Un anello da Fenestrelle al colle delle Finestre con salita al monte Pintas

Data 16/06/2017 | Categoria: Escursionismo

Un anello da Fenestrelle al colle delle Finestre con salita al monte Pintas

Località di partenza: Fenestrelle mt. 1180
Dislivello: mt. 1366
Tempo di salita: 5 ore c.ca
Tempo di discesa: 3 ore e 30 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 3 Val Susa – Val Cenischia – Rocciamelone – Val Chisone Fraternali Editore

Giunti a Depot, in alta valle del Chisone, lasciata la statale si prende a destra la strada che subito salendo ripida con ripetuti tornanti rasenta da prima il Centro Soggiorno di Pra Catinat, poi l’estrema propaggine del forte di Fenestrelle al Forte delle Valli. Oltre il bivio per Puy a Pra Catinat una deviazione permette di raggiungere il Rifugio Selleries. Detta strada più avanti attraversa l’estesa conca sotto i monti che vanno dalle Orsiere al Pelvo incontrando per via il bivio che consente di scendere alla borgata di Pequerel. Con percorso lungamente pianeggiante, aggirata una dorsale al Forte di Serre Marie, raggiunge poi l’altrettanta ampia conca del Piano dell’Alpe dove da una parte prosegue diventando quella “Del colle dell’Assietta” terminando, con un lunghissimo percorso a saliscendi per monti, al colle del Sestriere, dall’altra sale in direzione del colle delle Finestre da dove scende con ripetuti tornanti a Meana di Susa.
Partendo da fondovalle Chisone, da Fenestrelle, per sentiero questo itinerario sale alla borgata Puy dove ci s’immette su detta strada che lungamente si percorre raggiungendo il colle delle Finestre dal quale si sale al superiore monte Pintas. Scendendo, con percorso alternativo una traccia parallela, ma sottostante a quella percorsa in ascesa, passando per le Montagne di Usseaux e per Pequerel, scende poi per altro sentiero a Fenestrelle.
Lungo, vario, con cambi continui di prospettiva, con tratti piani assai piacevoli, questo itinerario passando per Puy salendo, per Pequerel scendendo, consente di scoprire queste borgate montane di Fenestrelle un tempo abitate, oggi prive di residenti fissi. Si percorrono lungamente stradelli e sentieri dove la visuale s’apre sui monti dell’alta valle del Chisone con lo splendido vallone dell’Albergian che per tutto il percorso domina la scena, guadagnando la vetta del monte Pintas, la prima di una lunga serie di cime oltre il colle delle Finestre sul crinale separante la valle del Chisone da quella di Susa.

Raggiunta Fenestrelle in alta valle del Chisone, appena fuori l’abitato si può lasciare l’auto nel parcheggio predisposto a margine della strada.
Tornati indietro di poco, superato il monumento al 3° Reggimento Alpini, come si intravede sul muro di una casa un primo segno biancorosso si lascia la statale prendendo lo stradello che rasentando da una parte le case al fondo si fa sentiero subito salendo a margine del poggio roccioso della Roca Maria. Costeggiando magre praterie una lastricata ed inerbita traccia sale a svolte l’aperto pendio raggiungendo di poco sopra un segnalato bivio dove si prende a destra per Puy perché per il sentiero di sinistra, che scende da Pequerel, si tornerà. Al bivio inizia il sentiero 335a che lungamente percorso consentirà di raggiungere la borgata del Puy. Quella che si prende è un’ampia traccia selciata, sempre evidente e segnata, un lungo traverso ascendente recentemente liberato dagli invadenti noccioli, che subito si porta in direzione della valle dove scorre il rio del Puy. Stando sotto gli ombreggianti noccioli, tra i frassini ed i pini, per macchie di assenzio e cespugli di lavanda selvatica, superato un ponticello si perviene più su ai ruderi delle Case Gulietta oltre i quali ancora lungamente si prosegue, mai ripidi, e sempre traversando ci si avvicina sempre più al rio che di sotto si sente mormorare. Più avanti, come il bosco si apre, già intravedendo la chiesetta del Puy, si raggiungono i pascoli a valle e poi il rio che si costeggia lungamente scendendo poi ad attraversarlo su un ponticello che introduce alla case della borgata. In questo insediamento raggiunto dalla strada, oggi privo di residenti fissi, dove molti ruderi sono posti accanto a case ristrutturate, sorge una caratteristica chiesa con campanile. All’opposto del valloncello si intravedono il alto le case di Pequerel, borgata che si toccherà tornando. Oltre la fontana, di sopra si raggiunge lo slargo dove termina la strada. Nel punto in cui si trovano delle indicazioni si prende lo stradello inerbito verso monte. Fatti pochi metri lo si lascia per la segnata traccia che si stacca sulla destra che subito s’addentra nel bosco sul quale si sta lungamente. Traversando nel rado lariceto, si esce di sopra sulla strada dove dalla parte opposta parte il sentiero per il colle dell’Orsiera. Da adesso in avanti, sino al colle delle Finestre, si starà su questa strada che dopo un primo tratto nel chiuso del bosco raggiunge l’aperta ed ampissima conca sottostante le cime che vanno dalle Orsiere al monte Pelvo. L’interminabile, ma piacevole percorso che segue, assolutamente pianeggiante, percorre a semicerchio l’estesa conca e incontrando per via molti corsi d’acqua e fresche fontane supera più avanti il bivio per Pequerel. Qui la visuale, come del resto per tutto il percorso, s’apre ampissima sui monti, sulla valle del Chisone mentre dalla parte opposta spicca l’incantevole vallone dell’Albergian. Lungamente proseguendo in direzione del colle delle Finestre, aggirata una prima dorsale e attraversato un boschetto di pini silvestri, la strada per un tratto in salita si fa asfaltata così raggiungendo la successiva dorsale dove di sotto sorge il Forte di Serre Marie, più su il “Dado” del Falouel. Oltre l’area di sosta, nel punto in cui parte il sentiero per il monte Pelvo, ancora lungamente si prosegue terminando la strada, di molto più avanti, su quella asfaltata che mentre a sinistra scende, a destra sale al colle della Finestre, e questa si prende. Non essendoci alternative se ne percorre un buon tratto sino a che s’intuisce che la si può abbandonare risalendo l’erboso pendio che alla sommità consente di uscire al colle delle Finestre, mt. 2178, dove dalla parte opposta la strada scende a svolte in direzione di Susa.
4 ore c.ca da Fenestrelle.
Qui giunti occorre ora salire in vetta al monte Pintas e questo lo si fa superando i ruderi del Forte. Con un breve tratto in ascesa si finisce sull’antica strada militare nel punto in cui, alla svolta, sorge la bacheca che illustra le sorti del Forte del colle delle Finestre. Percorrendo ora lungamente, a tratti faticosamente, il facile ma ripido erboso crinale, si raggiunge alla sommità la cima del monte Pintas, mt. 2546, dove la vista s’apre ampissima sui monti e sulle valli.
1 ora c.ca dal colle delle Finestre.
Per scendere, in alternativa, si può scegliere di prendere la traccia militare che passa di sotto al grosso ripetitore che sorge nei pressi della cima. Sempre inerbita s’abbassa a svolte con lunghe diagonali sul pendio terminando di sotto sull’antica strada militare trovando al fondo la fresca fontana Murò che alimentava il Forte. Continuando sulla stessa strada, dopo un paio di svolte, si finisce su quella asfaltata, nei pressi dei ruderi della casa cantoniera. Qui giunti, non essendoci valide alternative, avendo come riferimento la sottostante strada con i vicini abbeveratoi, si scende liberamente il pendio, tra le basse erbe dei pascoli, calpestando cespugli di ginepro strisciante. Si termina di sotto al bivio con bacheca dove parte la strada che porta alla colonia estiva “Don Bosco”. Preso lo stradello, raggiunta l’ampia struttura recintata chiusa dai larici, poco sotto parte un segnato sentiero che avendo da una parte la ripa degradante al rio, dall’altra i prati, scende alla “Montagna d’Usseaux” alcuni ruderi accanto a case ristrutturate. Fatte le svolte, superato il rio su un ponticello, lasciato lo stradello che scende ad Usseaux, si continua su quello che proseguendo in piano raggiunge le ampissime praterie dove, seguendo le indicazioni, si prosegue per Pequerel. Segnature ravvicinate e numerosi paletti indicano la via nel lungo attraversamento che porta la traccia gradualmente verso il fondo dove, presso una fontana-abbeveratoio, riprende il percorso nel bosco. Il tratto che segue, a tratti assai piacevole, è un lungo traverso quasi pianeggiante che, aggirata più avanti una panoramica dorsale, attraversa appresso una zona dove sorgono reti e altre protezioni, imponenti e numerose, e altri manufatti atti ad impedire che frane, smottamenti e massi precipitino a valle. Presso la successiva dorsale, proprio sotto il forte di Serre Marie, riprende l’attraversamento nella pineta, in piano o dove si scende di poco, sempre piacevolmente, raggiungendo più avanti gli aperti declivi, i prati e i coltivi, ora tutto in abbandono, che lungamenti attraversati consentono alla traccia di raggiungere le case di Pequerel, oggi prive di residenti fissi. Al piazzale, all’inizio dell’abitato, parte il sentiero che scende a Fenestrelle costeggiando all’inizio una staccionata. Scesi per un tratto e raggiunta la sottostante fontana, con un lungo traverso di spostamento quasi in piano il sentiero 335b, raggiunta una dorsale, comincia scendere a valle stando sempre in prossimità della stessa. Lunghe e brevi diagonali discendenti, alternate ad altrettante svolte, consentono alla traccia di abbassarsi progressivamente. L’interminabile discesa nella pineta, incontrando per via alcuni ruderi e molte abbandonate praterie, consente di terminare di sotto al bivio per Puy nel punto in cui questo lungo anello si chiude. Rasentando la Roca Maria, si scende da qui alle prime case di Fenestrelle, poi alla strada raggiungendo infine il parcheggio.
3 ore e 30 minuti c.ca dal monte Pintas.

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