Punta Clotesse e La Canala ritrovata

Data 17/03/2013 | Categoria: SciAlpinismo

La Canala, cosa vorrà mai dire questa parola? Mi aiuto con il dizionario e trovo “ripido canalone a fianchi aperti sulle pareti d’una montagna …”. Ci sono, deve essere qualcosa che ha a che fare con gli sci. Ma dove sarà mai questa Canala? Provo a sentire agli amici del CAI, così chiedo a due di loro, uno fa il Geometra e la topografia la conosce bene, l’altro è un Informatico ma ai megabyte ha sempre preferito i mega pendii, entrambi mi dicono “ma come, passando da Oulx non l’hai mai vista? Si tratta dell’ampio canale che deriva dall’anfiteatro Clotesse – Gros Vallon”. Il mistero è svelato, tuttavia un conto è farsela raccontare, ben altro è andarla a vedere. Un ultima telefonata all’Informatico per alcuni altri consigli e la gioiosa truppa sci munita parte per l’avventura. La giornata è splendida. Partendo da Chateau ci inoltriamo nel bosco di larici, salendo questi diventano più radi e cominciamo a percepire quello che presto potremo vedere, finalmente La Canala. Sostiamo per delle fotografie poi Emilio ci sollecita con quel suo dire “dai, muoviamoci che c’è ancora molto lavoro da fare”. Così saliamo La Canala fino a raggiungere un ripiano intermedio, qui mangiamo qualcosa e c’è da decidere dove andare. Tracce non ce ne sono, ma quel pendio che sale verso nord appare molto invitante. Dal sole passiamo all’ombra, sembra di essere in un frigorifero. Raggiungiamo alcune balze rocciose, il pendio si impenna, con gli sci non si può continuare. Così si prosegue con picca e ramponi. Saliamo con fatica, in alcuni tratti due passi in avanti ed uno indietro scivolando nella neve profonda. Ci sembra di essere in uno di quei racconti dell’Informatico che scrive di ripido su LaFiocaVenMola, gli stessi ambienti delle sue fotografie, le impronte degli scarponi e la via ripida che sale. Finalmente raggiungiamo il colle dove possiamo togliere i ramponi e proseguire con gli sci, ancora pochi metri e siamo in vetta alla Clotesse, cinque ore di dure fatiche ma siamo tutti concordi che ne sia valsa la pena. Il panorama che si gode dalla vetta è splendido e la giornata serena ne amplifica ancora di più la grandezza. Ora ci aspetta una lunga e ... ripida discesa, quasi 1.500 metri di pendii sostenuti su neve con morbida crosta da vento fino alla base de La Canala, poi trasformata primaverile nei boschi del Cotolivier. Che grande sciata!
Ritornando a casa e passando da Oulx volgo lo sguardo verso l’alto, proprio là dove non sapevo e non avevo mai guardato, ammiro ancora una volta La Canala e sorrido di felicità.

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