Un anello in val Chisone tra i valloni di Cristove e dell'Albergian

Data 27/07/2014 | Categoria: Escursionismo

Un anello in val Chisone tra i valloni di Cristove e dell’Albergian

Località di partenza: Borgata del Laux mt. 1360
Dislivello: mt. 1400 c.ca
Tempo complessivo: 8 ore e 30 minuti c.ca
Difficoltà: E Alcuni tratti EE
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone Fraternali Editore - Carta dei sentieri e dei rifugi dell’IGC n° 105

Partendo dalla borgata del Laux, dove il grande vallone dell’Albergian sfocia nella valle del Chisone, giunti nel punto intermedio presso l’alpeggio di Pra du Fond si valica passando nell’attiguo vallone di Cristove che tutto si risale. Percorse le immense pietraie degradanti dalle rossastre pareti precipitanti dal Bric Rosso, un colletto consente di tornare nel vallone dell’Albergian scendendo prima ai laghi e poi ai ruderi della grande caserma. Si torna poi alla borgata del Laux percorrendo integralmente la traccia che scende questo incantevole vallone.
La parte alta del vallone di Cristove, dalle bergerie in su, come quello dell’Albergian, sono posti di una straordinaria bellezza: conche, radure, rilievi, pareti rocciose, spumeggianti ruscelli, splendidi laghetti, foreste e praterie, s’alternano mutando di continuo il paesaggio aggiungendo in più il senso dell’avventura e della scoperta perché alcuni tratti di questi splendidi luoghi non sono raggiunti da sentieri in quanto marginali e pertanto sono poco percorsi, sconosciuti ai più, per nulla relazionati.

Si percorre la val Chisone raggiungendo Fenestrelle. Oltre l’abitato, trascurato più avanti il bivio per Usseaux, subito dopo si prende a sinistra per la borgata del Laux lasciando la statale. Superato il Chisone e rasentato lo splendido laghetto, ricercata meta turistica, si può lasciare l’auto presso l’ampio parcheggio posto poco prima delle case. Alla caratteristica piazzetta della borgata subito s’individua lo stradello che s’inoltra verso monte in direzione del vallone dell’Albergian che si percorrerà sino al termine cioè sin quasi la bergeria del Laux. Oltre il prati prende a salire con pendenza regolare e costante entrando poi nel bosco dove alcune svolte in ascesa consentono di guadagnare progressivamente quota. Un ultimo lungo traverso ascendente permette di penetrare sempre più all’interno del vallone raggiungendo le ampie praterie dove si abbandona lo stradello che termina per il segnato sentiero che prosegue rasentando più su la bergeria del Laux. La traccia inerpicandosi attraversa alcuni valangosi valloncelli degradanti dal superiore monte Ciabertas e le svolte che seguono, in ripida ascesa, portano a superare una fresca sorgente raggiungendo più sopra il bivio dove si lascia il sentiero 314/GTA, che prosegue verso il colle dell’Albergian, seguendo invece l’indicazione per Pra del Fondo (Pra du Fond) e per la bergeria dell’Albergian. Superato il rio su un ponticello si attraversa per intero la splendida radura posta sotto la parete rocciosa del Truc Garita raggiungendo al termine la bergeria posta veramente in un’incantevole, panoramica posizione. In una parte dell’edificio è stato ricavato un locale ad uso bivacco usufruibile reperendo le chiavi presso il municipio di Usseaux.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla borgata del Laux.
Tralasciato ora il sentiero 313 che sale ai superiori chalet, per il quale si tornerà, si scende di poco a valle subito trovando l’indicazione per la Balma – Fenestrelle facendosi più avanti il sentiero più evidente. Superato un modesto rio e trascurata la segnata traccia di sinistra che prosegue in piano, si prende invece quella che s’inoltra verso monte. Si sale da subito ripidi, poi la pendenza si mitiga quando si affrontano le numerose svolte che consentono di alzarsi su di un boscoso pendio. Un lungo traverso ascendente porta infine a guadagnare un colletto sulla dorsale che immette nel vallone di Cristove raggiungendo più avanti il rio poco sotto l’alpeggio dopo aver percorso un lungo tratto quasi in piano. Giunti all’ampia conca, la visuale s’apre sulla parte alta di questo vallone e si rimane subito colpiti dalla bellezza del luogo.
1 ora c.ca dalla bergeria di Pra del Fondo.
Senza salire all’alpeggio si procede lungo l’ampio pianoro rimanendo sempre in prossimità del corso d’acqua. Proseguendo si dovrà guadagnare la conca sommitale dove si divide superando, per raggiungerla, due balze dove il rio scende spumeggiando. Lasciata la radura alla base dell’alpeggio, si sale affrontando la prima balza. Sempre rimanendo a destra del corso d’acqua si percorre una traccia che si perde quando si raggiunge il termine della seconda radura. La successiva balza la si supera alla meglio, per tracce inesistenti, raggiungendo di sopra la terza radura dove si piega a destra sempre stando non lontano dal rio. Continuando a salire, ora faticosamente, si perviene ad una superiore conca prativa dove, sulla destra, appare la depressione della Colletta dei Laghi subito intuendo come da questa parte sia impossibile valicare mentre il alto, di fronte, in cima ad un’estesa pietraia, s’intravede un colletto e a questo occorre puntare. Lasciata la copertura erbosa, oltre un grosso masso comincia un’interminabile salita che affronta l’accidentata, ripida pietraia, per rocce rotte e massi accatastati, guadagnando alla sommità il piano oltre un colletto dominato dall’estesa barriera rossastra culminante con il Bric Rosso, mentre, spostandosi di poco verso destra, in basso s’intravedono i laghi dell’Albergian, più sotto l’edificio della grande caserma che si dovrà raggiungere. A destra, sul crinale, si staglia l’ampia depressione della Colletta dei Laghi, da questa parte praticabile.
La discesa ai laghi non è affatto agevole non esistendo tracce. Per scendere ci si porta a sinistra affrontando ancora un lungo tratto di malferma pietraia per poi, appena si può, traversare verso destra raggiungendo così le praterie poste sotto la Colletta dei Laghi dove scendere diventa meno impegnativo. Senza difficoltà ci si abbassa al primo lago e poi al secondo, due autentiche perle nei monti. Volendolo si può facilmente guadagnare la sommità dell’evidente rilievo posto a sinistra del terzo lago, il più esteso, dove da una parte la parete precipita. In una mezz’oretta scarsa aggiuntiva si sale in vetta affrontando l’erboso, facile pendio sud-ovest costellato di praterie di stelle alpine. Poi si scende verso la caserma posta in basso raggiungendola indifferentemente da sinistra, per la strada già fatta, o da destra terminando sul disastrato stradello che da questa parte sale sino al ricovero dell’Albergian, ammirando quella che un tempo fu un’ingegnosa traccia militare. Fatte le svolte in breve si raggiunge l’edificio della grande caserma.
3 ore e 30 minuti c.ca dalla bergeria di Cristove.
All’estremità dell’edificio parte il segnato sentiero che scende al fondo con qualche svolta raggiungendo il punto in cui i due rii si uniscono, là dove s’intravede un muretto, un tempo spalletta di un ponte che ora non c’è più. Oltre il rio parte una traccia verso monte, un’altra termina sul sentiero 314GTA che scende verso la borgata del Laux direttamente dal colle dell’Albergian. Qui giunti è meglio proseguire restando da questa parte del vallone, sul sentiero 313, che fatte le svolte realizzate per superare due speroni rocciosi, a cui seguono due lunghi traversi di spostamento, conduce alle bergerie dell’Albergian sotto il monte Cuccola, mentre di lato emerge il cono del Bric Cuccolina. Percorsa la radura con l’alpeggio, ci si immette su una seconda per poi cominciare a scendere verso la bergeria che già si scorge in basso. Le svolte che seguono, ripide nel bosco, portano al piano dove sorgono i due chalet e poi all’alpeggio di Pra del Fondo dove questo lungo anello si chiude. Percorsa a ritroso la strada già fatta salendo, attraversata l’ampia radura posta sotto il Truc Garita e superato sul ponte il rio dell’Albergian, ci si immette infine sul sentiero 314 GTA che più avanti confluisce sullo stradello che, interminabile, scende alla borgata del Laux.
2 ore e 30 minuti c.ca dalla Caserma dell’Albergian.

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