Gita alla Rocca tre Vescovi

Data 13/09/2014 | Categoria: Escursionismo

Siamo sempre a ranghi ridotti, i soliti tre: Angelo, Antonio e Osvaldo; Adriano e Alberto, assenti giustificati per vacanze, acciacchi e ricorrenze. Comunque sia partiamo stamani sabato 13 (e non all'usuale giovedì), con un cielo terso e pulitissimo, e con la garanzia di ottime previsioni meteo.
La nostra meta sarà la Rocca dei Tre Vescovi, Alta Valle Stura di Demonte (vallata gettonatissima in questo periodo dalla compagnia dell'anello). Si lascia l'auto sullo slargo sterrato (segnale di divieto) della strada a monte dell'abitato di Ferriere; la strada prosegue con modestissima pendenza e si inoltra nell'alto vallone di Ferriere, transitando nei pressi del gias inferiore di Colombart m 2213, per poi terminare nell'ampia conca prativa pianeggiante del gias superiore di Colombart.
Da qui ha inizio un ampio sentiero-mulattiera che conduce al Colle di Puriac m 2506, dapprima valicando l'insellatura denominata Bassa di Colombart m 2461, ove è stato installato un supporto in legno per una piccola campana in metallo (bronzo?, ottone? Peltro?) dal suono squillante. Appena prima della Bassa di Colombart, facciamo casualmente la conoscenza con il Sig. Ferrari (77 anni!) e figlia, che lentamente stanno salendo al seguito del resto della famiglia (moglie, 74 anni!, figlio, nuora e nipote; probabilmente avrò sbagliato, chiedo scusa, ma io con le parentele non c'ho mai azzeccato); comunque sia, veniamo a conoscenza che sulla cima ove si stanno recando, è stata posizionata nel 1989 una croce a ricordo di Luca Ferrari, figlio dei signori appena menzionati, tragicamente perito a causa di incidente stradale, all'età di 20 anni, il 25 settembre 1988. La scelta della Rocca dei Tre Vescovi è scaturita in quanto il ragazzo era attivo frequentatore e molto amante delle montagne di questa zona.
Tornando alla nostra escursione, dopo il predetto Colle di Puriac, il sentiero segue verso destra la cresta spartiacque di confine tra Francia e Italia e si dirige verso la conca che termina alla base della Rocca dei Tre Vescovi, a sinistra, e il Monte Enciastraie, a destra. Alla biforcazione, il sentiero (oramai ridotto solo più a traccia) si impenna notevolmente, inerpicandosi verso il Colle delle Vigne m 2579, sotto il quale ci si arrampica nella ripida pietraia (molto mobile, d'altra parte siamo molto vicini alle amatissime – da Antonio – Alpi Cozie!).
Costeggiando sul versante italiano la cresta, dopo gli ultimi faticosissimi 110 metri, si raggiunge alfine l'agognata meta, la Rocca dei Tre Vescovi, quota m 2867; la vetta si trova al vertice delle creste formanti i limiti tra l'Italia e i dipartimenti francesi Alpes Maritimes e Basses Alpes, rispettivamente territori dei Vescovi di Cuneo, Nizza e Digne (anticamente Embrun), da qui il nome dato alla vetta.
Scattate le foto (abbiamo atteso i familiari di Luca), la limpida e calda giornata ci avrebbe invitati a goderci a lungo l'ebbrezza della vetta, ma sia per lasciare la dovuta privacy agli amici, nonché per una certa urgenza di Osvaldo di rientrare a Cuneo per il primo pomeriggio, ritorniamo sui nostri passi (niente anello anche oggi, se continuiamo così perderemo il marketing della famosa denominazione, a suo tempo appioppataci da klaus il solitario!).
Breve pranzo al Colle di Puriac e ritorno verso Ferriere sotto un sole finalmente cocente (chissà che quest'anno l'estate non abbia sbagliato stagione, boh?). RELAZIONE DI ANTONIO.
Tracciato gps Fotocronaca di Angelo


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