Monte Aver

Data 18/07/2019 | Categoria: Escursionismo

Un'escursione breve, ma non per questo meno allettante e tanto meno banale, per raggiungere le due cime principali del Monte Aver, montagna facente parte della catena montuosa comprendente la Punta Maladecia e la Testa Gias dei Laghi, scenario suggestivo e austero dirimpettaio al Santuario di Sant'Anna di Vinadio.
Saliamo con l'auto verso il Colle della Lombarda e, 700 metri dopo aver superato il lago d'Orgials inferiore (2243m) parcheggiamo l'auto su un ripiano sulla destra dal quale intravediamo, poco più avanti l'attacco di due sentieri: il primo, che seguiremo noi, porta al Colle dei Morti mentre il secondo, cento metri più avanti, porta al Passo d'Orgials.
Imbocchiamo il nostro sentiero, segnalato da una grande scritta in giallo su un masso, salendo alcuni tornanti verso un verdissimo altipiano disseminato di rocce montonate.
Particolare curioso di questo sentiero - che sale dolcemente verso il Colle dei Morti incuneandosi tra una serie di piccoli laghetti in cui si specchiano le cime circostanti - è la delimitazione su entrambi i lati da una fila di piccoli massi rocciosi, probabilmente quale tacito invito al passante di non abbandonare il sentiero per non rovinare la cotica erbosa.
Superiamo un isolato larice sulla destra nei pressi del quale s'innesta la traccia di collegamento tra questo sentiero e quello per il Passo d'Orgials e continuiamo la piacevole salita costeggiando la base del versante Nord-occidentale del Monte della Valletta.
Superato, con percorso a zig-zag, il ciglio di alcuni ripiani arriviamo in breve al Colle dei Morti (2477m) affacciandoci sulla selvaggia Valle dei Morti verso il Vallone di Rio Freddo.
Adesso alla nostra destra c'è la ripida cresta che sorregge il Monte della Valletta, mentre alla nostra sinistra il ripido declivio del Monte Aver, che dobbiamo salire. S'intravvede, su in alto sulla sinistra, una croce che è quella della cima centrale, una delle tre vette dell'Aver.
Seguiamo la traccia che si inerpica a sinistra per detriti e pietraie sul versante Sud-Ovest con percorso di risalita faticoso che va cercato con attenzione, nonostante gli ometti, specie all’inizio, ove ci si tiene preferibilmente poco sotto il filo di cresta per poi traversare, più in alto, verso il centro, in direzione della croce della vetta centrale, che è quella verso la quale viene spontaneo dirigersi, anche perché la vetta più alta, quella Nord-Est (alla destra di quella centrale) pur essendo la più facile da raggiungere fino all’ultimo rimane nascosta alla vista.
Raggiunto il colletto (2720m) che divide le due cime, l’ultima parte del percorso si svolge su massi accatastati, in vista dei dirupati versanti settentrionali della montagna, fino a guadagnare, la piccola e non comoda vetta centrale del monte Aver (2734m) dal cui culmine la vista spazia magnifica a 360 gradi verso le più importanti cime circostanti delle Marittime.
Ritornati al colletto raggiungiamo molto più facilmente la vetta più alta, quella Nord-Est (2745m), sormontata da una precaria croce lignea e di qui, complice anche la nebbia che sta alzandosi, riprendiamo rapidamente il cammino a ritroso per raggiungere Maria Teresa che ci aspetta più in basso e, ritrovato il bel sentiero del Colle dei Morti, torniamo in breve alla strada provinciale della Lombarda e all'auto.
Note Toponomastiche
Orgials (cima, passo, laghi, vallone): la radice prelatina 'or' fa pensare ad un toponimo con valore accrescitivo, il cui significato abbia valenza di esteso territorio, aspro, roccioso, anche caratterizzato da colate di pietre.
Morti (colle dei): il nome si presta al ricordo di fatti di guerra, disgrazie o leggende. Pare in questo caso abbia significato la leggenda locale secondo la quale la notte del due novembre qui si riunisce una miriade di anime che scendono dal “loro” colle e risalgono sul versante opposto fino al Passo di Bravaria.
Aver (colle, monte, lago, vallone): dal latino medioevale habere 'avere', in ambiente rurale porta il significato di 'possesso', con particolare riferimento al bestiame. In alcuni casi Aver estende tale significato di possesso (o di sfruttamento) anche ai territori elevati, quelli generalmente riservati alla monticazione degli ovini

Escursione effettuata il 18 luglio 2019
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da Adriano e Osvaldo con gradita ospite Maria Teresa
Località di partenza: strada provinciale del Colle della Lombarda (2272m) presso il lago d'Orgials inferiore – Vinadio
Punto più elevato raggiunto: Monte Aver 2745m
Dislivello cumulato in ascesa: 500m
Sviluppo complessivo del percorso: 5,3 km
Tempo in movimento: 2h 15'
Difficoltà: EE (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc
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