Un anello per il monte Pietraborga dalla borgata Campetto di Piossasco

Data 12/02/2018 | Categoria: Escursionismo

Un anello per il monte Pietraborga dalla borgata Campetto di Piossasco

Località di partenza: Borgata Campetto mt. 420
Dislivello: mt. 506
Tempo di salita: 3 ore c.ca
Tempo di discesa: 1 ora e 45 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone Fraternali Editore

Quando nei tempi passati la legna rappresentava per gli abitanti delle borgate montane una fonte di reddito aggiuntiva, nel periodo che andava dalla festività dei Santi a Pasqua non era difficile trovare nei boschi gente che “faceva legna”. Oggi non è più così anche se molte persone che vivono in località rurali, avendone la possibilità, scaldano la propria abitazione integrando con caldaie, stufe, soprattutto caminetti che utilizzano questa fonte energetica. Pertanto i boschi intorno alle borgate, un tempo ingentemente sfruttati, oggi sono tornati rigogliosi e nei posti più inaccessibili, dove non giunge una pista forestale, più nessuno li taglia. Numerosi sentieri solcano i pendii delle nostre valli tracciati esclusivamente a suo tempo al fine di permettere l’esbosco, come quelli che attraversano i versanti montani dal monte Pietraborga al monte S. Giorgio tra le valli del Sangone e della Chisola.
Poco più su della chiesetta di Campetto, borgata del comune di Piossasco, una pista forestale incrociato più avanti il sentiero Chiantore si fa sentiero e inoltrandosi interminabile sul versante che guarda Cumiana si porta in progressione verso l’alveo del rio Monfalcone perdendosi più avanti per via. Senza difficoltà di sorta, salendo nel bosco si raggiunge il colle di Damone da dove si prosegue in ascesa facilmente sino al monte Pietraborga passando per il sito dei Celti con i menhir. Percorrendo poi fedelmente il lungo crinale, poi quello sotto la Montagnassa, sul sentiero “Chiantore” molto frequentato dai bikers, si ritorna alla borgata Campetto di Piossasco.
Dalla cima-balcone del monte Pietraborga, sulla quale merita assolutamente salire in una tersa giornata, vista ampissima sui monti, dalle Marittime al Rosa e ancora oltre.

Presa la circonvallazione di Orbassano, giunti alla prima rotonda poco fuori l’abitato di Piossasco si prende a destra la via monte Orsiera in direzione della borgata Cappella. Salendo di poco, al fondo si piega a sinistra sulla via del Campetto lasciando l’auto più avanti dei pressi della chiesetta della borgata o a margine poco più sopra sulla strada che sale alle Prese.
Presa quella che s’inoltra salendo sulla sinistra dell’edificio sacro, come si raggiunge la recinzione dell’ultima villetta diventa lo stradello-pista forestale che addentrandosi nel bosco subito supera per via l’alveo di alcuni rigagnoli. Lungamente e piacevolmente traversando quasi in piano, poco prima della dorsale sulla quale serpeggia il sentiero “Chiantore”, molto amato dai bikers, diventa sentiero e tale rimarrà sino al punto in cui, di molto più avanti, terminerà nel bosco. Da come è stata tracciata e dagli ambienti che attraversa, subito s’intuisce il suo utilizzo finalizzato esclusivamente all’esbosco. Superato il sentiero “Chiantore” la traccia prosegue interminabile nel bosco ammantato di roveri e traversando lungamente in falsopiano sul soleggiato versante che dà sulla valle della Chisola si giunge in vista, di molto più avanti, della frazione Allivellatori di Cumiana posta di sotto. Assolutamente priva di segnature, assai evidente nel tratto iniziale, subito comprendendo quanto oggi più nessuno la percorra, diventa poi di non facile individuazione proseguendo. Quando questo succede qualcuno a suo tempo ha provveduto a segnarla con cordini elettrici o di nylon avvolgenti gli alberi che occorre via via ricercare se non si vuole perdersi nel bosco. Sempre traversando, di poco salendo, giunti ad una dorsale si prosegue allo stesso modo sino a che s’intuisce, guardando verso l’alto, di essere di sotto un colle. Quando si perviene allo scavato solco del ramo destro dei rio Monfalcone non lo si attraversa ma si prosegue salendo il facile pendio senza alcun riferimento preciso e sempre restando nel bosco misto di roveri, faggi e castagni si giunge presso una modesta area disboscata dove la pista forestale che si prende termina al colle di Damone sulla via che da Trana raggiunge le Prese di Sangano passando per Pratovigero coincidente per un tratto con il sentiero David Bertrand, DB, superbamente segnato e segnalato.
All’ampia sella del colle di Damone, (Da Mount, propriamente), si prende il “Sentiero dei Celti”, evidente, quasi uno stradello, che salendo ripido raggiunge alla sommità il crinale che lungamente si percorre in direzione della “Croce”. Si sta parlando di quella in vetta al monte Pietraborga che si raggiunge dopo aver incontrato per via il sito celtico con i grossi menhir e la bacheca esplicativa. Arrampicando un pochino nel tratto terminale si giunge in vetta al monte Pietraborga mt. 926 eccezionalmente panoramico verso ogni dove: dalla città di Torino a oriente, sui monti della val Sangone-Susa verso nord, sui laghi di Avigliana e sulla Sacra, sull’intera catena alpina, dalle Marittime al Rosa e ancora oltre.
3 ore c.ca dalla borgata Campetto.
Scesi dalla cima, trascurato il sentiero che scende direttamente a Pratovigero, si ripercorre lungamente il crinale sino al punto in cui dove sorgono delle indicazioni si prende a sinistra per le Prese, il colle di Pre, il monte S. Giorgio e Piossasco rasentando più avanti la recinzione all’interno della quale si trova il grosso ripetitore dell’aeronautica militare. Al bivio che segue si prosegue diritti raggiungendo altre numerose indicazioni al colletto delle Prese dove si incrociano stradelli e sentieri. Nell’ordine, da sinistra a destra sono così descritti: il sentiero che scende direttamente alla Prese di Piossasco, il sentiero David Bertrand che traversando sotto il crinale della Montagnassa scende al colle di Pre e poi a Piossasco, il sentiero “Chiantore”, ed infine lo stradello ciottolato che porta a Pratovigero passando per il colle di Damone. Qui giunti per tornare al Campetto, si sceglie il terzo, il sentiero “Chiantore”, sempre assai evidente e segnato da spezzoni di banda segnaletica. Ad un lungo tratto iniziale in falsopiano sotto il crinale della Montagnassa stando sul versante di Cumiana, trovato per via più avanti l’ometto che segnala il punto in cui parte il raccordo che riporta sul David Bertrand, in quello che segue si scende per un tratto ritornando così direttamente sulla dorsale sulla quale si rimarrà fedelmente sempre scendendo e serpeggiando la traccia. Così continuando, quando si incontra uno stradello che la taglia, si abbandona il sentiero “Chiantore”, così chiamato perché a fondovalle rasenta un agriturismo che porta questo nome, si prende a sinistra la pista forestale che percorsa per un tratto termina ad una svolta sulla strada che dal Campetto sale alle Prese. Di poco scendendo, prima di una curva, parte sulla destra una traccia, segnata di rosso e identificata da spezzoni di banda segnaletica pendente dagli alberi per tutto il suo transito, che s’abbassa evidente nel bosco portandosi più sotto sulla dorsale che separa gli alvei di due rii. Costeggiato per un tratto quello di destra, superato più avanti quello di sinistra, si termina sulla stessa strada per le Prese, più a valle, subito raggiungendo lo slargo con bacheca, poi delle indicazioni dove parte il sentiero che sale al monte S. Giorgio nei pressi del pozzo in località Ciampetto. Sceso un breve tratto di strada, rasentato gerbido e recinzioni di villette, subito si raggiunge la chiesetta del Campetto dove questo anello si chiude.
1 ora e 45 minuti c.ca dalla vetta del monte Pietraborga.

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