Testa Rognosa della Guercia da S. Anna di Vinadio

Data 08/09/2012 | Categoria: Escursionismo

Quest’anno il vallone di S. Anna di Vinadio ha per me un fascino particolare. Oggi la meta è la Testa Rognosa della Guercia, bella montagna cui si può arrivare da più parti: Callieri, San Bernolfo e se si vuole limitare il dislivello S. Anna. Bella gita con numerosi incontri umani e animali. Sono partito nei pressi della Roccia dell'Apparizione, un po’ preoccupato dalla nebbia. Proseguendo lungo l'ampia carrareccia si tralascia il ramo di sinistra e si raggiunge la conca, dove giace il Lago di Sant'Anna, il primo di numerosi laghi sul tragitto, e si arriva dopo circa cinquanta minuti al Passo di Tesina. Si prosegue verso il colle Saboulé, stranamente non nominato nei cartelli sempre per la via dei laghi. Sulla mulattiera tagliata nella roccia vedute bellissime sull'opposto Vallone di Rocciaslion, in cui è ben visibile la mulattiera che scende lungamente fino alla borgata Callieri in mezzo a numerosi laghi. Si arriva alla casermetta in rovina che precede il Colle Saboulè (2460 m). La nebbia era assente in alto e la giornata è diventata soleggiata.
Si segue la traccia a destra verso il passo del Bue, fino a una fortificazione. Qui i miei incontri: due Stambecchi (stambecche incinte ... direi dalla pancia) che abitano nella fortificazione. Le ho trovate anche al ritorno, scocciate dalla mia presenza. Io sono sceso troppo e per fortuna ho trovato un ragazzo del Soccorso Alpino che contro sole mi sembrava una apparizione (mi sto lasciando suggestionare…) lì per darmi indicazioni. Abbiamo consultato la cartina e visto il sentiero che passa proprio sopra la fortificazione e porta verso la cresta erbosa. Bisogna tenersi sempre sul versante Tineé e si trova una traccia e numerosi ometti. Bisogna fare saliscendi per seguire il percorso migliore, reso comunque evidente dagli ometti. Si arriva a un’ampia sella detritica con al centro un curioso laghetto, con acqua nonostante la siccità di quest’anno...
Si prende la bastionata seguendo i numerosi ometti di pietre e si raggiunge la cresta. Da qui si deve perdere un po’ di dislivello e seguire una traccia sotto la cresta. Io sono salito e arrivato sotto Quota 2685, l’anticima. Si scende verso un’insellatura e da qui si vede la cima 2693 m, dove vedevo un alpinista corridore che mi aveva superato in salita che m’indicava la direzione. In vetta, con regolare ometto, ho trovato due alpinisti tosti di Savigliano che partiti da Calleri, mi hanno magnificato il loro percorso in particolare nella fase iniziale nella pineta. Poi ci siamo messi a parlare di ernia del disco; ma guarda un po’ che discorsi…
In discesa ho allargato il percorso puntando a un grande ometto sul crinale sopra il lago, incontrando numerose pernici. È un percorso più lungo e si perde l’anticima, ma è più agevole e meglio segnato. In cima arrivavano altri alpinisti da Callieri e da S. Anna. Panorama, laghi e terreno vario. Ricordarsi di tenersi sempre sul lato Tineé.

Gita effettuata 8 settembre 2012
quota partenza (m): 2010
Quota vetta (m): 2693
Dislivello complessivo (m): 683
Difficoltà: EE
località partenza: Santuario di S. Anna di Vinadio (Vinadio, Valle Stura, CN)




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