Guglia del Mezzodì e Cima della Seur ...con finale alternativo!

Data 03/12/2016 | Categoria: SciAlpinismo

Oggi uscita scialpinistica definibile 'alternativa'...sia per il posto, sia per la modalità con cui si è conclusa.
Ma andiamo in ordine..
Team del giorno io, Stefano e Daniele con destinazione il Vallon de la Clarée considerato che in Italia il meteo è maffo e pioviggina, mentre lato Francese sembra essere un'ottima giornata di sole anche a basse quote.
La nostra meta è il Vallon des Acles con l'intenzione di scendere il Ravin de la Casse che pare in buone condizioni.
Giunti a Plampinet ovviamente essendo solo a 1500 m di neve neanche l'ombra, potremmo salire con il 4x4 lungo la strada sterrata ma un po' il divieto di transito, un po' la 'voglia' di fare gambe e fiato, carichiamo gli sci sugli zaini e via.
La neve arriva attorno ai 1800 m e si presenta con enormi valangoni alla base dei canali e abbondante in quota, apparentemente di buona qualità.
Per rendere il percorso più creativo non risaliamo il Ravin de la Casse ma ci dirigiamo lungo il percorso normale verso il Pas des Rousses.
Imponente la valanga di fondo che è venuta giù con sponde alte da 2 ai 4 metri e che ha spaccato e piegato pini belli grossi...ma per contro ha lasciato un corridoio largo una decina di metri quasi perfettamente regolare.
Giornata calda e salita tranquilla fino poco prima del colle dove pieghiamo a destra e saliamo l'ultimo breve ma ripido pendio che ci porta sulla 'ariosa' vetta della Guglia del Mezzodì.
Vista sull'Italia spettacolare con un mare di nuvole ai nostri piedi!
Calzati gli sci prima breve discesa fino al passo dove ripelliamo e saliamo la dorsale di confine, con qualche punto delicato, fino in vetta alla Cima della Seur.
Nuovo cambio di assetto e discesa verso l'ingresso del Ravin de la Casse....ma se fino a qui era stato tutto perfetto, la giornata improvvisamente diventa 'alternativa' ...
Dopo un paio di curve Stefano finisce su una pietra nascosa che lo ribalta in avanti....una banale caduta in un posto tranquillo e senza pericoli oggettivi...se non fosse che nella caduta batte violentemente il polso sinistro su un'altra pietra.
Dapprima pensiamo solo ad una dolorosa botta...poi visto che il dolore sembra non mollare iniziamo a preoccuparci.
In queste condizioni scendere il Ravin de la Casse è impensabile e così ci organizziamo per ritornare sui nostri passi lungo la normale.
Con molte difficoltà aiutiamo Stefano a rimettere il guanto e sci ai piedi...un paio di timide curve senza bastoni ma ci rendiamo conto che è assai arduo continuare in quella situazione. Oltretutto la prima parte di discesa è sostenuta e nel mentre in basso è salito un fitto nebbione che fa presagire una discesa 'strumentale'.
E' deciso si chiama il soccorso! Ovviamente essendo in Francia la chiamata approda alla Gendarmerie...
Con l'occasione ripassiamo le modalità e le procedure da mettere in atto in questi casi.
Identificato un posto comodo e sicuro mettiamo il ferito a suo agio (vorrebbe una birra fresca ma su questo abbiamo da ridire)..contattiamo il soccorso e grazie al perfetto francese di Stefano la cosa è facile. Comunichiamo coordinate GPS e descrizione del luogo, poi disegno una grossa X sulla neve, sistemiamo bene nella neve sci e zaini...e attendiamo.
15/20 minuti max e in lontananza compare (stile la scena di apocalypse now) l'elicottero del PGHM. Mi metto in posizione di richiesta di soccorso e in pochi secondi ci atterra a meno di un metro un bestione roteante.
Nel perfetto stile francese soccorso lampo...scendono medico e tecnico, l'elicottero riprende quota, veloce vista al polso, riatterra il bestione, caricano Stefano con sci e zaino e punta diretto su Briancon. Il tutto in una manciata di minuti...
Finita la bufera (nel vero senso della parola) a me e Daniele non resta che tornare a valle.
Discesa mediocre in altro per la visibilità pessima e in basso per la neve non delle migliori, in ogni caso accettabile.
Rapido rientro alla macchina e nel mentre da Biriancon Stefano ci comunica che è già stato dimesso con diagnosi di una frattura composta al polso. Per fortuna nulla di particolarmente grave ma che indubbiamente lo fermerà per qualche settimana. Non ci resta che andarlo a recuperare...e concludere 'allegramente' una giornata alternativa...

Queste avventure (per fortuna a lieto fine) in ogni caso servono a far riflettere e a far capire quanto un banale incidente potrebbe trasformarsi in un guaio serio. Oggi siamo stati fortunati su tutti i fronti...non eravamo in un posto pericolo, il telefono prendeva, il meteo era bello, eravamo in tre, etc...ma se già solo uno di questi aspetti fosse stato negativo tutto sarebbe stato più complicato.

Auguri a Stefano di una pronta guarigione!



Data: 03/12/2016
Quota max: 2654 m
Partenza da: Plampinet
Quota partenza: 1482 m
Dislivello: 1250 m
Zona: Vallon de la Clarée
Difficoltà: OS

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