Bega sul Bego (ovvero anello del Mont Bégo 2872m)

Data 10/08/2017 | Categoria: Alpinismo

Questo giovedì si va in Valle Roya (dopo tante Cozie, finalmente dico io!). Comunque lo hanno deciso gli Alti Comandi del Politburo della Compagnia dell’Anello (con sentenza perentoria ed inequivocabile), presieduti dall’indiscusso leader Adriano il quale, viste le catastrofiche previsioni meteo riguardanti le vallate alpine della Granda (poi rivelatesi inesatte), propone la già da tempo prevista escursione al Mont Bégo, la cima più appariscente che si sporge a Est della lunga costiera Gordolasque-Roya, separando la Val de Merveilles dalla Val Fontanalbe.
Ci siamo tutti, scalpitanti come i cavalli al Palio di Siena, pronti a dare il meglio di noi stessi! Iniziamo quella che si rivelerà una lunghissima camminata dalla località Casterino, quota m 1550, ameno villaggio molto frequentato, capolinea per le escursioni nella Valmasque e nella Val Fontanalbe. I primi chilometri si percorrono lungo una strada sterrata che conduce alla zona archeologica caratterizzata dalle incisioni rupestri delle popolazioni primitive, rigorosamente sorvegliate dai guardiaparco: ad esempio, chi usa i bastoncini dovrà ricoprire i puntali in metallo con gli appositi gommini: altrimenti nisba!
Comunque, visto che il nostro itinerario devia verso sinistra, essendo scoccata l’ora di colazione (per i soliti instancabili mangioni!), approfittiamo per una breve visita al vicino Lac Vert de Fontanalba, considerato uno dei più belli, se non addirittura il più bello, dei laghetti alpini: lo spettacolo che ci si presenta è a dir poco deprimente… al posto dello splendente specchio lacustre ristagna una quasi pozzanghera acquitrinosa invasa da una mandria di vacche assetate! Riscaldamento globale, effetto serra, effetto Trump, buffoneschi accordi climatici di Parigi? Fate voi, purtroppo i risultati tangibili sono questi, poveri noi!
Torniamo alla gita: il sentiero ci porterà nell’alto vallone di Fontanalbe, transitando sotto la bastionata rocciosa NE del Mont Bego e della Cime Pollini, fino a giungere alla Baisse de Fontanalbe m 2568; da qui, per non scendere di alcune centinaia di metri e poi risalire alla Baisse de Valmasque, alcuni segnali fatti con i classici “ciaperet”, ci indirizzano verso sinistra, arrampicando facili rocce montonate, fino a raggiungere la facile vetta della Cime Pollini m 2735.
Ora però comincia il bello: il sentiero, comunque sempre ben evidente e segnalato, percorre con forte esposizione il dirupato versante Ovest del Mont Bego: e qui Alberto accumula una dose massiccia di adrenalina pura che, potendola vendere a chili, si sarebbe talmente arricchito tanto da poter facilmente acquistare C. Ronaldo, Messi e Neymar, con annessi i rispettivi squadroni di Real Madrid, Barcellona e PSG, in barba a tutti gli sceicchi arabi!
Raggiunto un colletto, si transita sull’opposto versante e, con un’ultima impennata si raggiunge la cima Nord m 2821 ed il successivo punto culminante nella Punta Centrale del Mont Bego m 2872 (tratto dalla “Guida dei Monti d’Italia: Alpi Marittime 1”: “”Il toponimo “Bego” viene interpretato come derivazione di “Bekkos”, divinità agreste dei Liguri, corrispondente al Pan dei Latini, raffigurato mezzo uomo e mezzo ariete. Il radicale indo-europeo “Beg”, significa “Signore” o “Signore Divino”. Fu pertanto su questa cima che le popolazioni Liguri primitive della valle posero a dimora i loro Dei e ne fecero il loro altare, praticando innumerevoli incisioni sulle rocce lisce dei suoi fianchi per propiziarne i favori””): vista: Grand Capelet, il magico trio Clapier-Maledia-Gelas, addirittura il mare con il Cap d’Antibes… e non vado oltre!
La discesa (l’incazzatissimo Alberto non vuole ritornare sui propri passi… ma non sa ancora cosa lo aspetta!), prevedendo comunque l’imprescindibile anello (ahi, ahi Klaus, ma non potevi tagliarti la lingua?), ci indirizza, inizialmente lungo una risicata cresta, verso la cima Sud m 2831; da qui percorriamo per un breve tratto il tracciato della via “normale” del Lac e Refuge des Merveilles, per poi seguire verso sinistra l’indicazione dei soliti “ciaperet”, direzione SE: purtroppo, a causa delle tracce degli animali (camosci) che qui sono di casa, incappiamo in un canalino che ci arricchisce di un’altra overdose di adrenalina purissima!
Terminati i patemi, fortunatamente senza serie conseguenze, comincia ora un lunghissimo traversone, contrassegnato da numerosi “muntacala” tra pietraie e “baciasiot”, che ci condurrà all’approdo dell’agognata Baisse de Valaurette m 2279: da qui il percorso, anche se chilometricamente parlando sarà ancora consistente, consta di una facile discesa su sentiero e lungo la sterrata verso Casterino già descritta per la salita.

Escursione effettuata il 10 agosto 2017
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Antonio, Franco, Gianni, José e Osvaldo
Località di partenza: Casterino – Valle Roya 1550m
Punto più elevato raggiunto: Mont Bégo 2872m
Dislivello cumulato in ascesa: 1575m
Sviluppo complessivo del percorso: 22 km
Tempo in movimento: 7h 30'
Difficoltà: EE - F+ (vedi scala difficoltà)

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