Circuit de Peïremont e Tête de Troto da Saorge (Valle Roya)

Data 30/12/2014 | Categoria: Escursionismo

Per la serie 'in Valle Roya fa meno freddo' cerchiamo un percorso al di là del Tenda su un versante soleggiato: la scelta ricade sull'anello che parte (e arriva) da Saorge passando per il Col de Peïremont con eventuale allungamento da decidere sul posto.
Questa “randonnée” si sviluppa sulla sinistra orografica della Roya in posizione dominante sul caratteristico e suggestivo borgo medioevale di Saorge, incollato verticalmente alla montagna, con effetto paesino da presepe.
Lasciata l'auto nel parcheggio della piazzetta prima del paese, s'imbocca una stradina (traccia gialla) che sale a sinistra; la si segue fino al suo termine e, in discesa, ci si addentra nei viottoli del paese fino a uscirne su un bel sentiero che inizia a salire tra ulivi e muri a secco verso la Baisse de Cachin.
Più in alto la vegetazione assume, in parte, le caratteristiche della macchia mediterranea con il delicato profumo di timo unito a quello della lavanda e del pino marittimo. S'incontra anche la ginestra, il bosso e l'inusuale ginepro rosso o coccolone (Juniperus oxycedrus), che sviluppa alti arbusti e grandi bacche di color rosso-bruno da cui si ricava un olio essenziale, detto olio di Cade, usato quale rimedio per varie affezioni della pelle.
Più avanti uno scampanellio ci avverte della presenza, nelle vicinanze, di un gregge di pecore che difatti appaiono alla prima svolta del sentiero accompagnate dai loro graziosi agnellini e... da un imponente pastore maremmano che si piazza in mezzo al viottolo per farci capire in modo garbato, ma fermo e deciso, che di lì è meglio non passare.
Dopo un po' di attesa, vista l'irremovibile presa di posizione del cane, ripieghiamo su un percorso alternativo, districandoci tra cespugli e arbusti, fino a bypassare il gregge e ritornare quindi al sentiero sul quale però, dopo un po' compare, alle nostre spalle, il pastore maremmano che ci segue (meno male che l'ultimo della fila era Osvaldo!) fino ad essere certo che non rappresentavamo più un pericolo per il suo gregge!
Ripreso colore e passata la tremarella alle gambe, giungiamo alla Baisse de Cachin (930m) dove ignoriamo il sentiero che scende a Fontan e proseguiamo in saliscendi fino alla rampa finale che porta alla Crête de Peïremont (1043m).
Di qui in pochi metri si scende all'omonimo colle dove incontriamo una comitiva di Robilantesi, capitanati dall'inossidabile Renato, che sta facendo lo stesso nostro anello, ma in direzione contraria. Dopo esserci scambiati alcune informazioni sui cani incontrati nei rispettivi percorsi, dobbiamo decidere come proseguire il nostro itinerario. Le alternative sono tre: 1) scendere verso Le Pinée e completare il circuito, 2) proseguire in direzione della Baisse de Lugo e tornare a Le Pinée dalle Baisse d'Anan, 3) salire sulla cima della Tête de Troto che si profila verso est proprio davanti a noi.
La prima soluzione sembra troppo breve, la seconda troppo lunga e giocoforza, favorita anche dalla “puntite” (malattia delle punte) da cui sono cronicamente affetti tutti i partecipanti (ad esclusione della new entry Giuseppe) si decide di salire la Tête de Troto.
Non c'è sentiero e bisogna arrangiarsi sulle piste degli animali destreggiandosi, su terreno abbastanza ripido e ciottoloso, tra una fitta popolazione di ginestre e, nella parte terminale, su uno ancor più fitto insediamento di bosso che ha colonizzato l'intero versante ostruendo tutti i passaggi.
Con qualche difficoltà si arriva comunque in vetta (1339m) con qualche delusione per la scarsità del panorama a causa della vegetazione e si ridiscende al colle per imboccare il sentiero che scende nel vallone giungendo in breve alle Granges le Pinée (qui arriva il sentiero che avremmo percorso scegliendo l'anello della Baisse d'Anan).
Da questo punto si può scegliere di scendere a Saorge con un sentiero (a destra) che effettua un traversone sulle pendici della Crête de Peïremont oppure il sentiero della GR 52A (a sinistra).
Noi scegliamo quest'ultimo che transita presso la massiccia Chapelle Sainte-Croix (676 m) caratterizzata dalla copertura del tetto tipica dei “casouns” della bassa Valle Roya cioè cementata ed a forma di cappello di gendarme.
Più avanti i due sentieri si ricongiungono e si trasformano in un'ampia mulattiera che oltrepassa eleganti ponticelli sui ruscelli che scendono dai valloni di Peïremont e d'Anguiron e si giunge al monastero Francescano di Notre-Dame-des-Miracles.
Si arriva così all'interno di Saorge che si attraversa passando negli stretti “carugi” fino alla piazzetta dove si è parcheggiata l'auto e dove si chiude l'anello.

Escursione effettuata il 30 dicembre 2014
Compagnia dell'anello formata da Adriano, Angelo, Giuseppe (new entry di anni 12) e Osvaldo
Località di partenza: Saorge (510m) – Valle Roya (F)
Punto più elevato raggiunto: Tête de Troto (1339m)
Dislivello cumulato in ascesa: 905 m
Distanza percorsa: km 10
Difficoltà: E (vedi scala difficoltà)
Tracciato gps
fotocronaca



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