Gitarella al Monte San Bernardo

Data 07/02/2017 | Categoria: Racchette da neve

Dopo aver saltato una settimana a causa del cattivo tempo e per la stessa ragione aver anticipato al martedì la gita di rito, la Compagnia dell’Anello programma la replica della gita al Monte San Bernardo, già salito a metà dicembre prima dell’arrivo della neve.
Partiamo sotto un cielo grigio e compatto che ci accompagnerà dal parcheggio vicino alla chiesa parrocchiale di borgata Centro di Roccabruna, fino al ritorno alle auto.
Oggi non ci siamo tutti, chi perché in vacanza ai tropici (l’invidiato Adriano), chi per altre necessità (alla prossima Antonio!), chi semplicemente per ritardo dovuto ad esigenze famigliari (ma il prode Angelo ci raggiungerà con la salita in solitaria). Insomma senza quasi tutto lo stato maggiore, ma con la bella Barbara in cambio – la festeggeremo al bivacco Sellina con fresco e spumeggiante Prosecco- non pensiamo troppo agli assenti, anzi tendiamo tutti a salire vicino a lei, qualcuno più vicino degli altri (non dico chi!) e Jose deve vigilare….
Abbiamo le ciastre, ma per adesso, vista l’esposizione a sud e la poca neve rimasta dopo la nevicata di sabato e le calde giornate successive, nel tratto iniziale affrontiamo con attenzione ghiaccio vivo, terreno secco e pozzanghere gelate, rimandando a quota più elevata il momento di inforcarle. Ce le carichiamo in modo vario secondo la fantasia dei singoli e le possibilità offerte dagli zaini, magari poco tecnologici, col risultato per qualcuno di essere battezzato “libellula” da Alberto (e magari non era un complimento!). Prendiamo la mulattiera, che si stacca dalla strada asfaltata che va alle case più elevate della borgata, e con un percorso nel bosco in leggera e costante salita sale al colle di Valmala.
La seguiamo per tutto il suo tracciato, tralasciando invece il più ripido Sentiero del Chast'lass, che qua e là incrociamo. Quando giungiamo al lungo traversone che esce dal bosco e da cui possiamo notare la grande croce di vetta ora ben visibile sulla cresta finale, dato che la neve, pur segnata da precedenti passaggi, a quota 1400 m comincia ad essere abbondante, ci mettiamo le ciastre e proseguiamo per la parte conclusiva della salita, ora decisamente invernale.
Arrivati al Colle di Valmala (1540 m) vi troviamo le tracce molto più numerose di chi era salito dal Santuario sottostante, che salutiamo dall’alto: parecchi camminatori li incontreremo poi sulla dorsale che porta alla croce ed altri in cima.
Dal colle, che, viste le nuvolaglie estese del maltempo previsto per la serata, non ci fa vedere molto, neanche il Viso (che però qualcuno cercava in altra direzione, ahi ahi ahi Barbarella!), su tracce ben segnate in breve giungiamo, in coda al poderoso Franco, alla cima del Monte San Bernardo (1625 m) e alla sua gran croce. Salutiamo gli altri escursionisti e, dopo un veloce spuntino, disposti in ordine gerarchico (!) sul basamento della croce provvediamo alle foto di rito anche senza gli abituali fotografi ufficiali.
Poi prima di prendere la via del ritorno, il più esperto della Compagnia, cellularmente informatosi a che punto stava Angelo, col quale si accorda per il Sellina come luogo di incontro, prende il comando e ci guida sulla discesa per la cresta (in salita di norma controlla la retroguardia). Sarà perché non si deve correre perché la discesa va in giù ed è pericolosa, sarà perché é in collegamento continuo col buon Angelo per cambi di programma, ma nella calata al colle ci sembrò che ci volesse molto, ma molto più tempo di quello messo in salita. Mah! Forse sono solo impressioni….
Comunque, ripresa dopo il colle la strada di salita non passa molto che incontriamo piè veloce Angelo che sceglie di salire anche lui in cima, mentre noi lo avremmo preceduto al Sellina e preparato pranzo (Osvaldo si era già accertato che Angelo si fosse portato il mangiare, e noi gli avremmo offerto da bere).
Poco sopra della fonte Fondonia lasciamo la mulattiera e prendiamo a destra il Sentiero del Chast'lass che scende diretto al bivacco Sellina (1350 m) nella radura in mezzo al bosco, la prevista tappa per un pranzo all’asciutto. Subito la Compagnia dell’Anello, aperta la porta colle sapienti arti di Osvaldo e Alberto, non perde tempo e si mette a tavola per festeggiare con un brindisi di quello buono il ritrovarsi insieme e la nostra gradita accompagnatrice Barbara. Con lazzi e risa ce la godiamo come al solito, raggiunti presto dall’arrivo di Angelo, e completata a puntino la bisogna enogastronomica –caffè e generoso genepy compresi- ci prepariamo a partire. Tocca ad Angelo chiudere la porta, mentre l’incolpevole Alberto traffica lì vicino a lui per sistemarsi lo zaino. Sarà che Angelo, lamentatosi che la porta non era stata aperta correttamente (ce l’aveva con un cordino…), la sbatte troppo forte, sarà che era tempo che un’abbondante massa di neve cadesse dal tetto, in un amen i due, nella sghignazzata generale, si trovano imbiancati e rinfrescati copiosamente.
Nel buonumore quasi generale, due esclusi, si riparte per lasciare poco dopo il Sentiero del Chast'lass e riprendere la mulattiera di salita. La lasciamo un po’ più avanti, oramai non lontani dalla conclusione della gita, all’incrocio con il Sentiero n.9 dei Piloni, che si stacca sulla destra e ci porterà velocemente alla più antica chiesa della zona, la Cappella della SS. Trinità, la prima chiesa parrocchiale di Roccabruna, ricca di antiche tele, con due arcate risalenti al sec. XI ed altre strutture esterne di epoca cinquecentesca. Siamo oramai in prossimità della borgata Centro, e infatti continuato il sentiero che prosegue dietro la Cappella, vediamo rapidamente spuntare il bel campanile dell’attuale Parrocchia dell’Assunta, della quale siamo direttamente a monte ed in breve giungiamo alle auto.

Escursione effettuata il 7 febbraio 2017
Compagnia dell'Anello formata da: Alberto, Angelo, Barbara, Franco, Gianni, José e Osvaldo
Punto più elevato raggiunto: Monte San Bernardo (1625m)
Dislivello cumulato in ascesa: 720m
Sviluppo complessivo del percorso: 12,5 km
Tempo in movimento: 4h00'
Difficoltà: T (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps


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