Home | Foto | Video | Notizie | Agenda | GPS | Articoli | Meteo | WebCams | Contattaci | Aiuto

Menu principale

Album foto

Foto a caso

Album Foto > Album personali > zerothehero 2915 immagini in 111 albums visti 141727 volte
Beau Soleil_27 Dicembre 2016



17 Immagine(i), Inserita il 04/01/2017

Jervis_Rif_24-25Settembre2016



0 Immagine(i)

Pelvoux_9-10 Luglio2016_dieci-anni-dopo....



Pelvoux dieci anni dopo! Allora con Mauri "Bill" Crosetti e Dario Fraschia, oggi grazie alla bella idea dei CAI Pinerolo e Almese di combinare una "gita" ad ampio respiro (non è una battuta!), la traversata del Pelvoux è davvero un'impresa che non ti togli più dalla mente! E' stato così nel 2006, altrettanto ieri, fatte le debite distinzioni ovviamente esistenti tra una "sociale" organizzata dal CAI e un'avventura di una sola cordata da tre!!! Ringrazio come sempre quell'universo di passione alpinistica che è Marco Conti, cuore, gambe, braccia, polmoni e soprattutto testa inesauribili, insieme con Mire, e ringrazio fino alla commozione i miei compagni di cordata, oltre al fedelissimo Bill anche Ivo e Massimo che ho avuto modo di conoscere in questa esperienza, che hanno avvertito le mie condizioni di difficoltà di ieri e hanno saputo mettermi nello status ottimale per salire e, soprattutto, scendere il Pelvoux! Grazie a tutti davvero! La lealtà della montagna viene fuori anche in queste occasioni (e non te le dimentichi mai più!)...

28 Immagine(i), Inserita il 29/11/2016

Paur_25 Giugno 2016



0 Immagine(i)

Tobbio-Figne_03Marzo2016



0 Immagine(i)

Rifugio_Melano_Casa_Canada_14Febbraio2016



0 Immagine(i)

Matto_Cima-Est_05Agosto2015



Monte Matto - Cima Est (da Sant'Anna di Valdieri)
Data: 05 Agosto 2015
Quota max: mt.3088
Partenza da: Sant'Anna di Valdieri (Valle Gesso)
Quota partenza: mt.1010
Dislivello: mt.2078
Zona: Valle Gesso (CN)
Difficoltà: EE
E finalmente...il Matto! Non si può morire senza essere saliti sul Matto almeno una volta!!! E dopo anni di ri-promesse ecco giunto il giorno! Che arriva come spesso succede a me, sognandolo sul cuscino...in un periodo proibitivo per impegni e menate varie, si apre miracolosamente uno spiraglio per mercoledì 5 agosto...e allora si va! Via dal lavoro ma senza rinunciare ai doveri di papà, perchè prima vengono e verranno sempre loro, le mie piccirilline che alle h.8:00 devono trovarsi al Centro estivo! E così è, d'altronde è nel mio spirito di sempre, la montagna, l'alpinismo, le corse etc sono pur sempre secondarie (anche se fondamentali per la mia vita!)! Con la partenza dalla piana alessandrina alle 8 del mattino significa iniziare l'escursione alle 10:30 circa da Sant'Anna di Valdieri, dove trovo già il sole alto che batte e schiaccia come solo quest'estate sa fare! In 1 h e 1/2 sono al Livio Bianco, dove trovo il Gestùr un po' stupito di vedermi a quell'ora (anche se l'avevo avvertito dell'idea folle con un post su facebook, chiedendogli anche consigli sull'opportunità di tentare una corsetta del genere a quell'ora!!!), e infatti mi domanda se sono già di ritorno!!!! Pacca sulla spalla, gli consegno un vasetto della mia marmellata di pesche preparato appositamente per lui, lascio nel sottoscala del rifugio un po' di cose inutili e via, di corsa sul pendio sopra il lago! Mi mette un po' di tristezza non incontrare Silvia la pastora al bivio sul ponticello, non riesco a pensare che probabilmente non la vedremo più là! Lasciato il bivio mi concentro sul passo da tenere e sul ritmo cardio-polmonare, mi sento bene ma in questo periodo non sono granchè allenato! Al bivio par il Passo Valmiana mi devo fermare, la fame mi sta attanagliando! Penso a Gustìn che mi diceva che in montagna non mangiava mai (gli esseri superiori esistono e si distinguono anche per questo!!!). Tutto intorno è straordinario, il cielo, l'acqua, l'aria dei 3000 metri che si avvicinano...Riprendo il cammino e in breve, dopo qualche saliscendi, sono al cartello per il Matto, da lì inizia la pietraia e bisogna sperare sempre nella buona visibilità (ometti lungo il percorso e bolli de vernice rossa). Non riesco da sotto ad individuare bene la cima, penso sia la punta che intravvedo ma i dubbi sono molteplici. Incontro 4 persone di ritorno, chiedo conferma sul percorso e mi dicono che sarò a circa 1 ora e 1/2 dalla punta! Allora non è quella che pensavo, ma molto più spostata!!! Dopo un paio di laghetti provocanti (il caldo spingerebbe a spogliarsi e tuffarsi!) e a qualche residuo di nevaio, ad un tratto spunta il traliccio della vetta! Oddio, credevo di essere arrivato, ce ne sarà ancora 40' almeno!!! E così è, ma che bello arrampicarsi sù, sentire il respiro pieno e forte, le gambe che rispondono come ai vecchi tempi, il cuore che da buon bradicardico quale sono rallenta i battiti e un filo di emozione che mi prende una volta arrivato in punta! Matto Grosso o Corn del Matt, questa volta non mi scappi, e se anzichè essere le 4 del pomeriggio fossero soltanto le 2, salirei anche sulla tua Cima Centrale! Aspetto un po' che si liberi la nuvolaglia sull'Argentera, in venti minuti non si muove da là, pazienza, le foto mitiche alla prossima!

34 Immagine(i), Inserita il 07/08/2015

Valasco_12Luglio2015



...gitarella al Velasco con le mie stelline!!!...a osservare dal vero l'arte di un grande Amico-Artista!!!

20 Immagine(i), Inserita il 12/11/2015

Pic Coolidge (Ecrins) - 3775 mt. (dal Glacier Noire) - 04-05 Luglio 2015



PROLOGO
Sabato 20 giugno, h.22:30, Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alessandria. Intorno a me un ammasso caotico di barelle e lettini con le ruote, qualcuna ferma con persone distese, altre spinte freneticamente verso chissà quali corridoi, cliniche, ambulatori...Anch'io da circa 5 minuti sono sistemato su uno di questi lettini, non ho un filo di voce, la botta rimediata nel pomeriggio mi ha schiacciato la parte sinistra dal costato al collo del piede! Una banale corsa discendendo il vallone della Meris in Val Gesso, inciampo, volo in avanti e faccio appena in tempo a proteggermi istintivamente il viso con le braccia...plano direttamente su uno spuntone di gneiss...sento scrosciare le costole all'altezza del cuore, sbatto il ginocchio sinistro sul duro, escoriazioni sulle mani, sul ginocchio e sulla coscia sinistri...quando mi rialzo respiro a fatica, come se fossi stato colpito da un pugno al ventre, passa solo un filo d'aria nell’affanno del bisogno di ossigeno per la corsa e la voce è roca e affannata...riprendo a camminare in discesa, alzando le braccia per aiutare la cassa toracica a dilatarsi un po’ per riprendere la respirazione. Sanguino abbondantemente dal ginocchio e dalla mano...in un ruscello riesco a ripulire le escoriazioni e mentre compio questo istintivo gesto di allontanamento del tetano, sento il respiro in ripresa ...
Sulla barella del pronto soccorso non posso che stare seduto, appoggiando i gomiti sulle gambe per sorreggermi! Qualsiasi altra posizione mi procura fitte crudeli al costato, mentre il ginocchio va assumendo sempre più la forma di una palla! Vorrei tossire, sbadigliare, poter inspirare profondamente ma al minimo accenno devo desistere per evitare altre lance dirette al costato!!! Per fortuna ho sempre con me delle caramelle, le stesse che porto con me quando salgo in quota in quanto è l’unica cosa commestibile che il mio stomaco non rifiuta! Ora sono preziose per ammorbidire la gola e scongiurare eventuali dolorosi colpi di tosse...Il mio piccolo zaino che prudenzialmente ho sempre al mio seguito contiene anche la pila frontale e un libro, l’unica possibilità di distrazione e di compagnia sino a che sarà il mio turno di visita. Che lentamente avviene intorno alle h.3:30, quando una voce femminile scandisce finalmente il mio nome! Si susseguono rapidamente ma con ordine preciso, da protocollo, domande, visite alle parti ferite, 4 prelievi di sangue, flebo con antidolorifico, medicazioni e fasciature, radiografie al costato e al ginocchio sinistro, ecografie all’addome...Passano altre due ore in attesa del referto, durante le quali l’effetto dell’antidolorifico endovena mi permette di assumere la posizione orizzontale, senza peraltro chiudere occhio. H.6:30: la dottoressa Rossana U. esce dall'ambulatorio e mi legge il referto della diagnosi: Contusione costale sx, e ginocchio sx. Escoriazioni multiple. Stop. Il che significa che non ci sono fratture! Senza dire nulla mi alzo dal lettino, mi rivesto e mi dirigo verso l'uscita, dove un’assonnata Ros, dovrà recuperarmi per ritornare a casa!
...
ATTESA
E’ in questa condizione fisica e psico-fisica che trascorro i successivi 14 giorni prima dell’ascensione al Pic Coolidge, tra "esperimenti" empirici per tastare la condizione del ginocchio e soprattutto la respirazione e senza mai fermarmi nelle normali attività quotidiane di lavoro…Alla fine di questo periodo considero che affrontare l’ascensione (che non presenta, almeno dalle descrizioni e informazioni prese da tempo, particolari difficoltà di arrampicata -difficoltà mai superiori al III-, attraversamenti su ghiacciai nella norma, canalini eventualmente con presenza di sfasciumi e/o ghiacciati, creste aeree ma sempre e comunque ben protette…), costituisca il mio primo esperimento di ascensione in condizioni fisiche NON perfette! Diciamo che sto per apprestarmi a trascorrere due giorni in quota al 75% delle mie normali condizioni!!!

...
AZIONE
Lascio ora alle immagini e ai loro commenti il “racconto” di questi due splendidi giorni vissuti nella gioia più totale e nella condivisione di quella passione devastante che ci accomuna, la Montagna!

(Voglio dedicare queste mie personali considerazioni di questa "piccola" impresa alpinistica a Marco Conti e a Mirella Becciu -per gli amici Mark&Mire- citando direttamente una riflessione di Marco di due giorni fa': “...obiettività...è autocritica, riconoscere i propri limiti...raccontare molto semplicemente la verità...”! Essì, l’Alpinismo e in generale, la Montagna non ti permettono di barare (come invece accade troppo spesso nella vita quotidiana, una volta scesi a valle!!!). Chi è salito almeno una volta in quota, qualsiasi essa sia e in qualunque parte della Terra, sa che "le montagne non ti vogliono strappare lacrime o sorrisi, non ti chiedono scusa nè tendono tranelli. LE MONTAGNE SONO COME GLI SPECCHI: TI CI VEDI DENTRO, NUDO, COSI' COME SEI"...Kilian Jornet).

41 Immagine(i), Inserita il 16/07/2015

Mavi-Masha nella tana di Orso-Livio_17-18-19Giugno2015



Non vedevo l'ora di pubblicare una "gita" sulle Alpi che avesse come protagoniste le mie bimbe, anche se per ora ho ritenuto ragionevole accontentarsi della presenza della più grande, la mia primogenita di 6 anni! Per la seconda, di soli 4 anni e mezzo, considerando lo spostamento che richiede circa due ore e mezza di cammino e 900 metri di dislivello per un adulto, ho ritenuto opportuno rinviare! Le foto in sequenza raccontano di tre giorni di assoluta felicità, nell'ambiente magico di una delle valli più affascinanti delle Marittime e ospiti di uno dei più grandi gestori di rifugi mai esistiti, il mitico Bunny!

35 Immagine(i), Inserita il 08/07/2015

111 albums in 12 pagina(e) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Accesso
Nome utente:

Password:


Registrati

Hai perso la password?

Condividi

Cerca
Google


Ricerca avanzata


Installa motore di ricerca

Utenti connessi
70 utenti sono connessi

Iscritti: 0
Visitatori: 70

altri...

Pubblicità

   


Google
LaFiocaVenMola.it - info@lafiocavenmola.it