Alla Conca del Pra con Lorenzo

Data 05/07/2013 | Categoria: Escursionismo

Alla Conca del Pra con Lorenzo

Per tantissimi motivi, Lorenzo, come tanti ragazzi, non ha mai potuto andare in montagna senza quindi conoscere la bellezza di questa opportunità. Però, poi nella vita, succedono cose strane o impensate, e anche per lui finalmente è scoccata l’ora di mettersi delle scarpe adatte ai piedi e pur con uno zainetto di fortuna e con dei bastoncini prestati, ha iniziato il cammino lungo i sentieri che portano in alto.
Tra i tanti itinerari semplici, ma non banali, che permettono di raggiungere un posto incantato, ho scelto per lui, come prima gita, una valle che io amo molto e che tutt’oggi è poco conosciuta e frequentata dagli escursionisti: la val Pellice.
E così, raggiunta Villanova con l’auto, abbiamo intrapreso il sentiero alternativo, quello dall’altra parte del Pellice, che permette di salire alla Conca del Pra lungo una traccia che si snoda tra le rocce sempre non lontana dal corso d’acqua avendo la possibilità di passare vicini alla cascata e incontrando persino sul sentiero la rara salamandra.
Inutile dire la sua grande meraviglia per tutto quello che la natura ci ha offerto salendo: oltre un bel sole, innumerevoli ruscelli, il greto del Pellice, la cascata del Pis dall’altra parte, le pecore e le mucche e poi quella voglia che tutti i bambini hanno di cambiare il corso dei rii togliendo sassi e costruendo dighe. E’ stato già solo questo un piacere: vederlo contento. Giunti alla Conca, già con i piedi fradici, ha voluto guadare il Pellice attraversandolo direttamente con le scarpe ai piedi. Poi il sole al rifugio e un buon panino hanno rimesso le cose a posto.
Per fare un ritorno diverso, come mia abitudine, siamo ritornati poi a valle lungo la strada alternando a questa tratti di sentiero.
Mi pare per lui una bella esperienza. La prossima volta, per lui, il mio posto del cuore: Pian Cervetto.

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