Sentiero delle 9 borgate e cima La Baletiera

Data 14/03/2019 | Categoria: Escursionismo

Un giro facile, adatto a tutti, con dislivello contenuto, a doppio anello, sezionabile in più punti, per godere squisiti scorci panoramici sulla severa parete meridionale del Bersaio, sulla Cordiera del Nebius, sul Colle Neraissa, sulla Cima Varirosa, sul Monte Autes e sul Monte Vaccia, nonchè su Sambuco e su un lungo tratto della Valle Stura.
Si risale la Valle Stura di Demonte fino a Sambuco entrando in paese sia dal primo che dal secondo ingresso parcheggiando l'auto in uno dei capienti parcheggi posti alle estremità del paese.
Il percorso, segnalato da tacche giallo/rosse, è effettuabile a piacere in senso orario o antiorario. Noi, data la stagione ancora freddina, abbiamo preferito l'andamento orario per camminare, fin dalla partenza, al tepore del sole che di mattina illumina la dolomitica e aerea parete strapiombante della montagna-simbolo di Sambuco, il Bersaio.
Percorriamo la via centrale del paese imboccando via Moriglione che sale subito ripida in direzione Nord-Ovest: qui lo sguardo è magneticamente attratto dalla superba e incombente sagoma rocciosa del Bersaio che si para davanti a noi, ma non bisogna tralasciare una sbirciata all'indietro per godere l'incantevole panorama sull'abitato di Sambuco che man mano si sta allontanando.
Salendo, tralasciamo la diramazione di sinistra, che porta alle borgate Moriglione (e che renderebbe troppo ampio il nostro giro), per proseguire sui tornanti della carrareccia verso Serre Bianco fino ad incrociare il comodo sentiero che, sulla destra, volge decisamente verso Est costeggiando, con un lungo traversone, la base della parete del Monte Bersaio.
Il sentiero è comodo e quasi pianeggiante poiché, in realtà, costeggia uno dei vecchi canali d'irrigazione, quello superiore, che portava l'acqua del rio Madonna alle varie frazioni per irrigare campi terrazzati e prati.
Transitiamo presso le ormai disabitate Serre Bouisoun e Serre Naturier continuando fino a dove il sentiero è interrotto e le indicazioni segnalano di scendere verso il sentiero costeggiante il canale inferiore.
In questo tratto s'incontrano i ruderi del Fourest De Goulass con una curiosa aguzza parete a secco, ancora miracolosamente in piedi, sovrastante un ardito arco.
Da questo punto è possibile un primo sezionamento del percorso imboccando a destra il sentiero che scende verso Sambuco (circa 4 km e 280 metri di dislivello).
Continuando invece in piano sulle tracce del vecchio canale arriviamo all'impetuoso e spumeggiante rio Madonna che si attraversa su un solido e stretto ponticello in legno.
Iniziamo ora il traversone inverso sull'altro lato del vallone della Madonna guadando il rio Comba Sapei e risalendo fino ad incrociare il percorso GTA (P34) che da Sambuco sale all'altopiano della Gardetta. Qui siamo completamente in ombra e pur essendo a quota relativamente bassa (1300-1400m) troviamo ancora cumuli di neve ghiacciata da superare con precauzione.
In saliscendi, nel bosco intervallato da alcune radure, raggiungiamo la deliziosa borgata Chiardoletta con la bella chiesetta dedicata a S. Anna (1429m).
Una curiosità: notizie storiche documentano che nel secolo XIX in questa borgata, oggi disabitata, vivevano stabilmente14 famiglie e 65 persone!
Qui è possibile un secondo sezionamento del percorso completando, escluse le borgate di Moriglione, il sentiero delle 9 borgate e rientrando a Sambuco (circa 7 km e 500 metri di dislivello).
Se invece si vuole aggiungere un'interessante variante con un secondo anello, si prosegue imboccando il sentiero in direzione Colle Neraissa fino al Colle Chiardoletta (1771m) e, salendo a destra, si arriva ai 1809 m. della Cima Baletiera, balcone naturale per riempire gli occhi e la mente di uno spettacolo di cime a tutto giro. 
Ridiscesi al colle seguiamo una traccia di sentiero (senza indicazioni) a destra verso sud-est che, dopo un tratto iniziale molto ripido, aggira la cima proseguendo su antichi terrazzamenti in leggera pendenza verso ovest.
Poco prima di raggiungere La Chiardola Grande (1610m), antica borgata e sede di sanguinose battaglie, ridotta ormai a pochi ruderi e ad un gias per le greggi, individuiamo un promontorio a sbalzo sulla vallata, eccellente punto panoramico e posto ideale per la sosta pranzo e relative libagioni.
Proseguiamo quindi la discesa nel bosco raggiungendo un'ampia spianata erbosa caratterizzata da un capanno e da una diroccata cappella dopodiché, superato un ripido tratto roccioso, in breve, ritroviamo la borgata di Chiardoletta S. Anna chiudendo così questo anello.
Di qui scendiamo comodamente al paese seguendo la rotabile, accorciabile con scorciatoie nel bosco di noccioli, superando nuovamente il rio Madonna sul bel ponte in legno e raggiungendo il parcheggio.

Note toponomastiche
Sambuco/Lou Sambuc: oltre a essere uno dei famosi santi piemontesi, insieme a san baioun, san crau, san gult (zabaglione, crauti, singhiozzo), ha in verità origine incerta. Escludendo l’improbabile derivazione fitonimica dalla pianta di sambuco, potrebbe avere origine da un termine occitano con significato di passaggio montano pericoloso.
Moriglione (le borgate di Fondo e S.Lorenzo): derivano dall’occitano mourioun, mirtillo, abbondanti nella zona.
Serre, Serre Bouisson: nella zona significano semplicemente borgate, più propriamente sono abitati posizionati su dossi, costoni allungati (dall’occitano serra), per la seconda si precisa la posizione nei pressi di luoghi cespugliosi
Chiardoletta/La Chardouléta, Chiardola grande/Chardouòla grant: toponimi di probabile derivazione dal nome di antichi proprietari o del diminutivo degli stessi.
La Baletiera (cima): le interpretazioni possono essere due: o dall'occitano. bal e in tal caso si riferisce di norma a poggi elevati ritenuti luoghi di ritrovo delle masche, oppure e più probabile, dall'occitano. balét, disputa, litigio, e quindi territorio di pascolo conteso.

Escursione effettuata il 14 Marzo 2019
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da: Adriano, Angelo, Antonio, Franco, Gianni e Osvaldo
Località di partenza: Sambuco 1183m – Valle Stura di Demonte (CN)
Punto più elevato raggiunto: Cima Baletiera 1809m
Dislivello cumulato in ascesa: 814m
Sviluppo complessivo del percorso: 11,1 km
Tempo in movimento: 3h 45'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare Wikiloc


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