Madonna della Luce - anello con le ciastre da Robilante

Data 16/02/2017 | Categoria: Racchette da neve

Ecco un bell'anello, fattibile in qualsiasi periodo dell'anno, molto interessante dal punto di vista paesaggistico (per il magnifico panorama che si gode dalla zona delle Piagge e dalla vicina cima di Madonna della Luce) e culturale (per le curiose ed esaudenti esplicazioni contenute nei pannelli lungo il Viasœl de 'Snive, che tocca le numerose e caratteristiche borgate di Robilante).
La Compagnia dell'Anello ha voluto provare questo giro anche in inverno, dopo una recente nevicata, in quanto si tratta di un percorso assolutamente sicuro, senza pericolo di slavine. Per la verità esiste un'alternativa molto più comoda per arrivare alle Piagge, raggiungibile pure tramite una strada asfaltata che si dirama dalla statale per Vernante all’altezza dello stabilimento Sibelco, ma si perdono così le peculiarità dell'escursione...
Arrivando da Cuneo, alla rotonda all'inizio del paese di Robilante, di fronte alla chiesa, si prende la strada a destra denominata Via Ghiglione e si parcheggia sul lato destro della stessa. Il percorso parte dalla prima stradina (strada Cialancia) che s'incontra a sinistra con cartello indicatore per Madonna delle Piagge.
Saliamo per la sterrata, che con alcuni tornanti prende quota nel bel bosco di castagni, senza calzare ancora le racchette da neve poiché la temperatura delle ultime ore ha ridimensionato drasticamente il manto nevoso.
Ignorando alcune deviazioni e seguendo l'ottima segnaletica, superiamo alcuni gruppi di case: Tetti Lenc, Castò e Pianot, oltre i quali abbandoniamo il vallone Cialancia per seguire la carrareccia denominata strada Rescasso arrivando, poco dopo Tetto Mirella Nuovo, ad un incrocio dove sulla sinistra si prosegue sul sentiero ”Viasœl Jòrs de ‘Snive”, che sarà il nostro sentiero di ritorno. Proseguiamo invece dritti seguendo una bella mulattiera e giungendo a Tetto Lesibel e subito appresso a Tetto Marchet, a quota 1000m nei pressi dei tralicci della linea elettrica ad alta tensione.
Qui si richiede l'esigenza di calzare le ciastre... per chi le ha... perché stranamente, sarà l'età, sarà lo stress per le ininterrotte escursioni (di giorno e di notte), ma qualcuno ha dimenticato a casa tali indispensabili attrezzi e deve accontentarsi dei ramponcini, sperando di trovare neve portante (e non sarà purtroppo cosi!!!).
Superiamo le ultime borgate di Tetto Nuovo Romana e Tetto Fantino iniziando il tratto finale in faggeta con pendenza assai più marcata e neve sempre più profonda intersecata da frequenti tracce lasciate nella notte dai cinghiali.
Usciti dal bosco si apre, nell'accecante luce, accentuata dal riflesso sulla neve, la splendida spianata delle Piagge (1347m) caratterizzata dal santuario dedicato alla Madonna del Laghetto.
In proposito, anche se comunemente viene chiamata Madonna delle Piagge, c'è da precisare che l'originaria Cappella, costruita nell'anno 1899 su iniziativa degli abitanti della frazione Snive, era dedicata a Notre Dame du Laghet di Nizza, cui molti emigranti di Robilante erano devoti.
Dalla spianata, seguendo le chiare indicazioni, in pochi minuti si può, per chi ne ha voglia, risalire fino alla cima della montagna antistante il santuario (1430m) ove, nel 1995 è stata posta, su una colonna alta 5 metri una statua della Madonnina, illuminata di notte da lampade alimentate dall'energia solare, permettendone la visibilità dal fondovalle e attribuendole la denominazione di Madonna della Luce.
Inutile dire del grandioso e magnifico panorama che questa cima offre a tutto giro verso la pianura a nord, la Bisalta ad est, le Cime Fascia e Marguareis a sud est, la Rocca dell’Abisso a sud e poi il Monte Matto ad ovest.
Ritornati alla spianata, dove la prima domenica di agosto si tiene la tradizionale e partecipata festa in onore della Madonna, scendiamo in direzione sud fino a raggiungere lo stradone asfaltato che sale alle cave silicee della Sibelco.
Sganciate le ciastre e con gran sollievo per chi ne era sprovvisto, scendiamo sull'ampia strada Agnelli, completamente libera dalla neve, per circa un chilometro, transitando nei pressi dell'abitato di Snive e al successivo tornante svoltiamo a sinistra imboccando la sterrata strada Rescasso.
Attraversiamo il bosco Bandita Violetta, così chiamato, come si evince dal pannello esplicativo dell'itinerario ”Viasœl Jòrs de ‘Snive”, perchè con una legge emanata nel 1877, era stato vietato, cioè bandito, il taglio dei faggi che proteggevano la strada e la valle sottostante dalle valanghe.
Giungiamo così all'assolato Tetto Roscasso incontrando una bella fontana con abbeveratoio, contornata da una suggestiva fioritura di primule, e l'abitato ben tenuto ove ci fermiamo per il pranzo godendoci il gradevole clima primaverile.
Ammiriamo le pitture murali su un'abitazione e su un vicino pilone votivo e riprendiamo la discesa con le ciastre agganciate allo zaino poiché l'esposizione favorevole ha fatto giustizia di gran parte della neve e, in breve, oltrepassata una bella costruzione con tetto ben conservato in paglia di segale, chiudiamo il bell'anello al successivo incrocio e infine torniamo alle auto.

Escursione effettuata il 16 febbraio 2017
Compagnia dell'Anello formata per l'occasione da: Adriano, Alberto, Angelo, Franco, Gianni, José e Osvaldo
Località di partenza: Robilante – Valle Vermenagna (CN) 686m
Punto più elevato raggiunto: Madonna della Luce 1430m
Dislivello cumulato in ascesa: 753m
Sviluppo complessivo del percorso: 12,5 km
Tempo in movimento: 4h10'
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)

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