Anello dei Monti Argentéa e Rama da Lerca

Data 11/05/2017 | Categoria: Escursionismo

Malgrado le generalizzate pessime previsioni meteo, Adriano riesce a rintracciare un quadratino di bel tempo nel “Parco naturale regionale del Beigua”, dove la Compagnia dell’Anello, grazie alla sveglia militare arrivata via messenger, si fionda quasi al completo (Antonio e Gianni non si fidano o preferiscono altre compagnie).
Quindi, destinazione la mitica Cogoleto e più precisamente Lerca (senza apostrofo, l’erca è un’altra cosa) da cui partiamo con in programma un bell’anello.
Lasciate le macchine in un parcheggio piccolino della frazione, scendiamo per un bel sentiero fino al ponticello che attraversa il rio Lerca (84 m) e di lì incominciamo a risalire il vallone fino a raggiungere una traccia marcata col segnavia stella bianca ("M. Argentéa via della stella Bianca"). In pochi minuti raggiungiamo il "Sentiero dell´Ingegnere" che dopo circa 200 metri abbandoniamo per riprendere il segnavia stella bianca che ci porterà fino alla cima.
Si cammina con il Mar Ligure in basso, in mezzo a fioriture di Cisto, ma non il marino bensì il Salviifolius e di Erica, ma non quella tappezzante, bassa, bensì Arborea, oltre ad altri bellissimi fiori che non riusciamo, malgrado tutti gli esperti vicini e lontani, ad identificare e che ci portiamo come compito a casa.
Intanto il sentiero continua a salire in modo costante fino a raggiungere il costone e la “Gua de Bute”, dove ci fermiamo per uno spuntino, per poi riprendere il sentiero che ci porta in alto fino ad un bellissimo avvallamento e al colletto "la Collettassa" (932 m). Da qui proseguiamo fino ad un bivio dove continuiamo lungo la traccia che prosegue a mezzacosta, per poi risalire il pendio erboso che si fa sempre più ripido, tenendosi a lato di alcune pareti rocciose.
Infine, dopo un tratto su erba che conduce alla cresta SW, dopo pochi metri su blocchi di pietra siamo in cima al Monte Argentéa (1082 m) il cui toponimo potrebbe riferirsi alla presenza di minerali argentiferi (pirite) e sulla cui vetta si trovano una piccola statua in marmo bianco della Madonna, posta a ricordo dell’Anno Mariano 1954, e un pilastrino di pietre, eretto nel 1983, con nicchia e statuina, copia del Bambin Gesù di Praga.
Dalla cima la vista, malgrado la mancanza del sole, spazia su un panorama eccezionale: sotto Arenzano e Cogoleto, a ponente Savona e buona parte della riviera sino a Capo Mele, a levante Genova, il Promontorio di Portofino e della Spezia e alle nostre spalle la cresta che porta al Rifugio Argentéa e il crinale che dovremo percorrere per raggiungere la meta finale, il Monte Rama.
Dopo le foto di rito raggiungiamo il rifugio (posto più in alto della cima, m 1090) e di lì l’Alta Via dei Monti Liguri, verso il Passo Pian di Lerca (m 1034), la Cima Giassetti (m1090), la Cima del Pozzo (m 1100) con il Riparo Cima del Pozzo, il Passo Notua (m 1065), il Bric Sciue Gianche (m 1172), il Piano del Bric Damè (m 1160) e, dopo aver superato a SW le pendici del Bric Resonau e il Prato Ferretto, saliamo la Cima Fontanaccia (m 1153) attraverso un bel passaggio su roccia.
Intanto, come da previsioni di Adriano, è comparso il sole e il Monte Rama appare in tutta la sua bellezza con attorno il mar Ligure che ha ripreso i suoi colori affascinanti. Raggiungiamo infine quella che è la cima finale dell’anello odierno, il Monte Rama (m 1148), il più bel monte del gruppo Beigua, dove finalmente ci concediamo il meritato pranzetto da tranquilli godendo della vista su tutto l’arco di strada percorso e con la gradita apparizione tra noi di Mister Sorriso accompagnato da musica, a dir poco, gaudente.
Finito il pasto ci tocca scendere per la via del Monte Rama che è per niente rilassante, dovendo perdere mille metri di quota grazie ad un sentiero ben tracciato ma a picco sulla valle dell’Erca per il versante SE. Qui si incontra la Fonte Rama dove riusciamo a riempire le borracce e dopo il Passo Camulà, passando sotto il Bric Camulà, lasciata a sinistra per ovvi motivi la “Via Guastavino” procediamo attraverso un sentiero a massicciata ben costruito fino a raggiungere la mulattiera e infine la Cappelletta di S. Anna (m 161) e le auto (m 134).

Escursione effettuata l'11 maggio 2017
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Franco, José e Osvaldo
Località di partenza: Fraz. Lerca di Cogoleto (GE) 134m
Punto più elevato raggiunto: Bric Sciue Gianche 1172m
Dislivello cumulato in ascesa: 1338m
Sviluppo complessivo del percorso: 17,3 km
Tempo in movimento: 6h 20'
Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti) vedi scala difficoltà

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