Un anello per il passo e la Punta della Mulattiera dal Puys di Beaulard

Data 17/10/2013 | Categoria: Escursionismo

Un anello per il passo e la Punta della Mulattiera dal Puys di Beaulard

Località di partenza: Puys di Beaulard mt. 1454
Dislivello complessivo: mt. 1050 c.ca
Tempo complessivo: 6 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 1 Alta Valle di Susa Fraternali Editore

Da Bardonecchia si protende verso sud un crinale fatto di modesti rilievi che partendo dal Colomion termina alla Punta e al passo della Mulattiera dov’è presente la caserma XVI notevole edificio militare su due piani in completo stato di abbandono. Costruita intorno agli anni quaranta del secolo scorso, poteva ospitare c.ca centoventi uomini a presidio e difesa dei facili colli di transito con la vicina Francia. Poco più sopra parte la ferrata degli alpini che attraversando il versante nord della Punta Charrà raggiunge al termine il passo della Sanità. Il sentiero, attrezzato con funi corrimano, taglia all’incirca alla metà la parete sfruttando nel procedere cenge naturali con tratti intagliati direttamente nella roccia abbastanza esposti.
Alla Punta della Mulattiera si può arrivare da Bardonecchia passando per il Colomion risalendo poi i facili pendii sul versante ovest dove sono presenti numerosi impianti di risalita, oppure percorrendo la strada militare che la raggiunge. Ancora da Pian del Colle, all’inizio della valle Stretta, per il vallone Guiaud ed il colle del Acles dove si prosegue per il passo e verso questa panoramica cima.
Questo itinerario, invece, la raggiunge percorrendo il sentiero che risale il versante est del monte partendo dalla caratteristica borgata del Puys posta poco sopra Beaulard. Si ritorna poi a valle per la strada militare, tutt’ora in ottimo stato, che transitando per il passo del Colomion consente di tornare al Puys.
Dalla cima della Punta della Mulattiera colpo d’occhio notevole sulla conca di Bardonecchia, su tutte le cime che le fanno da corona, sulla valle Stretta e sulla lunga cresta di monti che partendo dalla Punta Charrà termina alla Punta Clotesse passando per la Grand Hoche.

Percorrendo la valle Susa, giunti poco prima di Oulx si prende a destra per Bardonecchia raggiungendo l’abitato di Beaulard. Lasciata la statale, passata la ferrovia ed superata la Dora si prosegue per poco in salita lungo la via S. Giusto subito trovando una prima indicazione per la borgata Puys. Qui giunti si prende a destra e attraversati due rii la strada prende a salire. Le numerose svolte che seguono sul boscoso pendio consentono di prendere quota giungendo al termine in vista della borgata, ora priva di residenti fissi, dove si può lasciare l’auto allo slargo all’inizio dell’abitato nei pressi del cimitero.
La soluzione migliore sarebbe quella di raggiungere la segnalata borgata Refour dove transita un’ampia traccia che da lì sale alla cappella della Madonna della Sanità. In alternativa si può proseguire sullo stradello che passando tra le case s’inoltra verso monte per poi, al bivio che segue, lasciare la strada per il Colomion, per la quale si tornerà, seguendo invece l’indicazione di sinistra per la Madonna della Sanità. Così facendo si prende l’ampio sentiero che s’alza da subito ripido e che fatta la svolta s’inoltra sul pendio costeggiando prati da tempo in abbandono. Superata una presa d’acqua ancora si prosegue alternando tratti nel bosco ad altri nelle praterie intuendo quanto questo sentiero sia poco frequentato per i numerosi alberi abbattuti e mai rimossi che ostacolano non poco il cammino. Non segnata, a tratti poco evidente, la traccia termina su quella più ampia che, come detto, giunge dalla borgata Refour, sulla quale ci si immette, subito raggiungendo una fontana – abbeveratoio, oltre la quale si trasforma in pista forestale, trovando, alla sommità di un ripido tratto, lo stradello proveniente dal rifugio Guido Rey nel punto in cui delle indicazioni suggeriscono come raggiungere la cappella della Madonna della Sanità ed il passo della Mulattiera. Proseguendo sullo stradello si fa per un tratto quasi pianeggiante, rapidamente si giunge all’ampio solco vallivo dove scorre il rio della Sanità. Poco più sopra, nel bosco, si scorge la modesta cappella della Madonna della Sanità che in un attimo si raggiunge.
Scesi al rio e lasciata la traccia in piano per l’alpeggio Soullier, si prosegue verso monte attraversando le ampie, superiori praterie che riportano nel bosco dove il sentiero per un buon tratto sale ripido raggiungendo il limite superiore della vegetazione arborea dove la pendenza s’addolcisce prima di una valletta. Superato un altro rio e raggiunta la conca terminale, si risale l’aperto pendio per macchie di mirtillo e di ginepro strisciante, dove alcuni paletti con gli anelli segnano il cammino, ritrovano più su delle indicazioni oltre le quali si prosegue sempre sul sentiero 705 per il passo della Mulattiera ed il colle del Acles. Una lunga diagonale porta in moderata ascesa alla base del pendio alla sommità del quale già si scorge l’ampio edificio della caserma che si raggiunge percorrendo le svolte che contraddistinguono l’ultimo ripido tratto. Il passo della Mulattiera mt. 2409, si trova di poco più in là della fatiscente costruzione che può offrire riparo in caso di necessità. Più a monte parte la ferrata degli alpini per il passo della Sanità e la traccia è ben visibile.
3 ore c.ca dal Puys di Beaulard.
In una quindicina di minuti si raggiunge poi, rimanendo sulla facile cresta, la Punta della Mulattiera mt. 2466 dopo aver superato un modesto rilievo intermedio dove all’interno dei ruderi di una costruzione priva di copertura si trova una singolare scritta.
Occorre ora raggiungere il passo del Colomion dove una strada militare scende da una parte verso Bardonecchia, dall’altra verso il Puys. Questo lo si può fare in due modi: ritornare al passo della Mulattiera prendendo lo stradello che lungamente percorso facilmente porta a questo colle, oppure proseguire per vaghe tracce seguendo mediamente il filo di cresta o di poco sotto sempre sul lato di Bardonecchia. Così facendo, scendendo si raggiunge il punto d’arrivo d’uno skilift dove si seguita su uno stradello che mantenendosi di poco ancora sotto il crinale raggiunge un colletto, detto Cresta Seba, dove termina un secondo impianto di risalita. Da questa sella, volendolo, una visibile traccia scende direttamente alla strada per il Colomion in vista poco sotto sul versante del Puys. Altrimenti si rimane sullo stradello che aggirando sulla sinistra il modesto rilievo della Selletta porta al punto in cui giunge un terzo impianto di risalita. Scesi per un tratto sull’evidente pista da sci, subito dopo si piega a destra lasciando, sempre da quella parte, due bunker saltati oltre i quali ancora uno stradello conduce al punto d’arrivo di un quarto impianto di risalita a Prà Magnan. Qui giunti ci si abbassa stando sull’ampia pista da sci, perché ora la cresta presenta salti impraticabili, subito rasentando un franoso pendio al fondo del quale ci s’immette su un segnato sentiero, che risalito per un breve tratto, raggiunge alla sommità il passo del Colomion e poco più in là un punto ristoro dove arriva la seggiovia che sale sin qui dal Pian del Sole sopra Bardonecchia.
1 ora e 30 minuti c.ca dal passo della Mulattiera.
Al passo del Colomion, scesi di pochi metri sul versante est, subito s’individua il bivio dove lo stradello militare verso destra conduce al passo della Mulattiera, mentre sulla sinistra ne parte un altro che riporta al Puys di Beaulard. La strada che si percorrerà, avente appunto un’origine militare, scende lungamente il pendio, a tratti aperto, a tratti boscoso, con pendenza regolare e costante, praticando le numerose svolte che consentono di perdere quota, guadagnando così al fondo un primo ponte su di un rio e poi un secondo, il ponte Moulinet sul rio della Sanità, oltre il quale ancora si prosegue per un lungo tratto quasi in piano raggiungendo infine le prime case del Puys, dove spicca la caratteristica chiesetta, e poi lo slargo presso il cimitero dove questo anello si chiude.
1 ora e 30 minuti c.ca dal passo del Colomion.

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