Rocca la Meja (2.884 m) buona la prima

Data 19/07/2014 | Categoria: Alpinismo

Buongiorno a tutti!
Vuoi per il lunghissimo inverno a cui abbiamo assistito che per i gli scarsi “pista fioca” come me vuol dire stare lontani dalle montagne, vuoi anche per i numerosi impegni personali o il tempo malandrino di questo inizio di estate, ma quest’anno la mia prima gita di trekking è avvenuta il 19 luglio.
E questo continuo procrastinare della prima stagionale, mi aveva fatto anche temere una certa disaffezione ai sentieri montani. Forse pochi stimoli o altre distrazioni mi avevano fatto un po’ temere il peggio.
Ma una volta fissata una data plausibile, ho cominciato a notare una certa fibrillazione nelle vene, che ben conoscevo: è la passione per la preparazione della gita, lo studio dell’itinerario, prima, e poi la ricerca del sentiero giusto, la fatica e il sudore, il contatto con le rocce e sentire sulla propria pelle il vento fresco del mattino.
Tutto questa passione, ho scoperto, era ancora ben presente in me!
Riscoperta quindi l'antico ardore, non restava che scegliere la meta che giocoforza era condizionata da due aspetti fondamentali: poco allenamento, poco tempo a disposizione.
Dopo lungo peregrinare sui siti specializzati (anche i fiocamolisti non si sono dati molto da fare… ) la scelta un bel momento è caduta, quasi inaspettatamente sulla Rocca la Meja: gita corta che da soddisfazione, poco dislivello, giusto per togliere un po’ di ruggine dagli scarponi!
E così sabato 19 luglio, la sveglia è nuovamente puntata per le 4, “perché a noi piace svegliarci presto”.
I miei compagni viaggio sono ancora una volta il mio fedele compagno 8+, alias Danilo, e l’amico Claudio con cui siamo già saliti sul Mercantour, e si è già abitato alle nostre foto poco serie sulle montagne (per l’occasione stavolta ho escogitato anche qualcosa che porto nello zaino…).
Arriviamo al colle di Accoccia senza trovare anima viva e ben presto siamo con in cammino.
Sono le 6.50 si sabato 19 luglio e finalmente inizia la stagione del trek.
Quanto mi mancava la sensazione della frescura di montagna e il “ticchhe” dei bastoncini sulle pietre del sentiero!!
Saliamo al colletto e lo ridiscendiamo in direzione della base di questa splendida montagna che in genere è affollatissima. Ma oggi, soprattutto a quest’ora, è tutta per noi. Bellissima alle prime luci del giorno, così elegante sui prati erbosi della base, così quasi invalicabile, ma avvicinandosi, pian piano si scopre la via d’accesso.
Il primo risalto roccioso è sempre complicato, ma non difficile, anzi, ti fa destare dal torpore del sentiero.
Il morale è alto nella compagnia sebbene si parli pochino, visto che il sentiero dal risalto in poi è piuttosto ripido. Stranamente le gambe girano bene, sebbene scarso sia l’allenamento. Ben presto arriviamo al canale principale, ma prima di affrontarlo diamo un’occhiata all’arrivo della via di cresta che prima o poi cercherò di affrontare.
Iniziamo quindi la salita del canale con morale alto chiacchierando di argomenti che di serio hanno ben poco, altra particolarità che ben mi mancava: la leggerezza della giornata, lontana dal telefono, dai cantieri, dalle questioni dell’ufficio.
Arriviamo al salto roccioso e stavolta, a differenza dell’altra volta, decido di non toccare la catena, cimentandomi nei due metri di passo di II.
In breve quindi siamo in vetta. Sono le 8.08…un’ora e 18 dalla macchina. Pensavo decisamente peggio.
In vetta nessuno, tutto tace e lo spettacolo del panorama è decisamente appagante. Siamo davvero tutti entusiasti, di quel sano entusiasmo che già mi fa fantasticare sulla prossima meta.
Il solito quantitativo di foto, serie e burlone ed è già venuto il momento di abbandonare la vetta.
È curioso come ci si allontani così velocemente dalla vetta quando si scende… bastano pochi passi e già si è lontanissimi. Uno sguardo indietro in questi casi, fa salire un pochino di malinconia …ma in fin dei conti, è solo un arrivederci no? Le ripetizioni si sono sempre fatte no!? Stamattina, questa vetta era tutta per noi!
Scendendo, incontriamo altre persone (ben 11) a cui concederemo la vetta, ma in noi rimangono le meravigliose sensazioni che questa salita e questa vetta sanno regalare.
Ben presto siamo alla macchina e ridiscendiamo a valle abbandonando il fresco della quota per immergerci nel caldo umido della pianura.
Un saluto al mio fedele compagno 8+ e all’amico Cladio con cui ho passato una bella mattinata di montagna e alla mia compagna di vita che ancora una volta si è sorbita una sveglia in piena notte!
Buone salite a tutti!

Quota vetta: 2884
Quota partenza: 2.400 circa
Difficoltà: F (ma io penserei più ad un EE o F-)

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