Monte S.Bernardo, Croce di Piasco e Croce del Chast’lass

Data 15/12/2016 | Categoria: Escursionismo

La Compagnia dell’Anello, dopo una più che soddisfacente puntata gastronomica in quel di Morozzo per una valutazione approfondita del relativo cappone (con degustazione di poco meno di un capo a testa), giudizio positivo sull’esperienza e promessa di ripetizione non appena possibile, si ritrova quasi al completo per una tranquilla escursione con esposizione a sud (ma gelida lo stesso) nella bassa val Maira sù da Roccabruna (La Rocha).
Salutiamo i due assenti e soprattutto chi costretto a rinunciare per i postumi di una caduta precedente (auguri, Adriano!) ci attenderà al ritorno per un corroborante caffè con l’aggiunta di una gradita torta (grazie Maria!).
Lasciamo l'auto nei pressi della chiesa parrocchiale in borgata Centro (1076 m), vicino al Cimitero e di qui seguiamo la sterrata che si indirizza verso nord in direzione del colle di Valmala, in un ambiente appena illuminato dal primo sole.
L'itinerario costituisce uno dei percorsi più antichi di devozione popolare, che permette ancora oggi ai fedeli durante i pellegrinaggi annuali di raggiungere il Santuario di Valmala, appena al di là dello spartiacque con la Valle Varaita: noi risaliamo la comoda strada sterrata, che si sviluppa pressoché interamente in mezzo ai grandi boschi della conca di Roccabruna, castagni e betulle nella prima parte e conifere (abeti, pini montani e larici) nella parte alta.
A quota 1200 m circa la strada, giunta ad una sella, costeggia il lato nord di un promontorio roccioso su cui si trovavano le rovine del Chast'lass (Rocca del Castellazzo), un antico torrione che si dice fu distrutto a metà ‘500, su cui vediamo la croce che intendiamo raggiungere al ritorno.
Sulla suggestiva sella, adattata anche a sosta pic-nic, confluisce da ovest la strada che taglia a mezza costa per S. Anna, passando poco più avanti sotto la base della parete di Rocca Cubiera (1307 m), un monolito verticale utilizzato da palestra di arrampicata.
La giornata è fredda e qua e là le pozzanghere (e anche le mani…) gelate ci ricordano che mancano solo più 10 giorni al natale. La strada prosegue verso nord con ampi traversoni, finché nel tratto finale, per giungere al colle di Valmala, utilizziamo l’ultima parte del Sentiero del Chast'lass, con segnavia bianco-verdi, che sale al diritto in mezzo agli ultimi abeti. Dal colle percorriamo la dorsale verso est e su tracce di sentiero giungiamo in poco tempo al Monte San Bernardo (1625 m), la cui grande croce era visibilissima già da sotto.
Condivisa la vetta con una simpatica cagnetta e altri escursionisti, per non farci mancare nulla scendiamo sempre in cresta verso nord-est fino a raggiungere anche la croce di Piasco, questa bel visibile dalla bassa val Varaita, a differenza dell’altra di cima.
La vista spazia su tutta la val Varaita, sulla val Maira e sulle lontane cime delle Marittime, sul Monviso e sul Rosa, al contrario della pianura cuneese, coperta da spessi strati di nuvolaglia, o nebbia, o smog, che ci fan pensare con rispetto a quei poveracci (anche noi, quando non siamo quassù) che stanno là in basso…
Dopo questi pensieri compassionevoli, riprendiamo la via del ritorno, con meta al bivacco Sellina, per l’attesa pausa pranzo. Iniziamo la discesa dal colle con il tratto in sterrata, non percorso in salita, per riprendere il sentiero del Chast'lass poco a monte della fonte Fondonia (1400 m circa), sistemata nel 1953 a cura del Corpo Forestale (un pensiero grato ad Antonio) e del Comune di Roccabruna, che però troviamo secca. Proseguiamo la discesa fino ad una radura erbosa nel lariceto su cui è stato ricostruito il bivacco Sellina (1350 m), posto in una bellissima posizione in mezzo al bosco, ove facciamo la tappa manducatoria. Dopo di ché, sempre discendendo il sentiero, raggiungiamo rapidamente il Chast'lass e ne risaliamo la paretina orientale per mezzo di un ardito sentierino, che giunge sulla panoramica vetta (1256 m), su cui spiccano una statua della Madonna ed una croce (e con questa fanno tre!).
Dal Chast'lass proseguiamo lungo il sentiero che discende al dritto su Parrocchia, che vediamo più sotto ed in poco tempo giungiamo alle auto.
Prima di chiudere la giornata e portarci alla promessa tazzulella ‘e cafè, scambiamo ancora quattro chiacchiere con un simpatico vecchietto d’la Rocha, con gran voglia di parlare, che ci chiede da dove veniamo, del nostro percorso e ci dà informazioni a largo spettro sul monte Santa Margherita (c’era sulla cima una cappella che ha fornito pietre ai locali per costruire case), sui toponimi locali (Bugialà, Gardiola, che sarebbero stati dati da … Napoleone), sui francesi che qui dal ‘700 in avanti ne avrebbero fatte più dei tedeschi (!), sulle battaglie con loro, Madonna dell’Olmo (1744), il forte abbattuto di Demonte, Barun Litrun, la Caserma Leutrum, ecc. ecc. Di tutto un po’, un po’ dritto e un po’ rovescio, ma molto spiritoso ed informato. Bravissimo, ma per fortuna che non gli abbiamo chiesto il nome né gli anni, perché, se no, invece del caffè, da Adriano saremmo arrivati per cena…..

Escursione effettuata il 15 dicembre 2016
Compagnia dell'Anello formata da: Alberto, Angelo, Franco, Gianni, Josè e Osvaldo
Località di partenza: Borgata Centro di Roccabruna – Valle Maira (980m)
Punto più elevato raggiunto: Monte San Bernardo (1625m)
Dislivello cumulato in ascesa: 720m
Sviluppo complessivo del percorso: 12,5 km
Tempo in movimento: 4h00'
Difficoltà: T (E il tratto del Chast'lass) (vedi scala difficoltà)

fotocronaca
Tracciato gps
mappa satellitare


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