Un anello sui monti di Cumiana passando per la Colletta, il Truc le Creste e altro.

Data 22/01/2014 | Categoria: Escursionismo

Un anello sui monti di Cumiana passando per la Colletta, il Truc le Creste e altro

Località di partenza: Cumiana mt. 375
Dislivello complessivo: mt. 450
Tempo complessivo: 5 ore c.ca nella sua massima estensione
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone Fraternali Editore

Raggiungere piccole borgate, incontrare per via chiesette e piloni posti su soleggiati poggi, percorrere sentieri nascosti, boscosi crinali, salire a modeste panoramiche cime, tutto a due passi dalla città, ebbene tutto ciò ha un fascino particolare specie dall’autunno alla primavera quando la visuale s’apre libera priva di ostacoli e la neve poco si ferma sugli assolati pendii che si attraversano.
Partendo da Cumiana, traversando, si sale da prima alla Colletta, che comunica con la val Sangone, salendo poi sul panoramico, boscoso rilievo del Truc le Creste. Scesi da questa cima si può tornare a valle utilizzando alcune alternative brevi. Meglio ancora proseguire sul crinale separante la valle della Chisola da quella del Sangone dove transita il sentiero DB, David Bertrand, che si percorre per un tratto. Si rientra infine su una traccia che traversando lungamente quasi in piano raggiunge piacevolmente per via delle minuscole borgate sui colli da dove si scende a Cumiana chiudendo così l’anello.

Percorsa la circonvallazione di Orbassano, alla seconda rotonda dopo l’abitato di Piossasco si esce alla prima seguendo l’indicazione per Allivellatori. Al successivo bivio si prosegue diritti e superata ancora una rotonda si traversa tra le prime case di Cumiana sino al punto in cui è segnalato come raggiungere Giaveno passando per la Colletta. Qui giunti si prende a sinistra e attraversato su un ponte il torrente Chisola subito si trova lo slargo dove si può parcheggiare.
Tornati indietro si riattraversa il corso d’acqua e percorso un tratto di strada per la Colletta si trova più avanti, presso un pilone, l’indicazione per la borgata Franchini e altre. Lasciata la strada per la Colletta, che poi si raggiungerà, si piega a destra prendendo poco oltre lo stradello sulla sinistra nel punto in cui su un palo metallico appaiono segni di vernice gialloblu. Raggiunto il cancello che chiude un cortile, sulla destra parte una traccia che sale inizialmente una serie di gradini in cemento trasformandosi poi nel sentiero che risale lungamente una dorsale avendo sulla sinistra delle vigne, sulla destra il bosco, così giungendo in vista dell’imponente chiesa di S. Giacinto posta su di un soleggiato poggio. Sul piazzale antistante emerge una grossa croce in pietra mentre sul retro parte uno stradello che in breve raggiunge il pilone della borgata Faraudi e poi la strada asfaltata che si prende verso monte. Fatti due tornanti, al secondo presso una casa isolata si lascia la strada che prosegue per la borgata Berga per lo stradello sterrato sulla sinistra trovando l’indicazione per La Salette e per la Colletta. Quella che si percorre è una pista forestale che poco oltre porta al bivio dov’è segnalato l’accesso al pilone. In pochi minuti, volendolo, si raggiunge l’aperto, panoramico poggio dove sorge il pilone dedicato alla Madonna della Salette. Ritornati allo stradello si prosegue sino a che si scorge un bell’esemplare di cedro del Libano, o pianta similare, piantato a margine di case e di praterie da tempo in abbandono. Quando più avanti la traccia si biforca si prende a sinistra perché da destra eventualmente si ritornerà qualora si volesse fare un anello più breve. Il sentiero che si percorre è quello che porta al colle della Colletta e sarà sempre evidenziato da segni gialloblu che saranno di utile riferimento nel procedere. A lunghi e piacevoli tratti in piano nel bosco ne seguono altri dove si sale o si scende, sempre di poco. Superata un’ampia zona recintata subito si trova una presa con la vicina fontana oltre la quale si scende per un tratto continuando poi quasi in piano sulla traccia che riprende a traversare. Così proseguendo si esce infine su uno stradello sterrato che sale dalla Colletta nel punto in cui ci si immette sul sentiero David Bertrand, DB. Volendolo, ci si può portare brevemente al sottostante colle mt. 618, dove transita la strada Cumiana-Giaveno. A margine sorge una chiesetta dedicata alla Madonna.
2 ore c.ca da Cumiana.
Tornati indietro, restando per poco sul DB che percorrerà il fianco settentrionale del Truc Le Creste e sul quale più avanti si ritornerà, subito lo si abbandona rifacendo per un breve tratto il sentiero già percorso quasi subito raggiungendo il bivio con l’indicazione per la borgata Berga dove sulla sinistra parte la non segnalata né segnata traccia che conduce sul Truc le Creste. Sempre evidente sale da subito il ripido pendio nel bosco e con una lunga diagonale ascendente e un paio di svolte guadagna alla sommità il crinale sul quale si sta lungamente così raggiungendo la cima del Truc le Creste mt. 827, punto più elevato di questo itinerario, contrassegnato da un modesto ometto di pietre.
30 minuti c.ca dal colle della Colletta.
Dalla parte opposta riparte la traccia che per un po’ rimane sul crinale giungendo poi al punto in cui lo si abbandona perché oltre non è più possibile procedere diventando impraticabile. Scendendo sulla sinistra si percorre un breve, ripido tratto, poi la pendenza si smorza e proseguendo lungamente quasi in piano si raggiungono più avanti delle betulle preso un bivio. Procedendo diritti e rimanendo sulla dorsale che più avanti si aggirerà si scende rapidamente a valle giungendo il bivio nei pressi del cedro del Libano da dove si ritorna a Cumiana ripercorrendo l’itinerario di salita. Questa scelta è opportuna qualora si voglia fare un anello breve. Altrimenti, piegando a sinistra la traccia traversa parallela però più in basso rispetto a quella percorsa più sopra. Un lungo tratto in piano porta ad un ometto di pietre, posto sul ciglio, che segnala una traccia che conduce sul sentiero che porta al Cedro del Libano. Volendolo si può prendere per abbreviare ancora il percorso. Se si trascura, sempre proseguendo si raggiunge con un ulteriore tratto in piano una vistosa pista forestale che s’abbassa sulla destra poco prima di una fontanina. Assai rovinata più sotto si restringe terminando sulla traccia, che poi si percorrerà per tornare, nel punto in cui si incrociano stradelli e sentieri. Presa, anche questa è ancora una possibilità per abbreviare il percorso. Altrimenti, oltrepassata la fontanina, si prosegue ancora per un po’ ritrovando più avanti il segnato sentiero DB, David Bertrand, sul quale ci si immette, avendo lo stesso aggirato da nord il Truc le Creste. Oltre a segni gialli appaiono ora numerosi quelli biancorossi che accompagneranno sino al colle del Roc Us. Scendendo per un tratto si transita di sotto un crinale e aggirata ancora una dorsale di nuovo si fa inversione piegando decisamente a destra sempre seguendo le segnature. La traccia si trasforma poi in pista forestale che in breve raggiunge nuovamente il crinale, ora quello principale, al colle Roc Us, dove si trovano i ruderi di una casa. Da qui parte la traccia che si prende per tornare passando per le borgate Berga e Franchini-Tricca dalle quali si scenderà su Cumiana. Appresso si percorre un’interminabile ma piacevole traccia nel bosco, lungamente quasi in piano, incontrando nel procedere alcuni sentieri e stradelli che scendono a valle, che si trascurano, mentre più avanti s’immetterà sulla nostra la pista forestale, quella che parte nei pressi della fontanina nel punto in cui si trovano alcune indicazioni. Così continuando, oltre una dorsale ci si riporta sul versante più soleggiato giungendo alla borgata Berga dove non si sale alle case scegliendo invece la traccia che prosegue in piano. Costeggiando da una parte la boscaglia, dall’altra prati, orti e vigne sostenuti da terrazzamenti, giunti ad un bivio si prende a sinistra raggiungendo al fondo il pilone dove si piega a destra così uscendo sulla strada alle borgate Franchini-Tricca, che si segue pochissimo, perché dalla parte opposta riparte il sentiero inerbito che superando ancora la strada prende a scendere sempre costeggiando vigne, terrazzamenti e coltivi invasi dai rovi. Oltre un aperto punto panoramico ancora ci si abbassa terminando così sulla strada asfaltata dove si costeggiano alcune villette. Scesa per un tratto la via Pontera questa termina più in basso sullo strada a Cumiana dove piegando a destra subito si raggiunge il bivio per la Colletta dove questo anello si chiude. Attraversato il ponte sulla Chisola in breve si torna al parcheggio dove si ha lasciato l’auto.
2 ore e 30 minuti c.ca dal Truc le Creste.

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