Monte Corso del Cavallo e testa di Peitagų

Data 17/10/2012 | Categoria: Escursionismo

Gita nebbiosa ma interessante. Sin dalla partenza il cielo era coperto e le nuvole ci hanno accompagnato per tutta la giornata. Si parte prendendo la deviazione a destra subito dopo l’abitato di Aisone diretta verso la borgata Piron (1028 m) che č molto bella, con case ristrutturate con un uso armonico di pietre e legno. Si prende la mulattiera che si dirige verso nord e dopo un quarto d’ora ha una deviazione verso destra segnalata da cartelli e da tacche in direzione di Grangette e Testa di Peitagų. Dopo un primo tratto nel bosco, inizia un sentiero scavato nella roccia che sale con ripidi tornanti parallelamente a numerose gorge. Il sentiero č spettacolare e frutto di un lavoro incredibile; a tratti taglia la roccia e viene da chiedersi come sia stato costruito in passato. Si arriva a Grangette, dove arrivava una teleferica e dove ci sono muri in rovina. Si prosegue nella faggeta e dopo 15 minuti a un bivio si deve prendere a destra (bolli biancorossi) evitando il vecchio sentiero che tira diritto. Pių in alto si arriva su una spalla e subito dopo alle grange Ventou con numerose costruzioni in rovina e con due trune. Pochi metri prima di Ventou bisogna girare a sinistra seguendo i bolli sugli alberi, non proprio evidenti, almeno in salita. Pių in alto il sentiero, ben segnato da bolli e paletti con la testa biancorossa, attraversa un ripido prato e in seguito un lariceto che porta a una colla sul crinale Peitagų-Testa corso del cavallo. Sul crinale dopo una bella truna, si gira a sinistra per tracce e si arriva in breve a una radura, il Pra d’Giacu, dove arriva una mulattiera da Fedio nel vallone dell’Arma.
Sempre seguendo una traccia, visibile anche nella nebbia, arriviamo alla cima Est del Corso del Cavallo (m 2038) con una specie di menhir e proseguendo si arriva alla cima ovest (m 2170) con un piccolo segnale di pietre. La traccia percorre il crinale prativo e il panorama dovrebbe essere molto bello sulla valle Stura e sul Vallone dell’Arma. Dovrebbe perché noi non vediamo niente per la nebbia. Scendendo il cielo un po’ si apre lasciando vedere il vallone dell’Arma con colori autunnali tra il verde, il rosso e l’arancione. Ritornati al colletto, saliamo in pochi minuti alla Testa di Peitagų (m 1815 … un cartello erroneamente gli ruba 200 metri) dove arriva un altro sentiero da Aisone e volendo da Demonte passando per le cime delle Chiavardine.
Noi ritorniamo per il sentiero di salita che nel frattempo si č asciugato e non č scivoloso, ma č bellissimo ( con timo selvatico, ginepro) e con Osvaldo e Adriano discutiamo di come una volta era ben duro vivere in montagna; non sarei sopravissuto. Sono stato colpito dalla Borgata Ventou (che non č nemmeno pių segnata sulle mappe) dove era ben faticoso arrivare con le provviste.
A proposito Peitagų significa pietra acuminata e Corso del Cavallo sta per forma allungata del crinale.
Gita eseguita il 17 12 2012
quota partenza (m): Casali Piron 1028
quota vetta (m): 2170
dislivello complessivo: 1200 m
difficoltā: E
localitā partenza: Valle Stura,Aisone, Borgata Piron (CN)



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