Un anello da Cantalupa al rifugio Melano-Casa Canada passando per il monte Rochisie

Data 19/06/2014 | Categoria: Escursionismo

Un anello da Cantalupa al rifugio Melano- Casa Canada passando per il monte Rochisie

Località di partenza: Ponte sul torrente Noce, prima della borgata Case Scrivanda mt. 572
Dislivello complessivo: mt. 500 c.ca
Tempo di salita: 3 ore c.ca, compresa la salita al monte Rochisie
Tempo di discesa: 1 ora e 15 minuti c.ca dal rifugio Melano-Casa Canada
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone
Fraternali Editore

Una casa fatta di tronchi, utilizzata come punto d’incontro alle olimpiadi di Torino del 2006, è stata donata dal Canada, nazione che avrebbe a sua volta ospitato questo manifestazione sportiva quattro anni dopo, alla città di Torino. Terminate le olimpiadi si è pensato bene di trasferire questa struttura ai piedi della Rocca Sbarua affidandola alla Comunità Montana del Pinerolese Pedemontano. E’ stata posizionata là dove sorgeva il rifugio Melano. Demolita la vecchia costruzione, Casa Canada ne ha preso il posto. Nel settembre del 2011 in nuovo rifugio è stato inaugurato.
Il rifugio Melano-Casa Canada si trova ai piedi di estese pareti rocciose dove numerose sono le vie d’arrampicata ed è raggiungibile facilmente in c.ca mezzora dal punto in cui si lascia l’auto.
Con questo itinerario, partendo da Cantalupa, si transita da prima dalla Base Scout “Be Prepared” in località Case Bironera proseguendo poi verso il colle Infernetto e il monte Rochisie oltre il quale per un tratto ci si immette sul sentiero David Bertrand, che si abbandona al colle Ciardonet, dove uno stradello e poi un sentiero facilmente conducono alla struttura del nuovo rifugio.

Fatta la circonvallazione di Orbassano e Piossasco e superato il Bivio di Cumiana, alla rotonda di Frossasco si prende a destra la strada che porta all’abitato dove ancora si prosegue oltre per Cantalupa. Raggiunta questa località, passati davanti al municipio e rasentata la parrocchiale, si segue l’indicazione per Saretto e per Scrivanda rimanendo sulla strada che costeggiando case isolate e villette s’addentra nella valle del torrente Noce parallela al corso d’acqua. Appena essersi portati sulla sponda opposta, superato il bivio per Sartass e una casa isolata, si può lasciare l’auto nei pressi di un ponticello sul torrente dove la strada ancora procede oltre per le Case Scrivanda, dalle quali si passerà tornando.
Superato sul ponte il corso d’acqua si prende lo stradello che subito diventando una pista forestale s’addentra nella valletta costeggiando un rigagnolo che poi si supera. Aggirata la dorsale che immette in una successiva più ampia valletta la si percorre rasentando una casa e ancora guadato un rio, poco oltre la traccia confluisce in una più ampia che giunge da valle nel punto in cui si trova l’indicazione per Bironera Alta passando per base scout “Be Prepared”. Proseguendo si sale alle case della borgata, tutte ristrutturate, dove alla sommità parte un sentiero contrassegnato dalla sigla C2. Trascurato questo sentiero, che piega a sinistra portandosi poi alla Rocca Vautero, si continua invece diritti stando sulla traccia che conduce al colle Infernetto. Non segnalata, tantomeno segnata, sicuramente poco percorsa, s’inoltra in piano per un lungo tratto nel castagneto raggiungendo più avanti il punto in cui ci s’immette su una pista forestale, rovinata a tratti, scavata dal ruscellamento, che s’inerpica sul pendio con le svolte che al termine consentono di uscire sul colle Infernetto crocevia di stradelli. Lasciato quello si sinistra che porta alla Rocca Vautero, quello di destra, il David Bertrand, che traversando lungamente sul versante della val Noce, di Cantalupa, porta prima al colle Eremita e poi al colle Ciardonet, che comunque si raggiungeranno, si prosegue invece diritti scendendo al punto in cui si trovano due bacheche. Qui giunti si piega a destra prendendo lo stradello che in piano s’inoltra sul versante di Talucco, della Val Lemina e che piacevolmente proseguendo incontra per via tre case: due sulla sinistra, una sulla destra della traccia. Dopo la terza, appena superata una sorgente, si lascia lo stradello che prosegue per Talucco passando per le Case Divisa per la pista forestale che parte ripida verso monte, facendosi poi piana, con bella vista sulle borgate della valle del Lemina da una parte e sulla boscosa vetta del monte Rochisie, dall’altra. Di poco più avanti, giunti ad un bivio, si prende a destra la traccia che sale un ripido pendio e che oltre una valletta diventa sentiero quando s’incontra la bacheca dei funghi. Sempre salendo sull’evidente traccia, dove uno sguardo attento rileva interventi migliorativi fatti in passato, rasentata la Rocca Fol, sulla quale si può salire aiutati da una cima con una breve deviazione, si raggiunge la sommità del crinale dove si trovano ancora due bacheche: quella del faggio e quella del Rovere riprendendo appresso una pista forestale. Quando questa si porta sul versante di Cantalupa si può scegliere come raggiungere la cima del monte Rochisie. Una prima scelta è quella di percorrere da qui una debole traccia, stando sul crinale o di poco sotto. Aggirate delle asperità rocciose si guadagna la boscosa cima del monte mt. 1034, un tempo spoglio. Questi pendii sono stati rimboscati tra le due guerre del secolo scorso e ora fanno parte del “Bosco dell’Impero”. Poi, stando sempre appena sotto il crinale, dalla cima del monte si scende dalla parte opposta giungendo al fondo ad un colletto dove ci si rimette sulla pista forestale. In alternativa la cima del monte si può raggiungere diversamente continuando per un tratto sulla pista forestale che traversa sul versante di Cantalupa. Superate due panoramiche dorsali, si raggiunge il colletto, di cui s’è detto, dove a ritroso, stando sempre di poco sotto il crinale, si raggiunge il questo modo il monte Rochisie discendendo poi al colletto. Così facendo, si sale e si scende in una ventina i minuti. Ripresa la pista forestale la si segue lungamente sino al punto in cui più avanti ci s’immette sul sentiero DB, David Bertrand, raggiungendo così ancora una prima depressione, il colle Pairabue, subito dopo il colle Eremita. Questa sella è raggiunta da uno stradello che sale dalla val Lemina, dalla parte opposta un sentiero scende nella valle del Noce, mentre un altro prosegue per il colle Ciardonet. Seguendo le indicazioni il sentiero 49 parte dove si trovano delle lastre di pietra conficcate nel terreno e poi dei muretti. Sempre salendo si rasentano delle bacheche e più su una casa dove sempre si continua sul DB, segnato di giallo, di biancorosso e da targhe di metallo dov’è stilizzato un rapace. Aggirato nella pineta il pendio e poi un punto panoramico, sommità della falesia dell’Impero, giunti ad un colletto ancora si sale e percorso ora un tratto di crinale si scende infine all’ampia depressione del colle Ciardonet dove, oltre un’area attrezzata, partono sentieri e stradelli trovando sul posto alcune indicazioni. Dovendo raggiungere il rifugio Melano-Casa Canada si prende lo stradello, che nel primo tratto scende, raggiungendo subito dopo un modesto rigagnolo. Di poco più avanti si lascia la strada, che comunque ugualmente conduce al rifugio, per il sentiero che si stacca sulla destra, sempre seguendo l’indicazione per il rifugio Melano. L’incantevole e piacevole traccia che si percorre traversa nella faggeta in piano e superato un rio raggiunge al termine la caratteristica costruzione in legno del rifugio posto sotto le estese pareti rocciose della Roccia Bianca e Rocca Sbarua dove sono presenti numerose vie d’arrampicata.
3 ore c.ca dal punto di partenza.
Sotto il rifugio si trova l’indicazione per scendere alla borgata Scrivanda segnalata a c.ca un’ora.
Segnato, ampio e sempre evidente, il sentiero che porta a valle s’abbassa seguendo mediamente la dorsale che separa le vallette dove scorrono i due rii che al fondo, unendosi, daranno vita al torrente Noce. Tratti ripidi si alternano ad altri di spostamento così raggiungendo il punto in cui, volendolo, si può salire in cima alla panoramica Punta Rocca Lavoira. Poi, più sotto, fatte alcune ampie svolte la traccia si amplia raggiungendo il punto in cui nel nostro s’immette il sentiero che scende dal colle Eremita diventando, d’ora in avanti, una pista forestale che subito raggiunge una zona recintata dov’è presente la presa di un acquedotto. Proseguendo lungamente sempre restando paralleli al rio, dove lunghi tratti in piano si alternano ad altri dove si scende, sempre di poco, si raggiunge la fontana calda e poi il punto in cui due stradelli confluiscono come i due rii trovando, nei pressi del ponte, alcune indicazioni. Continuando sullo stradello si supera la borgata Case Scrivanda terminando sulla strada, che si percorre verso valle per un breve tratto sino al ponticello dove questo anello si chiude.
1 ora e 15 minuti c.ca dal rifugio Melano-Casa Canada.

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