Un anello per la Punta Moncrons e il monte Genevris da Sauze d'Oulx

Data 23/07/2018 | Categoria: Escursionismo

Un anello per la Punta Moncrons ed il monte Genevris da Sauze d’Oulx

Località di partenza: Poco prima del rifugio Ciao Pais mt. 1850
Dislivello complessivo: mt. 870
Tempo complessivo: 4 ore e 45 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 2 Alta valle Susa – Alta val Chisone Fraternali Editore

I versanti a monte dell’abitato di Sauze d’Oulx, in alta valle Susa, boscosi nella parte bassa, s’aprono in quella alta a dolci pendii alla sommità dei quali si raggiungono cime e colli di modesta altitudine ben prestandosi alla pratica dello sci da discesa testimoniato da molteplici impianti di risalita. Percorsi da innumerevoli stradelli che raggiungono facilmente amene località turistiche, tutti i colli che danno sulla val Chisone sono attraversati dalla “Strada dell’Assietta”. Da questi si sale facilmente sulle cime che sopra s’elevano.
In questo itinerario, partendo già in quota, nei pressi del rifugio “Ciao Pais”, si percorre lungamente uno stradello sempre ben tenuto e sempre salendo si giunge al Pian della Rocca da dove ci si porta decisamente in direzione del crinale guadagnandolo al col Bourget dal quale si sale facilmente in vetta alla prima cima, la Punta Moncrons. Una ripida discesa conduce al sottostante colle di Costa Piana, storico perché fu utilizzato a suo tempo dai valdesi per rientrare nelle loro valli nel corso del Glorioso Rimpatrio. Senza difficoltà alcuna, stando sull’ampia traccia che percorre il crinale tra le due valli, si sale poi in vetta alla seconda cima, il monte Genevris, sul quale è posto il faro degli alpini. Tornati per la stessa via al colle di Costa Piana si scende poi in direzione di Sauze d’Oulx percorrendo la ripida traccia, ancora uno stradello che discende, d’inverno pista da sci, che riporta nei pressi del rifugio “Ciao Pais” dove questo anello si chiude.
Assai panoramico in ogni direzione, in questo itinerario la vista s’apre ampissima prima sui monti delle valli della Dora e della Ripa, giunti sul crinale anche su quelli dell’alta valle del Chisone, sulla val Troncea, e su tutte le cime che attorniano queste valli. Mentre sulla Punta Moncrons una croce ricorda il sacrificio di un giovane partigiano che a diciott’anni qui perse la vita, sul monte Genevris a suo tempo è stato predisposto dagli alpini un faro.

Percorsa la valle di Susa, giunti a Oulx si prosegue in direzione di Sauze d’Oulx prendendo la strada che da subito sale a svolte superando per via gli abitati di S. Marco e Jouvenceau. Guadagnato l’edificio con i cerchi olimpici si piega a destra sulla via Assietta continuando poi sulla via Triplex raggiungendo così più sopra la piazzetta con parcheggio dove si prosegue in direzione di Clotes e del rifugio Ciao Pais sulla via Dolmaire. Sempre salendo, fatta la svolta e percorso un tratto rettilineo, si giunge alla piccola chiesetta della Visitazione dove trascurata l’indicazione per Richardette e Sportinia si prende a destra la strada che costeggiando gli ultimi condominii sale in direzione di Clotes diventando a fondo naturale ben mantenuto. Le svolte che seguono consentono di raggiungere alla sommità l’aperto abitato di Clotes, con l’onnipresente chiesetta, dove ancora si prosegue seguendo ora l’indicazione per il rifugio Ciao Pais alzandosi la strada nel chiuso del bosco. Poco prima, là dove l’acceso ad uno stradello è interdetto da due traverse in legno, traccia per la quale si tornerà, o presso il parcheggio predisposto ad una svolta sotto l’edificio, si può lasciare l’auto.

Rimanendo sullo stradello che lascia il rifugio, dietro il quale sorge il parco naturale “Arboretum Alpinorum”, sempre salendo sul sentiero 714 e fatte ancora alcune svolte ascendenti nel bosco, si esce infine sulla più ampia strada sterrata che provenendo da Richardette continua in direzione della capannina Kind, Sportinia, terminando poi al col Basset sulla “Strada dell’Assietta” superando per via la cappella di Notre Dame de Broussailles. Costeggiato l’edificio dell’alpe Gaggera, piacevolmente sempre salendo all’ombra dei larici, si giunge a Clot Bourget dove sorge l’ampio Pian della Rocca. Mentre uno stradello sulla destra scende in direzione di Tachier, di poco più avanti si lascia la traccia principale prendendo quello che si dipartendosi sulla sinistra attraversata una pista da sci subito s’inoltra nel bosco. Mai cessando di salire, a tratti assai ripidi secondo la linea di massima pendenza, faticosamente si guadagna alla sommità il col Bourget, che dà sulla val Chisone subito aprendosi la vista sull’ampio solco della val Troncea e sui monti, emergendo sulla destra la mole della Rognosa del Sestriere. Presso questo colle transita la “Strada dell’Assietta”. Un sentiero scende in direzione degli abitati di Villardamont e Allevè in val Chisone, mentre una scavata traccia percorre il crinale per portarsi in vetta alla Punta Moncrons. Meglio scegliere la traccia più bassa, uno stradello anch’esso assai ripido, soprattutto nella prima parte. Più avanti, raggiunti degli ampi piani pascolativi la pendenza s’abbatte e con un ultimo ripido tratto si guadagna la parte alta del crinale dove si prosegue in direzione della Punta Moncrons mt. 2507 la cui croce di vetta si raggiunge con un ultimo tratto fatto di continui saliscendi.
2 ore e 30 minuti c.ca dal rifugio Ciao Pais.
Da questa cima vista ampissima sulle valli e sui monti che le circondano. Tanti sono che è impossibile citarli tutti. Di sotto si scorge il colle di Costa Piana, mentre di fronte s’erge il monte Genevris sulle cui pendici orientali s’inerpica a svolte la “Strada dell’Assietta”. Senza particolari difficoltà si scende il ripido crinale e stando lungamente su una scavata traccia si giunge di sotto al colle di Costa Piana dove una bacheca illustra l’itinerario storico del Glorioso Rimpatrio dei valdesi che per questo colle transitarono ritornando alle loro valli. Un’ampia traccia, un quasi regolare piano inclinato percorre il crinale divisorio tra le due valli e incontrando per via i due tornanti della strada raggiunge alla sommità il faro degli alpini in vetta al monte Genevris mt. 2533.
1 ora c.ca dalla Punta Moncrons.
Un sentiero stando sul filo di cresta ritorna più avanti sulla strada passando per una seconda cima quotata mt. 2545 prima di scendere al col Blegier.
Tornati per la stessa via al colle di Costa Piana si prende ora lo stradello che scende in direzione di Sauze d’Oulx: il sentiero n° 8 che lungamente si percorrerà. Dopo un primo tratto piano si prende a scendere assai ripidi, prima a svolte, poi per la linea di massima pendenza, stando su una traccia che s’intuisce sia d’inverno una pista da sci. Faticosamente scendendo, superato un piccolo ma grazioso specchio d’acqua da cui fuoriesce un rio, al bivio che segue si prosegue diritti per Clotes e riprendendo a traversare nel bosco la pendenza s’abbatte. Raggiunto più sotto un crocevia lo si attraversa e sempre restando sul sentiero n° 8, guadati dei rii, si scende nel bosco proseguendo sullo stradello che lo discende. Più avanti, lasciato il sentiero che prosegue per Richardette, si continua allo stesso modo terminando più sotto sulla strada per il rifugio Ciao Pais esattamente dove due traverse in legno interdicono. Qui giunti, nel punto in cui l’anello si chiude, questo itinerario termina.
1 ora e 15 minuti c.ca dal monte Genevris.

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