Un anello tra i valloni di Fenils e Desertes con salita alla croce Faure sulla Punta Gardiol

Data 25/10/2018 | Categoria: Escursionismo

Un anello tra i valloni di Fenils e Desertes con salita alla Croce Faure sulla Punta Gardiol

Località di partenza: Fenils mt. 1263
Dislivello complessivo: mt. 1130
Tempo di salita: 3 ore e 30 minuti c.ca
Tempo di discesa: 3 ore e 15 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 2 Alta valle Susa – Alta val Chisone Fraternali Editore

La boscosa dorsale che da fondovalle si porta verso monte separando i valloni di Fenils da quello di Desertes, tra Oulx e Cesana in alta valle Susa, presenta come massima elevazione il poggio della Punta Gardiol, dominata dalla Rocca del Lago, sulla quale sorge una croce metallica, la croce Faure.
Sulla strada costruita sulla fine dell’ottocento dai nostri soldati per armare lo Chaberton, già molto in alto si stacca sulla destra una traccia, anch’essa di origine militare, che sempre salendo porta al colletto del Lago da dove in breve si raggiunge l’erbosa cima che contraddistingue la Punta Gardiol. Onde evitare di percorrere il tratto di strada che da Fenils sale a Pra Claud si può utilizzare l’interdetto stradello ai mezzi che passando per il colletto Grigio, il colletto Rosso raggiunge ugualmente poi per panoramico sentiero Pra Claud passando per le Case Colletto.
La visuale che s’apre dalla Punta Gardiol verso monte è più che spettacolare dominati come sono questi luoghi dalle dolomitiche cime della Rocca del Lago e dalla punta Clotesse, separate dal passo di Desertes, con la traccia militare che lo raggiunge a svolte passando per il ripristinato ricovero VIII, mentre sulla sinistra si staglia l’esteso, ripidissimo vallone, anch’esso percorso da un sentiero militare che sale zizzagando al passo dell’Asino.
Costeggiando il lago di Desertes, ridotto a pozza stagione inoltrata, lungamente un sentiero scende alla sottostante conca che si risale a svolte raggiungendo al termine dell’attraversamento la dorsale separante la valle della Dora da quella della Ripa, luoghi dominati dalla croce di San Giuseppe. Lasciata la traccia che prosegue per il colletto Pourachet, la chiesetta della Cotolivier scendendo poi a Oulx, ben segnalata si stacca ancora una traccia militare che piacevolmente s’abbassa con ripetute svolte ai ruderi della caserma di Plan la Selle a cui segue un altrettanto piacevole traverso discendente che porta alle Grange Millaure e poi su stradello al disabitato borgo di Desertes, un tempo comune autonomo, dove spicca la bella chiesetta con il vicino cimitero. Da qui una lunga, quasi pianeggiante traccia altrettanto piacevolmente attraversa per intero tutto il vallone di Desertes portando al colletto Grigio dal quale si discende a Fenils.

Giunti a Oulx, in alta valle Susa, si prosegue in direzione di Cesana, che non si raggiunge perché, poco prima, si lascia la statale scendendo in direzione di Fenils. Superato su un ponte il torrente Ripa si può parcheggiare a margine della strada nei pressi della parrocchiale.
Percorso un breve tratto verso monte subito si trovano delle indicazioni che suggeriscono come raggiungere il colletto Grigio, il colletto Rosso e Desertes tramite lo stradello che si stacca sulla destra. Superato più avanti il punto d’interdizione ai mezzi motorizzati, si prende a salire uno spoglio, assolato versante, un tempo utilizzato per coltivi, oggi in totale abbandono, con una serie di svolte e traversi che guadagnando progressivamente quota consentono di pervenire alla sommità al colletto Grigio, che immette nel vallone di Desertes, raggiungendo, di poco più avanti, un segnalato bivio. Per la traccia che prosegue per Desertes si tornerà, pertanto si rimane sullo stradello che traversando nel bosco si porta in direzione del colletto Rosso che si raggiunge al termine di un ripido tratto ascendente. Tornando nel vallone di Fenils subito si perviene alle Case Colletto, poste in un’incantevole posizione, avendo di sopra l’incombente mole dello Chaberton. Oltre le case un sentiero lungamente pianeggiante e assai panoramico, attraversando piacevolmente dei soleggiati ripidi pendii si porta in direzione del borgo di Pra Claud, dove transita la strada per lo Chaberton, sulla quale ci s’immette e sulla quale per molto si starà sino al bivio per il lago di Desertes.
Questa strada, dal fondo ancora in discrete condizioni, anch’essa interdetta ai mezzi motorizzati dal primo tornante oltre l’abitato, sale con ripetute svolte e traversi ascendenti un boscoso versante guadagnando, di molto più su, il punto in cui si stacca sulla destra, segnalato, il sentiero militare per il colletto del Lago ed il lago di Desertes. Lasciata la strada si prende questa traccia. Lastricata a tratti, ampia, peraltro sempre visibile, in certi punti sorretta a monte e protetta valle da muretti ancora in discrete condizioni, fatta di poco più avanti inversione e mai cessando di salire, traversando lungamente un boscoso versante si porta nel punto in cui la copertura arborea cessa e dove iniziano i pascoli la visuale s’apre d’improvviso sulla Rocca del Lago e sull’ampissimo vallone alla sua sinistra portante al passo dell’Asino. Fatta una prima svolta presso un abbeveratoio, poi una seconda presso un poggio, con un’ultima diagonale ascendente nelle praterie si raggiunge il colletto del Lago. Seguendo fedelmente la traccia che percorre il crinale in breve si guadagna la croce Faure in vetta alla Punta Gardiol, mt. 2340. Da qui, più un poggio più che una vera cima, vista incomparabile sul passo di Desertes separante la Rocca del Lago dalla Punta Clotesse, sullo Chaberton, sul Seguret sino alla Punta Sommeiller, sull’esteso crinale Susa-Chisone, sui monti dell’alta valle Susa, mentre all’opposto appare il puntino bianco della chiesetta della Cotolivier spingendosi lo sguardo sino alla media valle.
3 ore e 30 minuti c.ca da Fenils.
Tornati al colletto del Lago dovendo ora scendere nel vallone di Desertes si presentano due possibilità: percorrere il leggera ascesa il lungo traverso in direzione dell’ultimo tornante della traccia discendente dal passo di Desertes passando poi di sotto il ricovero Rocchette, oppure in alternativa scegliere la traccia, sempre ben segnata di biancorosso, che costeggiato il lago di Desertes, pozza stagnante a stagione inoltrata, subito scende con un paio di svolte alla piccola conca sottostante. Nel secondo caso, discesa la traccia scavata dal ruscellamento, fatte ancora altre svolte, con un lungo traverso pianeggiante che s’insinua tra le rocce ci si porta nel punto in cui occorre risalire per immettersi sulla traccia proveniente dal passo di Desertes sulla quale si confluisce dopo alcune diagonali ascendenti. Aggirata una dorsale e data un’ultima occhiata a questi incantevoli posti, ancora con un paio di svolte si scende alla conca dove si stacca la traccia per il poggio sul quale è posta la croce di S. Giuseppe e per i ruderi della caserma IX, punto di partenza per ascendere alla Clotesse sul sentiero EE. Di poco più avanti, abbandonata la traccia principale, opportune indicazioni suggeriscono di prendere quella per le Grange Millaure, Desertes e Fenils. Ci s’immette così sul sentiero 601 terminante a Fenils, una traccia di origine militare che assai piacevolmente, con ripetute svolte discendenti raggiunge il basso la radura a margine della quale sorgono i notevoli ruderi del ricovero di Pian La Selle. Qui giunti si prosegue sull’evidente traccia che s’allontana, che si percorre lungamente sino alle Grange Millaure alternando piacevolmente lunghi tratti quasi in piano ad altri dove si scende, sempre di poco. Così continuando, con un ultimo ripido tratto si raggiungono le Grange Millaure, subito dopo il segnalato bivio per Lozet e Vazon, ultima borgata sulla strada per la Cotolivier. Le Grange Millaure sono raggiunte da una strada che sale da Desertes e questa si prende per scendere a questa oggi quasi abbandonata borgata. Alcune svolte discendenti su un assolato pendio, qualche scorciatoia, portano alle prime case dove delle indicazioni presso la cappella di S. Antonio suggeriscono come raggiungere Fenils segnalata ad un’ora e trenta minuti c.ca. Prima di abbandonare questa borgata, un tempo comune autonomo con centinaia di abitanti comprese le frazioni in quota, merita scendere per vedere la bella chiesetta con il caratteristico campanile mentre accanto il vecchio cimitero riposa. Tornati poi alla cappella di S. Antonio si prende ora l’ampia traccia per Fenils attraversando per intero tutta la parte bassa dell’ampio vallone di Desertes. Superato il rio su un ponticello, dopo un tratto ascendente ed un altro lungamente in piano nel lariceto si giunge infine al bivio sulla strada per il colletto Rosso, dove questo anello si chiude, e poi al colletto Grigio. Rimanendo per un tratto sullo stradello che scende a Fenils, fatta la terza svolta si stacca sulla destra il sentiero che ripido scende a svolte ravvicinate un arido ed assolato versante raggiungendo in basso le prime case con la vicina chiesetta, poi la strada che si percorre in discesa sino alla parrocchiale.
3 ore e 15 minuti c.ca dalla Punta Gardiol.

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