Passo Fourneaux (quasi Sommellier) 2-maggio-2013

Data 02/05/2013 | Categoria: SciAlpinismo

Oggi gita “fuori porta”sveglia ad un’ora impossibile, e viaggio inteminabile,per la val Susa ho contato le rotonde fino ad Avigliana sono 45… poi il labirinto stradale per raggiungere la rotonda di Condove dove abbiamo l’appuntamento con l’amico Pinu ‘d Setu, una cosa allucinante, anno ogni anno ci sono strade nuove e ci inseguiamo l’un latro tra le rotonde con contatto telefonico senza incontrarci,fino quando dico:Pinu fermte da kei part…così ti troviamo!… Morale,arriviamo alle Grange della valle (un pò prima) col il sole già alto, dove che perdiamo ancora mezz’ora per girare le auto in quella stretta stradina bloccata dalla neve e finalmente si parte! Non ci crederete ma è sereno,finalmente!Saliamo a chiappe strette il primo tratto di canale ripido e valangato con per blocchi ghiaccio sulla testa e fa molto caldo,poi si apre un mondo,ma per poco,quest’anno la nebbia c’è l’ha con noi,e in breve ci avvolge completamente,per fortuna c’è Pinu che è pratico e da l’indicazioni,e manda avanti i giovani ,anzi,le giovani,noi ormai alla nostra età visto che non possiamo più dare cattivo esempio diamo solo più buoni consigli, e l’accoppiata Gessica Nadia salgono fendendo la nebbia, noi fiduciosi seguiamo… Come in un sogno ci troviamo, non so come ci siamo arrivati, al Bicacco Bisio proprio nel bel mentre che si apre un pò. La Sommellier e lì a portata di mano,partiamo di corsa ma attivati sul mammellone sopra il passo Fourneax quando la punta è a portata di mano si chiude definitivamente. Mesta ritirata al bivacco dove affoghiamo le nostre speranze di vetta,che in occasione del suo nome, Sommellier, che è tutto un programma, abbiamo portato su molte bevande per degustazione…Poi a scendere mandiamo avanti le giovani pulzelle,così magari le “perdiamo” …sembra di scendere in un pozzo bianco,e con tanta fortuna riusciamo a non sbagliale strada,la neve è stata molle mai mai sfondosa,ancora ben sciabile,in qualche tratto un pò pericolosa ma bisognava scendere, partivano piccole slavine al nostro passaggio,la il trucco era di andare con gli sci più veloci di loro… e voilà, dopo dopo il ravanamento nel canale che facciamo piu veloci possibile,i blocchi di ghiaccio sono sempre li penzolanti sopra le nostre teste,pronti a staccarsi,mente dal colle d’Ambin tuonando si stacca un’enorme valanga devastante che arriva fino al piano…mentre incomincia a piovere..
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