Monte Turlo - cresta nord integrale

Data 27/09/2014 | Categoria: Alpinismo

Dopo un tentativo di qualche anno fa, nemmeno iniziato a causa della roccia troppo bagnata, finalmente oggi riesco a percorrere questa interessante cresta.
Percorso mai troppo abominevole (max qualche passo di IV volendo aggirabile) ma decisamente lungo, estetico e con percorso talvolta di interpretare.
Nessuna protezione in loco se non alcuni cordoni (da verificare) per le calate in doppia...quindi nut e friend decisamente utili.
Insomma il classico terreno di avventura che tanto piace a me e Pasquale.
Avvicinamento breve (45/50 min) ma con parte finale su ripidi pendii erbosi/rododendrosi, decisamente faticosi.
Percorso, soprattutto nella placconata iniziale, mai obbligato dove seguire la propria linea, la fessura che più aggrada, è molto divertente. Un pelo problematica l'assicurazione in quanto la roccia in questa prima parte è molto compatta e le fessure sono prevalentemente svase. Se si vuole realizzare soste a prova di bomba è meglio disporre di qualche chiodo, ma le difficoltà sono sempre modeste e con le dovute attenzioni si sale senza troppe ansie.
Raggiunto il filo di cresta la roccia è più articolata e predisporre protezioni veloci è abbastanza facile e didattico.
La roccia è generalmente ottima, solo in qualche tratto richiede attenzione, ma siamo in montagna e quindi è doveroso verificare sempre tutti gli appigli.
Per metà cresta saliamo in modo decisamente didattico, ripassando protezioni, soste e manovre (tradotto cazzeggiamo giocando a fare gli alpinisti e gustandoci il caldo sole e i panorami spettacolari)....poi quando ci rendiamo conto dove siamo (ovvero solo sul primo torrione a metà pomeriggio) riassumiamo una forma un po' più spartana e meno didattica e cerchiamo di recuperare sui tempi.
Naturalmente la sfiga è sempre in agguato e alla seconda doppia (che avremmo anche potuto evitare, disarrampicando) la corda si incastra e siamo costretti a ravanare per recuperare il tutto.
Ormai in forte ritardo (e più che altro prevedendo già il doveroso cazziatone delle rispettivi consorti) affrontiamo l'ultima parte in libera con le dovute attenzioni ma a gran velocità.
Giunti in vetta, un paio di foto e poi giù tagliando per la pietraia fino a congiungersi con il gta del Colle della Croce di Ferro che in breve ci riporta alla macchina.
Cresta molto bella e selvaggia... e con gli occhi del dopo decisamente lunga!


Data: 27/09/2014
Quota max: 2590 m
Partenza da: Lago di Malciaussia
Quota partenza: 1800 m
Dislivello: 800 m
Zona: Valle di Viù
Difficoltà: AD

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