Tour de la Cime de Gauron

Data 30/03/2017 | Categoria: Escursionismo

E' primavera... e la Compagnia dell'Anello, in attesa che le nostre cime tornino praticabili per l'escursionismo pedestre, emigra in Val Roja (Vallée de la Roya per i francesi), valle bellissima che penetra per quasi 60 km nelle Alpi Marittime offrendo ambienti incontaminati e in generale poco noti. L’andamento nord–sud del solco vallivo facilita l’ingresso delle miti correnti che provengono dal Mar Ligure, di conseguenza l’intera Val Roja gode di un clima che riduce sensibilmente la permanenza della neve rispetto alle vallate nostrane.
L'entusiasmante escursione di questa settimana, tra fiabeschi paesini che sembrano sospesi nel tempo, con la cornice delle cime innevate delle Alpi Marittime e Liguri e con il Roja quale compagno di viaggio, offre la possibilità di una bella camminata, adatta a tutti: l'itinerario è infatti accorciabile - rispetto ai circa 20 km di lunghezza ed ai 1300 metri di dislivello del nostro percorso - semplicemente salendo in auto fino a Berghe Supérieur e svolgendo solo l'anello senza la deviazione fino alla vetta della Cime de Gauron.
La nostra partenza avviene dal parcheggio lungo la statale della Val Roja, immediatamente dopo la seconda centrale idroelettrica che, scendendo s'incontra dopo Saint-Dalmas-de-Tende, allo sbocco del Vallon de Groa, nella località denominata Gorges de Paganin (o de Berghe).
Sulla parete rocciosa adiacente il parcheggio è intagliata la scaletta, con tanto di corrimano, d'inizio della mulattiera che sale a Berghe Supérieur. Questo tratto di percorso è classificato dal parco nazionale del Mercantour come “Sentier botanique Scarassoui” per la peculiarità di specie vegetali endemiche che si trovano lungo il suo percorso.
Il sentiero serpeggia nel bosco a picco sulla stretta gola del Roja sbucando presso un fabbricato per ricovero di animali, in un valloncello sottostante l'abitato di Berghe. Superato un bel lavatoio si penetra tra le strettissime stradine del borgo e le casette in pietra e s'imbocca la Rue du Balèe(?!) uscendo dal paese sul sentiero verso Granile. Si superano le ultime case del borgo si procede comodamente tra i prati su sentiero dal fondo ben battuto (segnavia giallo che ci accompagnerà per l'intero anello).
Proseguendo il viottolo diviene più stretto e progressivamente più ripido inoltrandosi nel folto del bosco. Si risale il Vallon de Paganin sovrastato a sinistra dal lungo costone di rocce calcaree de La Croix quindi si volge a nord guadagnando i prati sottostanti il paese di Granile. Un ultimo breve tratto di salita permette l’accesso al borgo (m 1050) regalandoci, mentre ci avviciniamo, una vista del paese degna di una cartolina, con lo sfondo della cima del Gauron e le case di pietra addossate le une alle altre, come se ci trovassimo in un presepe a grandezza d'uomo.
Il nostro percorso attraversa quasi per intero la borgata tra le minuscole viuzze di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Si tratta di stradine pedonali, infatti l’unica via percorribile in auto è quella che sale da Saint-Dalmas-de-Tende fermandosi poco prima della frazione.
La posizione di Granile è felicissima e il paesaggio è splendidamente aperto sullo skyline del crinale delle Alpi Liguri al confine tra Francia e Italia.
Nella parte superiore del paese troviamo a sinistra il bivio per il Monte Bonsapel e, sovrastate le ultime case, il tracciato prosegue con ampio sentiero che prende quota tra una vegetazione quanto mai insolita. In Val Roja si assiste infatti alla risalita in quota di una flora con elementi mediterranei creando un ambiente senza paragoni nel panorama alpino.
Si sale su pista, affiancata in parte da muretti a secco, sino ad una caratteristica svolta verso sinistra tra grandi massi calcarei e si segue un breve traverso  tra grandiose pareti calcaree ricadenti verso la sottostante Val Roja.
Superata una coppia di tornantini si prosegue scavalcando le imponenti condotte forzate che, con un salto di circa 600 metri, vanno ad alimentare la centrale idroelettrica di Saint-Dalmas-de-Tende. Guardando in alto s'intravede il manufatto ove arriva la conduttura di alimentazione dell'acqua dal Lac des Mesches. Si tratta di un'imponente opera di ingegneria idraulica costruita nel 1914, quando questo territorio apparteneva ancora all'Italia, facente parte di un sistema per la produzione di energia elettrica che interessa l'intera Val Roja alimentando, oltre la centrale di Saint-Dalmas, quelle di Paganin, Pienne-Basse, Airole e Bevera.
Proseguendo ancora pochi tornanti si arriva all’evidente selletta dove i cartelli indicano il prosieguo verso sinistra in direzione del Pas de la Tranchèe mentre, salendo a destra, si guadagna in poche decine di metri la sommità del Monte Bonsapel (o Bonsapèe) a quota 1343 metri, con cippo in pietra sul punto più alto.
E' questa una cima che pur non essendo molto elevata permette la visuale di un ampio anfiteatro di cime alpine; partendo da nord, in senso orario, la sequenza inizia con la Cime de Bec Roux e continua con la Punta Marguareis, il Mont Bergiorin, il Monte Bertrand, il Chaberta, la Cime du Pinet, il Monte Saccarello, il Mont Collardente, la Cime de Durasca, la Cime e il Balcon de Marta, la Pointe de Lugo, la Cime de Campbel, la Tête d'Alpe, l'Arpette, la Cime de Gauron e l'Adrets de la Nauque, per finire con il Mont Agnelino e la Cime du Pretre.
Pur incantati dal suggestivo paesaggio è l'ora di proseguire se vogliamo completare il giro previsto. S'imbocca quindi il bel sentiero pianeggiante in pineta in direzione del Pas de la Tranchèe e, in breve, si arriva all'abitato Granges de Gauron, ormai abbandonato, ma muto testimone delle fatiche dell'uomo di montagna.
Breve consulto per valutare l'opportunità di raggiungere da qui la Cime da Gauron, ma l'assenza di qualsiasi traccia consiglia di proseguire sulla stradina che prosegue in piano fino ad incrociare il sentiero proveniente dalle Mesches. Di qui in poi il percorso s'inoltra in un fitto lariceto e sale a tornantini il ripido pendio fino ai caratteristici roccioni del Pas de la Tranchèe (1589m).
Antonio, l'unico che era già stato da queste parti (ma dov'è la montagna dove non ci sia già stato Antonio?!!!) assicura la compagnia che la Cime de Gauron si trova a breve distanza dal passo percorrendo il crinale verso oriente.
Tenendoci sul versante nord iniziamo quindi la ricerca della cima. Non c'è sentiero, se non ogni tanto labili tracce che risalgono verso roccioni emergenti dalla cresta. Proseguiamo in un faticoso e lungo saliscendi, scavalcando frequenti tronchi di alberi caduti, credendo, ad ogni sopraelevazione, di aver raggiunto la vetta, ma il GPS indica che questa è più avanti.
Alla fine, dopo quasi due chilometri dal passo, raggiungiamo finalmente la Cime de Gauron (1599m), un balcone con magnifico panorama sull'intera Valle Roja e sulle circostanti Alpi Liguri e Marittime che amplia ancor più la bella visuale già descritta dal sottostante Monte Bonsapel.
Al ritorno scopriamo che una traccia un po' più marcata permette di effettuare più agevolmente il percorso verso la vetta tenendosi costantemente nel lariceto, sul versante nord del crinale.
Tornati al Pas de la Tranchèe, dopo la meritata pausa pranzo, iniziamo il percorso di discesa con un lungo traversone verso occidente che porta al centro del Vallon de Berghe nel quale, con bel sentiero, si scende a chiudere l'anello a Berghe Supérieur.
Di qui, sul sentier Scarassoui, torniamo nel fondovalle dove abbiamo parcheggiato l'auto, senza tralasciare comunque una gustosa merenda con la torta alle nocciole di Maria, innaffiata da un buon bicchiere di moscato!

Escursione effettuata il 30 marzo 2017
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da: Adriano, Alberto, Angelo, Antonio, Franco, José, Maria Teresa e Osvaldo
Località di partenza: Parcheggio presso le Gorges Paganin sulla Statale della Val Roja 560m
Punto più elevato raggiunto: Cime de Gauron 1599m
Dislivello cumulato in ascesa: 1319m
Sviluppo complessivo del percorso: 20 km circa
Tempo in movimento: 6 ore
Difficoltà: E (escursionisti) vedi scala difficoltà

fotocronaca
...altre foto
panorama 360° dal Mont Bonsapel
Tracciato gps
mappa satellitare


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