Giro in MTB tra Loano e Pietra Ligure: Monte Pianosa

Data 11/03/2017 | Categoria: MTB

La zona collinare tra Loano e Pietra Ligure, a prima vista sembra tutta dominata dall'autostrada e priva di ogni attrattiva paesaggistica, ma se uno ci si addentra trova delle belle sorprese...
Così, approfittando della bella giornata, un po' studiato sulla mappa e un po' inventato sul momento, è venuto fuori un bel giro in bici, in parte su stradine asfaltate e in parte su sterrato ed acciottolato, con spunti panoramici di prim'ordine e la scoperta di luoghi ricchi di storia, tradizioni e cultura.
Tutto ciò in un comprensorio ricco di stradine, viottoli, mulattiere e sentieri utili per esplorare, a piedi o in mountain-bike, le vallate Nimbalto e Maremola che, dalle pendici del Monte Carmo, conducono rispettivamente a Loano ed a Pietra Ligure.
Partiti dall'area camper “La Sosta” di Loano e, lasciata subito la trafficata provinciale 25 per Verzi e Boissano, ci infiliamo nei carruggi della parte orientale della città transitando presso il palazzetto dello sport e, attraversato il ponte sul rio Nimbalto, ci troviamo sulla salita verso l'imponente Santuario di Monte Carmelo.
Ci tenevo a tornare qui dove, oltre cinquant'anni fa, in questa chiesa, frequentavo le funzioni religiose salendo dalla vicina pensioncina ove, nelle vacanze estive, lavoravo “alla pari” come tuttofare pur di avere due ore libere al giorno per andare in spiaggia...
Dal Santuario saliamo via Castellari tra verdi degli uliveti, in un panorama che va sempre più ampliandosi, fino a raggiungere la caratteristica Cappella dei santi Cosma e Damiano, dedicata alla Madonna dell'ulivo.
Proseguiamo, sempre su stradina asfaltata, fino ad una biforcazione ove saliamo a sinistra (quello di destra sarà il percorso di arrivo a chiusura dell'anello); ben presto la strada diventa sterrata costeggiando la base del Bric Cinque Alberi rivelando sempre più prossimo l'abitato di Ranzi, abbarbicato sopra l'autostrada sul fianco del monte Pianosa.
Al successivo bivio proseguiamo verso Nord in leggera discesa su sentiero acciottolato che supera un rio e risale fino alla cappella S. Concezione di Ranzi, sede ogni anno, nella ricorrenza del Corpus Domini, di una tradizionale Infiorata a forma di stella.
Ora si torna su asfalto per salire via Cappelletta che supera la parrocchiale di Ranzi e dopo alcuni tornanti porta al punto panoramico denominato “La Madonnina”, per la presenza di un pilone votivo, con vista sulla costa da Capo Caprazoppa di Finale all'isola Gallinara ed a Capo Mele di Laigueglia.
Ma non ci fermiamo qui. Proseguiamo ancora per alcune centinaia di metri sulla strada asfaltata fino ad uno slargo ove termina l'asfalto e iniziano due sterrate, una sul versante Sud e l'altra su quello Nord del monte Pianosa.
Imbocchiamo quella di sinistra per iniziare la circumnavigazione di tale monte (arriveremo poi su quella di destra) trovandoci a percorrere l'antico “Sentiero del fieno”, storicamente molto importante per l'economia agricola locale, tant'è che i proprietari dei terreni ove avveniva la fienagione erano obbligati, in base ad un regolamento comunale, a prestare alcune giornate all'anno per la sua manutenzione. Non dimentichiamoci che prima della meccanizzazione, la “benzina agricola” era rappresentata dal fieno, indispensabile per nutrire gli animali da lavoro (buoi, muli, asini).
Questa mulattiera sale, anche con tratti impegnativi, fino a raggiungere un evidente bivio che si stacca sulla destra molto ripido, in direzione dei tralicci dell'alta tensione che passano proprio in vetta al monte Pianosa.
Lasciamo quindi le bici e percorriamo a piedi la rampa che arriva in una radura incrociando il sentiero di cresta imboccando il quale verso destra perveniamo in pochi minuti sul punto più elevato (406m).
Il monte Pianosa non è certo un'altura famosa come l'omonima isola, ma comunque, tra l'erica in fiore e una rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea, permette di rallegrare la vista con un delizioso e ampio panorama verso la costa e, dalla parte opposta, verso la cresta del monte Carmo (1389m).
Tornati alle bici proseguiamo ancora per alcune centinaia di metri fino a scollinare verso il vallone di Giustenice. Più in basso incrociamo la sterrata che con un lungo traversone ci porterà a chiudere l'anello attorno al monte Pianosa.
Riprendiamo quindi l'asfalto in discesa fino a raggiungere lo svincolo di Pietra Ligure dell'autostrada; di qui scendendo verso Pietra, si trova sulla destra via Castellari, una bellissima strada tra gli ulivi che in godibili saliscendi riporta all'itinerario di salita nei pressi della cappella della Madonna dell'ulivo, dalla quale ridiscendiamo a Loano.

Escursione effettuata il 11 marzo da Adriano e Maria Teresa
Località di partenza: Loano (SV)
Punto più elevato raggiunto: Monte Pianosa 406m
Dislivello cumulato in ascesa: 627m
Sviluppo complessivo del percorso: 21,4 km (di cui 7 km su sterrato e acciottolato)
Difficoltà: MC (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare interattiva


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