Sabato e domenica previsioni meteo non molto incoraggianti, tanto per cambiare. Quindi prendo un giorno di ferie non pagato, e gita il venerdi'. L'idea è di scendere dal col du Granon a Briançon per la Croix de Toulose, una discesa inedita per me fino a Serrelan. La discesa è molto bella, facile e su uno splendido single-track. Colori autunnali molto belli.
Data: 15/10/2010 Quota max: 2509 Partenza da: la Vachette 1340m. Quota partenza: 1340 m. Dislivello: 1300 Zona: Briançon (FR) Difficoltà: BC/BCA
26 Immagine(i), Inserita il 16/10/2010
Pas de la Beccia 2713 m. 2/10/2010
Dopo una settimana di raffreddore, influenza etc... avevo proprio voglia di pedalare, e la scelta è caduta su un itinerario breve ma intenso: il giro del Pas de la Beccia 2713 m. Dal colle del Moncenisio, si scende verso la Francia, in prossimità di una malga, al primo tornante. Si stacca una sterrata a sinistra e si trovano anche le indicazioni per il colle Sollieres. Si segue lo sterrato a mezza costa e superato un ponticello si prende la sterrata a sinistra che consente di guadagnare il vallone del Forte de la Turrà. Visita al forte e poi si prosegue sulla strada /sentiero verso il pas de la baccia, ormai pedalabile solo per brevi tratti. Si giunge al colle, e da qui inizia la discesa. Molto tecnica e trialistica la parte alta, e in parte è meglio farla a piedi il tratto intermedio, comunque, è bello e divertente. Poi, piu' in giu', dopo il bivio per il colle sollieres e il piccolo moncenisio, il sentiero è stretto ed esposto e, complice la nebbia e la solitudine, alcuni tratti ho preferito farli a piedi. Il sentiero è terroso, bisogna avere l'accortezza di non cozzare contro gli spuntoni di roccia laterali. Il rientro al Moncenisio (Gran Croix) con un nebbione di visibilità di 5 metri ad essere generosi!
Data: 2/10/2010 Quota max: 2713m Partenza da: Gran Croix 1870 m. Quota partenza: 1870 m. Dislivello: 843 Zona: Moncenisio (val Susa) Difficoltà: BCA /O.C.E
27 Immagine(i), Inserita il 04/10/2010
Vallone del Ciorneva 25/09/2010
L'idea era di salire il Monte Ciorneva da Mondrone, piu' che altro per la curiosità di esplorare un posto a me sconosciuto. L'ambiente nel vallone si presenta da subito severo. Nei pressi della cascata è impressionante osservare la moltitudine di alberi abbattuti dalla valanghe invernali. Il sentiero che sale al lago del casias attraversa una fitta boschina dove pero' non mancano lamponi e mirtilli, assai numerosi. Purtroppo il sentiero che sale al lago non è una mulattiera: si presenta stretto e in alcuni punti un po' esposto. Il lago è un autentico gioiellino, per l'ambiente, per il panorama sulla val d'ala e sul vicino Monte Rosso. Il sentiero, da qui in avanti, c'è, ma lo si deve costantemente cercare: a volte si perde completamente la traccia e la si ritrova piu' avanti: è meglio non trovarsi nella nebbia o in condizioni di scarsa visibilità. Infine, le condizioni di umidità e la recente spolverata di neve, han fatto si che il percoso nella pietraia fosse particolarmente scivoloso. Volevo quindi non piu' raggiungere il Ciorneva, ma mi sarei accontentato del Colle Vallonetto a q. 2485 m. Purtroppo sono arrivato fino a quota 2400, poi le pietraie hanno avuto la meglio... Peccato, torno indietro. Il posto è magnifico, pieno di camosci ed ho avvistato anche un'aquila reale, ma si cammina male, rendendo la gita piu' faticosa di quello che è. Forse per vedere il vallone del ciorneva nella parte alta, è meglio passare da Balme e scollinare dal colle del vallonetto, pero' si perde lo scenario offerto dal lago Casias.
Data: 25/09/2010 Quota max: 2400 Partenza da: Mondrone Quota partenza: 1250 Dislivello: 1150 Zona: Val d'Ala (valli di lanzo) Difficoltà: EE
16 Immagine(i), Inserita il 27/09/2010
Grande Aiguille Rousse 3482 m.
Ultima (forse..) gita di scialpinismo per quest'anno. 1 ora di portage, ma per fortuna il sentiero che conduce al rifugio Prariond è agevole e molto comodo. Dopo aver attraversato il torrente si mette piede sulla morena del ghiacciaio delle sorgenti dell'Isere e a quota 2400 inizia la neve. Si sale bene: la neve è dura e il ghiacciaio è in ottime condizioni (crepacci tutti chiusi). Discesa dalla vetta alle 10.30. Condizioni perfette: in alto ancora molto dura, poi diventa come velluto. Neve ottima fin dove ce n'è!. In compagnia di Paolo.
Data: 25/06/2010 Quota max: 3482 Partenza da: saint charles 2010 m. (tornante strada Iseran) Quota partenza: 2010 Dislivello: 1472 Zona: Valle Isere Difficoltà: BSA
22 Immagine(i), Inserita il 29/06/2010
Vallone di Gilba
Giro in mountain bike con partenza da Brossasco (Val Varaita) con Cristiano e i suoi colleghi. Salita dapprima verso la Madonna delle Betulle, per poi scendere nel vallone di Gilba e risalire sul colle dove è posta la chiesetta di s.Bernardo di Gilba a quota 1519 m. Da qui una bella e veloce discesa su sentiero lungo il vallone di Gilba, per poi ritornare a Brossasco.
Data: 25/05/2010 Quota max: 1500 Partenza da: Brossasco Quota partenza: 500 Dislivello: 1200 Zona: Val Varaita- valle di Gilba Difficoltà: MC/BC
17 Immagine(i), Inserita il 26/05/2010
Barifreddo 3028 m. 22/05/2010
Gita al Barifreddo, nel vallone di Rodoretto con Maurizio e Dario. La strada per raggiungere il punto di partenza è a tono con la gita: sterrata, accidentata, stretta e ripida: ma la uno di mauri non teme (quasi) nulla. Per raggiungere il vallone, con gli sci a spalle, non è molto agevole e subito rompo un bastoncino. Si prosegue superando cascatelle nella ripida boschina. Poi finalmente dopo circa un ora, si mettono gli sci. E qui speravo di essere un po' piu' veloce, invece senza l'ausilio del bastoncino, scivolavo sulla traccia, ne dovevo quindi tracciare un'altra meno ripida e andare a scaletta, sfondando sempre. Ad un certo punto sento Mauri che mi incita e mi aspetta, ma ad un certo punto gli dico: 'Va' pure! Io arrivo fin dove me la sento!' Cosi' me la prendo con calma, e sempre facendo un' altra traccia, raggiungo la conca sotto il Barifreddo a quota 2600 metri, mentre Maurizio e Dario hanno già raggiunto la cima e stanno già scendendo. Mi fermo qui ad aspettarli, per oggi basta così. Arrivano Maurizio e Dario e altri due amici, Marco e Mirella, con i quali l'anno scorso abbiamo condiviso lo Charbonnel. Fa caldo, parecchio caldo e la discesa è su neve marcia. In basso, sul lungo traverso prima della conca-vallone è addirittura pericolosa. Parte Dario e stacca un 'lumacone' che via via aumenta la sua velocità, e muove praticamente tutto li pendio. Non è proprio una cosa simpatica, pero' dopo il pendio è svalangato, ed è un po' piu' sicuro. Scendiamo, sempre con le dovute precauzioni, e poi il lungo 'portage' fino all'auto. Gita in un bellissimo ambiente, peccato non aver raggiunto almeno il colle della Capra, sarà per la prossima! Come dice Mauri stavolta ero:'Oggi non ho tempo oggi voglio stare spento!'
Data: 22/05/2010 Quota max: 2600 Partenza da: Balma Quota partenza: 1700 Dislivello: 900 Zona: Val Rodoretto - val germanasca Difficoltà: O.S.A
15 Immagine(i), Inserita il 26/05/2010
Giornalet 3063 m 15 e 18/5/2010
Tentativo fallito sabato. Neve stupenda ma, dopo i pinetti, non c'era visibilità. Cioè, non c'era nebbia ma c'era il tempo maffo, e cielo e neve erano dello stesso colore. Ho aspettato che si aprisse ma niente da fare e sono tornato indietro. Siccome sono non poco testardo, ci sono tornato martedi'. Stupenda!! Tutta trasformata con neve dura in alto ma con ottima aderenza. Scendo fino a quota 2700 e qui incontro Paolo (funcool su gulliver) che sta salendo. Quindi ripello (persevero) e torno su. Discesa ri-stupenda! In basso siamo scesi nel bosco lato sinistro idrografico e si scende a 15 minuti dalla macchina. La neve non ha mai mollato.
Data: 18/5/2010 Quota max: 3061 Partenza da: Brusà del Plan Quota partenza: 1831 Dislivello: 1230 + 300 Zona: Valle Argentera Val Susa Difficoltà: BS
16 Immagine(i), Inserita il 20/05/2010
Oberland: KonkordiaHutte 2860 m. - Gross Grunhorn 4043 m. - Valle di Lotscental 25-26-27 aprile 2010
3 giorni nell'Oberland in compagnia di Maurizio.
1° giorno. Lasciamo l'auto a Morel (vicino a Brig) e prendiamo l'ovovia per Riedelalp a 1950 m. Da qui mettiamo gli sci alle 11.40 e ci incamminiamo sulla morena dove è visibile, piu' in basso e in fondo alla vallata, il piu' lungo ghiacciaio delle Alpi: l'Aletsch. Maurizio si preoccupa un po': mi dice che dovevamo prendere la funivia al paese successivo, cosi' avremmo guadagnato almeno 2 ore. Mi immagino quindi che sarà una cosa molto piu' lunga del previsto, ma non potevo ancora sapere quello che ci aspettava.. Dalla morena bisogna scendere di 300 metri di dislivello per raggiungere la base del ghiacciaio. La breve discesa è un tormento: appena si esce dalla traccia di salita si sfonda di un metro e rialzarsi con gli zaini belli carichi richiede uno sforzo mostruoso. Ci leghiamo e iniziamo la lunga marcia sul tormentato ghiacciaio dell'Aletsch. Crepacci, serracchi, laghi e torrenti glaciali, intorno montagne imponenti, tutto è molto suggestivo e l'ambiente è maestoso: appena si entra nel ghiacciaio ci si rende conto di quanto siamo piccoli... Ma il tempo corre. Incontriamo alcuni sci alpinisti che scendevano dal bivacco del Mittelalesch, e ci dicono che per arrivare al rifugio del Konkordia, dove avevamo prenotato, ci sono poche tracce, e ci andranno ancora 3 ore dal laghetto (bivio per il bivacco). La marcia tra crepacci non è rassicurante, vista l'ora, e ogni volta che si sfondava ti veniva un mezzo infarto. Guardiamo l'ora: le 18.30! E' ancora lunga, ma finalmente riusciamo a scorgere il rifugio, e questo ci conforta. Un giro a semicerchio per attraversare il ghiacciaio e aggirare una zona crepacciata e poi ci aspettano le lunghe e ripide scale che danno accesso al rifugio. Distrutti, arriviamo al rifugio alle 20.30 e fuori si è messo a nevicare. Non pensiamo ancora a che cosa vogliamo fare domani, ma di certo cambieremo i nostri ambiziosi progetti. Il rifugio è grande, ma caldo e accogliente e abbiamo divorato tutta la cena accompagnata da 2 birre medie, anche perchè qui l'acqua costa piu' cara della birra.
2° giorno. Al mattino colazione alle 6.00, poi vediamo il dà farsi. Il cielo è un po' nuvoloso e ci sono nebbie sul ghiacciaio dell'Aletsch, ma partiamo lo stesso. Decidiamo di andare al Gross Grunhorn, il 4000 piu' vicino. L'ambiente è grandioso, si sale su pendii ripidi in mezzo a serracchi enormi, l'unica mia preoccupazione è la meteo, perchè la salita è ben tracciata e ci sono altri sci alpinisti che ci precedono. Poco prima di arrivare al colletto a quota 3800 metri, stringo i denti per i piedi doloranti. Il tempo sta peggiorando: intorno a noi c'è nebbia e inizia a nevicare. Mi fermo verso la crepaccia terminale a quota 3850 e Maurizio prosegue verso la vetta. Raggiunge gli altri 4 alpinisti e poi la cima, rocciosa ed esposta. Ma io non li vedo, li sento solo e il tempo sembra peggiorare rapidamente. Iniziano i preparativi per la discesa e la meteo non mi conforta, visto i passaggi vicino ai serracchi e crepacci. Incredibilmente, come iniziamo la discesa, si libera tutto, visibilità al 100% e un panorama straordinario! Discesa bellissima e anche se la neve non è il massimo, l'ambiente è incredibile. Ritorniamo al rifugio appagati e Maurizio è riuscito a collezionarsi un altro bel 4000. Nel frattempo il tempo è cambiato ulteriormente: è nuvoloso e nevica... che botta di culo!
3° giorno. Stamattina colazione alle 5.00. Decidiamo di salire il colle Lotscntlucke a 3176 m. e di scendere sulla valle del Lotscental sul Lang glatscer. Arriviamo al colle dopo circa 3 ore e mezza di marcia. L'ambiente è come sempre superbo, dominato dalla parete N dell'Aletschorn. Un po' di sosta e un po' di foto e nel frattempo arrivano altri sci alpinisti che, come noi, intendono affrontare la discesa della Lotscental. La discesa è veramente splendida: non si puo' chiedere di meglio: neve primaverile e ambiente superbo. Arriviamo a Gugistafel a quota 1787 m. Qui ha fine il nostro lungo giro nell'Oberland. Ma inizia l'avventura per ritornare a Morel dove abbiamo lasciato l'auto. Autostop fino a Blatten, pullman fino a Goppestein, treno fino a Brig e infine un altro pullman che ci riporta a Morel. Tutto questo con una coincidenza incredibile, al massimo avremo aspettato 5 minuti! Siamo salvi! Torniamo a Torino per le 18 circa, dopo esserci fermati per una meritata birra!
Data: 25-26-27 aprile 2010 Quota max: 4043 Partenza da: Riedelalp 1950m (ma non consiglio a nessuno di partire di qua) Quota partenza: 1950 Dislivello: 2093 Zona: Oberland (CH) Difficoltà: BSA
68 Immagine(i), Inserita il 29/04/2010
Cima Autour 3021 m.
Gita in solitaria, anche se soli non si è mai, e decido di fare l'itinerario della cima Autour da balme perchè non ci sono mai salito. Ho sbagliato strada e dall'Alpeggio Pian Salè, al posto di attraversare il ponte, ho continuato sul sentiero gta. Poi resomi conto dell'errore,ho tolto le pelli e sono ridisceso fino all'alpeggio Salè. Sono circa 250 metri di dislivello e tra salita e discesa ho perso piu' di mezz'ora. Non solo, il fatto è che altre persone mi hanno seguito per salire all'Autor, e poi si sono viste costrette a cambiare meta. Adesso sono solo. Risalgo la prima parte di boschina ripida, unica nota negativa dell'itinerario. Poi trovo le tracce e sono un po' piu' tranquillo, infine accedo al vallone servin per un pendio abbastanza sostenuto. Da qui in poi la gita è facile e i pendii sono belli, anche se si è costretti a salire attraversando sempre a destra. L'ambiente e il panorama diventano via a via piu' severi. Infine incontro altre due persone salite per un altro itinerario (sbagliato) sempre da Balme, ma evidentemente anche loro hanno tribolato non poco. La discesa è stata bella e veloce, ad eccezione nella boschina. Neve di tutti i tipi: farina e crosta nella parte alta, primaverile e sfondona nella parte bassa. In conclusione è una bella gita che si svolge in un ambiente vario, particolare e selvaggio.
Data: 21/04/2010 Quota max: 3021 Partenza da: Balme fraz. Cornetti Quota partenza: 1446 Dislivello: 1580 Zona: Val d'ala (Val di Lanzo) Difficoltà: BS
24 Immagine(i), Inserita il 22/04/2010
Pic du Gazon 2744 m. - Pic des Esparges Fines 2706 m.
2 Giorni in Queyras con il gruppo del CAI UGET. Due belle gite: la prima piu' diretta, si svolge nel vallone del colle del furfande da Arpisson. Mentre la seconda, con partenza da Brunissard, percorre un lungo vallone assai pittoresco, con posti molto belli come gli Chalet de Clapeyto posti in una conca a 2200 metri di quota. La vetta del Pic des Esparges fines non è stata raggiunta per pochi metri, a causa di imponenti cornici. Ciò non toglie che siamo riusciti a compiere un bell'anello, scendendo nell'altro vallone fino al lago di lauzon. Da qui abbiamo ripellato e siamo saliti al colle la rousse a 2515 m. Poi discesa verso il vallone dell'andata. Visto le altezze, tuttora l'itinerario è al limite, anche se di neve ce n'è ancora molta.
Data: 17-18 Aprile Quota max: 2744-2706 Partenza da: Arpisson - Brunissard Quota partenza: 1560m. - 1800 m. Dislivello: 1100 - 1300 Zona: Queyras (dall'altra parte del colle izoard) Difficoltà: MS