dal sapore fortemente occitano, che in tutti questi anni di vagabondaggi sulle Alpi Occidentali avevo inspiegabilmente ignorato!!! Grazie a tutti per avermi offerto questa particolare occasione e complimenti davvero a Luca, a Roby e ai magnifici "Caravan Trio", che hanno superlativamente accompagnato la serata (tirata poi tra pochi intimi sino alle 3 e 1/2!!!) a suon di Jazz manouche...Il tutto è stato poi notevolmente intensificato dalla "visita" alla stele dedicata a Marco, Federico, Massimo e Walter, quattro appassionati di montagna che il 7 dicembre 2008 ci hanno lasciati al Pian Sineive, poco sopra la Conca del Pra, e dove Luca ha voluto lasciare una copia del libro a loro dedicato...
37 Immagine(i), Inserita il 07/10/2014
Rocca la Meja_Via normale per la cengia obliqua (parete sud)_24Agosto2014
Rocca La Meja (2831) – Via Normale per la cengia obliqua (parete sud)
Data: 24/08/2014 Quota di partenza (m): 1650 circa (Grange Selvest) quota vetta (m): 2831 dislivello complessivo (m): 1180 difficoltà: F località partenza: Preit Grange Selvest (Canosio, CN)
Torno sempre in Val Maira, soprattutto quando devo "rifarmi" di qualche rinuncia (oggi dovevamo essere sul Lauteraarhorn!!!...ma la meteo pazza di quest'anno ci ha bloccati a casa!). Ma quale casa! Sveglia al mattino (neanche poi prestissimo), in due ore e 1/2 sono a Preit, uno degli angoli più belli del mondo!!! E così realizzo in solitaria e dopo 15 anni dalla prima volta una "corsa" fino in punta alla Meja, dove viste le condizioni del cielo sarà davvero straordinario oggi stare un po' lassù! Un saluto a Davide, che doveva partecipare alla gita ma che (capisco, ha 20 anni!!!) ha preferito dormire dopo la notte di bagordi!!! Una bella giornata in ricordo anche del periodo "marmorense", quando fare una corsa sin sotto alla parete sud era roba quasi settimanale! Altri tempi!
28 Immagine(i), Inserita il 10/09/2014
Cassorso_Canale_sud-est_10.04.2014
...dopo oltre 5 anni (era il marzo 2009) torno al Cassorso, approfittando di una giornata splendida infrasettimanale! Dei tentativi compiuti per dividere la "festa" con qualcun'altro non se ne fa' nulla (lo capisco, è giornata lavorativa!!!), tanto meglio, si ricreano le condizioni a me più congeniali per una scappatina in giornata, solo con la mia infinita compagna, la MONTAGNA! Rispetto alla precedente ascensione noto subito che non c'è vento alla base, e tale sarà anche in vetta, che finalmente raggiungo dopo aver abbandonato gli sci a circa 50 mt. dalla cima! Che dire, ribadisco quanto già pubblicato su facebook, quando si hanno la neve, la roccia, l'aria pulita che ti accarezza il viso e i capelli, il cielo blu, il sole, il cuore che batte piano e i polmoni che si gonfiano di tutto questo...per me tutto questo è DIO!!!
MONTE CASSORSO (2774) Zona: Val Maira (CN) Partenza: Preit (Canosio)mt.1541 Monte Cassorso: quota mt.2774 Quota raggiunta: vetta mt.2774 Dislivello: mt.1233 Difficoltà: OS
28 Immagine(i), Inserita il 15/04/2014
Schreckhorn_Il Corno Terribile_10-11-12Agosto2013
SCHRECKHORN (m. 4078) – Via Normale (Cresta Sud-Ovest) Quota partenza: m.1392 (da Pfingstegg) e m. 2521 dalla Schreckhorn Hutte Punti d’appoggio: Schreckhorn Hutte (m.2521) Dislivello (da Pfingstegg alla vetta): m 2686 Difficoltà: AD+; 50° e III° - IV° Località partenza: Grindelwald m. 1034
...E dopo tanti rinvii e rinunce…eccoti, Corno del Terrore! Non ci speravo quasi più! A dire il vero un bel po’ di timore lo incuteva già solo leggere le relazioni ufficiali e di altri alpinisti…ma con le autentiche “rocce umane” con cui ultimamente mi lego in cordata (Marco&Mire e Mauri “BillCros”) non ci sono storie, si parte e si torna e, soprattutto, sempre si arriva in vetta! Lo Schreckhorn è davvero quello splendido 4000 dell’Oberland Bernese Orientale che descrivono tutte le guide, situato in una delle zone più selvagge delle Alpi! La via normale di salita è considerata tra le più difficili dei quattromila delle Alpi, quindi occorre un ottimo allenamento (basta anche solo pensare al dislivello complessivo per la vetta che, anche utilizzando la funivia per l'avvicinamento alla Schreckhorn hutte, è di circa 2700 metri!!!), e poi buone capacità tecniche, sia su roccia che su misto d'alta quota. Il primo giorno è interamente dedicato all’avvicinamento alla Schreckhorn hutte, usufruendo per un breve tratto della funivia da Grindelwald sino a Pfingstegg (m. 1392), avvicinamento per nulla banale soprattutto sul tratto ripido delle rocce del Rots Gufer (percorso attrezzato con cavi e catene, molto esposto). In circa 4 ore (esattamente 3 ore e 55’) siamo al rifugio, dove il burbero ma gentile gestore ci attende offrendoci un bicchiere di thè! Il rifugio è davvero speciale, ottimamente gestito, pulito e ordinato come da protocollo svizzero (ma anche in Svizzera non tutti sono a questo livello di accoglienza e pulizia, davvero complimenti!!!). Le nuvole sparse sopra di noi ci nascondono il “nostro” Corno Terribile, ma con il tramonto le nebbie alte si dissolvono e improvvisamente, mamma mia, il “Terribile” ci appare in tutta la sua imponenza! Domani saremo lassù (!!!???), mi fa paura vederlo da sotto ma nello stesso tempo mi eccita l’idea di salire su questo gigante di pietra, ancora una volta al di sopra delle nuvole! Trascorro una notte insonne (o quasi), come sempre prima di un’impresa simile (pensare che sonno ne avrei, visto che anche la notte precedente è andata quasi in bianco!). La partenza è prevista alle 2, e all’1 e 45’,con svizzera precisione, il gestore ci dà la sveglia pronunciando con la sua voce gutturale la parola “schreckhorn”…accidenti, proprio quando stavo appisolandomi per davvero!!! Rapida (ma abbondante) colazione e partenza dal rifugio alle h.2:20 circa. Raggiunto il sottostante ghiacciaio dell’Obers Ischmeer, che risaliamo per un tratto, deviamo poi a sinistra per risalire lungo il versante sud, tra sfasciumi e detriti morenici (qualche problema di orientamento al buio ma per fortuna siamo in buona compagnia). Segue un crestone di sfasciumi del Gaagg, risalito il quale, tra detriti morenici e blocchi rocciosi, giungiamo su un nevaio, che evitiamo proseguendo alla sua destra per portarci sulla parte alta dello Schreckfirn sopra alla zona più seraccata, dove occorre proseguire con una traversata ascendente per portarsi alla base dell'evidente Schreckhorn Couloir, che proviene dalla cresta sud-est dello Schreckhorn. Lasciato il canalone sulla destra, proseguiamo ancora per un tratto sino a portarci lungo un pendio più ripido alla crepaccia terminale sotto la rampa rocciosa che dà accesso alla cresta sud-ovest. Crepaccia terminale: bel problema! Sembra insuperabile, ma dopo un breve esame della situazione, Marco individua il passaggio sulla sinistra e con un’autentica prodezza (il Grande Mark è sempre Grande!) in breve siamo tutti e quattro alla base della “rampa”. Da qui si sale lungo il suo margine roccioso, con passaggi di III. Terminata la rampa guadagniamo una spalla rocciosa (siamo a circa 3800 m di quota) da dove inizia la salita della cresta vera e propria, restando sempre nei pressi del filo che diviene sempre più ripido ed aereo, sino a portarci alla base di un evidente muro verticale. Lo saliamo direttamente con percorso più elegante ma anche più tecnico (IV) (è possibile anche aggirarlo sulla sinistra) per poi riguadagnare il filo di cresta più a monte. Ancora qualche lunghezza di corda (le ultime) lungo la cresta su rocce piuttosto ripide (III) ma di buona qualità, e si arriva sul tratto finale nevoso che ci porta facilmente in vetta (tempo impiegato dal rifugio: 7 ore 50’)!!! In discesa ripercorriamo la via di salita tranne nell’ultimo tratto della rampa rocciosa, dove deviamo a sinistra nel couloir (da evitare per il rischio oggettivo di cadute di pietre, specialmente nelle ore più calde e con lo zero termico a quote elevate…a noi è andata bene!), ricorrendo in totale a una ventina di calate in corda doppia sino al superamento della crepaccia terminale alla base della rampa. Da qui il percorso si semplifica con la discesa del ghiacciaio e poi del nevaio sino al salto roccioso di sfasciumi e poi al sottostante ghiacciaio dell’Obers Ischmeer. La chicca finale della “gita” è la risalita al rifugio, 15 minuti di totale sofferenza ma anche di immensa gioia per la buona riuscita complessiva dell’ascensione. Alle 18:30 siamo seduti fuori dal rifugio in attesa di una cena calda e di un sospirato riposo, godendoci ancora un tramonto da brivido in questo angolo alpino davvero speciale!
Devo, come sempre più spesso ormai, un grazie infinito ai miei compagni di avventura, Marco, Mirella e Maurizio, che come sempre si dimostrano delle grandi persone prima ancora che dei fortissimi alpinisti!!! Alla prossima e…Superbes Adventures…
48 Immagine(i), Inserita il 23/08/2013
Balmenhorn_20-21Luglio2013
E' il primo "4000" per Davide, che dopo l'esame di maturità scientifica si sente carico al punto giusto per sgroppare tenda e saccoapelo sino alla quota del Rif. Città di Mantova (anche perchè dormire dentro al rifugio non è proprio possibile, c'è il tutto esaurito!). Ma a noi piace di più così, liberi nella nostra spaziosa tenda e comunque in compagnia di altri "tendaroli"! La neve di giovedì, circa 25 cm, tappa tutte le piazzole, non resta che sistemarci sul ghiacciaio, a questo punto vicino al rifugio! La meteo del pomeriggio ci lascia appena appena montare la tenda e poi giù grandine e tuoni e fulmini! Noi ce la ridiamo ormai all'asciutto dentro la tenda e dentro i sacchiapelo, in attesa dell'ora della cena calda! Un po' di mal di montagna per Davide, che essendo al battesimo per questo genere di gite, non può fare a meno che provare nausea...Dopo cena e con il riposo notturno si riprenderà alla grande e l'indomani, in tre ore, si arriva in vetta al Balmenhorn, quota 4167, a salutare il Cristo delle Vette! Bravo Davide, al tuo primo 4000...alla prossima!
BALMENHORN quota partenza (m): 3260 (P.ta Indren) quota base-tenda (m): 3470 (presso il Rif. Città di Mantova) quota vetta (m): 4167 dislivello complessivo (m): 907 difficoltà: … esposizione prevalente: Sud località partenza: Punta Indren (Gressoney-la-Trinitè, AO) punti appoggio: Rif. Città di Mantova
31 Immagine(i), Inserita il 23/07/2013
Grande_Ruine_29-30 Luglio 2013
Piacevole "gita" sociale organizzata dal CAI Pinerolo, si parte in 10 (pochi ma buoni!!!), oltre a me si contano: il Grande Mark (al secolo Marco Conti, per l'occasione Monsieur Contì! con il ruolo di capogita), la sua inseparabile compagna di vita Mirella (per Gulliver: "Podina"), e poi Enrico&Silvia da Torino, Graziano e Domenico e Renzo da Pinerolo e infine l'altro Enrico e Lorenzo da Genova! Siamo nel cuore degli Ecrins, e la meta, opportunamente prescelta da Mark, offre viste spettacolari a 360° su tutto il complesso degli Ecrins...Itinerario di avvicinamento sotto la pioggerella (e poi nevischio), dal parcheggio di Pont d'Arsine sino al rifugio Adele Planchard! Per contro il giorno successivo ci regala un'ascensione nel sole e nel blu!... Finalmente indosso i miei vecchi scarponi (ndr: Nepal Extreme del 2001!!!) risuolati, e i miei piedi tornano a volare! Finisce una lunga astinenza da montagna, durante la quale i sogni hanno spaziato da occidente a oriente. da nord a sud...E allora prendiamoci questa spettacolare Grande Ruine, in grande compagnia dell'inossidabile Mark, che instancabile ci guida sull'ennesima vetta di questo mitico complesso alpino!
Grande Ruine (Point Brevoort) quota partenza: mt 1711 quota vetta: mt 3765 dislivello complessivo: mt 2054 difficoltà: F+ esposizione prevalente: Est località partenza: Pont d'Arsine (Villar-d'Arêne, Alte Alpi) punto appoggio: Ref. Planchard
53 Immagine(i), Inserita il 04/07/2013
Zerothehero_Ciamoussé_05Gennaio2013
...finalmente gli sci! Nello sterminato universo di possibilità, scelgo una via conosciuta e sicuramente battuta (sono solo, come spesso accade!), memore di una bellissima domenica di circa 9 anni fa' (era il 2004!!!), quando con il mio socio di cordata BillCros (vedi Gulliver) si salivano le vette e si sognava di grandi scalate!!! Giornata splendida di sole (e temperatura fin troppo elevata!!!), neve in ottime condizioni, nella parte alta verso la vetta sempre dura per l'azione del vento, mentre da metà percorso in giù...la fioca ven mola! Riesco a strappare una giornata ai soliti impegni familiari, curioso di sapere a che punto stanno le gambe (i polmoni li provo ogni volta che esco a correre!). Tutto sommato va bene, ma in discesa sentivo il marmo... Bella sgroppata sino in vetta, con la dovuta attenzione all'ultimo tratto (pendenza 45°?!...forse meno!), e soprattutto per il piacevole incontro con Francesco, anch'egli "lupo solitario", con cui ho diviso un tratto di salita e, soprattutto, il boccale di birra giù a valle nella sua bella casetta di Limonetto! Ottima gita per iniziare la stagione!!!
Ciamoussè (2478) - Valle Vermenagna (CN) Data: 05/01/2013 Quota di partenza (m): 1300 circa quota vetta (m): 2478 dislivello complessivo (m): 1178 difficoltà: BS località partenza: Limonetto (Limone Piemonte, CN)
22 Immagine(i), Inserita il 08/01/2013
Zerothehero_M.te Figne via diretta M.te Tobbio - la prima neve_02Dicembre2012
...Vado a dare il benvenuto alla prima neve sull'Appennino dietro casa...E' il percorso fatto e rifatto centinaia di volte, il mio personale allenamento dietro casa...Nel Rifugio in vetta al M.te Tobbio trovo vecchi amici (il grande Magno-Magnone) sempre in grande forma, e ho l'oppurtunità di entrare un attimo nella chiesetta accanto dove trovo le foto di due grandi rocce granitiche, Piero Jannon e Roberto Villata, prematuramente scomparsi e ai quali dedico un piccolo grande saluto (in attesa di poterci rincontrare in faccia al mondo!).
Data: 02 Dicembre 2012 Quota max: 1.172 mt (M.te delle Figne) Percorso: Valico Eremiti – vetta M.te Tobbio (via diretta) – Passo della Dagliola – vetta M.te Figne; ritorno al Valico Eremiti lungo la via sud (normale) del M.te Tobbio. Dislivello in salita: 900 mt circa Partenza da: Valico Eremiti - Bosio (AL) Quota partenza: circa 550 mt Zona: Parco Capanne di Marcarolo (AL) Difficoltà: EE