Un anello dal colle del Sestriere al monte Fraitève. Il sentiero "Gelindo Bordin"

Data 28/07/2016 | Categoria: Escursionismo

Un anello dal colle del Sestriere al monte Fraitève. Il sentiero “Gelindo Bordin”.

Località di partenza: Piazzale antistante il bar-ristorante monte Rotta mt. 2040
Dislivello: mt. 662
Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti c.ca
Tempo di discesa: 3 ore e 15 minuti c.ca percorrendo per intero il sentiero “Gelindo Bordin”
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 2 Ata valle Susa – Alta valle Chisone
Fraternali Editore

Le pendici del monte Fraitève sono percorse da numerosi stradelli che d’inverno diventano piste per lo sci da discesa, mentre d’estate permettono di salire facilmente sulla vetta di questo monte che domina l’abitato del Sestriere esteso valico tra l’alta valle del Chisone e quella di Susa. Inizialmente con percorso quasi pianeggiante lungamente si traversa sin sotto il monte Rotta prima di salire sulla cima, oggi deturpata da una selva di antenne, dalla quale, passando per dei diroccati ricoveri e per la modesta cima del monte Platasse, si può scendere rapidamente a valle. Altrimenti, allungando di poco, si può tornare al turistico abitato passando per il col Basset, dove transita la strada militare sterrata che unisce il Sestriere a Fenestrelle passando per l’Assietta e per altri storici colli, scendendo poi al fondo del valloncello dove comincia l’imperdibile sentiero dedicato a Gelindo Bordin, dominatore della maratona alle olimpiadi di Seul, che preparò la vittoria allenandosi su questi monti. Questo sentiero, lungo ma piacevolissimo, traversa lungamente in piano a monte del colle del Sestriere terminando al monte Rotta dopo un percorso di più 8 km. Un progetto, oggi ancora in fase di studio, prevede di allungarne la tratta sino a monte di Sauze d’Oulx da una parte e verso Pracatinat dall’altra.
Per tutta la durata del percorso la vista s’apre ampissima con un panorama a 360° sulle cime dei monti, sulla valle Argentera, sul solco del colle del Monginevro sino ai monti della conca di Bardonecchia e ancora oltre.

Giunti al turistico colle del Sestriere per la val Chisone o per la valle di Susa, nel punto in cui sorge la Torre Rossa e la chiesetta della borgata ci si immette sulla via Fraitève. Superato il palazzetto dello sport si perviene alla sommità e dove si incrocia la via val Chisone si prende a sinistra l’ampia pianeggiante strada che costeggiando numerosi condomìni al fondo diventa stradello raggiungendo infine l’ampio piazzale antistante il bar-ristorante monte Rotta dove si può parcheggiare.
Oltre una sbarra di interdizione, sempre procedendo in piano o salendo di poco, superato lo scavato alveo di un rio, si rasenta un grande piano, Clot Plà, dove a margine si trova la fontana degli alpini. Di poco più avanti, oltre un alpeggio e altre indicazioni, lo stradello raggiunge l’ampia aperta e soleggiata radura dove sorgono qua e là le poche case delle Grange des Alpes, con il posto tappa alla Grange Elp, oltre le quali si prosegue sino alla murata galleria del monte Rotta percorrendo la stretta via esterna, protetta, con una stupefacente veduta sul solco della valle Argentera, sulle borgate sparse sui pendii e sui monti che la cingono. Lo stradello si restringe rimanendo ciclabile e aggirando il versante si porta progressivamente nella valle di Cesana, dominata dallo Chaberton, scendendo per un tratto piacevolmente al bivio dove si prende il sentiero 616 per la Roccia Rotonda, la cappella Pourcel ed il col Basset segnalato a 3 ore c.ca. Lo stradello che da subito s’inoltra ripido verso il monte Fraitève, d’inverno una pista da sci, costeggiando inizialmente abbandonati pascoli, incrocia di poco sopra il punto in cui termina il sentiero Gelindo Bordin che si percorrerà tornando. Superata una prima stazione d’arrivo di un impianto di risalita e le svolte sotto la Roccia Rotonda, terminata la copertura arborea cominciano gli erbosi pendii terminali che portano lo stradello, ancora oltre un impianto sciistico, a raggiungere la graziosa cappella Pourcel con la statua esterna dedicata a Padre Pio. Qui, come recita un’iscrizione, “La notte del 27 maggio 1897 una buona signora, con tenerezza materna, diede pane bianco e baci al picco Olimpio Pourcel”. Sempre restando sulla traccia che si fa via via ripida e faticosa, percorso un ultimo tratto a forte pendenza, si guadagna infine la sommità del monte Fraitève mt. 2702, disseminato da un selva di antenne e altro, dove la vista s’apre ampissima, stupefacente, in ogni direzione
2 ore e 30 minuti c.ca dal parcheggio.
Scesi poi al sottostante colletto si prende ora lo stradello, ancora una traccia per lo sci da discesa, che s’abbassa sul versante opposto con già in vista il col Basset e l’ampia strada che prosegue verso i successivi colli che anticipano quello dell’Assietta. Il primo tratto è assai ripido, poi la pendenza si smorza superati i due rocciosi rilievi che precedono il raggiungimento del colle dove transita la strada, sulla quale ci s’immette, scendendo nell’ampia valletta in direzione del Sestriere.
Lasciata di poco più avanti la polverosa strada per traccia che scende nelle aperte praterie, traversandola più volte si giunge al fondo dove nel punto in cui si guada il rio Croux partono due sentieri tra loro paralleli: quello più basso, dei forestali, che porta direttamente al Sestriere, si potrebbe prendere qualora si volesse abbreviare il percorso, mentre quello più alto, il sentiero Gelindo Bordin si percorrerà sino alla sua conclusione sullo stradello-sentiero 616 per il monte Fraitève. Interminabile ma piacevolissimo, traversa lungamente in piano a monte dell’abitato del Setriere, che si vede di sotto, raggiungendo, a c.ca metà del cammino, lo stradello discendente dal monte Fraitève passando per i diroccati ricoveri ed il monte Platasse, che ancora che si potrebbe prendere volendo accorciare il percorso. Più avanti, superata una sorgente ed una valletta dove scorre un rio, con in vista la Roccia Fleuta, ancora un’ultima traccia scende di qui direttamente a valle alle Grange des Alpes. Si rimane invece su quella che continua in piano e che proseguendo lungamente traversando nel bosco conclude infine la sua corsa alle pendici del monte Rotta, dove l’anello si chiude, immettendosi la traccia sul sentiero 616 che preso porta di basso al bivio dove ora si segue l’indicazione per le Grange Elp. Percorsa la via esterna del monte Rotta, superate le Grange des Alpes, varie indicazione e altrettanti bivi, l’alpeggio e la fontana degli alpini, si torna infine all’ampio piazzale-parcheggio antistante il bar-ristorante monte Rotta.
3 ore e 15 minuti c.ca dal monte Fraitève percorrendo il sentiero “Gelindo Bordin”.

Il sentiero “Gelindo Bordin”
Il consorzio forestale Alta Valle di Susa ha presentato ai comuni di Oulx, Sauze d’Oulx, Cesana, Sestriere, Pragelato, Usseaux e Fenestrelle un’ipotesi di fattibilità relativa all’allungamento del sentiero intitolato a Gelindo Bordin. Si tratta di un tracciato pedonale, attualmente sul territorio del comune di Sestriere, recentemente portato alla lunghezza complessiva di 8,5 km. che percorre longitudinalmente la montagna ad una quota altimetrica di 2.100 mt.
Due le ipotesi presentate. Una riguarda l’allungamento della parte che da Sestriere va verso Sauze d’Oulx, un’altra verso il pian dell’Alpe – Usseaux. Rappresenterebbe un valore aggiunto per escursionisti, atleti in allenamento, mountain bike per la stagione estiva e ciaspolatori per quella invernale. Un progetto ambizioso, a valenza internazionale per un percorso unico nel suo genere e polivalente che da Sauze d’Oulx a Pracatinat sarebbe lungo c.ca 45 km attraversando ben sette comuni.

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