Anello del Monte Pagliano

Data 31/03/2016 | Categoria: Escursionismo

In tutte le libere forme sociali, a fronte di un obiettivo comune cui tutti tendono, ci sono (fortunatamente) anche pensieri ed idee a volte differenti sul modo di raggiungere lo scopo sociale. Capita così anche nella Compagnia dell'Anello ove ci sono i “falchi”, più propensi a imprese su rocce e vette scoscese, e le "colombe" o, meglio, i “colombi”, più attratti invece dai “dolci pendii erbosi”.
L'anello di questa settimana ha ricevuto da uno dei partecipanti questo commento: - finalmente un giro un po' “cristiano", per cappelle, chiesette e piloni votivi, attraverso sentieri boschivi molto rilassanti. Bel giro, da ripetere con la natura in pieno risveglio -.
Lascio indovinare se il commento è di un “falco” o di un “colombo”...!
Ma veniamo al giro, così pensato perché il meteo capriccioso non consigliava certamente le alte cime nevose, ma anche per trovare l'occasione di rispettare una promessa fatta da tempo all'amico Ambrogio Chiotti che ci aveva invitato a visitare il suo Museo del vino Quagliano in quel di Ceretto, sulla collina di Costigliole Saluzzo.
E così decidiamo di andare a visitare questa famosa collina fin al suo punto più elevato, il monte Pagliano (o Pajan) a quota 987 metri.
Ai tre vertici della base di questa altura, che interrompe la pianura cuneese allo sbocco della Valle Varaita, si trovano i comuni di Costigliole Saluzzo, Busca e Rossana da ognuno dei quali si può raggiungere la cima avvalendosi di una fitta rete sentieristica.
Il particolare microclima che caratterizza il versante orientale che si affaccia sulla pianura, rende unica nel suo genere questa altura. Oltre all’uva (dalla quale si ottiene il raro e pregiato vino DOC Quagliano), alle albicocche (la squisita Tonda di Costigliole), agli ulivi, si trovano numerose varietà botaniche raramente riscontrabili in altre zone.
La nostra escursione parte dall'area pic-nic nei pressi della Chiesetta di Santa Cristina, dove parcheggiamo l'auto. Seguendo la strada asfaltata sulla sinistra (il ramo a destra raggiunge la poco distante cappella) si arriva alla cascina Paradiso (637m) ove s'imbocca l'ampio sentiero segnalato come Costa Olearia e lo si segue superando un laghetto collinare artificiale e raggiungendo la diroccata Cascina Abello, presso la quale s'incrocia la carrareccia proveniente da Busca.
Proseguendo si perviene in breve a Bosc Grand (900m), un quadrivio dove s'incontra il sentiero che sale da Rossana e quello che sale al Bricco Alto (il nostro itinerario di ritorno). Noi svoltiamo a sinistra e dopo poche centinaia di metri arriviamo ad un colletto, con pilone votivo dedicato alla Sacra Famiglia, presso il quale arriva anche la stradina proveniente dall'Eremo di Busca. Salendo a destra, in pochi minuti si arriva in cima al Monte Pagliano (987m) caratterizzata da un cippo trigonometrico; avanzando di pochi passi si arriva ad un balcone naturale con visuale aperta (meteo permettendo) su Rossana e sulla Valle Varaita.
Il ritorno si effettua tornando sui propri passi fino al bivio di Bosc Grand dove si prosegue per cresta sino alla cima di Bricco Alto (947m), contraddistinta dalla presenza di alcuni grandi massi erratici, e di qui si scende sul bel sentiero raggiungendo la deliziosa cappella di San Michele (852m) posto mitico per merende e pic-nic dove ci fermiamo per una sosta ristoratrice.
Si riprende il sentiero che, sempre per cresta, discende verso cascina Paradiso regalando bei scorci su Piasco e la parte più bassa della Valle Varaita.
Di qui si può seguire la strada asfaltata fatta in salita, ma, in alternativa, si può scegliere di percorrere per qualche decina di metri la sterrata che scende sul versante di Piasco per svoltare poi a destra su una carrareccia (non ci sono paline segnaletiche) che porta direttamente fino alla bella chiesetta di Santa Cristina e all'auto.
La relativa brevità della gita ci permette di fare visita all'amico Chiotti presso i Poderi del Palas in frazione Ceretto di Costigliole Saluzzo dove trovasi l'azienda vitivinicola della sua famiglia e il museo etnografico da lui personalmente allestito e curato.
Pensavamo di trovare un'esposizione di attrezzature viticolo-enologiche e invece abbiamo trovato una completa raccolta di 6.000 pezzi tra attrezzi, oggetti e macchinari d'epoca dei più diversi comparti agricoli e attività artigianali che occupa ben sette locali su tre piani della settecentesca villa padronale del Palas!
Il tutto arricchito da documenti storici originali, ma sopratutto dalla passione di Ambrogio Chiotti che si è dedicato all'iniziativa del museo con la stessa caparbietà che ha sempre caratterizzato la sua lunga attività d'imprenditore agricolo per promuovere, sviluppare e innovare le produzioni tipiche del suo territorio. Grazie e complimenti Ambrogio!

Escursione effettuata il 31 marzo 2016
Compagnia dell'Anello formata da: Adriano, Alberto, Angelo, Franco e Osvaldo
Località di partenza: Santa Cristina di Costigliole Saluzzo – Valle Varaita (CN)
Punto più elevato raggiunto: monte Pagliano 987m
Dislivello cumulato in ascesa: 595m
Sviluppo complessivo del percorso: 11,2 km
Tempo in movimento: 3h30'
Difficoltà: T (vedi scala difficoltà)
fotocronaca


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